Telecom Italia esprime soddisfazione per l'accordo raggiunto oggi con le Organizzazioni Sindacali in merito al Piano di Sviluppo e Riorganizzazione dell'azienda. L´accordo è stato raggiunto anche grazie all'intervento del Ministro del Lavoro Salvi nella fase conclusiva della trattativa, di concerto con i Ministeri delle Comunicazioni e dell'Industria.
L'intesa, che permetterà di raggiungere gli obiettivi prefissati dall'Azienda in termini sia di gestione degli esuberi sia di riduzione dei costi operativi, è maturata dopo un confronto tra azienda e sindacati, che ha portato alla condivisione delle linee strategiche, delle iniziative di sviluppo e riorganizzazione, di un nuovo sistema di relazioni industriali e degli strumenti per raggiungere tali obiettivi. Telecom Italia potrà così attuare in tempi rapidi il piano aziendale ed affrontare in condizioni di maggiore forza ed efficienza un mercato caratterizzato da una rapidissima evoluzione e da una crescente competitività. Aree strategiche del core-business Per quanto riguarda lo scenario e le strategie del settore, sono state confermate le linee strategiche del Gruppo: servizi di rete fissa, servizi di rete mobile, Internet, comunicazioni satellitari, multimediale e comparto informatico.
Investimenti
Nel triennio 2000 - 2002, verranno effettuati investimenti per 30.000 miliardi di cui 16.500 destinati alla rete fissa, 6.500 alla rete mobile e 7.000 alle altre attività strategiche.
Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno verranno investiti 5.000 miliardi dei 30.000 complessivi (4.000 relativi a Telecom Italia e 1.000 relativi a TIM). Telecom Italia ritiene indispensabile mantenere un ruolo propulsivo per l'Area con investimenti mirati a promuovere lo sviluppo dell'imprenditoria locale, creare nuove attività produttive e favorire una conseguente crescita occupazionale. A questo scopo Telecom costituirà un apposito fondo di 20 miliardi, dedicato al finanziamento di attività imprenditoriali legate alle nuove tecnologie, la cui gestione avverrà tramite una struttura specifica localizzata al Sud.
Sono previste 2.000 assunzioni grazie anche alla costituzione di due nuovi Call Center.
Iniziative e processi di sviluppo e riorganizzazione
Sulla base delle linee strategiche di sviluppo sono state individuate le iniziative di riorganizzazione relative alle aree di Rete, Mercato Italia, Rete mobile e alle funzioni di staff.
Rete
La riorganizzazione della funzione rete richiederà la rivisitazione dei singoli processi di Pianificazione, Costruzione, Esercizio e Manutenzione, attraverso progetti specifici di integrazione e razionalizzazione di alcune strutture e la conseguente ridistribuzione delle relative attività. Tale cambiamento tecnico-organizzativo sarà accompagnato da un coerente intervento di riconversione professionale finalizzato alla realizzazione di un nuovo sistema di competenze.
Mercato Italia
Le strutture e le azioni nell'ambito della funzione Mercato Italia, saranno orientate verso un maggiore presidio delle attività di customer. Si ricorrerà in maniera più incisiva ai processi di virtualizzazione e di remotizzazione dei call center e alla razionalizzazione del presidio del servizio di telefonia pubblica e dei canali di vendita diretta (Negozi Sociali).
Rete Mobile
Per quanto riguarda la rete mobile l'obiettivo sarà quello di consolidare la posizione di TIM attraverso iniziative di riorganizzazione - in termini di flessibilità, semplificazione della struttura organizzativa e maggiore attenzione ai costi - e di adeguate politiche di gestione delle risorse umane - in termini di aggiornamento professionale, job-rotation e internazionalizzazione.
Aree di Staff
Gli interventi, nelle funzioni di staff, comporteranno una semplificazione della struttura finalizzata al miglioramento del livello di efficienza/efficacia dei processi con un adeguamento dei costi di struttura e di quelli di erogazione dei servizi interni. Per quanto attiene le attività non direttamente funzionali al core-business, saranno attivati processi di insourcing (gestione dei Grandi Immobili, servizi immobiliari e amministrazione del personale) e di outsourcing (logistica e autoparco).
Strumenti per la riorganizzazione
Mobilità ex lege 223/91
Saranno 5.300 le risorse che attraverso l'utilizzo della mobilità ordinaria, ai sensi della legge 223/91 lasceranno l´azienda nel periodo compreso tra l´avvio della procedura ed il 31 dicembre 2001, fruendo di un'incentivazione.
Formazione finalizzata alla reimpiegabilità per il personale in CIGS
Saranno 2.200 le unità interessate dalla procedura di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per 24 mesi a zero ore, senza rotazione, per le quali la rapidità dell´evoluzione del ciclo produttivo determina condizioni di difficoltà di impiego nella struttura di appartenenza.
Mobilità interaziendale
I passaggi tra società del Gruppo saranno realizzati sulla base degli obiettivi generali del Piano e riguardano 1.000 unità.
Contratti di Solidarietà
Si tratta di forme di contrazione e/o ripartizione dell'orario di lavoro relative ad un numero di eccedenze pari a 500 unità.
Flessibilità della prestazione
Saranno individuati strumenti di intervento in materia di orari e tipologie della prestazione di lavoro, aumentando il ricorso al part-time e avviando in via sperimentale il job-sharing. Tali iniziative sono relative ad un numero di eccedenze pari a 100 unità.
L'azienda ha inoltre confermato le dimensioni complessive degli esuberi, per la gestione dei quali, in aggiunta agli strumenti sopra descritti, opereranno processi di incentivazione all'uscita ed il mancato reintegro del turnover.
Assunzioni
Nell'arco di Piano sono previste 6.200 assunzioni e riguarderanno principalmente le attività connesse alla new-economy, al customer care e all´evoluzione tecnologica, nazionale e internazionale.
Formazione e Ricerca e Sviluppo
I programmi per la riqualificazione e la riconversione di figure professionali, previsti nel Piano, interesseranno circa 15.000 persone e verranno realizzati utilizzando anche nuove tecnologie per l'addestramento on line. Telecom Italia ha confermato, inoltre, la massima attenzione a contribuire allo sviluppo del sistema Paese. In quest'ottica si inserisce il Progetto dell'ICT University ad orientamento tecnico/manageriale, che si avvarrà delle sinergie con i centri di ricerca del Gruppo e della collaborazione di Università italiane e internazionali.
Sistema di Relazioni Industriali
Nell'ambito dell'accordo è stato definito un nuovo Protocollo di relazioni Industriali che indica gli strumenti per gestire i processi di cambiamento e le modalità più adeguate per lo sviluppo delle professionalità e delle competenze.
Il sistema prevede l'istituzione di una serie di organismi paritetici, tra cui un Forum che rappresenta la sede e lo strumento fondamentale del nuovo sistema di Relazioni Industriali e che avrà il compito di svolgere analisi e approfondimenti su politiche e strategie industriali, scenari economici e legislativi, mercato e innovazione tecnologica, internazionalizzazione.
I processi di outsourcing saranno gestiti attraverso il confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, al fine di individuare soluzioni consensuali per le modalità attuative.