Telecom Italia ha inviato oggi all´Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni la proposta di integrazione dell´Offerta di Riferimento (listino di interconnessione) che include il servizio di Shared Access (accesso condiviso al doppino d´utente), in accordo con le disposizioni della Delibera della stessa Autorità 24/01/CIR, notificata il 30 novembre u.s.
Lo Shared Access è un servizio della "famiglia" dell´accesso disaggregato alla rete locale (Local Loop Unbundling - LLU) che ne arricchisce la flessibilità di impiego. Lo Shared Access offre la possibilità, data da Telecom Italia ad un altro operatore, di utilizzare la porzione di spettro di frequenze del doppino d´utente, non utilizzata per le normali telefonate. In questa porzione di spettro, l´operatore che ha richiesto l´accesso condiviso può fornire servizi xDSL, mentre la porzione inferiore dello spettro continua ad essere utilizzata per la fornitura del servizio telefonico.
Questo nuovo servizio, che anche l´UE considera importante per un´ulteriore apertura del mercato alla concorrenza, è attualmente disponibile in Belgio, Olanda, Finlandia e Svezia ed è già previsto, anche se non è ancora operativo, nei listini di Operatori di altri Paesi quali la Francia, la Germania, il Regno Unito e la Spagna.
La proposta che Telecom Italia ha inoltrato all´Autorità definisce un pricing del servizio (14.200 lire al mese, Iva esclusa, per ogni doppino) allineato con quello definito nei Paesi sopracitati, di poco superiore alla metà di quanto un operatore dovrebbe pagare per utilizzare completamente la coppia in rame (cosiddetto "full unbundling").
Le caratteristiche di prezzo e di flessibilità d´uso della coppia fanno del servizio di Shared Access un´ulteriore spinta per lo sviluppo della Larga Banda e per la competitività per gli operatori. Ed è sempre con l´intento di accelerare e massimizzare lo sviluppo dei Servizi Innovativi, che Telecom Italia ribadisce la necessità di porre una condizione di reciprocità all´interno del provvedimento riguardante lo Shared Access. Solo in tal modo, infatti, sarà possibile per i clienti che abbiano scelto un altro operatore in accesso diretto o in unbundling per la fonia di poter scegliere un diverso operatore per i servizi a banda larga.