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Redazione ufficio stampa

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Il CdA approva i bilanci 2001

26/03/2002 - 12:00

Confermata la politica di distribuzione dei dividendi

Crescono Ricavi e MOL in linea con le aspettative

Migliorata la composizione del debito; allungata la sua vita media

Avviata la riorganizzazione industriale del Gruppo prevista dal piano 2002-2004

Concluse le prime importanti dismissioni

Per l’esercizio 2002 atteso risultato operativo di gruppo in linea con il 2001

GRUPPO TELECOM ITALIA

RICAVI: 30.818 MILIONI DI EURO (+13,4%)
MOL: 13.619 MILIONI DI EURO (+11,5%)
RAPPORTO MOL/RICAVI: 44,2% (45% NEL 2000)
RISULTATO OPERATIVO 6.674 MILIONI DI EURO (+3,6%)
RISULTATO NETTO CONSOLIDATO: -2.068 MILIONI DI EURO DOPO ONERI NON RICORRENTI PER 4.613 MILIONI DI EURO
INDEBITAMENTO: 21.942 MILIONI DI EURO
 RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE DAL 69% AL 36%
COSTO MEDIO DELL’INDEBITAMENTO 5,9%
IL FREE CASH FLOW PASSA NEL 2001, DA 4.453 A 5.990 MLN DI EURO

TELECOM ITALIA SPA

RICAVI 17.309 MILIONI DI EURO (-0,9%)
MOL:7.571 MILIONI DI EURO (+0,2%)
RISULTATO OPERATIVO 3.983 MILIONI DI EURO (+10,8%)             
UTILE NETTO: 151 MILIONI DI EURO DOPO ONERI
NON RICORRENTI PER 3.760 MILIONI DI EURO
DIVIDENDO PROPOSTO:  0,3125 EURO PER AZIONE ORDINARIA
E 0,3237 EURO PER AZIONE DI RISPARMIO
COME PER IL PRECEDENTE ESERCIZIO


Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha approvato i bilanci 2001..

L’anno 2001 del Gruppo Telecom Italia
  
L’esercizio 2001 si è chiuso con un miglioramento dei Ricavi, del Margine Operativo Lordo e del Risultato Operativo. L’anno che si è concluso è stato caratterizzato dall’implementazione della strategia di focalizzazione sui core business, in particolare sul mercato domestico per la telefonia fissa e mobile e sul mercato internazionale per la telefonia mobile, nonché da scelte rigorose riguardanti il portafoglio internazionale, che tengono conto anche delle mutate condizioni macroeconomiche. 
Nel 2001 sono state  intraprese decisive azioni quali le rettifiche, le svalutazioni di partecipazioni a livello di Gruppo e accantonamenti per oneri su partecipate per complessivi 4.613 milioni di euro che hanno comportato un risultato netto consolidato negativo  pari a 2.068 milioni di euro.
Telecom Italia S.P.A, dopo aver scontato oneri non ricorrenti per 3.760 milioni di euro, chiude con un utile netto di 151 milioni  di euro.
Il dividendo proposto, pari a 0,3125 euro  per azione ordinaria e 0,3237 euro per azione di risparmio, sarà distribuito utilizzando anche riserve  per 2.184 milioni di euro, e porterà un credito di imposta pieno.

Nella seconda metà del 2001 Olimpia S.p.A. ha rilevato da Bell SA e dal mercato la quota di circa il 27% di Olivetti S.p.A.. Tale evento ha determinato, a partire da ottobre, un avvicendamento del management al vertice ed una significativa rivisitazione delle strategie di sviluppo del Gruppo che hanno portato al rapido avvio di un processo di complessivo riassetto, parte integrante del Piano Industriale 2002-2004.
Con il riassetto organizzativo si è costituita una squadra di management completamente rinnovata, con nuove strutture di Gruppo e Comitati di Vertice. Sono state inoltre ridefinite in profondità le Business Unit Domestic Wireline, Internet and Media e Information Technology.
A livello di Gruppo si è proceduto alla qualificazione e al rafforzamento delle famiglie professionali e sono state  introdotte nuove procedure per l’approvazione e il controllo di investimenti ed acquisti con accentramento delle responsabilità di governance. E’ stato avviato un processo di semplificazione societaria con l’obiettivo di ridurre consistentemente il numero delle società del Gruppo, che al 31 dicembre 2001 erano circa 700.
Sono stati raggiunti poi i primi risultati volti al rafforzamento finanziario e alla ristrutturazione industriale. In particolare è stato realizzato gran parte del progetto di dismissioni annunciato lo scorso settembre attraverso la cessione delle partecipazioni negli ex consorzi satellitari, l’adesione all’Opa lanciata su Lottomatica e il raggiungimento degli accordi per la cessione delle partecipazioni in AUNA.
Inoltre è stato raggiunto un accordo (attualmente sottoposto all’approvazione delle competenti autorità) per la cessione del 50% di Telecom Italia in Stream e sono in corso le trattative per la cessione della partecipazione del 40% in Telemaco.


GRUPPO TELECOM ITALIA

Nell’esercizio 2001 la partecipazione nel Gruppo Nortel Inversora (Telecom Argentina), che nell’esercizio 2000 era stata consolidata con il metodo proporzionale, è stata consolidata con quello del patrimonio netto.
Inoltre altre variazioni dell’area di consolidamento riguardano:
- i gruppi Seat Pagine Gialle, Jet Multimedia, Maxitel e la società Digitel, che nell’esercizio 2000 erano stati consolidati solo patrimonialmente, in quanto acquisiti a fine anno, nel 2001 sono stati consolidati integralmente anche per i dati economici;
- il gruppo Entel Chile e le società Tim Celular Centro Sul, Tim Sao Paulo, Tim Rio Norte che sono entrati a far parte dell’area di consolidamento a partire dal 2001
 - i gruppi Sirti e Italtel che sono usciti dall’area di consolidamento in quanto ceduti a fine 2000, esercizio nel quale erano stati consolidati integralmente per i primi 9 mesi.

I ricavi del Gruppo ammontano a 30.818 milioni di euro con una crescita del 13,4% rispetto al 2000 (+2,7% a parità di perimetro – considerando solo le società presenti in entrambi gli esercizi).  Al netto delle quote spettanti ad altri gestori di telecomunicazioni, i ricavi ammontano a 27.104 milioni di euro e aumentano rispetto al 2000 di 2.649 milioni di euro (+10.8%). Sull’aumento dei ricavi hanno inciso sia il positivo andamento dei servizi di telefonia mobile sia la variazione dell’area di consolidamento.

Il margine operativo lordo, pari a 13.619 milioni di euro, aumenta di 1.400 milioni di euro (+11,5% nel 2000, +6,6% a parità di perimetro) e presenta un’incidenza sui ricavi del 44,2% (45% nel 2000). Tale crescita in valore assoluto, è sostanzialmente attribuibile al buon andamento del Gruppo TIM (+ 313 milioni di euro) e all’ingresso dei Gruppi SEAT Pagine Gialle (+ 444 milioni di euro) e ENTEL Chile (+ 374 milioni di euro).

Gli ammortamenti passano da 5.209 a 6.275 milioni di euro, di cui quelli relativi al goodwill aumentano di 854 milioni di euro passando da 168 a 1.022 milioni di euro dovuti ad acquisizioni.

Il risultato operativo ammonta a 6.674 milioni di euro e migliora di 234 milioni di euro (+3,6% rispetto al 2000). La crescita del risultato operativo è attribuibile alla variazione del perimetro di consolidamento, al miglioramento della gestione ed è influenzato negativamente dai maggiori ammortamenti dei goodwill.

Il risultato netto consolidato del Gruppo è stato negativo per 2.068 milioni di euro a causa di oneri non ricorrenti per 4.613 milioni di euro (3.036 milioni di euro al netto di minori oneri fiscali per 1.577 milioni di euro) non presenti nell’esercizio precedente. Nell’esercizio 2000 l’utile netto ammontava a 2.028 milioni di euro e scontava oneri e proventi straordinari per 184 milioni di euro.

Gli oneri non ricorrenti possono essere così sintetizzati:
- l’adeguamento del valore delle partecipazioni della BU (Business Unit) International Operations per 2.136 milioni di euro, delle partecipazioni internazionali della BU Mobile Services per 547 milioni di euro, delle attività della BU Internet and Media per 416 milioni di euro e delle attività della BU Satellite Services e TI Lab per 291 milioni di euro;
- la svalutazione degli investimenti in Argentina conseguente all’evoluzione della situazione economica per 406 milioni di euro;
- i costi per la cessione di Stream S.p.A.  e le perdite di periodo per 248 milioni di euro;
- lo stanziamento a fronte dell’impegno put/call su azioni Seat PG S.p.A. per 569 milioni di euro.

Oltre agli oneri sopra citati hanno influito sul risultato economico anche gli oneri finanziari netti pari a 1.584 milioni di euro (+974 milioni di euro rispetto al 2000) che tengono conto del maggior indebitamento, delle rettifiche di valore di attività finanziarie per 1.341 milioni di euro (1.145 milioni di euro nel 2000), del minor impatto di oneri e proventi straordinari per 161 milioni di euro e di minori imposte per 985 milioni di euro.

Gli investimenti ammontano complessivamente a 11.257 milioni di euro, contro 19.484 milioni di euro del 2000; di questi 6.990 milioni di euro sono investimenti industriali, 3.093 milioni di euro investimenti finanziari, cui si aggiungono 1.174 milioni di euro di goodwill.

Il free cash flow mostra un incremento di oltre il 34%, passando dai 4.453 milioni di euro del 2000 a 5.990 milioni di euro.

L’indebitamento finanziario netto pari a 21.942 milioni di euro aumenta, rispetto al 31 dicembre 2000, di 4.709 milioni di euro essenzialmente per gli investimenti in partecipazioni  estere, sia nel mobile sia nel fisso, e per la distribuzione dei dividendi. Nel 2001 si è inoltre modificata positivamente la struttura del debito, infatti la quota di indebitamento con scadenza superiore all’anno è passata dal 31% al 64%, mentre il costo medio dell’indebitamento è risultato pari al 5,9%.

Il personale del Gruppo al 31 dicembre 2001, è di 109.956 unità con un incremento di 2.785 unità rispetto al 2000, derivante dalla variazione dell’area di consolidamento in parte compensata da una riduzione del personale di Telecom Italia SpA..

TELECOM ITALIA SPA

Il bilancio civilistico della capogruppo Telecom Italia S.p.A. si chiude con un utile netto di 151 milioni di euro, dopo oneri non ricorrenti pari a 3.760 milioni di euro (2.498 milioni di euro al netto di minori oneri fiscali per 1.262 milioni di euro). Il dividendo proposto, di pari importo all’esercizio precedente,  0,3125 euro per azione ordinaria e 0,3237 euro per azione di risparmio, sarà distribuito anche accedendo a riserve per 2.184 milioni di euro.
 
I ricavi di Telecom Italia SpA, alla fine del 2001, ammontano a 17.309 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l’esercizio 2000 (17.463 milioni di euro).

Il margine operativo lordo si attesta a 7.571 milioni di euro in aumento dello 0,2% rispetto al 2000 e con un’incidenza sui ricavi del 43,7% (43,3% nel 2000).

Il risultato operativo è pari a 3.983 milioni di euro, con un incremento del 10,8% rispetto al 2000 e presenta un’incidenza sui ricavi del 23% contro il 20,6% del 2000.

L’indebitamento finanziario netto ammonta a 16.913 milioni di euro ed è sostanzialmente in linea rispetto all’anno precedente (16.839 milioni di euro), grazie all’equilibrio tra i fabbisogni per investimenti finanziari e distribuzione dei dividendi coperti attraverso la cessione dei consorzi satellitari, l’effetto dell’operazione di cartolarizzazione e il flusso monetario da attività di esercizio. La composizione dell’indebitamento, inoltre, è variata per effetto dell’emissione di quattro bond  Telecom Italia, per un totale di 8.250 milioni di euro, che ha consentito il consolidamento di una quota significativa dell’indebitamento a breve termine con un notevole allungamento della vita media del debito.

Le prospettive per l’esercizio in corso prevedono per il Gruppo di raggiungere un risultato operativo almeno in linea con quello dell’esercizio precedente. Si conferma l’impegno alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto attraverso un’accurata gestione degli investimenti, dei costi e il proseguimento del piano di dismissioni.

EVENTI SUCCESSIVI AL 31/12/2001

Piano di dismissioni

Il piano di dismissioni delle attività non strategiche del Gruppo avviato alla fine del 2001 con la cessione delle partecipazioni negli ex consorzi satellitari ( per un incasso di 450 milioni di euro), l’adesione all’Opa lanciata sulla Lottomatica  (con un incasso pari a 211  milioni di euro e 390 milioni di euro considerando anche la quota di Olivetti),  e l’accordo raggiunto con Endesa, Union Fenosa e Santader Central Hispano per la cessione del 26,9% posseduto in Auna (1,85 miliardi di euro, subordinato all’autorizzazione delle autorità regolatorie spagnole), è proseguito nei primi mesi del 2002 con le seguenti operazioni:

- la cessione della quota del 19,6% detenuta da TIM in BDT, che controlla Bouygues Telecom, per un controvalore complessivo pari a 750 milioni di euro;
- l’accordo, condizionato all’approvazione delle competenti autorità italiane, con News Corporation e Vivendi Universal/Canal+ per la cessione del 50% di Telecom Italia in Stream al prezzo di 42 milioni di US$. All’atto dell’accordo di vendita, Telecom Italia si è impegnata a rinunciare a crediti commerciali nei confronti di Stream per 80 milioni di US$. Gli effetti economici dell’operazione sono stati già considerati nell’ambito degli accantonamenti straordinari;
- inoltre, nell’ambito dell’ampio progetto di valorizzazione delle attività  immobiliari, sono in corso trattative per la cessione della partecipazione del 40% in Telemaco.

Prestito obbligazionario 2002- 2022 riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo Telecom Italia
Il 1° gennaio 2002, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2001, è iniziata l’offerta di obbligazioni del Prestito Obbligazionario Telecom Italia 2002 –2022 a tasso variabile, riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo Telecom Italia in servizio e in quiescenza per un importo massimo di 1 miliardo di euro. Al 22 marzo sono state sottoscritte obbligazioni per circa 160 milioni di euro da 10.029 dipendenti del Gruppo.

Emissione obbligazionaria
Nell’ambito del “Global Note Program”, a febbraio si è conclusa la prima emissione obbligazionaria dell’anno per complessivi 2,5 miliardi di euro, suddivisa in due tranche da euro 1,25 miliardi a tasso fisso, rispettivamente con scadenza 1° febbraio 2007 e 1° febbraio 2012. L’ammontare del “Global Note Program”, finalizzato alla rimodulazione dell’indebitamento del Gruppo, è stato recentemente portato da 10 a 12 miliardi di dollari.

Acquisto di azioni proprie Telecom Italia
In seguito all’autorizzazione della delibera dell’ Assemblea ordinaria degli azionisti del 7 novembre 2001, la Società ha avviato nel mese di marzo l’acquisto di azioni proprie sul mercato nel rispetto delle modalità e dei termini previsti dalla normativa vigente e dall’autorizzazione assembleare. Fino ad oggi sono state complessivamente acquistate n.2.225.000 azioni Telecom Italia di risparmio al prezzo medio di circa 6,06 euro per azione, per un investimento complessivo di circa 13,5 milioni di euro.

§

Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea Ordinaria per l’approvazione del bilancio d’esercizio il 7 e 8 maggio 2002, rispettivamente in prima e seconda convocazione. Il Consiglio  ha fissato inoltre la data per lo stacco cedola al 20 maggio 2002; pagamento dividendo a partire dal 23 maggio 2002.

§

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato l’avvio della fase esecutiva del progetto, già annunciato lo scorso dicembre, volto all’integrazione degli attivi immobiliari e delle entità che prestano servizi immobiliari della società Telecom Italia, al fine della loro migliore valorizzazione. Il progetto esecutivo approvato, si realizzerà in particolare attraverso il trasferimento, previa conclusione di una fase di riorganizzazione funzionale al progetto medesimo, dei beni in oggetto a società di nuova costituzione e il successivo apporto dei suddetti attivi ad un fondo immobiliare chiuso.

 

I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT

DOMESTIC WIRELINE

Domestic Wireline (DW), la business unit di Telecom Italia per i servizi di rete fissa, chiude il 2001 con un margine operativo lordo di 7.788 milioni di euro, in crescita del 4,9%, e un contestuale miglioramento degli indici gestionali con un rapporto MOL/Ricavi che si attesta al 45% (+2,6%). Un rapporto che pone DW al primo posto tra i maggiori operatori europei  e ne conferma la leadership di mercato.

Nel 2001 i ricavi lordi di DW sono ammontati a 17.291  milioni di euro, con una leggera flessione rispetto al 2000 (-1,3%), dovuta principalmente alla riduzione dei ricavi per i servizi voce tradizionali  rispetto al 2000 (-5,5%). E’ comunque da registrare il grande successo commerciale dell’offerta Teleconomy che al 31 dicembre 2001 ha raggiunto quasi 4,1 milioni di abbonati (+98,5). Ancora in crescita i ricavi derivanti dall’offerta dati e Web per le imprese (+9,4%), dai servizi wholesale destinati agli altri operatori  e agli Internet Service Provider, sia nazionali (+11,2%) che internazionali (+11,3%).

In totale gli accessi Broadband sono stati 390.000 (+239%): 143.000 wholesale (+76%) e 247.000 retail (+626%).
Il successo della strategia sul mercato dei servizi di trasmissione dati e Internet per le imprese ha permesso di raggiungere quota 107.000 accessi Broadband, in tecnologia xDSL e fibra ottica, venduti al 31 dicembre 2001 (+269%). In particolare, il maggior tasso di crescita, all’interno del mercato degli accessi a banda larga è stato registrato dal comparto mass market e SOHO: 140.000, con un incremento rispetto al 2000 del 2700%.

I collegamenti alla rete fissa al 31 dicembre 2001 sono pari a 27.353.353, con un incremento del +0.7% rispetto al dicembre 2000.

La leggera flessione nei ricavi viene ampiamente compensata anche dalla forte riduzione dei costi, che scendono del 5,8% rispetto al 2000, grazie alla razionalizzazione avviata nell’arco del 2001 e al continuo miglioramento nell’efficienza delle reti. Nello stesso tempo la business unit ha migliorato ulteriormente l’efficienza e la produttività attraverso un forte controllo degli acquisti e degli investimenti, senza trascurare un effettivo incremento nei canali di distribuzione, del customer care e del customer service.

In un contesto di mercato ormai totalmente liberalizzato e dove sono attivi oltre 180 operatori, DW è riuscita a mantenere una significativa quota di mercato sul traffico (locale 78%, interdistrettuale 73%, fisso/mobile 72%, internazionale 68%).

Per quanto riguarda gli investimenti industriali, nel 2001 DW ha investito oltre 2,8 miliardi di euro, con particolare attenzione alle infrastrutture per la larga banda e per i servizi innovativi.

Nei prossimi tre anni DW prevede di investire circa 6,7 miliardi di euro nel periodo 2002 2004, la maggior parte dei quali destinati ai servizi innovativi.

MOBILE SERVICES
 
Con 23,95 milioni di linee (+10,9%) e un traffico che ha raggiunto circa i 34 miliardi di minuti (+13,6%), TIM SpA si è confermata  nel 2001 l’azienda leader della telefonia mobile in Italia.
 
Tutte le principali componenti della gestione hanno mostrato una significativa e generalizzata crescita: ricavi, MOL, redditività, utile netto. Per questo il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo  in aumento da 0,1937 euro del 2000 a 0,2342 euro nel 2001 per ciascuna azione ordinaria e da 0,2057 euro nel 2000 a 0,2462 euro nel 2001 per ciascuna azione di risparmio. Il significativo incremento è stato reso possibile anche grazie al ricorso alla riserva straordinaria.
 
I ricavi del Gruppo TIM sono stati pari a 10.250 milioni di euro, con una crescita dell’ 8,8% rispetto allo stesso periodo del 2000 (9.418 milioni di euro). Il Margine Operativo Lordo, pari a 4.760 milioni di euro, è aumentato del 7% rispetto allo stesso periodo del 2000 (4.447 milioni di euro). Il risultato operativo è stato pari a 3.136 milioni di euro e cresce del 5% rispetto al 2000 (2.988 milioni di euro) nonostante i maggiori ammortamenti industriali.

Il  numero delle linee mobili del Gruppo TIM è stato pari a circa 50,7 milioni con un incremento pari al 24% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
 
Per TIM S.p.A., i ricavi sono cresciuti del 5,4% (8.357 milioni di euro contro i 7.929 milioni di euro del 2000) mentre i ricavi da servizi, pari a 7.895 milioni di euro, sono cresciuti del 7,9%. In particolare, i ricavi da Servizi a Valore Aggiunto (VAS) si sono attestati a 532 milioni di euro con una crescita di oltre il 56% rispetto al 2000.
 
Il Margine Operativo Lordo  si è attestato a 4.225 milioni di euro, con una crescita del 9,9% rispetto all’anno precedente (3.845 milioni di euro) per effetto della maggiore efficienza operativa; il rapporto MOL su ricavi totali è pari al 50,6% (48,5% nei dodici mesi del 2000)
 
Il risultato operativo (3.231 milioni di euro) è cresciuto del 12,9% rispetto al 2000; l’utile netto dell’esercizio, pari a 1.907 milioni di euro è cresciuto del 2,4% rispetto al 2000 (1.862 milioni di euro) nonostante la maggiore incidenza delle imposte dirette rispetto all’esercizio precedente.

Il 2001, inoltre, è stato caratterizzato da un adeguamento del valore del  portafoglio internazionale per tenere prudenzialmente conto delle mutate condizioni macroeconomiche.
 
INTERNET & MEDIA 

Il 2001 ha fatto registrare per il Gruppo Seat Pagine Gialle la crescita dei ricavi, anche a seguito della variazione del perimetro, il miglioramento della redditività e la definizione di una nuova missione, basata sulla creazione di un gruppo media  multipiattaforma che va da Internet al telefono, dalla carta alla Tv.
Nell’esercizio 2001 il Gruppo Seat Pagine Gialle ha registrato ricavi complessivi pari a 1.957 milioni di euro (+2.6% a parità di perimetro di consolidamento). Tale risultato riveste un’importanza significativa tenuto conto del rallentamento dell’economia europea e in particolare del settore della pubblicità, area dove il Gruppo Seat PG genera gran parte del proprio giro d’affari.

Il Margine Operativo Lordo si attesta a 444 milioni di euro, contro 361 milioni di euro dell’anno precedente (+23% a parità di perimetro di consolidamento). Tale crescita è attribuibile alla politica di razionalizzazione dei costi e al miglioramento della redditività delle attività di editoria telefonica e dell’area Internet.

Il risultato operativo ha raggiunto 31 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 1 milione di euro del proforma 2000 (per permettere confronti omogenei tale valore include per il 2000 i risultati della società consolidate a partire dal 2001).

Nell’esercizio 2001 il risultato netto post-minorities è negativo per 313 milioni di euro, avendo recepito rettifiche di valore di attività finanziarie e oneri straordinari netti per complessivi 378 milioni di euro.

INFORMATION TECHNOLOGY SERVICES

La Business Unit Information Technology Services (IT Services), responsabile delle attività informatiche del gruppo Telecom Italia e leader sul mercato nazionale, persegue obiettivi di riposizionamento su prodotti a maggior valore aggiunto. Coerentemente con la nuova impostazione IT Services è stata riorganizzata all’inizio del 2002 e suddivisa in due nuove BU: una per le attività captive del Gruppo e una rivolta al mercato (Finsiel).

I ricavi di IT Services si attestano, nell’esercizio 2001,  a 2.033 milioni di euro, contro i 2.138 milioni di euro dell’anno precedente (-4,9%). Tale andamento risente dell’effetto dei nuovi contratti di outsourcing sottoscritti nel 2001 da Telesoft e Netsiel con la BU  Domestic Wireline a completamento dei processi societari di spin-off della ex funzione informatica di Telecom Italia. Tali contratti, orientati alla ricerca della massima efficienza in un’ottica di corrispettivi competitivi rispetto alle condizioni di mercato, hanno determinato una sensibile riduzione dei ricavi nelle aree dedicate a tali attività.

E’ migliorata progressivamente nel corso dell’esercizio 2001, la redditività sia livello di Margine Operativo Lordo, che si attesta a 332 milioni di euro contro i 329 milioni di euro del 2000 (+0,9%) sia a livello di risultato operativo che raggiunge i 162 milioni di euro contro i 134 milioni di euro dell’esercizio precedente (+20,9%).
Il 2001 si è chiuso con significativi miglioramenti dei risultati dei gruppi/società operanti all’interno della Business Unit IT Services:

Gruppo Finsiel ; ricavi a 1209 mln. di euro, + 3,6%; MOL pari a 168 mln. di euro, + 5,7%;
risultato operativo a 124 mln. di euro, + 15,9%.
Gruppo Telesoft; ricavi a 525 mln. di euro, +16,7%; MOL di 42 mln. di euro, + 25%: risultato operativo a 25 mln. di euro.
Netsiel ; ricavi a 359 mln. di euro; MOL a 119 mln. di euro; risultato operativo di 14 mln. di euro.

INTERNATIONAL OPERATIONS

Il 2001 per International Operations è stato caratterizzato dalla crescita della presenza internazionale e dall’ ottimizzazione del portafoglio delle attività al fine di  concentrare la propria presenza soprattutto in Europa e in America Latina.
In particolare, a marzo sono state acquisite nuove quote nel Gruppo Entel Chile, portando la partecipazione di Telecom Italia al 54,76%, nei primi mesi dell’anno è stato perfezionato l’assetto azionario di Auna, attestando la quota del Gruppo Telecom Italia al 26,89% (la stessa quota nel dicembre 2001 è stata ceduta). In aprile Jet Multimedia ha acquisito il 100% di Victoire Multimedia dal gruppo LVMH. Nel corso del primo trimestre è stato inoltre ceduto il 30% di Mediterranean Nautilus S.A. a FTT Investment, società del gruppo Fishman.

Le operazioni effettuate hanno comportato, rispetto all’esercizio precedente, l’inclusione nell’area di consolidamento del Gruppo Entel Chile e del gruppo Jet Multimedia (che nel 2000 era stato consolidato solo patrimonialmente), nonché l’esclusione della partecipata Nortel Inversora, holding che controlla Telecom Argentina, che al 31 dicembre 2001 è stata consolidata con il metodo del patrimonio netto.

I ricavi di International Operations hanno raggiunto nel 2001 i 1.879 milioni di euro, +272% rispetto all’anno precedente (505 milioni di euro). Il Margine Operativo Lordo si attesta a 347 milioni di euro contro un valore negativo di 3 milioni di euro nel precedente esercizio, mentre il risultato operativo registra un valore negativo pari a 268 milioni di euro in calo rispetto al 2000 (-135 milioni di euro nel 2000), dovuto sostanzialmente ai maggiori ammortamenti da goodwill e all’aumento degli stanziamenti rettificativi relativi ai gruppi Entel Chile e Jet Multimedia.

In dettaglio, i risultati economici delle principali società partecipate dal Gruppo sono i seguenti:
- Gruppo Entel Cile nel 2001 ha registrato ricavi per 1.251 milioni di euro (+35,8% rispetto al 2000), un Margine Operativo Lordo di 374 milioni di euro (+28,5%) e un risultato operativo di 128 milioni di euro (+12,5%).
- Gruppo Brasil Telecom ha raggiunto nel 2001 risultati ampiamente positivi, con ricavi per 3.074 milioni di euro (+36,6% nel 2000 (1) ) e un Margine Operativo Lordo di 1.633 milioni di euro (+29%). Il risultato operativo si attesta sui 571 milioni di euro, in aumento del 38% rispetto al 2000.
- Gruppo 9Telecom ha registrato ricavi per 277 milioni di euro, in aumento del 188,5% rispetto al precedente esercizio, mentre il Margine Operativo Lordo e il risultato operativo sono negativi rispettivamente per 129 (+14,6%) e 296 milioni (-69%). In forte crescita il numero dei clienti voce (+86,7%) e Internet (+153,3%).
- Telekom Austria chiude l’anno con ricavi a 3.943 milioni di euro, in lieve aumento rispetto all’anno precedente, Margine Operativo Lordo cresciuto a 1.488 milioni di euro (+36,9% rispetto al 2000) e con un risultato operativo positivo per 326 milioni di euro.
- Telekom Serbia al 31 dicembre ha registrato ricavi per 438 milioni di euro, con un      aumento del 20% rispetto al 2000; il Margine Operativo Lordo è stato di 161 milioni di euro (+3,8%) mentre il risultato operativo ammonta a 49 milioni di euro, in calo del 24%.