Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni indicatori alternativi di performance non previsti dai principi contabili IFRS (EBITDA; EBIT; Variazione Organica dei Ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; Indebitamento Finanziario Netto) il cui significato e contenuto sono illustrati in allegato.
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza del Prof. Guido Rossi, ha esaminato ed approvato la relazione del Gruppo al 30 settembre 2006.
GRUPPO TELECOM ITALIA
I risultati economico - finanziari del Gruppo Telecom Italia dei primi nove mesi dell’esercizio 2006 e dei periodi precedenti posti a confronto, sono stati predisposti secondo i Principi Contabili Internazionali emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (“IFRS”). La relazione trimestrale al 30 settembre 2006 non è assoggettata a Revisione contabile.
Al 30 settembre 2006 il perimetro di consolidamento presenta le seguenti principali variazioni rispetto al 30 settembre 2005 e al 31 dicembre 2005:
- l’ingresso del gruppo Liberty Surf (consolidato dal 1°giugno 2005);
- le uscite: del gruppo Entel Chile (ceduto a marzo 2005), di Tim Hellas (ceduta a inizio giugno 2005), del gruppo Finsiel (ceduto a fine giugno 2005), di Tim Perù (ceduto ad agosto 2005), del gruppo Buffetti (ceduto a gennaio 2006) e di Digitel Venezuela (ceduta a maggio 2006), già classificate fra le attività cessate/destinate ad essere cedute, nonché l’uscita di Wirelab (ceduta a febbraio 2006), di Ruf Gestion (ceduta a marzo 2006), di Eustema (ceduta ad aprile 2006) e di Telecom Italia Learning Services (ceduta a luglio 2006).
I ricavi dei primi nove mesi del 2006 ammontano a 23.104 milioni di euro con un incremento del 5,2% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (21.958 milioni di euro). Escludendo l’effetto della variazione dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento, la crescita organica risulta pari al 3,0% (+677 milioni di euro). Escludendo invece l’effetto negativo derivante dai tagli delle tariffe di terminazione in Italia, pari a 360 milioni di euro, la crescita dei ricavi sarebbe del 4,6%. Nel 3° trimestre 2006 i ricavi sono pari a 7.769 milioni di euro e registrano un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2005 (7.430 milioni di euro). Escludendo l’effetto dei cambi, dovuto principalmente alle società brasiliane, e la variazione del perimetro di consolidamento, la crescita organica è del 3,8%.
I ricavi per settore di attività sono così ripartiti:
(milioni di euro) |
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Wireline |
Mobile Domestico |
Mobile Brasile |
Media |
Olivetti |
Altre attività |
Rettifiche ed Elisioni |
Totale consolidato |
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Ricavi
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1.1-30.9.2006 |
13.295 |
7.565 |
2.792 |
136 |
298 |
1.175 |
(2.157) |
23.104 |
1.1-30.9.2005 |
13.200 |
7.507 |
1.985 |
121 |
310 |
969 |
(2.134) |
21.958 |
L’EBITDA è pari a 9.786 milioni di euro e registra un incremento dello 0,8% rispetto ai primi nove mesi del 2005.
La crescita organica risulta pari all’1,1% (+103 milioni di euro), ed è stata calcolata tenendo conto dell’effetto delle variazioni del perimetro di consolidamento (- 47 milioni di euro) dei rapporti di cambio (84 milioni di euro) e delle altre partite (- 58 milioni di euro) comprensive nei primi nove mesi del 2006, degli oneri di ristrutturazione aziendale (92 milioni di euro), degli oneri connessi alle operazioni di riorganizzazione effettuate nel Mobile Brasile (10 milioni di euro), e di altri oneri (17 milioni di euro); nei primi nove mesi del 2005 le voci non ricomprese nella crescita organica erano pari a 61 milioni di euro ed erano relative a oneri per transazioni con Opportunity, per Brasil Telecom, a oneri per transazioni con clienti e ad altri oneri e proventi.
Escludendo l’effetto negativo derivante dai tagli delle tariffe di terminazione in Italia (-171 milioni di euro) l’EBITDA crescerebbe del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2005. A livello organico, l’incidenza sui ricavi è pari al 42,9% (43,7% nei primi nove mesi del 2005). Tale rapporto, rispetto all’anno precedente, è influenzato oltre che dal già citato taglio delle tariffe di terminazione anche dalla crescita del Brasile e del Progetto Broadband Europeo. Nel 3° trimestre 2006 l’EBITDA, pari a 3.268 milioni di euro registra una crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2005 (3.219 milioni di euro). Escludendo l’effetto dei cambi, la variazione del perimetro di consolidamento e le altre variazioni, la crescita organica dell’EBITDA è pari al 2,7% (+85 milioni di euro).
L’EBIT ammonta a 5.621 milioni di euro con una variazione pari a -4,5% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (-267 milioni di euro). Tale risultato è influenzato dall’incremento degli ammortamenti (+472 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2005) dovuto anche agli investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture di rete e di supporto al business.
La variazione organica è negativa per 292 milioni di euro (-4,9% rispetto ai primi nove mesi del 2005) ed è stata calcolata tenendo conto dell’effetto delle variazioni del perimetro di consolidamento (-39 milioni di euro) dei rapporti di cambio (-6 milioni di euro) e delle altre partite (+70 milioni di euro), comprensive oltre a quanto già evidenziato nel commentare l’EBITDA, della plusvalenza per l’operazione di dismissione immobiliare (123 milioni di euro), della plusvalenza per la cessione della partecipazione in Ruf Gestion (27 milioni di euro), della minusvalenza per la cessione di Telecom Italia Learning Services (25 milioni di euro) e della minusvalenza per la cessione del ramo d’azienda “Attività Radiomarittime” (9 milioni di euro). Nei primi nove mesi del 2005 le voci non ricomprese nella crescita organica, erano pari a 72 milioni di euro e comprendevano, oltre a quanto già evidenziato nel commentare l’EBITDA, svalutazioni di asset da parte di società consolidate.
Sempre a livello organico, l’incidenza sui ricavi nei primi nove mesi 2006 è pari al 24,3% (26,4% nei primi nove mesi del 2005). Nel 3° trimestre 2006 l’EBIT, pari a 1.820 milioni di euro, registra una variazione del -4,7% rispetto allo stesso periodo del 2005 (1.909 milioni di euro). Escludendo l’effetto dei cambi, la variazione del perimetro di consolidamento e le altre variazioni, la flessione dell’EBIT è pari al -2,4%.
L’utile netto consolidato nei primi nove mesi del 2006 è pari a 2.376 milioni di euro (2.351 milioni di euro prima della quota di spettanza dei terzi) e registra una variazione di -249 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2005 (2.625 milioni di euro). Al netto delle attività dimesse nel corso del 2005 e del 2006, l’utile netto al 30 settembre 2006 crescerebbe del 12% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (+247 milioni di euro).
Rispetto ai primi nove mesi del 2005 i maggiori utili di spettanza della Capogruppo (+456 milioni di euro principalmente derivanti dall’operazione d’integrazione di Tim), compensano in parte la variazione del risultato netto consolidato del Gruppo generata per lo più dal già citato minor EBIT e dal peggioramento del saldo della gestione finanziaria (-113 milioni di euro) rispetto allo scorso anno che scontava maggiori proventi legati al rilascio dei fondi garanzie relativi ad Avea. Nel 3° trimestre 2006 il risultato netto consolidato del Gruppo è pari a 880 milioni di euro in crescita del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gli investimenti industriali dei primi nove mesi del 2006, pari a 3.299 milioni di euro, aumentano rispetto ai primi nove mesi del 2005 di 97 milioni di euro, riconducibili ai maggiori investimenti effettuati da Wireline e dal Mobile Domestico relativi in particolare allo sviluppo di soluzioni a supporto dei nuovi servizi e allo sviluppo del Progetto Broadband Europeo, cui si contrappone la flessione della business unit Mobile Brasile.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2006 è pari a 39.504 milioni di euro, in calo di 1.811 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2006 (41.315 milioni di euro) grazie alla generazione di cassa del terzo trimestre.
Il personale del Gruppo al 30 settembre 2006 è pari a 84.376 unità. Rispetto al 31 dicembre 2005 il personale si riduce di 1.108 unità.
EVENTI SUCCESSIVI AL 30 SETTEMBRE 2006
CESSIONE DI NEUF TELECOM
Relativamente alla cessione, da parte di Telecom Italia International N.V., della partecipazione in Neuf Télécom, avvenuta il 9 maggio 2006, si segnala che, come previsto dal contratto di cessione, la quotazione della società Neuf Télécom, avvenuta in data 25 ottobre 2006, dà diritto a Telecom Italia International N.V. ad un’integrazione di prezzo pari alla differenza tra quello di cessione ed il prezzo individuato in IPO: tale meccanismo di earn-out comporterà per il Gruppo Telecom Italia un ulteriore incasso pari a circa euro 38,5 milioni.
RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO
In data 25 ottobre 2006 il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha esaminato le linee strategiche di riorganizzazione a seguito delle delibere dell’11 settembre 2006.
Il Consiglio di Amministrazione ha ribadito che le decisioni assunte l’11 settembre rappresentano l’evoluzione dell’integrazione, avviata due anni fa, delle attività di telefonia fissa e mobile, che hanno portato risparmi dei costi pari ad oltre euro 1 miliardo nel 2005 e nel primo semestre 2006.
Risulta confermato l’obiettivo strategico di puntare sulla convergenza fra telecomunicazioni fisse, mobili, Internet a banda larga e contenuti media garantendo, con la riorganizzazione, l’opportuna flessibilità operativa senza rinunciare ai benefici conseguiti con l’integrazione fisso-mobile e con l’intenzione di cogliere, in pieno accordo con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, tutte le opportunità offerte dal mercato.
La Società ha intenzione di avviare un’importante trasformazione delle reti di accesso in network di nuova generazione, in grado tra l’altro di trasmettere programmi televisivi ad alta definizione, film, musica, video, e di fornire servizi ICT alle imprese e servizi di pubblica utilità (telemedicina, infomobilità, ecc.). Tale nuovo network sarà realizzato anche attraverso la separazione da Telecom Italia della rete d’accesso, secondo un modello che sarà concordato insieme all’Autorità.
I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT
I dati relativi ai primi nove mesi del 2006 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato in data odierna a valle del Consiglio di Amministrazione che li ha approvati.
WIRELINE
I ricavi, pari a 13.295 milioni di euro, registrano un incremento dello 0,7% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (+95 milioni di euro); a livello organico, a parità di area di consolidamento ed escludendo l’effetto delle variazioni del cambio, i ricavi sono sostanzialmente allineati ai primi nove mesi del 2005 (+5 milioni di euro).
Tale risultato, che risente dell’impatto derivante dal taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile avvenuto a partire dal secondo semestre del 2005 e del processo di migrazione del traffico voce da fisso a mobile, è sostenuto dal trend di crescita del mercato Broadband in Italia e negli altri Paesi europei. Escludendo l’effetto negativo derivante dal taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile, la crescita organica dei ricavi sarebbe stata dell’1,0%.
Il settore core della fonia registra ricavi per 7.052 milioni di euro (-7,4% rispetto allo stesso periodo del 2005). Il comparto è caratterizzato dalla diminuzione dei ricavi da traffico che risentono sia della riduzione dei prezzi di terminazione fisso-mobile (pari a circa 128 milioni di euro), sia della migrazione verso la telefonia mobile. Inoltre i ricavi dei servizi a valore aggiunto (VAS) del settore della fonia registrano un calo di 26 milioni di euro a seguito della nuova regolamentazione del mercato dei servizi 12xy (-63 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2005).
I ricavi del comparto Internet, pari a 1.123 milioni di euro, registrano un incremento del 5,8% rispetto ai primi nove mesi del 2005 grazie alla crescita dei ricavi del Broadband (+12,4% rispetto allo stesso periodo del 2005). Il portafoglio delle linee Broadband di Wireline in Italia è pari, a fine settembre 2006, a oltre 6,5 milioni di accessi (+750 mila rispetto a fine 2005), di cui 5,38 milioni retail (+565 mila rispetto a Dicembre 2005). Considerando inoltre 1,7 milioni di accessi Broadband in Francia, Germania (esclusi quelli di AOL Germany) e Olanda (in totale +405 mila rispetto a fine 2005) il portafoglio complessivo di Wireline in Europa raggiunge a fine settembre gli 8,2 milioni di accessi Broadband. Con i clienti acquisiti dall’operazione AOL Germany, il cui closing è previsto nel primo trimestre 2007, il Gruppo Telecom Italia raggiungerà i 9,3 milioni di accessi totali. Nel solo segmento retail, per effetto di questa acquisizione, Telecom Italia diventerà così, insieme a France Telecom, il primo operatore a banda larga in Europa con 8,2 milioni di clienti.
I ricavi del comparto Data Business, pari a 1.290 milioni di euro, registrano una variazione del -1,1% rispetto ai primi nove mesi del 2005. Tale variazione è dovuta all’inasprimento del contesto competitivo sul mercato clienti Corporate e all’erosione dei ricavi legati alle tecnologie tradizionali, in parte compensate dallo sviluppo dei servizi ICT che registrano una crescita del 10,8%.
I ricavi dei servizi Wholesale sono pari a 2.936 milioni di euro e presentano una crescita del 12,7% (+332 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2005, principalmente legata alla componente internazionale.
In forte aumento i ricavi del Progetto Broadband Europeo (Francia, Germania e Olanda), pari a 662 milioni di euro, che registrano un incremento del 75,6% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (+42,4% crescita organica). L’EBITDA, che aveva già superato il break-even nel primo trimestre 2006, è pari a 40 milioni di euro, rispetto ad una perdita di 11 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente. Nel terzo trimestre 2006 l’EBITDA margin del Progetto Europeo ha raggiunto per prima volta la doppia cifra con un valore pari all’11,1%.
L’EBITDA complessivo, pari a 5.747 milioni di euro, registra una variazione del -2,9% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (-174 milioni di euro), con incidenza sui ricavi pari al 43,2% (44,9% nei primi nove mesi del 2005). Tale risultato è influenzato dalla variazione del mix dei ricavi con incremento dei costi di interconnessione (+2,0% rispetto all’anno precedente) e dei costi legati allo sviluppo del Progetto Europeo. La variazione organica è pari a -1,6%, mentre, sempre a livello organico, l’incidenza sui ricavi è pari al 43,7% (44,4% nei primi nove mesi 2005). Per quanto riguarda il perimetro domestico, il margine sui ricavi a livello organico si mantiene sostanzialmente stabile al 45,7% (46,1% nei primi nove mesi del 2005).
L’EBIT, pari a 3.315 milioni di euro, registra una variazione del -8,7% rispetto allo stesso periodo del 2005 (-315 milioni di euro), con incidenza sui ricavi pari al 24,9% (27,5% nei primi nove mesi del 2005). La variazione organica è pari a -6,0%.
Gli investimenti industriali, pari a 2.155 milioni di euro, crescono di 113 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2005 (+5,5%). La crescita e’ quasi interamente dedicata allo sviluppo del Progetto Broadband europeo.
MOBILE DOMESTICO
I ricavi dei primi nove mesi 2006 sono pari a 7.565 milioni di euro, con una crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2005 (+58 milioni di euro). Escludendo l’effetto negativo derivante dal taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile e mobile-mobile, la crescita sarebbe stata del 5,3%.
In particolare contribuisce alla crescita dei ricavi lo sviluppo dei servizi a valore aggiunto (VAS), pari a 1.225 milioni di euro, +10,3% rispetto allo stesso periodo del 2005, grazie alla continua spinta sull’innovazione dei servizi e del portafoglio d’offerta. La crescita di tali ricavi è interamente dovuta ai nuovi servizi interattivi, che pesano oltre il 38% dei ricavi VAS, mentre l’incidenza dei VAS sui ricavi da servizi raggiunge il 17,4% (15,7% nei primi nove mesi del 2005).
I ricavi voce, pari nel complesso a 5.459 milioni di euro, registrano una crescita in termini di traffico uscente (+2,7%) e una flessione in termini di traffico entrante (-16,6%) per effetto dell’impatto negativo dell’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione; al netto di tale manovra la crescita dei ricavi da voce entrante sarebbe stata del 4,8%.
La crescita del fatturato da vendita di terminali (531 milioni di euro, +19,3% rispetto ai primi nove mesi del 2005), è legata principalmente ai terminali di terza generazione, che nei primi nove mesi del 2006 hanno superato 1,5 milioni di pezzi, registrando una crescita dell’85%, su un totale di 4,4 milioni di terminali venduti (+30% sull’anno precedente).
L’EBITDA è pari a 3.859 milioni di euro e registra una variazione del -2,1% rispetto allo stesso periodo del 2005, con incidenza sui ricavi pari al 51,0% (52,5% nei primi nove mesi del 2005). In termini organici, la variazione è pari a -1,3% mentre l’incidenza sui ricavi è pari al 51,2% (52,3% nei primi nove mesi del 2005). Escludendo l’effetto negativo derivante dal taglio delle tariffe di terminazione, la crescita organica sarebbe stata del 3,1%.
L’EBIT è pari a 2.834 milioni di euro (-6,7% rispetto ai primi nove mesi del 2005), con un’incidenza sui ricavi pari al 37,5% (40,5% nello stesso periodo del 2005).
Gli investimenti industriali nei primi nove mesi del 2006 sono stati pari a 680 milioni di euro, in crescita del 17,0% rispetto ai 581 milioni di euro dello stesso periodo 2005, dovuta principalmente allo sviluppo di soluzioni a supporto dei nuovi servizi.
Con 31,5 milioni di linee al 30 settembre 2006, TIM si conferma leader nel mercato domestico con una quota di mercato pari al 40,3%. I clienti UMTS sono circa 3,9 milioni, con un’incidenza sul totale clienti TIM pari al 12,4%.
MOBILE BRASILE
(cambio medio euro/real 0,367648)
Il Gruppo TIM Brasil, unico operatore con copertura GSM estesa all’intero territorio nazionale, ha raggiunto al 30 settembre 2006 una base clienti complessiva pari a 24,1 milioni ed ha confermato la sua leadership come operatore GSM con 21,5 milioni di linee (+29,6% rispetto al 31 Dicembre 2005).
Il Gruppo raggiunge una quota di mercato del 25,1%, confermando la seconda posizione a livello nazionale.
I ricavi consolidati del Gruppo TIM Brasil sono pari a 7.595 milioni di reais, con una crescita del 21,5% rispetto al medesimo periodo del 2005, guidata dal forte sviluppo della base clienti e dal contributo dei ricavi da VAS (+59,0%), la cui incidenza sui ricavi da servizi è salita dal 5,6%, dei primi nove mesi 2005, al 7,1%.
L’EBITDA consolidato è pari a 1.644 milioni di reais, superiore di 767 milioni di reais rispetto allo stesso periodo del 2005 e con un’incidenza sui ricavi del 21,6%, superiore di 7,6 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. La crescita organica è pari all’86,5%.
L’EBIT consolidato è negativo per 128 milioni di reais, ma migliora di 439 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2005, nonostante la crescita degli ammortamenti connessa allo sviluppo degli asset di rete e IT. La crescita organica è pari al 77,9%. Si sottolinea che l’EBIT nel terzo trimestre ha raggiunto e superato il break-even (+82 milioni di reais).
Gli investimenti industriali realizzati nel periodo sono pari a 895 milioni di reais, in diminuzione di 570 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2005 per il progressivo completamento della copertura territoriale.
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A fronte di una recentissima proposta d’acquisto (non sollecitata), il Consiglio d’Amministrazione ha conferito mandato al Vertice per negoziare l’eventuale cessione delle attività mobili del Gruppo in Brasile, con impegno a riferire tempestivamente al Consiglio di Amministrazione per la formalizzazione delle relative decisioni finali.
L’operazione assicurerebbe a Telecom Italia la flessibilità finanziaria necessaria anche per perseguire le politiche industriali già annunciate ed in particolare le opportunità di sviluppo sul mercato europeo e di realizzazione della rete di nuova generazione in ambito domestico.
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Si riporta di seguito il calendario delle attività societarie per l’anno 2007, approvato oggi dal Consiglio d’Amministrazione:
• 8 marzo - Consiglio d’Amministrazione per l’esame del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2006;
• 16 aprile - Assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2006;
• 8 maggio - Consiglio d’Amministrazione per l’esame della relazione del primo trimestre 2007;
• 24 luglio - Consiglio d’Amministrazione per l’esame dei dati preliminari del primo semestre 2007;
• 7 settembre - Consiglio d’Amministrazione per l’esame della relazione del primo semestre 2007;
• 8 novembre - Consiglio d’Amministrazione per l’esame della relazione del terzo trimestre 2007;
Il pagamento del dividendo è previsto nel mese di aprile.
Nel caso in cui dovessero verificarsi eventuali variazioni delle date su indicate, le stesse saranno tempestivamente comunicate.
La società si avvarrà della facoltà di esonero dalla pubblicazione della relazione sul quarto trimestre 2006 e della relazione sul secondo trimestre 2007, pubblicando rispettivamente il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato 2006 entro novanta giorni dalla chiusura dell’esercizio e la relazione semestrale 2007 entro settantacinque giorni dalla chiusura del semestre.
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I risultati dei primi nove mesi del 2006 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà oggi a partire dalle ore 18:00 (ora italiana)
I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero: +39 06 33168.
Per coloro che non potranno collegarsi in diretta sarà possibile riascoltare la presentazione collegandosi al numero: +39 06 334843 (codice di accesso 126142#).