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Telecom Italia e Fastweb siglano un accordo industriale per le infrastrutture della rete di nuova generazione

Telecom Italia e Fastweb siglano un accordo industriale per le infrastrutture della rete di nuova generazione. Le due società forniranno reciproco accesso alle proprie infrastrutture di rete, per consentire uno sviluppo più rapido della rete di Nuova Generazione

23/06/2008 - 11:28

L’oggetto dell’accordo tra Telecom Italia e Fastweb è di natura industriale ed è finalizzato alla condivisione di infrastrutture necessarie per la realizzazione della rete di Nuova Generazione, secondo un modello di collaborazione aperto a tutti gli operatori interessati.

In un Memorandum of Understanding firmato da Oscar Cicchetti, responsabile Direzione Domestic Market Operations di Telecom Italia, e da Stefano Parisi, amministratore delegato di FASTWEB, le due società si impegnano a cooperare :

• Nella programmazione delle realizzazioni delle infrastrutture civili destinate alla posa di cavi per lo sviluppo delle rispettive reti in fibra ottica, come ad esempio i cavidotti lungo le strade, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo delle reti di nuova generazione, evitando, al contempo, ulteriori duplicazioni infrastrutturali;

• Nello scambio, a condizioni di reciprocità, dei diritti d’uso delle infrastrutture civili;

• Nello studio e nella sperimentazione congiunti di tecniche innovative nell’ambito delle infrastrutture civili quali, ad esempio, l’utilizzo di microtubi di ultima generazione per la posa della fibra ottica.

Grazie a questo importante ed innovativo accordo, Telecom Italia e Fastweb potranno collaborare efficacemente, per lo sviluppo delle infrastrutture di rete in un’ottica di ottimizzazione dei tempi e di razionalizzazione dei costi.

In merito a indiscrezioni di stampa apparse in data 21 giugno u.s., Fastweb e Telecom Italia precisano  di non aver firmato ne' discusso alcun “maxi accordo di 1,7 miliardi di euro" ma di essere pervenute, grazie al rinnovato spirito di cooperazione, ad una soluzione conciliativa in merito ad alcune controversie legali e regolatorie che da tempo vedevano contrapposte le società.
Fra le vertenze conciliate si segnalano:
 la causa per risarcimento danni richiesti da Fastweb per presunti comportamenti abusivi di Telecom Italia nel mercato della clientela business (seguente al procedimento A 351 concluso dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato);
 le vertenze aventi ad oggetto il livello delle tariffe di terminazione su rete fissa praticate da Fastweb e su rete mobile praticate da Telecom Italia;
 la vertenza, pendente presso il Consiglio di Stato, attraverso la quale Telecom Italia aveva contestato l'aggiudicazione della gara Consip (per la fornitura di servizi di fonia alla Pubblica Amministrazione) a Fastweb;
 la riconciliazione di alcune partite contabili oggetto di contestazione tra le parti.

La soluzione conciliativa non include le tematiche relative alle contestazioni giudiziali effettuate da Fastweb nei confronti di Telecom Italia per il c.d. win-back (tematica in riferimento alla quale è in corso un’istruttoria Antitrust avviata lo scorso ottobre 2007).

Gli effetti economici della soluzione conciliativa per Telecom Italia trovano integrale copertura negli appositi accantonamenti a fondo rischi già stanziati con il bilancio dell'esercizio 2007.

“Siamo impegnati nella realizzazione di una rete di nuova generazione, - dichiara Oscar Cicchetti - si tratta di un progetto di grande rilevanza per i clienti, per il mercato, per il Paese che richiede di non disperdere risorse, evitare inutili duplicazioni delle infrastrutture, accelerare i tempi. L’accordo con Fastweb va in tale direzione. L’auspicio è che tale modello di collaborazione venga seguito anche da altri operatori”.

Per Stefano Parisi si tratta di un “accordo molto importante per l’industria delle telecomunicazioni e dai contenuti fortemente innovativi: per la prima volta verrà avviata una cooperazione su infrastrutture e competenze per accelerare la diffusione della banda larga nel paese. Un vero primato in Europa che dimostra i frutti positivi della concorrenza tra operatori infrastrutturati e il successo della specificità del caso italiano”.

 

Roma, 23  giugno 2008