In due anni la Lombardia, grazie alla diffusione della banda larga su tutto il territorio, avrà completamente azzerato il digital divide.
Questo importante passo avanti sarà reso possibile da Telecom Italia che si è aggiudicata il Bando per la diffusione di questo tipo di servizi in aree in fallimento di mercato. I contenuti del Piano sono stati illustrati in una conferenza stampa dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dall'assessore all'Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, dal presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè e dall’amministratore delegato della società, Marco Patuano.
A breve 1 milione di nuovi lombardi connessi alla band larga - Il progetto è ambizioso sia dal punto di vista tecnologico sia territoriale e prevede la copertura con il servizio di internet veloce, entro 24 mesi, di 707 nuovi comuni, interessando un milione di abitanti. Nel 2013, dunque, il 100 % della popolazione lombarda sarà raggiunto dalla banda larga. Per arrivare a questo risultato saranno adeguate 917 sedi di commutazione sul territorio per un impegno complessivo di circa 8.500 km di cavo, di cui 3.000 in fibra ottica. Il costo totale del progetto è di circa 95 milioni di euro di cui 41 a carico della Regione Lombardia e i rimanenti di competenza di Telecom Italia.
Velocità di connessione – I Comuni interessati al progetto potranno sfruttare, su tutte le aree coperte, collegamenti con tecnologia ADSL 7 Mbit che potranno arrivare anche a 20 Mbit. In questo senso saranno necessari 900 interventi di adeguamento sulle centrali e reti del territorio.
Le ricadute positive sul territorio - Il piano avrà ricadute positive non solo per i cittadini ma anche per le imprese. Fra tutti, sicuramente ne beneficeranno alcuni distretti come il tessile della Val Seriana, quello dell'abbigliamento del Gallaratese quello del tessile di Castel Goffredo, quello del mobile di Monza Brianza, quello del tessile Serico Comasco, quello della meccanica della Valle dell'Arno e quello dell'HiTech di Vimercate.
Il bando - Il contributo pubblico è stato assegnato a Telecom Italia che ha presentato il miglior progetto sotto il profilo tecnico/economico. Il progetto ha avuto il nulla osta della Commissione Europea per la normativa sugli aiuti di Stato. Grazie al contributo della Regione il pay back dell’investimento si riallinea agli standard aziendali.
I lavori si articoleranno in due anni, cui ne seguiranno quattro di erogazione del servizio e monitoraggio dei risultati raggiunti.
Il fallimento di mercato - Il progetto Regione Lombardia/Telecom Italia cambierà dunque le sorti di quelle aree penalizzate dall'impossibilità all'accesso a servizi a banda larga a causa della mancanza delle infrastrutture di rete necessarie. Questi territori in digital divide sono quelli dove gli operatori non investono perché non sussistono le condizioni di mercato per la remuneratività (fallimento di mercato). Per questo la sfida assume un'importanza ancora maggiore.
Milano, 2 maggio 2011
In relazione a dichiarazioni apparse su alcune agenzie di stampa in seguito ad un incontro tenuto oggi con le rappresentanze sindacali dall’Amministratore Delegato Franco Bernabé, Telecom Italia smentisce fermamente che nel corso dell’incontro sia stato fatto alcun riferimento da parte dello stesso Amministratore Delegato alla politica dei dividendi, ad aumenti di capitale o alla sostenibilità del debito.
15 febbraio 2008 |
In relazione a dichiarazioni apparse su alcune agenzie di stampa in seguito ad un incontro tenuto oggi con le rappresentanze sindacali dall’Amministratore Delegato Franco Bernabé, Telecom Italia smentisce fermamente che nel corso dell’incontro sia stato fatto alcun riferimento da parte dello stesso Amministratore Delegato alla politica dei dividendi, ad aumenti di capitale o alla sostenibilità del debito.
15 febbraio 2008 |
In relazione a dichiarazioni apparse su alcune agenzie di stampa in seguito ad un incontro tenuto oggi con le rappresentanze sindacali dall’Amministratore Delegato Franco Bernabé, Telecom Italia smentisce fermamente che nel corso dell’incontro sia stato fatto alcun riferimento da parte dello stesso Amministratore Delegato alla politica dei dividendi, ad aumenti di capitale o alla sostenibilità del debito.
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