Iniziano subito le attività di ricerca e didattiche, fino al 3 giugno le iscrizioni al Master “Smart Solutions Smart Communities” con 20 borse di studio
Ricerca e conoscenza accademica si uniscono al know how e all’esperienza industriale dando vita a un innovativo modello di relazione fra università e impresa: è la filosofia del Joint Open Lab di Pisa che Telecom Italia e Scuola Superiore Sant’Anna hanno inaugurato oggi alla presenza dei massimi rappresentanti aziendali e dell’ateneo, insieme a una platea composta da rappresentanti del mondo istituzionale, universitario, delle imprese.
Alla cerimonia sono intervenuti il Ministro per l’Istruzione, Università, Ricerca Maria Chiara Carrozza (che, come Rettore del Sant’Anna, nel 2012 ha sottoscritto l’accordo con Telecom Italia), l’Amministratore Delegato di Telecom Italia Marco Patuano, il Presidente della Scuola Superiore Sant’Anna Giuliano Amato e il Dirigente del Settore Ricerca della Regione Toscana Marco Masi, in rappresentanza del Governatore Enrico Rossi. Hanno inoltre preso parte all’evento, intervenendo alla tavola rotonda “Un laboratorio congiunto per avvicinare ricerca e industria”, coordinata dal Vice Presidente Confindustria per l’Education Ivan lo Bello, il Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna Pierdomenico Perata, il Direttore dell’Istituto Tecip (Tecnologie per la Comunicazione, l’Informazione, la Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna Giancarlo Prati, il Responsabile Innovazione di Telecom Italia Cesare Sironi.
Il Joint Open Lab di Pisa è uno degli innovativi poli di ricerca che Telecom Italia sta attivando su tutto il territorio nazionale per rilanciare e per trasformare i rapporti fra il mondo dell’industria e quelli della didattica universitaria e della ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica. La collaborazione mira a dare impulso alle conoscenze tipiche del mondo accademico, verso applicazioni in campo industriale, trasformando le nuove idee in opportunità con un ritorno tangibile per il sistema socio economico. Il Joint Open Lab di Pisa, ospitato nella sede di via Cardinale Maffi, è caratterizzato da spazi in cui condividere il sapere e le competenze, con l’obiettivo di attrarre giovani talenti e di favorire l’applicazione di nuove idee e soluzioni.
“Telecom Italia ha deciso di investire con convinzione sulla ricerca universitaria e sull’alta formazione – ha dichiarato Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia – e per questo ha scelto uno dei più prestigiosi istituti universitari, quale la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con la quale abbiamo da tempo un rapporto consolidato. Questa iniziativa si pone l’obiettivo di sviluppare un nuovo modello di didattica e di ricerca che abbia ricadute positive e immediate sul mondo industriale. La realizzazione del nuovo laboratorio rientra nel più ampio progetto di Telecom Italia di trasformare radicalmente il modello della relazione tra mondo accademico e impresa per creare valore e alimentare l’industria con idee innovative partendo dal territorio”.
“Il Joint Open Lab – ha sottolineato il Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, Pierdomenico Perata – unisce tecnologia e innovazione con importanti ricadute esterne, in particolare sul settore sociale, e dimostra come l’interdisciplinarietà possa dare risultati di particolare valore. Ingegneri ed economisti lavoreranno a stretto contatto, imprimendo nuova linfa a quella ‘storica’ alleanza che ha permesso alla Scuola di affrontare temi di ricerca particolarmente sfidanti, in un’ottica strategica. Oggi inizia un nuovo capitolo nelle collaborazioni con aziende interessate a sviluppare percorsi comuni, in un’ottica di lungo periodo: la Scuola mette a disposizione le sue competenze all’Italia e al suo sistema produttivo per contribuire alla crescita del contenuto tecnologico di prodotti e servizi che aziende italiane come Telecom Italia offrono e per sviluppare ulteriori linee di ricerca scientifica che possono aumentare competenze e incrementare professionalità dei nostri allievi, oltre a rendere più competitiva l’offerta didattica, come dimostra il Master congiunto Smart Solutions Smart Communities, ai nastri di partenza”.
Grazie a Telecom Italia e alla Scuola Superiore Sant’Anna, il laboratorio inaugurato oggi sancisce la nascita di un nuovo polo universitario pisano e aggrega competenze trasversali per ambiziosi progetti di ricerca e didattici per attivare nuove filiere e per trasformare quelle esistenti, accellerando i processi di innovazione e di trasferimento sul territorio dei risultati. In particolare, per le attività di ricerca, il Joint Open Lab si concentrerà sui temi dell’ “assisted living” e della “sanità digitale”, per sviluppare lo studio di tecnologie nella sensoristica, nella robotica e nella “comunicazione distribuita”, ad esempio per rilevare i movimenti nei processi di riabilitazione e per definire nuovi processi di gestione di “tele sanità”, dando vita a un suo nuovo modello sostenibile e per una sua rapida applicazione.
Sempre nella logica di rafforzamento della relazione tra mondo accademico e impresa, oltre al Joint Open Lab è di prossimo avvio il Master universitario di secondo livello “Smart Solutions Smart Communities”, le cui iscrizioni si chiuderanno il 3 giugno 2013, promosso in maniera congiunta da Telecom Italia e dalla Scuola Superiore Sant’Anna, in particolare dagli Istituti di BioRobotica, di Management, di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione. Gli allievi, per i quali Telecom Italia mette a disposizione venti borse di studio, acquisiranno competenze nella progettazione, nello sviluppo e nella gestione di tecnologie innovative per le aree scientifiche dell’ingegneria industriale e dell’informazione e per trasformare, in maniera radicale e sostenibile, processi e servizi. L’integrazione fra componente tecnologica ed economica costituisce elemento distintivo per acquisire una visione integrale del complesso processo di generazione e di gestione di prodotti e di servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico. Dopo il Master, gli allievi avranno acquisito competenze da team leader, per la capacità di gestire progetti complessi, come l’implementazione di nuovi servizi di telecomunicazioni o di segmenti di rete, l’impiego di nuove soluzioni robotiche in campo sociale e sanitario, in ambienti domestici e di lavoro.
Pisa, 27 Maggio 2013