Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza di Franco Bernabè, a seguito del mandato attribuito al management lo scorso 11 Aprile, concernente la definizione del percorso operativo di fattibilità per la separazione della rete di accesso di Telecom Italia, ha deliberato di approvare il progetto di societarizzazione della rete di accesso.
Nella nuova società confluiranno attività e risorse relative allo sviluppo e alla gestione della rete di accesso passiva, sia in rame sia in fibra, nonché alla componente attiva della fibra rappresentata da OLT (Optical Line Termination) e Cabinet. Il nuovo soggetto garantirà a tutti gli operatori (Operatori alternativi e Telecom Italia) l’accesso alla rete fissa, applicando il modello di parità di trattamento denominato a livello europeo di “Equivalence of Input” (EoI).
I servizi offerti dalla nuova società a tutti gli operatori comprenderanno, tra l’altro, l’Unbundling del Local Loop (ULL) e il Virtual Unbundling Local Access (VULA) per le reti di nuova generazione basate su architetture FTTCab e FTTH.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di dare mandato al management di adempiere alle formalità previste dall’articolo 50 ter del decreto legislativo 1° Agosto 2003, n.259 (Codice delle Comunicazioni Elettroniche) in materia di separazione volontaria da parte di una impresa verticalmente integrata. Telecom Italia informerà pertanto l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni del progetto volontario di separazione della rete di accesso.
Telecom Italia aggiornerà l’AGCOM in merito ad eventuali cambiamenti del progetto che si dovessero rendere necessari, anche alla luce delle risultanze che emergeranno dalla valutazione dell’Autorità sulla portata della modifica o revoca dei vigenti obblighi regolamentari.
Il Consiglio di amministrazione ha altresì ribadito il mandato al management (già formalizzato in data 6 Dicembre 2012) affinchè proseguano i contatti in corso con la Cassa Depositi e Prestiti per un eventuale suo ingresso nel capitale della società della rete di accesso.
Roma, 30 Maggio 2013