Telecom Italia prende atto dell’odierno rigetto da parte del Tribunale Amministrativo del Lazio del ricorso della Società per l’annullamento del provvedimento con cui l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato nel maggio 2013 ha irrogato una sanzione pecuniaria di oltre 103 milioni di euro per presunti abusi di posizione dominante nel mercato dei servizi di accesso e intende ribadire la correttezza del proprio comportamento in materia di parità di accesso alla rete da parte degli Operatori alternativi.
Il modello Open Access continua ad essere considerato una best practice a livello europeo per la parità di accesso, la cui validità è riconosciuta sia dall’Unione Europea sia dal BEREC (l’organismo europeo che sovrintende alla regolamentazione).
Telecom Italia non condivide la decisione del Tar del Lazio, ritenendo che il giudice amministrativo in prima istanza non abbia adeguatamente considerato i numerosi ed articolati motivi di impugnativa sviluppati nel ricorso della Società.
Telecom Italia intende, pertanto, proseguire il suo percorso per il riconoscimento della assoluta liceità dei suoi comportamenti nei confronti dei concorrenti e impugnerà la decisione del Tar davanti al Consiglio di Stato in tempi brevi.
Roma, 8 maggio 2014