- Ricavi: 15.972 milioni di euro, -6,0% rispetto ai primi nove mesi del 2013 in termini organici
- EBITDA: 6.588 milioni di euro, -6,4% rispetto ai primi nove mesi del 2013 in termini organici
- EBIT: 3.393 milioni di euro, +1.910 milioni di euro rispetto al valore dei primi nove mesi del 2013 che scontava una svalutazione dell’avviamento pari a 2.187 milioni di euro
- Utile netto della controllante: 985 milioni di euro, rispetto a -902 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013 che scontava la svalutazione dell’avviamento
- Indebitamento finanziario netto rettificato: 26.572 milioni di euro, in riduzione di quasi 0,8 miliardi di euro rispetto al 30 giugno 2014
- Margine di liquidità al 30 settembre 2014: 12,3 miliardi di euro, permette una copertura delle scadenze oltre i prossimi 24 mesi
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- Recchi: manteniamo le promesse sugli investimenti nelle infrastrutture Ultrabroadband. Già coperte 100 città con la fibra e oltre 2.500 comuni con l’LTE
- Patuano: concreti i segnali di ripresa sul mercato Domestic, abbiamo superato la stagione della ‘guerra dei prezzi’
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I risultati dei primi nove mesi del 2014 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà oggi alle ore 12:00 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero: +39 06 33168.
Per coloro che non potranno collegarsi in diretta sarà possibile riascoltare la presentazione, fino a venerdì 14 novembre, collegandosi al numero: +39 06 334843 (codice di accesso 705233#).
Le Slide di presentazione, con possibilità di seguire l’evento in audio streaming, saranno disponibili all’indirizzo: www.telecomitalia.com/9M2014/ita
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Il Resoconto intermedio di Gestione al 30 settembre 2014 del Gruppo Telecom Italia è stato redatto nel rispetto dell’art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni. Tale documento comprende anche il Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2014 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE ed, in particolare, allo IAS 34 Bilanci intermedi; detto bilancio non è sottoposto a revisione contabile. I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2014 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2013, ai quali si rimanda, fatta eccezione per l’applicazione dei nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2014. Peraltro, come illustrato nelle note del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2014, i nuovi Principi/Interpretazioni non hanno comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo.
Il Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato. Si evidenzia che, a partire dal 2014, Telecom Italia ha rivisto le modalità di determinazione della variazione organica dei Ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT non considerando più, come in passato, in tale computo i proventi/oneri non organici, compresi quelli non ricorrenti; le variazioni organiche comprendono perciò ora i soli effetti rivenienti dalla variazione dell’area di consolidamento e dalle differenze cambio. I dati dei periodi posti a confronto sono stati coerentemente riclassificati. Per maggiori dettagli su tali indicatori si fa rimando all’allegato.
Si segnala inoltre che il paragrafo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2014” contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Recchi ha esaminato e approvato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2014.
“Stiamo investendo fortemente sia in Italia sia in Brasile per sviluppare l’ultrabroadband fisso e mobile - ha sottolineato il Presidente Giuseppe Recchi – e lo stiamo facendo in un’ottica di compatibilità finanziaria. In Italia, con circa 3 miliardi all’anno, siamo la prima società per investimenti e stiamo portando avanti un piano di copertura ultrabroadband che ha già raggiunto 100 città con la fibra e oltre 2500 comuni con la telefonia mobile LTE. Telecom Italia prosegue sulla strada dell’innovazione tecnologica e dei nuovi servizi puntando a mantenere la leadership tecnologica e le promesse fatte sullo sviluppo delle infrastrutture nel nostro Paese”.
Per l’Amministratore Delegato, Marco Patuano “I segnali di miglioramento che arrivano dal mercato Domestic sono ormai una realtà: abbiamo superato la stagione della ‘guerra dei prezzi’ contrapponendo la nostra politica incentrata sulla qualità del servizio a quanti prospettavano per il settore una competitività basata esclusivamente su continui ribassi, che avrebbe portato solo al declino. I nostri investimenti stanno portando risultati concreti, ad oggi sono più di 150.000 i clienti che si sono abbonati al servizio Tuttofibra, e stiamo procedendo con una media di oltre 1.500 nuovi contratti al giorno. Anche nella telefonia mobile, il 4G è ormai una tecnologia matura che sta entrando nell’uso quotidiano e che differenzia la nostra offerta rispetto a quella dei nostri competitor. Il rilancio della società è partito dal mercato italiano”.
Principali variazioni del perimetro di consolidamento del Gruppo Telecom Italia
Nel corso dei primi nove mesi del 2014 si sono verificate le seguenti variazioni:
- Rete A (Business Unit Media): in data 30 giugno 2014 Persidera S.p.A. (già Telecom Italia Media Broadcasting) ha acquisito il 100% della società: in conseguenza Rete A è entrata a far parte del perimetro di consolidamento del Gruppo ed è consolidata integralmente a partire dal 30 giugno 2014;
- Trentino NGN S.r.l. (Business Unit Domestic): il 28 febbraio 2014 il Gruppo Telecom Italia ha acquisito la quota di controllo della società, la società è pertanto entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo.
Nel corso del 2013 si erano verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
- Gruppo Sofora – Telecom Argentina: il 13 novembre 2013 il Gruppo Telecom Italia ha accettato l’offerta di acquisto dell’intera partecipazione di controllo detenuta nel gruppo Sofora - Telecom Argentina, di conseguenza la partecipazione è stata classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute). Ai sensi dell’IFRS 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate), le risultanze economiche del gruppo Sofora - Telecom Argentina per i primi nove mesi del 2014, nonché per i corrispondenti periodi posti a confronto, sono presentati in un’apposita voce del conto economico separato consolidato denominata “Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute”, mentre le risultanze patrimoniali sono presentate in due separate voci della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
- Gruppo MTV (Business Unit Media): il 12 settembre 2013 Telecom Italia Media ha perfezionato la cessione del 51% di MTV Italia S.r.l. e della sua controllata al 100% MTV Pubblicità S.r.l., conseguentemente le società sono uscite dal perimetro di consolidamento;
- La7 S.r.l. (Business Unit Media): in data 30 aprile 2013 Telecom Italia Media ha perfezionato la cessione di La7 S.r.l., conseguentemente la società è uscita dal perimetro di consolidamento.
Gruppo Telecom Italia
I ricavi dei primi nove mesi del 2014 ammontano a 15.972 milioni di euro, in calo del 9,1% rispetto ai 17.564 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013 (-1.592 milioni di euro). In termini di variazione organica, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 6,0% (-1.012 milioni di euro).
Il dettaglio dei ricavi ripartiti per settore operativo è il seguente:
Gli investimenti industriali della Business Unit Domestic risultano in contrazione di 233 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013. Tale riduzione è interamente attribuibile alle componenti più tradizionali di investimento e ha comportato l’abbandono di alcune piattaforme e la semplificazione di alcuni processi industriali; tali risparmi sono stati in parte reindirizzati allo sviluppo delle reti di nuova generazione (rete LTE e Fibra, +102 milioni di euro di investimenti rispetto ai primi nove mesi del 2013) che raggiungono il 35% degli investimenti di rete (27% nei primi nove mesi del 2013). Inoltre, come già evidenziato, nei primi nove mesi del 2014, in conseguenza della nuova strategia di mercato di Telecom Italia per le offerte bundle di telefonia mobile, non sono più stati oggetto di iscrizione fra gli investimenti immateriali i costi relativi al sussidio al cliente per l’acquisto di terminali; nel corrispondente periodo del 2013 erano stati capitalizzati 138 milioni di euro, ammortizzati lungo la durata del rapporto contrattuale (24 – 30 mesi).
Gli investimenti industriali della Business Unit Brasile registrano un decremento di 149 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2013. La variazione risente di un effetto cambio negativo per 100 milioni di euro, in assenza del quale il decremento sarebbe risultato pari a 49 milioni di euro. Gli investimenti sono orientati al continuo sviluppo delle infrastrutture, in linea con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio.
Il flusso di cassa della gestione operativa è positivo per 2.272 milioni di euro (positivo per 2.456 milioni di euro nei primi nove mesi del 2013).
L’indebitamento finanziario netto rettificato al 30 settembre 2014 è pari a 26.572 milioni di euro, in diminuzione di 235 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (26.807 milioni di euro) grazie all’apporto dei flussi di cassa operativi.
Nel terzo trimestre 2014 l’indebitamento finanziario netto rettificato si è ridotto di 786 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2014 ( 27.358 milioni di euro) grazie alla positiva generazione di cassa e all’incasso derivante dalla cessione di crediti fiscali (IRES), che ha sostanzialmente neutralizzato gli effetti del versamento delle imposte sul reddito.
Il margine di liquidità al 30 settembre 2014 è pari a 12,3 miliardi di euro (13,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2013), al netto di 0,3 miIiardi di euro relativi alle Discontinued Operations, ed è costituito da liquidità per 5,3 miliardi di euro (7,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2013) e da linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo di 7 miliardi di euro (6,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2013). Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza oltre i prossimi 24 mesi.
L’indebitamento finanziario netto contabile è pari a 28.061 milioni di euro (27.942 milioni di euro al 31 dicembre 2013).
Il personale del Gruppo al 30 settembre 2014, escludendo le 16.544 unità relative alle Discontinued Operations, è pari a 65.872 unità, di cui 53.050 in Italia (65.623 unità al 31 dicembre 2013, di cui 53.155 in Italia).
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I risultati delle Business Unit
I dati al 30 settembre 2014 di Telecom Italia Media sono riportati nel comunicato stampa che è stato diramato il 4 novembre 2014 a valle del Consiglio di Amministrazione della Società.
Domestic
A partire dal 2014, la Business Unit Domestic accoglie, oltre a Core Domestic e International Wholesale, anche il gruppo Olivetti. Tale diversa rappresentazione riflette la collocazione commerciale e di business del gruppo Olivetti e il processo di integrazione dei suoi prodotti e servizi con quelli offerti da Telecom Italia nel mercato domestico. I dati del corrispondente periodo dell’esercizio precedente sono stati pertanto coerentemente riclassificati.
I ricavi Domestic, pari a 11.336 milioni di euro (12.214 milioni di euro nei primi nove mesi del 2013), si riducono del 7,2% sia in termini reported che in termini organici.
In uno scenario congiunturale che continua a presentare una strutturale debolezza la performance dei primi nove mesi del 2014, in termini di variazione rispetto allo stesso periodo del 2013, presenta una riduzione del 7,2% (-878 milioni di euro), con un andamento nel terzo trimestre pari a -5,0%, in significativo recupero sia rispetto a quanto osservato nei periodi precedenti (secondo trimestre 2014: -8,2%, primo trimestre 2014: -8,3%) che all’intero esercizio 2013 (-9,5%).
La suddetta dinamica di ripresa dei ricavi è in particolare attribuibile a una progressiva stabilizzazione della customer base e dell’ARPU sui servizi voce tradizionali, prevalentemente sul Mobile, e ad una crescita dei ricavi Broadband Fisso, ICT e Mobile Internet.
Nel dettaglio:
Ricavi Core Domestic
I ricavi Core Domestic sono pari a 10.551 milioni di euro e si riducono del 7,5% (11.403 milioni di euro nei primi nove mesi del 2013).
Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al corrispondente periodo del 2013:
- Consumer: i ricavi dei primi nove mesi del 2014 del segmento Consumer sono pari a 5.414 milioni di euro, con una riduzione di 517 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013 (-8,7%). La performance, seppure ancora negativa, conferma il trend di recupero rispetto ai primi mesi dell’esercizio, registrando un peggioramento nel terzo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013 pari a -5,2%, in ripresa rispetto a quanto rilevato nei trimestri precedenti (-9,2% nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e -11,7% nel primo trimestre). Tale recupero si evidenzia in particolare sui servizi Mobile (-335 milioni di euro pari a -12,4% nei primi nove mesi del 2014; -6,6% nel terzo trimestre 2014, a fronte di -13,7% nel secondo trimestre e -16,9% nel primo trimestre). Su tale risultato influisce il miglioramento della performance competitiva con progressiva stabilizzazione della customer base e dell’ARPU sulla voce e la costante crescita dell’internet mobile. Anche il Fisso presenta segnali di ripresa rispetto al trend di deterioramento osservato nel primo semestre: i ricavi da servizi dei primi nove mesi del 2014 presentano infatti una riduzione di 204 milioni di euro, pari a -6,7% con una performance nel terzo trimestre pari a -6,1% (a fronte di -7,9% nel secondo trimestre e -6,2% nel primo trimestre), grazie alla buona tenuta della market share ed al positivo andamento dell’ARPU, sostenuto dalla maggiore incidenza dei clienti con soluzioni flat e con upgrade di servizio (Superinternet e Fibra) e ad una crescita dei ricavi da servizi Broadband/Internet;
- Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 3.589 milioni di euro con una riduzione di 296 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2013 (-7,6%). Il terzo trimestre, pur presentando una performance negativa rispetto allo stesso periodo del 2013, mostra segnali di miglioramento rispetto ai periodi precedenti, registrando un peggioramento di -5,8% rispetto allo stesso periodo del 2013, a fronte di -9,1% nel secondo trimestre e -7,8% nel primo trimestre. La flessione riguarda interamente i ricavi da servizi (-347 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014 rispetto ai primi nove mesi del 2013), di cui -132 milioni di euro sul Mobile (-12,7%) e -221 milioni di euro sul Fisso (-8,2%). In particolare sul Mobile, nonostante l’efficacia delle azioni di difesa e sviluppo della customer base (che presenta infatti una crescita del 3,3%), si conferma una contrazione di fatturato sui servizi tradizionali voce e messaging (-147 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013), attribuibile ad una dinamica di riposizionamento dei clienti su formule a minor livello complessivo di ARPU. Sul Fisso continua ad influire il negativo contesto congiunturale e la contrazione dei prezzi sempre sui servizi tradizionali voce e dati, ma con segnali di recupero nell’ultimo trimestre grazie alla costante crescita sui servizi ICT (+6,0% nel terzo trimestre 2014, di cui +17,5% sul Cloud);
- National Wholesale: il segmento Wholesale presenta nei primi nove mesi del 2014 ricavi pari a 1.373 milioni di euro, con una riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2013 di 57 milioni di euro (-4,0%). La flessione è prevalentemente riconducibile alla riduzione dei prezzi di terminazione fisso e mobile, all’avvio della migrazione verso soluzioni infrastrutturali IP e al calo dei prezzi sul roaming nazionale.
Ricavi International Wholesale
I ricavi dei primi nove mesi del 2014 di International Wholesale sono pari a 905 milioni di euro, in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2013 (-30 milioni di euro, -3,2%). Risultano in contrazione sia i ricavi per i servizi Fonia (-15 milioni di euro, -2,2%) che i ricavi per i servizi IP/Data (-11 milioni di euro, -5,4%) per effetto dello sviluppo di dinamiche competitive con contrazione dei prezzi. Anche il segmento di business dedicato alle società multinazionali presenta una leggera flessione (-2 milioni di euro, -5,3%) mentre risultano in lieve crescita i ricavi per i servizi Mobile (+3 milioni di euro, +16,8%).
Ricavi Olivetti
I ricavi del gruppo Olivetti nei primi nove mesi del 2014 sono pari a 154 milioni di euro, con una riduzione di 20 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013 (-11,5%).
Sulla diminuzione dei ricavi incidono vari fattori, quali, principalmente, il rallentamento delle vendite all’estero (-13 milioni di euro, dei quali 5 milioni di euro in Sud America, 4 milioni di euro in Europa e quasi 4 milioni di euro nel Far East, Middle East e Africa).
L’EBITDA della Business Unit Domestic nei primi nove mesi del 2014 è pari a 5.296 milioni di euro e registra una riduzione di 535 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2013 (-9,2%, di cui -2,2 punti percentuali attribuibili alla citata diversa classificazione dei costi di sussidio al cliente per l’acquisto dei terminali), con un’incidenza sui ricavi pari al 46,7%, in lieve peggioramento rispetto al corrispondente periodo del 2013 (-1,0 punti percentuali). Sul risultato incide principalmente la contrazione dei ricavi da servizi (-928 milioni di euro rispetto al 2013), solo in parte recuperata grazie alle azioni di efficienza ottenute attraverso un selettivo controllo e contenimento dei costi operativi.
L’EBITDA del terzo trimestre del 2014 è pari a 1.795 milioni di euro in diminuzione di 236 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2013 (-11,6%).
L’EBIT della Business Unit Domestic dei primi nove mesi del 2014 è positivo e pari a 2.845 milioni di euro (pari a 1.000 milioni di euro nello stesso periodo del 2013); l’incidenza sui ricavi è pari al 25,1% (8,2% nei primi nove mesi del 2013). L’andamento dell’EBIT riflette – oltre al venir meno della svalutazione dell’avviamento della Cash Generating Unit Core Domestic di 2.187 milioni di euro, rilevata nel 2013 – la riduzione dell’EBITDA precedentemente illustrata, parzialmente compensata dalla riduzione degli ammortamenti per 163 milioni di euro e dalla plusvalenza, pari a circa 38 milioni di euro, derivante dalla cessione da parte di Telecom Italia S.p.A. di un immobile di proprietà sito a Milano, per un corrispettivo di 75 milioni di euro.
L’EBIT organico dei primi nove mesi del 2014 evidenzia una variazione positiva di 1.846 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013 ed è calcolata escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi pari a -1 milione di euro relativo a International Wholesale. Escludendo inoltre la citata svalutazione dell’Avviamento, la variazione anno su anno dell’EBIT sarebbe stata negativa per 341 milioni di euro (-10,7%). L’EBIT del terzo trimestre del 2014 è pari a 982 milioni di euro in diminuzione di 190 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2013 (-16,2%).
Il personale, pari a 53.249 unità, è diminuito di 128 unità rispetto al 31 dicembre 2013.
Brasile
(cambio medio real/euro 3,10365)
I ricavi del gruppo TIM Brasil nei primi nove mesi del 2014 sono pari a 14.330 milioni di reais e risultano in calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2013 (-408 milioni di reais). I ricavi da servizi si attestano a 12.129 milioni di reais, con una riduzione di 230 milioni di reais rispetto ai 12.359 milioni di reais dello stesso periodo del 2013 (-1,9%). I ricavi da vendita di prodotti si riducono, invece, da 2.379 milioni di reais dei primi nove mesi del 2013 a 2.201 milioni di reais dei primi nove mesi del 2014 (-7,5%); tale decremento è da attribuirsi a una contrazione dei volumi venduti, solo parzialmente compensata da un incremento dei prezzi.
L’ARPU mobile dei primi nove mesi del 2014 è pari a 17,6 reais a fronte dei 18,4 reais dell’analogo periodo del 2013 (-4,3 %). L’ARPU, così come i ricavi da servizi, risente di una ulteriore riduzione, a decorrere dal febbraio 2014, della tariffa di terminazione mobile.
I ricavi del terzo trimestre 2014 sono pari a 4.853 milioni di reais, con una riduzione di 230 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-4,5%); la riduzione dei servizi è stata di 162 milioni di reais (-3,9%) mentre la riduzione delle vendite di terminali è stata di 68 milioni di reais (-7,8%).
Le linee complessive al 30 settembre 2014 sono stimate a 74.848 migliaia, in crescita dell’1,9% rispetto al 31 dicembre 2013, corrispondenti a una market share sulle linee di circa il 26,9%.
L’EBITDA è pari a 3.975 milioni di reais, superiore di 274 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2013 (+7,4%). L’incremento dell’EBITDA è sostenuto essenzialmente dai minori costi per acquisti di materie e servizi parzialmente controbilanciato dai maggiori costi del personale e altri costi operativi. L’EBITDA margin è pari al 27,7%, superiore di 2,6 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2013.
L’EBITDA del terzo trimestre del 2014 è pari a 1.330 milioni di reais e si incrementa di 81 milioni di reais rispetto al corrispondente periodo del 2013 (+6,5%).
L’EBIT è pari a 1.729 milioni di reais con un miglioramento di 47 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2013. Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’EBITDA, parzialmente controbilanciata dall’aumento degli ammortamenti per 230 milioni di reais (2.247 milioni di reais nei primi nove mesi del 2014 rispetto a 2.017 milioni di reais nello stesso periodo del 2013).
L’EBIT del terzo trimestre del 2014 è pari a 568 milioni di reais, in aumento di 7 milioni di reais rispetto al corrispondente periodo del 2013 (+1,2%).
Il personale è pari a 12.507 unità (12.140 unità al 31 dicembre 2013).
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Eventi successivi al 30 settembre 2014
Accordi modificativi del contratto di vendita della partecipazione nel gruppo Sofora – Telecom Argentina
Si rinvia a quanto riportato nei comunicati stampa che sono stati diramati il 25 ottobre 2014 e il 29 ottobre 2014.
Asta per le frequenze di telefonia mobile in Argentina
Il 31 ottobre 2014 si sono svolte le procedure d’asta indetta dalla Secretaria de Comunicaciones per l’assegnazione delle bande di frequenze destinate al Servicio de Comunicaciones Personales (“PCS”), al Servicio de Radiocomunicaciones Movil Celular (“SRMC”) e al Servicio de Comunicaciones Moviles Avanzadas (“SCMA”).
A tale concorso hanno partecipato le quattro società che si erano prequalificate: Telecom Personal S.A., Telefonica Moviles Argentina S.A., Arlink S.A. e AMX Argentina S.A..
In tale contesto, Telecom Personal (gruppo Sofora – Telecom Argentina) si è aggiudicata:
- un Lotto per il servizio SRMC (3G),
- due Lotti per il servizio PCS (3G),
- un Lotto per il servizio SCMA (4G)
Per l’acquisizione di tali lotti di frequenze Telecom Personal ha offerto l’importo complessivo di 658 milioni di dollari americani.
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Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2014
Il mercato delle telecomunicazioni continua a essere caratterizzato da una flessione dei servizi tradizionali (accesso e voce) a fronte di un incremento dei servizi innovativi (broadband e servizi broadband enabled); si prevede che l’effetto combinato di questi fenomeni determini un’ulteriore flessione complessiva del mercato domestico, comunque più contenuta rispetto a quella osservata nel 2013, ed una crescita del mercato Brasile.
In tale contesto, il Gruppo Telecom Italia, come annunciato nel Piano 2014 – 2016, continuerà a difendere le proprie market share, ad investire nello sviluppo delle infrastrutture, con una forte accelerazione degli investimenti innovativi destinati in particolare all’Ultra Broadband, per sostenere i ricavi da servizi tradizionali e promuovere la crescita dei ricavi da servizi innovativi, nel rispetto delle proprie politiche finanziarie. Al contempo, il Gruppo Telecom Italia proseguirà il percorso di trasformazione ed efficientamento dei processi industriali con l’obiettivo di una riduzione strutturale dei «running cost» anche attraverso il delayering e la semplificazione delle piattaforme.
Le evidenze del 2014 confermano il miglioramento delle dinamiche competitive in ambito Mobile e un’accelerazione dello sviluppo dei servizi ultrabroadband. Occorre segnalare che sul mercato domestico si sta ancora riscontrando una diluizione dell’ARPU sui servizi tradizionali, sia sul Mobile che sul Fisso, dovuta a una dinamica di riposizionamento della Customer Base verso offerte di tipo bundle che consentirà comunque – a fronte di una riduzione della redditività nel breve periodo – una maggiore stabilizzazione della spesa e del churn nel medio-lungo periodo. Sul Fisso tale dinamica è anche dettata dalla necessità di rispondere con azioni commerciali di pricing a una pressione competitiva che si mantiene superiore alle attese.
Pur in presenza di tali dinamiche, che continuano a determinare tensione sulla tenuta dei Ricavi e dei margini, per l’esercizio in corso sul mercato domestico si prevede, in coerenza con le previsioni e le dinamiche del Piano triennale 2014-2016 di Telecom Italia, un progressivo recupero della performance operativa – anche grazie ai piani e alle azioni di riduzione e contenimento dei costi – e risultati finanziari di Gruppo che si mantengono nel complesso in linea e coerenti con le previsioni e gli andamenti operativi impliciti nel Piano triennale 2014-2016 di Telecom Italia.
Con riferimento infine alle azioni di supporto volte al rafforzamento patrimoniale del Gruppo, già illustrate nell’ambito del Piano 2014 – 2016, e in specie alle iniziative di valorizzazione delle torri della rete radiomobile in Italia e in Brasile nonché dei multiplex di TI Media (rectius della partecipazione detenuta da TI Media in Persidera S.p.A.), si rinvia a quanto già comunicato al mercato, confermando che le attività volte all’implementazione dei citati progetti sono tutt’ora in corso e le informazioni saranno rese note al mercato quando definitive.
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Approvato il calendario degli eventi finanziari 2015
Si riporta di seguito il calendario delle riunioni di approvazione dei resoconti finanziari per l’anno 2015 di Telecom Italia S.p.A.:
- 5 febbraio – Consiglio di Amministrazione per l’approvazione dei dati preconsuntivi
- 5 marzo - Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014
- 15 aprile - Assemblea per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014
- 7 maggio - Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015
- 6 agosto - Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale 2015
- 5 novembre - Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015.
Eventuali variazioni delle date sopra indicate saranno comunicate senza indugio.
Le conference call per la presentazione dei dati contabili alla comunità finanziaria saranno tenute di norma successivamente alla riunione di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Piergiorgio Peluso dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.