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Redazione ufficio stampa

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Gruppo Telecom Italia: Approvata dal Consiglio di Amministrazione la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016

 

 

26/07/2016 - 19:28

  • MIGLIOR TRIMESTRE IN ITALIA DAL 2009
  • L’EBITDA CRESCE DEL 25,4% NEL SECONDO TRIMESTRE E DEL 2,4% NEL SEMESTRE
  • UTILE NETTO A UN MILIARDO DI EURO
  • NUOVA GUIDANCE: PER IL 2016 PREVISTA UNA CRESCITA ORGANICA DELL’EBITDA DOMESTIC “LOW SINGLE DIGIT”
  • DELIBERATA UNA PARTNERSHIP STRATEGICA CON FASTWEB PER LO SVILUPPO DELLA RETE IN FIBRA (FTTH) IN 29 CITTA’
  • RICAVI CONSOLIDATI PARI A 9,1 MILIARDI DI EURO (-4,9% IN TERMINI ORGANICI RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2015);RICAVI DOMESTIC CONSUMER IN CRESCITA A 3,6 MILIARDI DI EURO (+1,4% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2015), IN PARTICOLARE GRAZIE AL FORTE MIGLIORAMENTO DEL SEGMENTO MOBILE I CUI RICAVI SI ATTESTANO A CIRCA 1,8 MILIARDI DI EURO (+7,3% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2015).
  • EBIT: 1,7 MILIARDI DI EURO, +0,7% IN TERMINI ORGANICI RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2015.
  • RECCHI: “SIAMO MOLTO SODDISFATTI DEI RISULTATI DI QUESTO TRIMESTRE: E’ IL PRIMO IMPORTANTE PASSO DEL TURNAROUND DA TEMPO AUSPICATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DOPO ANNI DI CALO DI FATTURATO E MARGINI. RITENGO SIA L’INIZIO DI UN PERCORSO DI CRESCITA CHE FARA’ SPRIGIONARE APPIENO LE POTENZIALITA’ DI TELECOM ITALIA”.
  • CATTANEO: “TELECOM REGISTRA IN ITALIA IL MIGLIOR TRIMESTRE DAL 2009 A DIMOSTRAZIONE CHE LE AZIONI INTRAPRESE SINORA STANNO PORTANDO RISULTATI IMPORTANTI. L’EBITDA ORGANICO E’ TORNATO A CRESCERE SIA SU BASE TRIMESTRALE CHE SEMESTRALE, IL FATTURATO DEL SEGMENTO MOBILE HA MIGLIORATO IL SUO TREND DI SVILUPPO E IL FISSO HA MOSTRATO IMPORTANTI SEGNALI DI RECUPERO, TRAINATO DAGLI INVESTIMENTI IN BANDA ULTRALARGA. SIAMO QUINDI NELLE CONDIZIONI MIGLIORI PER AFFRONTARE LA SECONDA PARTE DELL’ANNO, CHE DA SETTEMBRE VEDRA’ ULTERIORI IMPORTANTI NOVITA’”.

 

I risultati dei primi sei mesi del 2016 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà il 27 luglio alle ore 10.00 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero 0633168. Le slide della presentazione saranno disponibili al link http://www.telecomitalia.com/1H2016/ita.

Per coloro che non potranno collegarsi in diretta sarà possibile riascoltare la presentazione fino al 3 agosto 2016 collegandosi al numero 06334843 (codice di accesso 970247#).

 

 

La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia è stata redatta nel rispetto dell’art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 è sottoposta a revisione contabile limitata. Tale attività è tuttora in corso.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015, cui si rimanda, fatti salvi i nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2016 che peraltro non hanno comportato alcun effetto sul Bilancio consolidato di Gruppo.

Nell’ambito della Business Unit Brasile il management ha individuato una errata contabilizzazione, effettuata negli esercizi precedenti, relativamente al riconoscimento dei Ricavi da servizi derivanti dalla cessione di traffico prepagato. Tale errata contabilizzazione, che non ha avuto alcun impatto né in termini di Posizione finanziaria netta né sulla Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, ha invece  comportato una anticipazione temporale nel riconoscimento dei ricavi rispetto al traffico prepagato e non ancora consumato.  Si è pertanto provveduto alla revisione dei dati comparativi al 31 dicembre 2015 e per il primo semestre 2015, con impatti non significativi sui dati economici a confronto. Per maggiori dettagli si fa rimando all’allegato.

Il Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato.

 

Si segnala inoltre che il paragrafo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2016” contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

 

 

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

Nel corso del primo semestre 2016 si sono verificate le seguenti variazioni:

  • Gruppo Sofora - Telecom Argentina: classificato come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute) è stato ceduto in data 8 marzo 2016;
  • Revi Immobili S.r.l., Gestione Due S.r.l. e Gestione Immobili S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 11 gennaio 2016 INWIT S.p.A. ha acquisito il 100% delle società, che sono pertanto entrate nel perimetro di consolidamento del Gruppo.

 

Nel corso del 2015 si sono verificate le seguenti variazioni:

  • INWIT S.p.A. (Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di gennaio 2015;
  • Alfabook S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 1° luglio 2015 Telecom Italia Digital Solutions S.p.A. (incorporata in Olivetti S.p.A.) ha acquisito il 100% della società, che è pertanto entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo;

 

  • TIM Real Estate S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di novembre 2015.

 

Andamento secondo trimestre 2016 Business Unit Domestic

Nel corso del secondo trimestre 2016 è stato avviato il Cost Recovery Plan della Business Unit Domestic, volto a migliorare l’efficienza e la performance economica e dare maggiore flessibilità operativa e finanziaria alla società. Basato in particolare su controllo dei costi e semplificazione dei processi, il Piano prevede efficienze complessive pari a 1,6 miliardi di euro entro il 2018, pur mantenendo alti livelli di copertura UBB e di qualità del servizio.

La performance del segmento domestico nel secondo trimestre 2016 evidenzia già gli effetti positivi del Piano di efficienze, che si prevedono consolidati nel corso del secondo semestre 2016 e in prosecuzione per tutto l’arco di Piano 2016-2018.

In particolare, nel secondo trimestre 2016 la Business Unit Domestic registra:

  • Ricavi pari a 3,7 miliardi di euro (-1,2% rispetto all’anno precedente, in costante recupero rispetto ai trimestri precedenti) con ricavi dal segmento mobile pari a 1,26 miliardi di euro (+2,0% rispetto all’anno precedente) e ricavi da servizi mobili in crescita dello 0,7% rispetto all’anno precedente;
  • EBITDA a 1,7 miliardi di euro (+6,9% rispetto all’anno precedente in termini organici ed escludendo gli effetti degli oneri non ricorrenti; +39,4% in termini reported).

Si segnala, infine, una rimodulazione degli investimenti focalizzati sullo sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione, con investimenti innovativi a 777 milioni di euro nel primo semestre 2016 (+31% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente), con un’incidenza del 49% sul totale (+10pp rispetto all’anno precedente).

 

INWIT

I buoni risultati raggiunti nel primo semestre 2016 da Inwit hanno determinato un’accelerazione del Piano Industriale 2016-2018, prevedendo un incremento degli investimenti pari a 150 milioni di euro.

In particolare, gli investimenti saranno focalizzati sulla costruzione di oltre 500 nuovi siti; sulla realizzazione di almeno 4mila small cell per migliorare la qualità della copertura in aree ad alta densità di traffico e essere pronti a rispondere alle esigenze legate al 5G; e sul collegamento di almeno 1000 torri in fibra.

 

Recovery Plan Brasile

L’aggiornamento del Piano Industriale 2016-2018 del Brasile prevede un target di efficienze espresso in termini di riduzione dei cash cost al 2018 rispetto al 2015 di 1,5 miliardi di reais (di cui Opex 0,6 miliardi e Capex 0,9 miliardi), in miglioramento di 1,6 miliardi di reais rispetto al vecchio piano. Sul triennio prevista una riduzione cumulata dei cash cost, differenziali rispetto al precedente piano e pari a 4,5 miliardi di reais (di cui Opex 3,4 miliardi e Capex 1,1 miliardi).  Le principali azioni di efficienza riguarderanno un adeguamento organizzativo, il miglioramento dei processi e dei sistemi E2E e la digitalizzazione di alcuni processi commerciali. Sul fronte dell’offerta, si conferma il focus sul segmento Mobile, supportato da offerte innovative e differenziate, e da un’accelerazione della copertura broadband mobile.

***

 

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia si è riunito oggi sotto la presidenza di Giuseppe Recchi per approvare la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016.

 

RISULTATI DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

I ricavi del primo semestre 2016 ammontano a 9.096 milioni di euro, in calo del 9,9% rispetto al primo semestre 2015 (10.101 milioni di euro). La riduzione di 1.005 milioni di euro è attribuibile principalmente alla Business Unit Brasile per 833 milioni di euro e alla Business Unit Domestic per 128 milioni di euro. In termini di variazione organica, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 4,9% (-472 milioni di euro).

Il dettaglio dei ricavi ripartiti per settore operativo è il seguente:

(milioni di euro)

1° Sem.  2016

1° Sem. 2015

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica

 

 

 

 

 

 

 

 

Domestic (*)

7.247

79,7

7.375

73,0

(128)

(1,7)

(1,7)

Core Domestic (**)

6.736

74,1

6.893

68,2

(157)

(2,3)

(2,3)

International Wholesale

649

7,1

635

6,3

14

2,2

2,2

Brasile

1.858

20,4

2.691

26,6

(833)

(31,0)

(13,9)

Altre Attività

9

0,1

57

0,6

(48)

 

 

Rettifiche ed elisioni

(18)

(0,2)

(22)

(0,2)

4

 

 

Totale consolidato

9.096

100,0

10.101

100,0

(1.005)

(9,9)

(4,9)

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione i ricavi Domestic del primo semestre 2016 sarebbero risultati pari a 7.210 milioni di euro.

(**) Dal 1° gennaio 2016 comprende anche la società Olivetti. I dati dei periodi posti a confronto sono stati coerentemente modificati.

L’EBITDA del primo semestre 2016 è pari a 3.726 milioni di euro (3.639 milioni di euro nel primo semestre 2015) e si incrementa di 87 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (+2,4%) con un’incidenza sui ricavi del 41,0% (36,0% nel primo semestre 2015, + 5,0 pp). In termini organici l’incremento rispetto al primo semestre 2015 è del 7%.

(milioni di euro)

1° Semestre

1° Semestre

Variazioni

 

2016

2015

assolute

%

 

 

 

 

 

EBITDA REPORTED

3.726

3.639

87

2,4

% sui Ricavi

41,0%

36,0%

5,0 pp

 

Effetto conversione bilanci in valuta

 

(156)

156

 

Effetto variazione perimetro di consolidamento

 

 

EBITDA ORGANICO

3.726

3.483

243

7,0

% sui Ricavi

41,0%

36,4%

4,6 pp

 

di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti

(91)

(399)

308

 

EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente

3.817

3.882

(65)

(1,7)

% sui Ricavi

42,0%

40,6%

1,4 pp

 

L’EBITDA del primo semestre 2016 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 91 milioni di euro (399 milioni di euro nel primo semestre 2015); in assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBITDA sarebbe risultata pari a -1,7%, con un’incidenza sui ricavi del 42,0%, in aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015.

L’EBITDA del secondo trimestre 2016 ammonta a 2.014 milioni di euro, in aumento di 408 milioni di euro (+25,4%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (1.606 milioni di euro). In termini organici e in assenza di elementi non ricorrenti, l’incremento sarebbe stato di 79 milioni di euro, ovvero +4,0% rispetto al secondo trimestre 2015. 

Il positivo andamento dell’EBITDA, sia in valori assoluti sia in termini di redditività percentuale sui ricavi, beneficia dell’avvio delle azioni relative al “cost recovery plan”, già annunciate nei mesi scorsi e destinate a consolidarsi nel secondo semestre 2016 per poi proseguire nell’intero arco di Piano. Inoltre nel secondo trimestre del 2016 l’EBITDA ha beneficiato di alcuni eventi non strutturali, relativi in particolare al costo del lavoro, connessi allo storno dell’accantonamento effettuato nel bilancio 2015 per 66 milioni di euro, a seguito del mancato raggiungimento delle condizioni di erogazione del Premio di risultato ai dipendenti.

Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:

(milioni di euro)

1° Sem. 2016

1° Sem. 2015

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica

 

 

 

 

 

 

 

 

Domestic (*)

3.184

85,5

2.846

78,2

338

11,9

11,9

% sui Ricavi

43,9

 

38,6

 

 

5,3 pp

5,3 pp

Brasile

556

14,9

790

21,7

(234)

(29,6)

(12,3)

% sui Ricavi

29,9

 

29,4

 

 

0,5 pp

0,5 pp

Altre Attività

(11)

(0,3)

2

0,1

(13)

 

 

Rettifiche ed elisioni

(3)

(0,1)

1

(4)

 

 

Totale consolidato

3.726

100,0

3.639

100,0

87

2,4

7,0

% sui Ricavi

41,0

 

36,0

 

 

5,0 pp

4,6 pp

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione l’EBITDA Domestic del primo semestre 2016 sarebbe risultato pari a 3.164 milioni di euro.

L’EBIT del primo semestre 2016 è pari a 1.687 milioni di euro (1.788 milioni di euro nel primo semestre 2015) e si riduce di 101 milioni di euro (-5,6%) rispetto al primo semestre 2015, con un’incidenza sui ricavi del 18,5% (17,7% nel primo semestre 2015, +0,8 punti percentuali).

L’EBIT organico evidenzia una variazione positiva di 12 milioni di euro (+0,7%) con un’incidenza sui ricavi pari al 18,5% (17,5% nel primo semestre 2015).

L’EBIT del primo semestre 2016 sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 82 milioni di euro (122 milioni di euro nel primo semestre 2015); in assenza di tali oneri netti non ricorrenti la variazione organica dell’EBIT sarebbe risultata pari a -1,6%, con un’incidenza sui ricavi del 19,4% in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015.

L’Utile da Attività cessate/Attività non correnti destinate a essere cedute del primo semestre 2016 è pari a 47 milioni di euro (330 milioni di euro nel primo semestre 2015) e si riferisce alla contribuzione positiva al risultato consolidato da parte del gruppo Sofora - Telecom Argentina per il periodo 1° gennaio – 8 marzo (59 milioni di euro), a cui si sommano gli effetti della cessione che ha comportato un impatto negativo, comprensivo delle relative imposte sul reddito, pari a 12 milioni di euro.

L’Utile del primo semestre 2016 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 1.018 milioni di euro (33 milioni di euro nel primo semestre 2015) e beneficia, oltre che dell’andamento dei margini sopra illustrato, di alcune partite aventi natura meramente valutativa e contabile che non generano regolazione finanziaria, connesse principalmente alla valutazione al fair value dell’opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso a fine 2013, con durata triennale (positiva per 620 milioni di euro, negativa per 360 milioni di euro nel primo semestre 2015, sempre al lordo dell’effetto fiscale). In assenza di tali impatti l’utile del primo semestre 2016 attribuibile ai Soci della Controllante sarebbe risultato di circa 650 milioni di euro, in linea con quello dell’analogo periodo del 2015 ricostruito in termini omogenei.

Il personale del Gruppo al 30 giugno 2016 è pari a 64.852 unità, di cui 52.498 in Italia (65.867 unità al 31 dicembre 2015, di cui 52.555 in Italia).

Gli investimenti industriali, pari a 1.983 milioni di euro, presentano una riduzione rispetto al primo semestre 2015 di 163 milioni di euro. Nel secondo trimestre 2016 è stato avviato il piano di efficienze sugli investimenti che consentirà di incrementarne significativamente l’efficacia a fronte di un alto livello di copertura UBB e di qualità del servizio.  Sono così ripartiti per settore operativo:

(milioni di euro)

1° Sem. 2016

1° Sem. 2015

Variazione

 

 

peso %

 

peso %

 

 

 

 

 

 

 

Domestic (*)

1.575

79,4

1.506

70,2

69

Brasile

408

20,6

637

29,7

(229)

Altre Attività

3

0,1

(3)

Rettifiche ed elisioni

Totale consolidato

1.983

100,0

2.146

100,0

(163)

% sui Ricavi

21,8

 

21,2

 

0,6 pp

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione gli investimenti di Domestic del primo semestre 2016 sarebbero risultati pari a 1.572 milioni di euro.

La Business Unit Domestic presenta investimenti pari a 1.575 milioni di euro, in aumento di 69 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015. Su tale incremento incidono in particolare l’accelerazione e la crescita degli investimenti innovativi dedicati allo sviluppo di reti e servizi di nuova generazione (+184 milioni di euro), che raggiungono il 49% degli investimenti complessivi (39% nell’analogo periodo del 2015).

Gli investimenti della Business Unit Brasile registrano una riduzione di 229 milioni di euro (comprensivi di un effetto cambio negativo pari a 127 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2015; tali investimenti sono stati indirizzati principalmente all’evoluzione dell’infrastruttura industriale e alle piattaforme di supporto alle vendite.

Il flusso di cassa della gestione operativa di Gruppo è positivo per 671 milioni di euro (positivo per 701 milioni di euro nel primo semestre 2015).

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 27.514 milioni di euro al 30 giugno 2016, in aumento di 236 milioni di euro rispetto a fine 2015 (27.278 milioni di euro). Nel primo semestre 2016, i benefici derivanti dalla conclusione dell’operazione di cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina con l’incasso del prezzo e il deconsolidamento del relativo indebitamento finanziario, unitamente alla positiva dinamica della gestione operativa, hanno solo parzialmente consentito di coprire il fabbisogno derivante dalla gestione finanziaria, dal pagamento dei dividendi e dall’effetto di alcuni contenziosi e dal pagamento di sanzioni di carattere regolatorio, dal progetto immobiliare e dalla rinegoziazione di contratti di leasing. Il livello di debito è stato altresì negativamente influenzato dall’andamento del tasso di cambio del Real brasiliano.

L’indebitamento finanziario netto contabile al 30 giugno 2016 è pari a 28.070 milioni di euro (28.475 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il margine di liquidità al 30 giugno 2016 è pari a 10.790 milioni di euro, equivalente alla somma della “Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti” e dei “Titoli correnti diversi dalle partecipazioni” per complessivi 3.790 milioni di euro (5.047 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e delle linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7.000 milioni di euro. Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.

Nel secondo trimestre 2016 l’indebitamento finanziario netto rettificato è aumentato di 375 milioni euro rispetto al 31 marzo 2016 (27.139 milioni di euro) per effetto del pagamento di dividendi, di alcuni contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e dell’andamento del tasso di cambio del Real brasiliano.

 

I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT

DOMESTIC

I ricavi del primo semestre 2016 sono pari a 7.247 milioni di euro e presentano una riduzione, rispetto al primo semestre 2015, di 128 milioni di euro (-1,7%) ma con un trend di miglioramento rispetto alla prima parte dell’esercizio (secondo trimestre –1,2% e primo trimestre -2,3%). I ricavi da servizi presentano, rispetto allo stesso periodo del 2015, un andamento analogo a quella dei ricavi totali (-120 milioni di euro, -1,7%; secondo trimestre -1,1% e primo trimestre -2,4%), anch’essi con un trend di ripresa sostenuto in particolare da uno strutturale miglioramento sui ricavi Mobile.

In particolare nel primo semestre si segnala che:

  • i ricavi da servizi del mercato Mobile sono pari a 2.176 milioni di euro con un incremento di 14 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente (+0,6%); tale dinamica conferma il trend di costante miglioramento già osservato nei trimestri precedenti (secondo trimestre +0,7%, primo trimestre +0,6%, quarto trimestre 2015 +0,1%) grazie ad un miglioramento delle dinamiche competitive;
  • i ricavi da servizi del mercato Fisso sono pari a 4.971 milioni di euro e risultano in contrazione di 238 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (-4,6%); tale flessione è interamente correlata alla riduzione dei ricavi sui servizi voce (-279 milioni di euro per effetto della perdita di accessi tradizionali), comunque con un trend in attenuazione rispetto ai periodi precedenti. Tale contrazione è solo in parte compensata dal continuo sviluppo dei clienti Broadband e Ultra-Broadband, che traina la crescita sui servizi innovativi da connettività (+59 milioni di euro pari a +5,2%). Sui risultati del Fisso incide anche la riduzione dei prezzi sui servizi wholesale; al netto di tale impatto (pari a 35 milioni di euro) la flessione dei ricavi da servizi sarebbe stata del -3,9 % rispetto al primo semestre 2015.

I ricavi da vendita prodotti, sono pari a 426 milioni di euro nel primo semestre 2016, sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre 2015 (-8 milioni di euro); va peraltro segnalata la sensibile crescita dei ricavi da vendita di smartphone (+46 milioni di euro, interamente trainata dalla vendita di device LTE, +69 milioni di euro) a sostegno dello sviluppo dei servizi digitali (connettività internet e servizi di intrattenimento).

***

La Business Unit Domestic opera in maniera distinta su due diversi ambiti di riferimento, di seguito l’analisi dei relativi ricavi:

  • Ricavi Core Domestic

I ricavi sono pari a 6.736 milioni di euro e si riducono del 2,3% (6.893 milioni di euro nel primo semestre 2015).

Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al primo semestre 2015:

  • Consumer: i ricavi del primo semestre 2016 sono pari a 3.572 milioni di euro, con un incremento di 49 milioni di euro (+1,4%) rispetto allo stesso periodo del 2015; tale dinamica conferma il trend di recupero avviato già nel corso del 2015, grazie allo strutturale miglioramento sui ricavi Mobile, per effetto sia di una tenuta della market share che di una stabilizzazione dei livelli di ARPU.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

  • i ricavi del Mobile sono pari a 1.777 milioni di euro e presentano una dinamica di significativa crescita rispetto al primo semestre 2015 (+121 milioni di euro, +7,3%), confermando il trend di miglioramento già osservato nei trimestri precedenti (secondo trimestre +5,8%, primo trimestre +8,9%, quarto trimestre 2015 +2,5%). I ricavi da servizi registrano un incremento di 61 milioni di euro (+4,1% rispetto al primo semestre 2015), confermando l’importante recupero avviato già a partire dallo scorso anno (secondo trimestre +3,4%, primo trimestre +4,9%, quarto trimestre 2015 +1,5%), attribuibile ad un miglioramento delle dinamiche competitive, con progressiva stabilizzazione della market share e costante crescita dell’Internet mobile e dei servizi digitali a sostegno dei livelli di ARPU;
  • i ricavi del Fisso sono pari a 1.772 milioni di euro, con una diminuzione di 113 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (-6,0%), con una stabilizzazione del rallentamento registrato negli ultimi trimestri (secondo trimestre -6,0%, primo trimestre -6,0%). Tale contrazione, in linea con quanto osservato nei trimestri precedenti, è sempre attribuibile alla perdita di accessi solo voce (dinamica comunque in attenuazione, in particolare negli ultimi due trimestri) e alla maggiore pressione sui livelli di ARPU, in parte compensate da una crescita sui servizi innovativi, grazie al positivo andamento della Customer Base Broadband e della crescente penetrazione di offerte Fibra.
  • Business: i ricavi sono pari a 2.203 milioni di euro con una riduzione di 177 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (-7,4%), di cui 104 milioni di euro (-4,9%) sulla componente servizi e 73 milioni di euro (28,6%) sulla componente prodotti.

Relativamente ai ricavi dei servizi:

  • i ricavi dei servizi Mobile registrano una flessione di 39 milioni di euro (-6,7% rispetto al primo semestre 2015). In particolare, la continua contrazione dei servizi mobili tradizionali (-16,2% sulla componente voce e messaging rispetto al primo semestre 2015), determinata dalla dinamica di riposizionamento dei clienti su formule bundle a minor livello complessivo di ARPU e dalla migrazione dei clienti della Pubblica Amministrazione verso la nuova offerta Consip (con prezzi unitari più contenuti), è solo marginalmente compensata dalla performance positiva dei nuovi servizi digitali (+2,6% rispetto al 2015);
  • i ricavi da servizi del Fisso si riducono di 66 milioni di euro (-4,2% rispetto al primo semestre 2015); nonostante la costante crescita dei ricavi da servizi ICT (+1,8%), in particolare sui servizi Cloud, il segmento continua a risentire negativamente della lenta ripresa del contesto congiunturale, della contrazione dei prezzi sui servizi tradizionali voce e dati e della sostituzione tecnologica verso sistemi VoIP.
  • Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo semestre 2016 ricavi pari a 866 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al corrispondente periodo 2015 (-44 milioni di euro, -4,8%), quasi interamente attribuibile ad una riduzione dei prezzi regolamentati. Al netto di tale impatto (pari a 35 milioni di euro), la flessione sarebbe stata pari a -0,9% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

 

 

  • Ricavi International Wholesale – gruppo Telecom Italia Sparkle

I ricavi del primo semestre 2016 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 649 milioni di euro, in crescita rispetto al primo semestre 2015 (+14 milioni di euro, +2,2%). Tale risultato è determinato dall’incremento dei ricavi per servizi Fonia (+8 milioni di euro, + 1,9%) e dalla crescita dei ricavi per i servizi IP/Data inclusi Cloud e Data Center (+5,3 milioni di euro, +3,6%). Restano sostanzialmente stabili le altre linee di business.

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L’EBITDA della Business Unit Domestic del primo semestre 2016 è pari a 3.184 milioni di euro e registra un incremento di 338 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (+11,9%), con un’incidenza sui ricavi pari al 43,9% (+5,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente). Il primo semestre 2016 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 83 milioni di euro, di cui:

  • 67 milioni di euro relativi al costo del personale (24 milioni di euro nel primo semestre 2015),
  • 16 milioni di euro relativi a oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate, oneri connessi a vertenze con personale ex dipendente e passività con clienti e fornitori (369 milioni di euro nel primo semestre 2015).

In assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBITDA sarebbe risultata pari a +0,9%, con un’incidenza sui ricavi del 45,1%, in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015, e con una positiva inversione di trend rispetto al primo trimestre (+6,9% nel secondo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015, a fronte di un -5,2% nel primo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015).

L’EBIT del primo semestre 2016 è pari a 1.581 milioni di euro (1.222 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2015), con un incremento di 359 milioni di euro (+29,4%) e un’incidenza sui ricavi del 21,8% (16,6% nel primo semestre 2015). L’andamento dell’EBIT riflette principalmente il positivo andamento dell’EBITDA precedentemente illustrato, nonché la riduzione degli ammortamenti, pari a 26 milioni di euro.

L’EBIT del primo semestre 2016 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 83 milioni di euro, in assenza dei quali la variazione organica dell’EBIT sarebbe risultata pari a +3% con un’incidenza sui ricavi del 23%.

Il personale, pari a 52.622 unità,è diminuito di 22 unità rispetto al 31 dicembre 2015 nonostante l’accorpamento della Business Unit Media, in assenza del quale la riduzione sarebbe risultata di 85 unità.

BRASILE (cambio medio real/euro  4,13001)

I ricavi del gruppo Tim Brasil del primo semestre 2016 sono pari a 7.674 milioni di reais e risultano in calo di 1.238 milioni di reais (-13,9%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

I ricavi da servizi si attestano a 7.189 milioni di reais, con una riduzione di 547 milioni di reais rispetto ai 7.736 milioni di reais del primo semestre 2015 (-7,1%).

I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 485 milioni di reais (1.176 milioni di reais nel primo semestre 2015, -58,8%), riflettendo una politica commerciale meno focalizzata sulla vendita di handsets oltre che l’impatto della crisi macroeconomica brasiliana sulla propensione alla spesa delle famiglie.

L’ARPU mobile del primo semestre 2016 è pari a 17,2 reais, a fronte dei 16,4 reais dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+4,9%).

Le linee complessive al 30 giugno 2016 sono pari a 63.988 migliaia, presentano una riduzione di 2.246 migliaia (-3,4%) rispetto al 31 dicembre 2015; la market share a fine maggio 2016 era del 25,6% (25,7% al 31 dicembre 2015).

L’EBITDA è pari a 2.296 milioni di reais, inferiore di 321 milioni di reais rispetto al primo semestre 2015 (-12,3%). La flessione dell’EBITDA è attribuibile alla contrazione dei ricavi, in parte compensata dal dispiegarsi di interventi di efficienza e dalla riduzione, fra gli altri, dei costi per quote da riversare ad altri operatori; si incrementano invece i costi del personale (+3,4%) principalmente a causa dell’adeguamento dei salari all’inflazione e della presenza di oneri non ricorrenti per esodi del personale pari a 34 milioni di reais.

L’EBITDA margin è pari al 29,9%, superiore di 0,5 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015.

L’EBIT ammonta a 498 milioni di reais con un peggioramento di 1.404 milioni di reais rispetto al primo semestre 2015. Tale risultato sconta la minor contribuzione dell’EBITDA e l’effetto dei maggiori ammortamenti (+217 milioni di reais). Inoltre l’EBIT del primo semestre 2015 beneficiava della plusvalenza di 918 milioni di reais connessa alla vendita del primo blocco di Torri di telecomunicazione, a fronte di una plusvalenza di 37 milioni di reais nel primo semestre 2016 relativa alla cessione del quarto blocco.

Il personale è pari a 12.087 unità (13.042 unità al 31 dicembre 2015).

 

EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2016

Partnership strategica con Fastweb per accelerare la realizzazione della rete in fibra (FTTH) in 29 città che investirà di 1,2 miliardi di euro

TIM e Fastweb hanno sottoscritto una partnership strategica finalizzata ad accelerare  la realizzazione delle infrastrutture a banda ultralarga con tecnologia FTTH (Fiber to the Home) in 29 città italiane. La partnership prevede la costituzione di una società congiunta con l’80% del capitale detenuto da TIM e il 20% da Fastweb.

In particolare, la nuova società si occuperà di realizzare per conto di TIM e Fastweb, e successivamente di affittare alle medesime, la rete secondaria e i verticali fino a casa degli utenti. Il piano industriale della nuova società prevede quindi di collegare entro il 2020 circa 3 milioni di abitazioni con tecnologia FTTH, che permetterà velocità di collegamento di 1 Gigabit al secondo. L’investimento complessivo è di 1,2 miliardi di euro che la joint venture finanzierà in parte con equity e in parte con debito. La quota di spettanza di TIM è già inclusa nei CAPEX del Piano Industriale 2016-2018.

Inoltre, nell’ambito della partnership, TIM acquisirà da Fastweb nei prossimi 18 mesi le infrastrutture con tecnologia FTTH che consentiranno di collegare alla rete TIM circa 650mila unità immobiliari in 6 città con un anno di anticipo rispetto al Piano Industriale.

La partnership strategica permetterà alle due società di realizzare in tempi più rapidi l’infrastruttura ad altissima velocità di ultima generazione, consentendo allo stesso tempo sinergie negli investimenti. In questo modo, TIM e Fastweb intendono unire i propri sforzi per realizzare l’infrastruttura di banda ultralarga che permetterà all’Italia di centrare gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea anche prima del termine indicato dalla UE.

TIM e Fastweb studieranno la possibilità di estendere la partnership anche ad altri settori di collaborazione per lo sviluppo congiunto di infrastrutture passive e di tecnologie per la rapida diffusione della banda ultralarga.

 

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2016

Come previsto nel Piano Industriale, nel 2016 sul perimetro Domestic si prevede un costante progressivo miglioramento nella performance operativa combinato con un percorso di progressiva riduzione dell’indebitamento, grazie anche alla conversione del Mandatory Convertible Bond (contrattualmente prevista nel novembre del 2016 per 1,3 miliardi di euro).

Le dinamiche di sviluppo commerciale e industriale, accompagnate da un rafforzamento e grande accelerazione del programma di efficienza e riduzione costi, rappresentano le basi per un ulteriore miglioramento della performance operativa, con l’obiettivo di raggiungere nell’anno 2016 per l’EBITDA Domestic una crescita organica “low single digit”.

In dettaglio, TIM prosegue nel percorso di trasformazione e transizione da Telco tradizionale a Digital Telco, abilitatrice della vita digitale del Paese: un modello di business basato sullo sviluppo di infrastrutture innovative ed un servizio di elevata qualità al cliente, che punta sempre più sulla diffusione di servizi e contenuti digitali premium.

  • Nel segmento Mobile Domestico, in un contesto competitivo dove si stanno verificando un progressivo raffreddamento della leva prezzo, maggiore attenzione al livello del servizio e una forte continua crescita del consumo di dati, TIM punterà sulla sempre maggiore adozione del 4G da parte della propria clientela, incoraggiata dalla crescente penetrazione degli smartphones e di offerte bundle con contenuti digitali distintivi. Questo consentirà alla Società di aumentare l’ARPU e di rafforzarsi come leader di mercato.
  • Nel segmento Fisso Domestico TIM prevede di ridurre la contrazione del numero di clienti già dal 2016, grazie all'accelerazione nella diffusione della fibra, alla convergenza e al rafforzamento del posizionamento sui servizi con contenuti digitali (Video, Music, Gaming e Publishing). TIM continuerà altresì ad affiancare le imprese italiane nel loro percorso di trasformazione digitale con i propri servizi ICT e Cloud, mediante un approccio differenziato a seconda delle caratteristiche della clientela, traguardando un posizionamento distintivo sui mercati verticali ritenuti di maggior interesse.

In Brasile il Piano tiene conto e risente delle profonde modifiche di contesto macroeconomico, politico e di mercato, intervenute negli ultimi mesi.

In tale contesto TIM Brasil si pone l’obiettivo di difendere e incrementare la propria market share sui ricavi e di migliorare la redditività (EBITDA Margin) grazie ad un importante piano di investimenti (in particolare sul 4G dove TIM già oggi è leader), ad un rinnovato posizionamento commerciale e competitivo ed alla grande attenzione all’efficienza, come elemento strutturale e necessario a dare equilibrio e sostenibilità finanziaria al Piano.

In particolare le ultime stime sull’andamento dell’economia mostrano un ulteriore progressivo deterioramento per tutto il 2016 dei suoi principali indicatori: si prevede una flessione del GDP di quasi il 4%, e un tasso di inflazione - anche a seguito di una serie d’interventi al rialzo sulle tariffe in settori regolamentati – ancora elevato e con grande volatilità. L'accelerazione dell'inflazione potrà avere un impatto sempre più importante sul potere di acquisto delle famiglie, con conseguente peggioramento delle condizioni economiche, in particolare per le fasce a più basso reddito. Inoltre il tasso di cambio con il dollaro ha raggiunto e superato quota 4,0 Real/USD nel corso del 2015, con previsioni di crescita nel corso del Piano fino a 4,20 Real/USD.

L’intero comparto delle telecomunicazioni (in particolare quello Mobile prepagato) è risultato molto esposto a tale scenario, con una contrazione del valore complessivo del mercato anche per effetto di una sua sostanziale maturità e saturazione. In tale contesto a giugno Oi, il quarto maggiore gruppo di telecomunicazioni del Brasile, esposto con oltre 65 miliardi di Reais di debito e nell'impossibilità di trovare un accordo con i creditori, ha presentato domanda per l’accesso alle procedure fallimentari ed è entrata in amministrazione controllata, con ripercussioni competitive e riflessi sul mercato ancora incerti.

L’evoluzione del mercato presenta e conferma un trend di costante e forte crescita dell'utilizzo dei dati, con una intensità anche maggiore rispetto a quanto registrato negli altri maggiori Paesi. Questo fenomeno è accompagnato da una contemporanea riduzione del traffico voce e del messaging, guidato dall’obiettivo di ottimizzazione e riduzione della spesa da parte dei clienti, che stanno privilegiando l'utilizzo dei servizi offerti dagli OTT come alternativa alle modalità tradizionali di fruizione dei servizi.

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A modifica del calendario finanziario già annunciato, si segnala che il Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare la Relazione Finanziaria al 30 settembre 2016 si riunirà il 3 novembre 2016.

 

Riassetto comparto IT

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’avvio del processo di desocietarizzazione e riassetto del comparto IT, mediante fusione per incorporazione della controllata totalitaria Telecom Italia Information Technology S.r.l. nella Capogruppo.

E’ previsto che l’operazione di integrazione societaria si concluda entro l’anno.

 

Tematiche di governance

Il Consiglio di Amministrazione, a supporto del programma di turnaround intrapreso dalla Società, ha deliberato la costituzione di un Comitato Strategico, chiamando a farne parte il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giuseppe Recchi, l’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo oltre al Vice Presidente Arnaud Roy de Puyfontaine e ai Consiglieri Davide Benello e Laura Cioli.

Il nuovo Comitato:

  • assicura un supporto in materie di rilevanza strategica;
  • a richiesta del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell’Amministratore Delegato e in coordinamento con le prerogative delle loro funzioni e poteri, svolge valutazioni preliminari in materia di scelte strategiche del Gruppo;
  • fornisce pareri e formula raccomandazioni sulle proposte di piano industriale da portare al Consiglio di Amministrazione.

La versione aggiornata dei Principi di autodisciplina della Società e il Regolamento di funzionamento del Comitato Strategico sono in corso di pubblicazione sul sito internet www.telecomitalia.com.

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Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto alla nomina del Lead Independent Director per l’esercizio in corso, individuandolo nella persona del Consigliere Davide Benello, che succede nella carica al Consigliere Giorgio Valerio.

Come già fatto negli ultimi due esercizi, la durata della carica di Lead Independent Director è annuale, con scadenza in occasione dell’Assemblea chiamata all’approvazione del bilancio dell’esercizio corrispondente.

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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Piergiorgio Peluso, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Milano, 26 luglio 2016

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