Risultati organici sulla base degli standard contabili IFRS 9 e 15, pre-IFRS 16:
► Operating free cash flow: 1,5 miliardi di euro, con un incremento di 604 milioni YoY
► Equity free cash flow: 786 milioni di euro, triplicato YoY
► Indebitamento Finanziario Netto: 24,7 miliardi di euro, in riduzione di 539 milioni rispetto a fine 2018
Nel trimestre: -349 milioni di euro YoY
► Indebitamento Finanziario Netto After Lease: 22,8 miliardi di euro
► Ricavi: 9,0 miliardi di euro (-1,2% YoY, escludendo Sparkle e ricavi da prodotto)
Nel trimestre: 4,5 miliardi di euro (-0,4% YoY)
► EBITDA reported (*): 4,1 miliardi di euro, +8,9% YoY
Nel trimestre: 2,3 miliardi di euro, +17,2% YoY
► EBITDA AL (After Lease): 3,6 miliardi di euro
Nel trimestre: 1,8 miliardi di euro (-1,4% YoY)
► EBITDA reported – CAPEX: 2,6 miliardi di euro (+21% YoY)
Nel trimestre: 1,4 miliardi di euro (+39,5% YoY)
► Chiusa l’operazione con Vodafone per la condivisione della rete mobile
► Avviata la nuova strategia di contenuti di TIMVISION
(*) pre-beneficio IFRS 16
Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Fulvio Conti, ha approvato la relazione finanziaria del Gruppo relativa al primo semestre 2019.
I risultati del primo semestre sono in linea con gli obiettivi del piano triennale “TIMe to deliver and delever”, sia sotto il profilo della capacità realizzativa, grazie alle molte iniziative strategiche e di business messe in campo ed attuate, sia sotto il profilo della riduzione dell’indebitamento, grazie alla importante generazione di cassa registrata.
L’operating free cash flow infatti ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, con un miglioramento di 604 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018, e l’equity free cash flow si è attestato a 786 milioni di euro, +526 milioni di euro YoY.
Conseguentemente l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno si è ridotto di 539 milioni di euro da fine 2018 (e di 349 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2019), raggiungendo 24,7 miliardi di euro.
Nel corso del trimestre è stato raggiunto un accordo vincolante per la cessione di Persidera la cui finalizzazione, prevista entro l’anno in corso, porterà ad una ulteriore riduzione dell’indebitamento finanziario netto per un importo pari a 160 milioni di euro.
Inoltre, il 26 luglio 2019 sono stati firmati gli accordi con Vodafone relativi alla condivisione della componente attiva della rete 5G, alla condivisione degli apparati attivi della rete 4G e all’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive. Gli accordi siglati renderanno possibile una più efficiente implementazione del 5G in Italia con una copertura geografica più ampia (copertura nazionale prevista entro il 2025) e una sensibile riduzione dei costi con sinergie attese per Vodafone e TIM pari a oltre 800 milioni ciascuno nei prossimi 10 anni, a cui si aggiunge un beneficio atteso in termini di EBITDA per la nuova INWIT di oltre 200 milioni di euro al 2026, grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità.
Infine, il 1 agosto 2019, è stato siglato un accordo con Sky che pone fine ad una disputa contrattuale nata alcuni anni fa e dà a TIM la possibilità di commercializzare l’offerta NowTV-Ticket Sport che contiene eventi sportivi di grande rilevanza quali le 7 partite su 10 della serie A TIM. Questo tassello importante consentirà la realizzazione di un pacchetto di offerta TIMVISION che aggregherà e distribuirà anche i contenuti degli altri partner di TIM: Discovery, Mediaset, Netflix, Amazon Prime ed Eurosport.
Il management ha presentato al Consiglio di Amministrazione lo stato di avanzamento sia del progetto di sviluppo di una partnership nei servizi finanziari a supporto del business TIM, sia del confronto con Open Fiber e i suoi azionisti (a seguito della firma di un Non Disclosure Agreement comunicato in data 20 giugno 2019), confermando su quest’ultimo punto il mandato all’Amministratore Delegato a proseguire nella trattativa.
I ricavi di Gruppo nel semestre raggiungono 9,0 miliardi di euro, con una riduzione del 3,4% YoY, quasi interamente imputabile al traffico voce internazionale di Sparkle; escludendo questa componente e i ricavi da prodotto, la variazione dei ricavi da servizi si riduce a -1,2%.
L’EBITDA reported di Gruppo nei primi sei mesi è stato 4,1 miliardi di euro, con un incremento di 8,9% YoY grazie alla prosecuzione delle azioni di ottimizzazione dei costi e ad un saldo positivo delle partite non ricorrenti, che beneficiano per 662 milioni di euro dell’esito favorevole per TIM Brasil dei contenziosi relativi a una doppia imposizione fiscale in parte controbilanciati da 296 milioni di accantonamenti.
Conseguentemente l’indicatore EBITDA reported – CAPEX raggiunge i 2,6 miliardi di euro, con un incremento del 21,0% YoY.
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Andamento secondo trimestre 2019
I ricavi di Gruppo nel secondo trimestre si attestano a 4.523 milioni di euro (-3,9% YoY su base organica). I ricavi da servizi, pari a 4.143 milioni di euro, presentano un calo di 107 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2018 (-2,5% YoY) in miglioramento rispetto al primo trimestre 2019 (-3,0% YoY) seppur influenzata dalla consistente riduzione dei contratti relativi a servizi di Wholesale Internazionale a marginalità bassa o nulla avviata a inizio anno e foriera di un significativo progresso a livello di EBITDA per Sparkle (+17% YoY nel secondo trimestre). Al netto di quest’ultimo impatto (-96 milioni di euro YoY) l’andamento dei ricavi da servizi rispetto all’anno precedente è stabile (-0,4% YoY) a livello di Gruppo (-2,0% nel primo trimestre) e in riduzione dell’1,2% per il Domestic (-2,7% nel primo trimestre).
Per quanto riguarda l’Italia, nel fisso si è registrato un incremento sia dell’ARPU consumer (+8,3% YoY) e broadband (+17,2% YoY) sia del numero di clienti fibra, retail e wholesale, che raggiungono i 6,3 milioni di linee, con una crescita del 45% YoY e del 5,6% rispetto al primo trimestre 2019. Tale continua migrazione da rame a fibra, insieme all’impatto positivo dei nuovi prezzi wholesale regolamentati e allo sviluppo del’ICT in ambito business (+16% YoY), hanno consentito una crescita dei ricavi da servizi del 2,2% YoY e di quelli complessivi del 3,0% al netto della menzionata discontinuità su Wholesale Internazionale (Sparkle).
Nel mobile si è registrata un’inversione del trend di riduzione dell’ARPU, che è cresciuto rispetto al trimestre precedente da 12,4 euro per linea / mese a 12,5 euro. Un segnale di un ritorno alla normalità del mercato si legge nella ulteriore attenuazione del fenomeno della Mobile Number Portability, che registra una flessione del 36% su base annua e dell’11% sul trimestre precedente (2,6 milioni di linee vs 2,9). Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si attesta a 31,7 milioni a fine giugno, in crescita dello 0,1% YoY. Il tasso di disconnessione (churn rate) si è ridotto di 1.7pp YoY e di 0.9pp QoQ.
Si segnala la buona performance del Wholesale Domestico, che registra un incremento di ricavi da servizi del 14,4% YoY, per effetto della citata migrazione dei clienti da rame a fibra oltre alla stabilizzazione delle tariffe regolamentate e del segmento Business il cui fatturato cresce dello 0,4%. Il segmento Consumer risente dell’andamento del mobile, con ricavi da servizi in calo del 5,6% rispetto al secondo trimestre del 2018.
In Brasile TIM ha incrementato i ricavi da servizi del 2,4% YoY (+1,7% YoY nel primo trimestre) grazie alle politiche commerciali attuate nel segmento mobile e nonostante le avverse dinamiche macroeconomiche e di mercato, confermando ancora una volta la guidance.
L’EBITDA After Lease di Gruppo è stato pari a 1,8 miliardi di euro (-1,4% YoY).
L’EBITDA organico di Gruppo (IFRS 9/15) è stato pari a 1,9 miliardi di euro (-2,6% YoY) con un margine sui ricavi del 42,2% (+0,6 pp YoY) grazie alle azioni di contenimento dei costi. L’EBITDA della business unit Domestic è stato pari a 1,5 miliardi di euro (-4,4% YoY) mentre l’EBITDA di TIM Brasil è cresciuto del 6,3% YoY (+5,5% YoY nel primo trimestre).
TIM raggiunge circa il 99% della popolazione con il 4G e l’80% con la fibra, ed è impegnata a coprire l’intero Paese con lo sviluppo di fibra, 5G (copertura nazionale prevista entro il 2025) e Fixed Wireless Access.
A livello di Gruppo gli investimenti del secondo trimestre ammontano a 874 milioni di euro (-6,0% YoY), di cui 659 milioni di euro in Italia (-6,5% YoY).
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I risultati del secondo trimestre 2019 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà il 2 agosto 2019 alle ore 13 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi ai numeri +39.06.33485042 oppure +39.06.33486868.
Le slide della presentazione saranno disponibili al link https://www.telecomitalia.com/2Q2019/ita.
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La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 del Gruppo TIM è stata redatta nel rispetto dell’art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.
La Relazione finanziaria semestrale comprende:
- la Relazione intermedia sulla gestione;
- il Bilancio consolidato semestrale abbreviato;
- l’attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 è sottoposto a revisione contabile limitata. Tale attività è tuttora in corso.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2018, ai quali si rimanda, fatta eccezione per l’adozione dell’IFRS 16 (Leasing) adottato a partire dal 1° gennaio 2019 con il metodo retrospettivo semplificato (ovvero senza la rideterminazione dei dati comparativi degli esercizi precedenti), i cui effetti sono illustrati nel capitolo “Adozione del nuovo principio IFRS 16 (Leasing)” riportato in allegato e a cui si fa rimando per ulteriori dettagli. L'applicazione del nuovo principio non è stata completata e può essere soggetta a modifiche fino alla pubblicazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2019 del Gruppo TIM. Si rammenta che, a partire dal 1° gennaio 2018, il Gruppo TIM ha adottato l’IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con clienti) e l’IFRS 9 (Strumenti finanziari).
Per permettere la comparabilità delle risultanze economico-patrimoniali del primo semestre del 2019 con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente, nel presente comunicato sono anche esposti i dati economici e i principali saldi patrimoniali del primo semestre del 2019 predisposti in termini “confrontabili”, utilizzando il precedente principio contabile IAS 17 (Leasing) e le relative Interpretazioni (IFRIC 4, SIC 15 e SIC 27), ai fini della distinzione fra leasing operativi e leasing finanziari e della conseguente contabilizzazione dei contratti di leasing passivi.
Al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica e impatto delle partite non ricorrenti sui ricavi, sull’EBITDA e sull’EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato. A seguito dell’adozione dell’IFRS 16, inoltre, il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:
- EBITDA adjusted After Lease (“EBITDA-AL”), calcolato rettificando l’EBITDA Organico al netto delle partite non ricorrenti, degli importi connessi al trattamento contabile dei contratti di leasing finanziari secondo lo IAS 17 (applicato sino a fine 2018) e secondo l’IFRS 16 (applicato a partire dal 2019);
- Indebitamento finanziario netto rettificato After Lease, calcolato escludendo dall’Indebitamento finanziario netto rettificato le passività connesse al trattamento contabile dei contratti di leasing finanziari secondo lo IAS 17 (applicato sino a fine 2018) e secondo l’IFRS 16 (applicato a partire dal 2019).
Il significato e il contenuto degli indicatori alternativi di performance sono illustrati in allegato ed è fornito il dettaglio analitico degli importi delle riclassifiche apportate e delle modalità di determinazione degli indicatori.
Come descritto nel Bilancio consolidato 2018 del Gruppo TIM, gli affinamenti anche sui sistemi IT a supporto, relativi al processo di implementazione dei nuovi principi contabili adottati nel 2018, unitamente all'elevato numero di nuove offerte commerciali, hanno comportato la rideterminazione della distribuzione temporale dei ricavi nel corso del primo e del secondo trimestre dell’esercizio 2018, per alcune specifiche fattispecie contrattuali nell’ambito fisso e mobile, e la riesposizione dei dati economici dei primi due trimestri, nonché del primo semestre dell’esercizio 2018. Tali dati non sono oggetto di revisione contabile.
Si segnala infine che il capitolo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2019” contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TIM
Non si sono verificate variazioni significative del perimetro di consolidamento né nel primo semestre 2019 né nell’analogo periodo del 2018.
RISULTATI DEL GRUPPO TIM PER IL PRIMO SEMESTRE 2019
I ricavi del gruppo TIM del primo semestre 2019 ammontano a 8.994 milioni di euro, in calo del 4,4% rispetto al primo semestre 2018 (9.411 milioni di euro). La contrazione è principalmente attribuibile alla Business Unit Domestic (-354 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (-55 milioni di euro). In assenza dell’effetto cambio (1) negativo per 94 milioni di euro, l’andamento dei ricavi della Business Unit Brasile è positivo e pari a +39 milioni di euro (+2,1%).
(1) I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il real brasiliano pari a 4,34394 nel primo semestre 2019 e a 4,14011 nel primo semestre 2018; per il dollaro americano sono pari a 1,12977 nel primo semestre 2019 e a 1,21058 nel primo semestre 2018. L’impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.
L’analisi dei ricavi del primo semestre 2019, ripartiti per settore operativo in confronto al primo semestre 2018, è la seguente:
La variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo - esclusi oneri non ricorrenti di 15 milioni di euro, riferibili a rettifiche di ricavi di esercizi precedenti, e l’effetto delle variazioni dei tassi di cambio pari a 85 milioni di euro – è di -317 milioni di euro (-3,4%); tale riduzione è quasi interamente imputabile al traffico voce internazionale di Sparkle, escludendo questa componente e i ricavi da prodotto, la variazione dei ricavi da servizi si riduce a -1,2%.
L’EBITDA reported del primo semestre 2019 è pari a 4.391 milioni di euro, beneficiando per un importo di 326 milioni di euro dell’applicazione dell’IFRS 16 a seguito del quale, con riferimento ai contratti di locazione passiva in scope che non costituiscono prestazione di servizi, non si rilevano più i canoni di locazione fra i costi per acquisti di beni e servizi, ma deve essere rilevata nella situazione patrimoniale-finanziaria una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri, e nell’attivo il diritto d’uso dell’attività presa in locazione, ammortizzato lungo la probabile durata contrattuale.
L’EBITDA confrontabile del primo semestre 2019 – predisposto sulla base di principi contabili omogenei con quelli adottati nel primo semestre 2018 – ammonta a 4.065 milioni di euro (3.733 milioni di euro nel primo semestre 2018; +8,9%), con un’incidenza sui ricavi del 45,2% (39,7% nel primo semestre 2018; +5,5 punti percentuali).
l dettaglio dell’EBITDA confrontabile, a parità di principi contabili, ripartito per settore operativo del primo semestre 2019 in confronto con il primo semestre 2018, e l’incidenza percentuale del margine sui ricavi sono i seguenti:
In particolare:
- la Business Unit Domestic presenta investimenti pari a 1.114 milioni di euro (1.212 milioni di euro nel primo semestre 2018), in riduzione di 98 milioni di euro in particolare sulle componenti di accesso fisso e mobile per i livelli di coverage già raggiunti;
- la Business Unit Brasile ha registrato nel primo semestre del 2019 investimenti per 367 milioni di euro, con una flessione di 18 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2018 (385 milioni di euro), sostanzialmente correlata alla dinamica dei tassi di cambio. Gli investimenti sono pertanto in linea con il primo semestre 2018 e indirizzati principalmente al rafforzamento dell’infrastruttura della rete Ultra BroadBand mobile e allo sviluppo del business fisso BroadBand di TIM Live.
Il flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow) confrontabile di Gruppo è positivo per 1.490 milioni di euro (886 milioni di euro nel primo semestre 2018).
L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato confrontabile al 30 giugno 2019, pari a 24.731 milioni di euro, risulta ridotto di 539 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 (25.270 milioni di euro) e di 410 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2018.
L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease (al netto dell’impatto di tutti i lease, come dettagliato nel capitolo “Indicatori After Lease”), metrica adottata dai principali peers europei, al 30 giugno 2019, è pari a 22.818 milioni di euro.
L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato reported (incluso IFRS 16) ammonta a 28.328 milioni di euro al 30 giugno 2019 e recepisce in particolare l’incremento di 3.553 milioni di euro derivante dall’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 (Leasing) dal 1° gennaio 2019, a seguito del quale, non si rilevano più i canoni di locazione fra i costi per Acquisti di beni e servizi, ma deve essere rilevata nella situazione patrimoniale – finanziaria una passività di natura finanziaria rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri.
Il Gruppo TIM, in base allo IAS 17, già rilevava per alcune tipologie contrattuali (leasing finanziari) Passività di natura finanziaria per un importo di 1.948 milioni di euro al 31 dicembre 2018 e Attività finanziarie per Lease per 124 milioni di euro. Al 1° gennaio 2019 le Passività finanziarie per Lease ammontano complessivamente a 5.511 milioni di euro.
Nel secondo trimestre del 2019 la positiva generazione di cassa ha ampiamente assorbito il pagamento di dividendi per circa 220 milioni di euro; l’indebitamento finanziario netto rettificato reported è diminuito di 255 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2019 (28.583 milioni di euro), mentre l’indebitamento finanziario netto rettificato confrontabile è in diminuzione di 349 milioni di euro rispetto alla stessa data (25.080 milioni di euro).
L’Indebitamento Finanziario Netto contabile al 30 giugno 2019 è pari a 29.024 milioni di euro e recepisce l’impatto derivante dall’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 (Leasing).
Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM è pari a 7.704 milioni di euro ed è calcolato considerando:
- la “Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti” e i “Titoli correnti diversi dalle partecipazioni” per complessivi 2.704 milioni di euro (3.043 milioni di euro al 31 dicembre 2018), comprensivi anche di 490 milioni di euro di pronti contro termine (repurchase agreements) con scadenza entro agosto 2019;
- l’ammontare della Revolving Credit Facility pari a 5.000 milioni di euro.
Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza per i prossimi 24-36 mesi.
I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT
DOMESTIC
A partire dal 2019, per tener conto del mutato contesto di mercato e delle tipologie di offerta, la ripartizione dei Ricavi e il dettaglio di alcuni indicatori commerciali sono stati rivisti; di conseguenza anche i dati 2018 posti a confronto sono stati aggiornati al fine di fornire una rappresentazione omogenea. In dettaglio i Ricavi sono rappresentati distinguendo fra quelli derivanti da offerte di soli Servizi/pacchetti di Servizi (Ricavi da Servizi stand alone) e quelli derivanti da offerte così dette “bundle”, che prevedono la sottoscrizione da parte del cliente di un contratto con l’acquisto di apparati/prodotti congiuntamente alla prestazione di un servizio lungo un determinato arco temporale (Ricavi Handset e Bundle & handset).
I ricavi della Business Unit Domestic ammontano a 7.069 milioni di euro, in diminuzione di 354 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018 (-4,8 %).
I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 6.386 milioni di euro (-262 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2018, pari a –3,9%) e risentono degli effetti del mutato scenario regolatorio e competitivo.
In dettaglio:
- i ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso sono pari a 4.810 milioni di euro, in diminuzione di 50 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018 (-1,0%). Escludendo i ricavi da servizi della componente wholesale internazionale, a bassa marginalità, i ricavi da servizi fisso aumentano del 2,0% rispetto al primo semestre 2018, in un contesto competitivo e di mercato sfidante. Contribuiscono a tale risultato l’incremento dell’ARPU retail, l’andamento positivo dei ricavi da soluzioni ICT (+56 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018, +15,9%) e da servizi broadband (+160 milioni di euro, +14,1%), determinato anche dalla crescita dei clienti Ultra BroadBand. La dinamica evidenziata compensa la fisiologica contrazione dei ricavi da servizi tradizionali voce conseguente alla diminuzione degli accessi;
- i ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile sono pari a 1.859 milioni di euro (-219 milioni di euro, pari a –10,5% rispetto al primo semestre 2018) e scontano l’impatto del mutato contesto regolatorio e competitivo, con una flessione dell’ARPU.
I Ricavi Handset e Bundle & handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 683 milioni di euro nel primo semestre 2019 (-92 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018).
► Ricavi Core Domestic
I ricavi Core Domestic sono pari a 6.704 milioni di euro e diminuiscono del 3,4% (6.943 milioni di euro nel primo semestre 2018).
Si segnala che a partire dal 2019, i ricavi della società Persidera non sono più ricompresi nel segmento Consumer di Core Domestic e sono riclassificati fra i ricavi delle Altre attività di Core Domestic; i ricavi Consumer del corrispondente periodo del 2018 sono stati quindi rivisti al fine di fornire una rappresentazione omogenea. La società Persidera è in corso di cessione a seguito della conclusione dell’accordo vincolante sottoscritto in data 5 giugno 2019 da TIM S.p.A. e GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. con F2i e EI Tower S.p.A.
Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al primo semestre 2018:
- Consumer: i ricavi del primo semestre 2019 del segmento Consumer sono pari a 3.345 milioni di euro e presentano una diminuzione, rispetto al primo semestre 2018, di 307 milioni di euro (-8,4%), per effetto del mutato contesto competitivo e regolatorio. La stessa dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi stand alone, che sono pari a 2.952 milioni di euro, con una diminuzione del 5,4% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-169 milioni di euro). In particolare:
- i ricavi da Servizi stand alone del Mobile sono pari a 1.252 milioni di euro e registrano un decremento di 170 milioni di euro (-12,0%) rispetto al primo semestre 2018, imputabile alla mutata dinamica competitiva e regolatoria;
- i ricavi da Servizi stand alone del Fisso sono pari a 1.711 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2018 (-6 milioni di euro, pari a -0,3%); tale dinamica è caratterizzata da una diminuzione degli accessi compensata da un incremento dei livelli di ARPU.
I Ricavi Handset e Bundle & handset del segmento Consumer sono pari a 393 milioni di euro, in diminuzione di 138 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018 (-26,0%), di cui 124 milioni di euro sulla componente mobile e 14 milioni di euro sulla componente fissa.
- Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 2.313 milioni di euro con un incremento di 8 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018 (+0,3%, di cui -0,7% per la componente dei ricavi da servizi stand alone). In particolare:
- i ricavi del Mobile evidenziano una performance negativa rispetto al primo semestre 2018 (-7,6%), principalmente dovuta alla contrazione dei ricavi da servizi stand alone (-6,9%) e, in particolare, alla diminuzione rilevata sui nuovi servizi digitali (-9,3% rispetto al primo semestre 2018);
- i ricavi del Fisso crescono di 51 milioni di euro (+2,9% rispetto al primo semestre 2018), grazie anche alla componente dei servizi (+1,5%); la contrazione dei prezzi e dei ricavi relativi ai servizi tradizionali (derivante dalla sostituzione tecnologica verso sistemi e soluzioni VoIP) è stata più che compensata dal costante incremento dei ricavi da servizi ICT (+15,9%).
- Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo semestre 2019 ricavi pari a 938 milioni di euro, in aumento rispetto al primo semestre 2018 di 61 milioni di euro (+7,0%) con performance positiva guidata prevalentemente dalla crescita degli accessi trainata dal comparto Ultra BroadBand.
► Ricavi International Wholesale
I ricavi del primo semestre 2019 della Cash Generating Unit International Wholesale sono pari a 469 milioni di euro, in riduzione di 140 milioni di euro (-23,0%) rispetto al primo semestre 2018. Tale andamento è principalmente connesso al nuovo posizionamento di Telecom Italia Sparkle nel business Voce, più focalizzato sulle relazioni a maggiore marginalità, anche in un’ottica di semplificazione ed efficienza dei processi operativi.
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L’EBITDA reported del primo semestre 2019 della Business Unit Domestic è pari a 2.929 milioni di euro, beneficiando per un importo di 180 milioni di euro dell’applicazione dell’IFRS 16.
L’EBITDA confrontabile del primo semestre 2019 ammonta a 2.749 milioni di euro, in diminuzione di 288 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018 (-9,5%).
L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 3.027 milioni di euro in diminuzione di 133 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018 (-4,2%). In particolare, l’EBITDA del primo semestre 2019 sconta un impatto negativo complessivo di 278 milioni di euro, riferito a oneri non ricorrenti relativi principalmente ad accantonamenti per contenziosi di carattere regolatorio e possibili passività ad essi correlate, a passività con clienti e/o fornitori e a oneri connessi a riorganizzazione/ristrutturazione aziendale nonché alle citate rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.
L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:
Il personale è pari a 47.891 unità (48.200 unità al 31 dicembre 2018).
BRASILE (cambio medio real/euro 4,34394)
I ricavi del gruppo TIM Brasil del primo semestre 2019 sono pari a 8.454 milioni di reais, con un incremento di 172 milioni di reais rispetto al primo semestre 2018 (+2,1%).
I ricavi da servizi si sono attestati a 8.088 milioni di reais, con una crescita di 134 milioni di reais rispetto ai 7.954 milioni di reais del primo semestre 2018 (+1,7%).
I ricavi da vendite di prodotti sono ammontati a 366 milioni di reais (328 milioni di reais nel primo semestre 2018). L'incremento riflette la mutata politica commerciale, ora maggiormente concentrata sul valore piuttosto che sull'incremento dei volumi di vendita. I principali obiettivi della nuova strategia sono l'aumento delle vendite di nuovi dispositivi che diano ai clienti TIM accesso a servizi a banda larga sulle reti 3G/4G nonché il supporta alle nuove offerte di fidelizzazione per clienti postpagati a maggior valore.
L’ARPU mobile del primo semestre 2019 è pari a 23,0 reais, in crescita del 5,5% rispetto al valore registrato nel primo semestre del 2018, per effetto di un generale riposizionamento sul segmento post-paid e delle nuove iniziative commerciali volte a incrementare l’utilizzo dei dati e la spesa media per cliente.
Le linee complessive al 30 giugno 2019 sono pari a 55,0 milioni con un decremento di 0,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 (55,9 milioni). Tale riduzione è riconducibile interamente al segmento prepagato (-2,0 milioni) solo in parte compensata dalla crescita del segmento post-pagato (+1,1 milioni), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. I clienti post-paid rappresentano il 38,8% della base clienti al 30 giugno 2019, con un incremento di 2,6 punti percentuali rispetto a dicembre 2018 (36,2%).
L’EBITDA reported del primo semestre 2019 è pari a 6.370 milioni di reais.
L'EBITDA confrontabile del primo semestre 2019 è pari a 5.738 milioni di reais, in crescita di 2.823 milioni di reais (+96,8%).
L'EBITDA del primo semestre del 2019 include 2.650 milioni di reais di proventi netti non ricorrenti, connessi alla citata iscrizione di crediti d'imposta, per un importo di 2.876 milioni di reais - derivanti dal riconoscimento da parte della Corte federale suprema brasiliana (“STF”) dell'incostituzionalità dell’inclusione dell’ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS - cui si sono contrapposti oneri per accantonamenti non ricorrenti, per un importo di 226 milioni di reais, principalmente per contenziosi di carattere regolatorio e passività ad essi correlate, oltre che passività con clienti e/o fornitori.
L'EBITDA, al netto della componente non ricorrente, è pari a 3.088 milioni di reais, calcolato come segue:
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2019
Con riferimento all’evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2019, si conferma quanto pubblicato con il comunicato stampa del 20 maggio 2019.
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EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2019
TIM BRASIL E VIVO (TELEFONICA BRASIL) SOTTOSCRIVONO MEMORANDUM D’INTESA PER CONDIVISIONE INFRASTRUTTURE E ALTRI PROGETTI
Si veda il comunicato stampa di pari oggetto emesso in data 23 luglio 2019 da Tim Participações S.A..
TIM E VODAFONE FIRMANO GLI ACCORDI PER LA CONDIVISIONE DELLA RETE MOBILE - NASCE LA PIU’ GRANDE TOWER COMPANY IN ITALIA
Si veda il comunicato stampa di pari oggetto emesso in data 26 luglio 2019.
BANDA ULTRALARGA: INFRATEL E TIM SIGLANO L’ACCORDO PER L’UTILIZZO DELLA FIBRA DELLA RETE PUBBLICA IN 600 COMUNI
Si veda il comunicato stampa di pari oggetto emesso in data 30 luglio 2019.
ACCORDO TIM E SKY PER COMMERCIALIZZARE L’OFFERTA NOWTV-TICKET SPORT SULLA TV ON DEMAND DI TIM
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ULTERIORI DELIBERAZIONI
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre:
- assunto la decisione finale di fusione in TIM di Noverca S.r.l., società operante con il marchio commerciale Kena Mobile. Il completamento del processo di integrazione societaria della controllata totalitaria è previsto entro la fine dell’anno;
- ha chiamato il Consigliere Cadoret a far parte del Comitato Strategico, che risulta pertanto composto dai Consiglieri Cadoret, de Puyfontaine, Ferrari e Sabelli, oltre che dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dall’Amministratore Delegato.
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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giovanni Ronca, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Roma, 1 agosto 2019