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Redazione ufficio stampa

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TIM: il Consiglio di Amministrazione ha esaminato i dati preconsuntivi al 31 dicembre 2022

Risultati organici:

RISULTATI 2022 SUPERIORI ALLA GUIDANCE GRAZIE A UN ULTERIORE MIGLIORAMENTO DEI TREND OPERATIVI NEL QUARTO TRIMESTRE

NEI DODICI MESI RICAVI DA SERVIZI A LIVELLO DI GRUPPO A € 14,6 MLD IN CRESCITA DELL’1,3% YoY VS. GUIDANCE ‘LOW SINGLE DIGIT DECREASE’ (+3,6% YoY NEL QUARTO TRIMESTRE)

EBITDA ORGANICO DI GRUPPO PARI A € 6,0 MLD IN CALO DEL 6,7% YoY VS. GUIDANCE ‘HIGH SINGLE DIGIT DECREASE’ (+2,7% YoY NEL QUARTO TRIMESTRE) ED EBITDA ORGANICO DI GRUPPO AFTER LEASE PARI A € 5,0 MLD IN CALO DEL 10,6% YoY VS. GUIDANCE ‘LOW TEENS DECREASE’ (-1,3% YoY NEL QUARTO TRIMESTRE)

CAPEX DI GRUPPO PARI A € 4,0 MLD DI CUI DOMESTIC € 3,1 MLD VS. GUIDANCE RISPETTIVAMENTE A € 4,1 MLD E A € 3,2 MLD

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO AFTER LEASE DI GRUPPO PARI A € 20,0 MLD, STABILE RISPETTO AL 30 SETTEMBRE E IN CRESCITA RISPETTO AL 2021 ESCLUSIVAMENTE PER LE PARTITE STRAORDINARIE

CONFERMATA LA FORTE CRESCITA DI TIM BRASIL CON RICAVI DA SERVIZI A € 3,8 MLD IN AUMENTO DEL 19,0% YoY (+20,8% NEL QUARTO TRIMESTRE), EBITDA ORGANICO PARI A € 1,9 MLD IN CRESCITA DEL 16,4% YoY (+16,9% YoY NEL QUARTO TRIMESTRE)

RAGGIUNTO IL 112% DEL TARGET DI CONTENIMENTO DEI COSTI PER L’ESERCIZIO 2022

14/02/2023 - 17:53

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha esaminato i dati preconsuntivi al 31 dicembre 2022. Il Consiglio si riunirà per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato il 15 marzo.

I risultati del quarto trimestre, che segnano un ulteriore miglioramento rispetto ai trimestri precedenti grazie all’azione di stabilizzazione e di rilancio del business domestico e all’accelerazione dello sviluppo di TIM Brasil, consentono di raggiungere o superare gli obiettivi fissati per l’esercizio 2022 che erano stati in parte rivisti al rialzo lo scorso agosto.

In particolare, rispetto al quarto trimestre 2021, i ricavi totali di Gruppo sono in crescita del 3,3% YoY a 4,3 miliardi di euro (+1,1% YoY nel terzo, -1,4% YoY nel secondo e -4,5% YoY nel primo trimestre), mentre i ricavi da servizi di Gruppo aumentano per il terzo trimestre consecutivo con un incremento del 3,6% YoY a 3,9 miliardi di euro (+3,0% YoY nel terzo, +1,0% YoY nel secondo e -2,5% YoY nel primo trimestre) grazie al contributo positivo del Brasile e al miglioramento del trend domestico. In Italia la strategia di posizionamento premium ‘Value vs. Volume’ è stata

ulteriormente rafforzata con nuove misure volte ad aumentare la razionalità del mercato sia fisso sia mobile. In particolare, alla luce dei recenti cambiamenti del contesto macroeconomico con riferimento all’incremento dei costi energetici e delle materie prime, è stato introdotto un meccanismo di adeguamento all’inflazione, che genererà eventuali benefici a partire dal 2024. In Brasile è invece proseguita l’integrazione degli asset mobili del Gruppo Oi e la strategia di crescita organica nel fisso.

Netto il miglioramento dell’EBITDA di Gruppo che inverte il trend negativo dei trimestri precedenti e segna nel quarto trimestre una crescita del 2,7% YoY attestandosi a 1,5 miliardi di euro (-6,5% YoY nel terzo, -8,5% YoY nel secondo e -13,3% YoY nel primo trimestre).

In forte miglioramento anche l’EBITDA After Lease di Gruppo in calo dell’1,3% YoY a 1,2 miliardi di euro (-11,2% YoY nel terzo, -12,3% YoY nel secondo e -16,3% YoY nel primo trimestre).

Nel corso del trimestre sono inoltre proseguite le azioni di contenimento dei costi volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale di TIM Domestic (‘Piano di Trasformazione’, target cumulato di riduzione dei cash cost di 1,5 miliardi di euro entro il 2024 rispetto all’andamento inerziale). Nei dodici mesi, la riduzione rispetto al trend inerziale è stata pari a circa 337 milioni di euro, raggiungendo il 112% del target fissato per il 2022.

L’indebitamento finanziario netto after lease al 31 dicembre 2022 si attesta a 20,0 miliardi di euro, in aumento di 2,4 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021, essenzialmente per il pagamento dello spettro 5G e degli asset di Oi, solo in parte mitigato dall’incasso derivante dalla cessione della quota indiretta in INWIT. Al netto degli effetti una tantum, nei dodici mesi l’indebitamento finanziario netto after lease si è stabilizzato invertendo quindi il trend di crescita. L’indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 25,4 miliardi di euro, in aumento di 3,2 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021.

Il margine di liquidità al 31 dicembre 2022 risulta pari a circa 9,0 miliardi di euro e copre le scadenze del debito fino al 2024. A gennaio 2023, dopo due anni di assenza dal mercato dei capitali di debito, TIM ha collocato con successo un bond unsecured da 0,85 miliardi di euro a tasso fisso offerto agli investitori istituzionali.

L’Equity free cash flow dei dodici mesi è sostanzialmente nullo su base after lease (positivo per circa 0,6 miliardi di euro l’equity free cash flow).

Sul fronte delle iniziative strategiche, di seguito un aggiornamento del piano presentato lo scorso 7 luglio in occasione del Capital Market Day, che ha come obiettivo il superamento dell’integrazione verticale attraverso la separazione degli asset infrastrutturali di rete fissa (NetCo) dai servizi (ServiceCo con TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil) e la riduzione dell’indebitamento attraverso operazioni di trasferimento e valorizzazione di alcuni asset.

Per ciascuna delle quattro entità si riporta una sintesi dei parametri di performance:

 

  • TIM Consumer nei dodici mesi registra ricavi totali e da servizi in calo rispettivamente del 9% YoY e del 7% YoY

Positivo l’andamento dei trend operativi nel corso dell’anno, con il tasso di disattivazione dei clienti (churn) in calo YoY sia sul fisso sia sul mobile.

Sono proseguite le iniziative volte a implementare la strategia di posizionamento premium ‘Value vs. Volume’. Tra le più significative, si segnalano il re-pricing selettivo della customer base fissa e mobile e l’introduzione di un meccanismo di adeguamento all’inflazione del canone mensile di alcune offerte. La prima variazione annuale sarà effettuata il 1° aprile 2024.

 

  • TIM Enterprise conferma una crescita nel 2022 superiore a quella del mercato con un incremento dei ricavi totali e da servizi rispettivamente dell’8% YoY e dell’11% YoY. A trainare la performance sono i servizi Cloud, Security e IoT che più che compensano la modesta riduzione delle altre linee di business.

L’ andamento dei ricavi nei dodici mesi presenta un andamento in linea con le attese:

·      Connettività (-2% YoY)

·      Cloud (+54% YoY)

·      IoT (+11% YoY)

·      Security (+41% YoY)

Nel loro complesso, i servizi ICT generano il 58% dei ricavi complessivi rispetto al 56% nel 2021.

 

Il 2022 ha visto TIM Enterprise rafforzare la propria leadership di mercato come operatore in grado di fornire una piattaforma integrata di servizi di connettività, Cloud, Security e IoT, come confermato dall’assegnazione - tra le altre - della gara per il Polo Strategico Nazionale, ormai entrata nella fase realizzativa con la firma dei primi contratti, l’avvio della migrazione in Cloud di alcune Pubbliche Amministrazioni e il conseguente contribuito ai ricavi del quarto trimestre.

 

  • NetCo nei dodici mesi registra ricavi totali e da servizi in calo rispettivamente del 4% YoY e del 4% YoY. La riduzione è dovuta principalmente a transazioni one-off contabilizzate nel primo semestre dell’anno scorso.

 

Al 31 dicembre, NetCo gestiva circa 16,0 milioni di accessi fissi (di cui circa 72% in tecnologie FTTx) con una quota di mercato pari a circa l’80%. Le unità tecniche raggiunte con tecnologia FTTH erano 7,7 milioni, pari a una copertura di circa il 32%, in crescita di 7 punti percentuali rispetto a fine 2021.

 

Il 2 febbraio 2023 TIM ha comunicato di aver ricevuto da KKR un’offerta non vincolante per l’acquisto di una partecipazione in una costituenda società coincidente con il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa, inclusivo degli asset e attività di FiberCop, nonché della partecipazione in TI Sparkle. L’offerta non vincolante, che ha una durata di quattro settimane dalla data di invio (1 febbraio), è riferita a una quota partecipativa da definire, fermo restando che dall’acquisto scaturirebbe la perdita dell’integrazione verticale rispetto a TIM. Il Consiglio di Amministrazione si riunirà il 24 febbraio prossimo per decidere in ordine all’offerta non vincolante, fermo restando che TIM rimane aperta a valutare ogni eventuale alternativa che dovesse nel frattempo concretizzarsi e continuerà nel dialogo con i propri stakeholders.

 

  • TIM Brasil nei dodici mesi registra ricavi totali e da servizi in crescita rispettivamente del 19,2% YoY e del 19,0% YoY ed EBITDA a +16,4% YoY. Significativa la crescita anche nel quarto trimestre dei ricavi totali (+21,4% YoY), dei ricavi da servizi (+20,8% YoY) e dell’EBITDA (+16,9% YoY) grazie a una solida performance organica e al contributo apportato agli asset di Oi.

 

 

PRINCIPALI INDICATORI OPERATIVI DOMESTIC DEL QUARTO TRIMESTRE

 

Nel quarto trimestre il tasso di abbandono (‘churn’) nel segmento mobile è in diminuzione rispetto allo stesso periodo 2021 (3,3%, -0,3pp YoY) ed è sostanzialmente stabile nel fisso (3,4%, -0,1pp YoY).

Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si attesta a 30,4 milioni, stabile rispetto a fine 2021. In un mercato che rimane competitivo nella parte a minor valore (clientela low-spending), prosegue il trend di stabilizzazione della base clienti: nella ‘mobile number portability’ (ovvero il flusso verso altri operatori), TIM registra nuovamente il miglior risultato tra gli operatori infrastrutturati con un saldo netto pari a -41 mila linee. Al tempo stesso il settore vede il flusso delle portabilità ridursi complessivamente del 10% YoY, a dimostrazione del raffreddamento della competizione nella parte a maggior valore (clientela high-spending).

Il numero delle linee fisse si è ridotto di circa 350 mila unità rispetto a fine 2021. In aumento del 11% YoY il ricavo medio dei clienti retail (ARPU BB+ICT). Nel 2022 sono state attivate 545 mila nuove linee retail e wholesale a banda ultralarga, raggiungendo 10,6 milioni di unità con un incremento pari a circa il 5% YoY.

 

I risultati dell’esercizio 2022 verranno illustrati alla comunità finanziaria in webcast e audio conferenza il 15 febbraio 2023. L'evento avrà inizio alle 11:00 (ora italiana). Alla presentazione seguirà una sessione di Q&A. I giornalisti potranno seguire telefonicamente e via web lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero +39 06 33444 seguendo le indicazioni per conferenze assistite oppure collegandosi al seguente link. Le slide della presentazione saranno disponibili al link

 

Performance ESG

 

TIM Domestic

 

Nel 2022 le attività ESG hanno caratterizzato ogni area dell'azienda, con oltre 40 progetti finalizzati al raggiungimento dei target. 

In NetCo, TIM ha realizzato interventi di efficientamento degli asset che hanno permesso di assorbire gli aumenti di traffico e di consumo dei data center. Questa attività ha permesso di emettere titoli di efficienza energetica per circa 3,8 milioni di euro. In Italia l’Azienda ha aumentato l'utilizzo di energia rinnovabile fino a circa il 46%, ha ridotto gli sprechi dando impulso al riciclo e alla rivendita di prodotti e materiali ottenendo ricavi per circa 2,4 milioni di euro, anche grazie all’implementazione dell'indicatore denominato "circular economy ratio" che lega la gestione degli scarti al loro valore economico.

Per le persone e le famiglie, TIM ha rafforzato la propria gamma TIM Green, offrendo oltre il 60% di prodotti con caratteristiche sostenibili e ha lanciato l'offerta Fibra fino a 10 Gbps, la più potente per velocità e stabilità, dove la fibra ottica copre l'intero percorso dalla rete TIM alla casa del cliente. 

Attraverso TIM Enterprise, l’obiettivo è guidare il sistema imprenditoriale italiano e le pubbliche amministrazioni verso processi e attività più efficienti, sicuri e veloci. Nel 2022 tramite la società Polo Strategico Nazionale costituita con SOGEI, Leonardo e Cassa Depositi e Prestiti, TIM ha firmato la Convenzione per la progettazione, realizzazione e gestione dell’infrastruttura Cloud che ospiterà i dati e i servizi critici e strategici della Pubblica Amministrazione. TIM ha anche supportato il business delle aziende italiane, registrando un aumento dei ricavi dei Servizi IoT e di Security e delle attivazioni dei Servizi di identità digitale (SPID, PEC, firma digitale).

TIM ha come obiettivo anche il rafforzamento di tutti gli aspetti per un ambiente di lavoro sostenibile. Il Gruppo ha lanciato un nuovo modello di smartworking, che prevede la chiusura delle sedi aziendali nella giornata del venerdì, con risultati significativi per il work-life balance e per l'ambiente. Fra i principali impegni di Gruppo ci sono anche quelli legati al superamento del divario di genere e alla riqualificazione e formazione dei dipendenti, attraverso percorsi ad hoc.

Nel corso dell’esercizio, TIM ha siglato una partnership strategica con Eni - Openes relativa alla trasformazione delle catene di fornitura in una filiera sostenibile. Il Gruppo ha inoltre messo in atto una politica di incentivazione a breve e medio termine sull'ESG per indirizzare le attività del management. Per massimizzare i risultati ESG TIM ha implementato una piattaforma che combina dati e progetti e monitora le performance.

I risultati sono in linea con i target del piano 2022-2024 e la consuntivazione avverrà con la pubblicazione della DNF (dichiarazione non finanziaria).

 

Brasile

 

Ambiente

L'Azienda ha effettuato diversi interventi di efficientamento sulle proprie infrastrutture che hanno portato a un significativo miglioramento dell'indicatore di ecoefficienza che raggiunge il +127% dei dati di traffico (bit/joule).

Si conferma inoltre l'utilizzo del 100% di energia rinnovabile già raggiunto nel 2021 e che vede l'utilizzo di fonti autogenerate per circa il 50%.

 

Sociale

TIM Brasil conferma di essere il primo operatore mobile a coprire il 100% dei comuni brasiliani con la propria rete 4G.

 

Governance

TIM Brasil ha ottenuto certificazioni per la gestione della cyber security e della trasparenza come ISO 27001 e Transparency-Pro Ethics ed è stata inserita nell'indice di sostenibilità ISE per 15 anni consecutivi.

 

Premessa

I risultati economico-finanziari preconsuntivi del Gruppo TIM e di TIM S.p.A. dell’esercizio 2022 e dell’esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti in conformità ai principi contabili IFRS emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”).

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato del Gruppo TIM e di Bilancio separato di TIM S.p.A. al 31 dicembre 2021, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili emesse dallo IASB ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2022.

Al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance.

In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica e impatto delle partite non ricorrenti sui ricavi, sull’EBITDA e sull’EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; Indebitamento finanziario netto contabile e rettificato; Equity free cash flow; Flusso di cassa della gestione operativa; Flusso di cassa della gestione operativa (al netto delle licenze). A seguito dell’adozione dell’IFRS 16, inoltre, il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance: EBITDA After Lease (“EBITDA-AL”), Indebitamento finanziario netto rettificato After Lease, Equity free cash flow After Lease.

In linea con gli orientamenti dell’ESMA sugli indicatori alternativi di performance (Orientamenti ESMA/2015/1415), il significato ed il contenuto degli stessi sono illustrati in allegato ed è anche fornito il dettaglio analitico degli importi delle riclassifiche apportate e delle modalità di determinazione degli indicatori.

I risultati preconsuntivi dell’esercizio 2022 non sono stati oggetto di verifica da parte della società di revisione.

 

Principali variazioni del perimetro di consolidamento del Gruppo TIM

Le principali variazioni del perimetro di consolidamento dell'esercizio 2022 sono state le seguenti:

  • Cozani RJ Infraestrutura e Rede de Telecomunicações S.A. (entrata nel perimetro della Business Unit Brasile): in data 20 aprile 2022, TIM S.A. (società brasiliana controllata del Gruppo TIM), ha acquisito il 100% del capitale sociale di Cozani, società in cui è confluito il ramo d'azienda relativo alla quota parte delle attività, dei diritti e degli obblighi di telefonia mobile di Oi Móvel - Em Recuperação Judicial;
  • Mindicity S.r.l. (entrata nel perimetro della Business Unit Domestic): in data 30 maggio 2022 Olivetti S.p.A. ha acquisito il 70% del capitale sociale della società. Mindicity gestisce una piattaforma software e attività nell'ambito delle Smart City;
  • Movenda S.p.A. (entrata nel perimetro della Business Unit Domestic): nel mese di luglio 2022 TIM S.p.A, ha acquisito il 100% del capitale sociale della società. Movenda offre soluzioni di Digital Identity. Dal 31 dicembre 2022 è efficace la fusione per incorporazione di Movenda S.p.A. in TIM S.p.A. con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° luglio 2022;
  • Daphne 3 S.p.A. (uscita dal perimetro della Business Unit Domestic): in data 4 agosto 2022 TIM S.p.A. ha ceduto il 41% del capitale sociale della holding Daphne 3, che detiene una partecipazione del 30,2% in Infrastrutture Wireless Italiane ("INWIT") a un consorzio di investitori guidato da Ardian.

Si segnala inoltre:

  • Polo Strategico Nazionale S.p.A.: in data 4 agosto 2022 è stata costituita la società che si occupa della progettazione, predisposizione, allestimento e gestione dell'infrastruttura per l’erogazione di soluzioni e servizi cloud per la Pubblica Amministrazione. TIM detiene il 45% del capitale sociale e la società si qualifica come collegata di TIM S.p.A..

Nell'esercizio 2021 le principali operazioni societarie erano state le seguenti:

  • Noovle S.p.A. (Business Unit Domestic): dal 1° gennaio 2021 è divenuto efficace il conferimento a Noovle S.p.A. del ramo di azienda di TIM S.p.A. costituito dalle attività e passività e dal personale dipendente riconducibili all’erogazione di servizi relativi al Cloud e Edge Computing;
  • FiberCop S.p.A.; Flash Fiber S.r.l. (Business Unit Domestic): dal 31 marzo 2021 è divenuto efficace il conferimento a FiberCop S.p.A. del ramo di azienda di TIM S.p.A. costituito dall’insieme di beni, attività e passività e rapporti giuridici organizzati funzionalmente per la fornitura di servizi di accesso passivi mediante la rete secondaria in rame o fibra. Al tempo stesso si è concluso l’acquisto da parte di Teemo Bidco, società indirettamente controllata da KKR Global Infrastructure Investors III L.P., del 37,5% di FiberCop da TIM e Fastweb ha sottoscritto azioni FiberCop corrispondenti al 4,5% del capitale della società, mediante conferimento della quota detenuta in Flash Fiber, che è stata contestualmente incorporata in FiberCop;
  • TIM Tank S.r.l. (Altre attività): in data 1° aprile 2021 è stata fusa in Telecom Italia Ventures S.r.l. con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2021;
  • Telecom Italia Trust Technologies S.r.l. (Business Unit Domestic): con decorrenza 1° aprile 2021 la partecipazione nella società è stata conferita da TIM S.p.A. a Olivetti S.p.A.;
  • TIM S.p.A. (Business Unit Domestic): in data 30 giugno 2021 è stata perfezionata l’operazione di acquisizione delle Business Unit di BT Italia che offrivano servizi ai clienti della Pubblica Amministrazione e ai clienti Small & Medium Business (SMB) ovvero alle piccole e medie imprese. L'operazione di acquisizione ha incluso anche le attività di supporto ai clienti della Business Unit SMB fornite da Atlanet, il Contact Center BT di Palermo;
  • TIM Servizi Digitali S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 30 luglio 2021; la società ha come oggetto sociale le attività di realizzazione e manutenzione di impianti per la fornitura di servizi di telecomunicazioni; a tale proposito si segnala che nel mese di settembre 2021 la società ha stipulato con Sittel S.p.A. un contratto per l’affitto di un ramo d’azienda consistente nelle attività di construction, delivery e assurance di reti e impianti di telecomunicazione;
  • Panama Digital Gateway S.A. (Business Unit Domestic): società costituita a luglio 2021 per la costruzione di un hub digitale che si propone come snodo di riferimento per tutto il Centro America, la regione andina e i Caraibi;
  • Staer Sistemi S.r.l. (Business Unit Domestic): società acquisita da Olivetti S.p.A. in data 30 settembre 2021. La società ha come oggetto sociale lo svolgimento di attività connesse all'iter di produzione e commercializzazione di programmi e sistemi elettronici ed attività connesse ad impianti di efficientamento energetico;
  • I-Systems S.A. (Business Unit Brasile): da novembre 2021, a seguito del perfezionamento dell'accordo tra TIM S.A. e IHS Fiber Brasil - Cessão de Infraestruturas Ltda. ("IHS Brasil"), IHS Brasil detiene il 51% del capitale sociale della società. Il restante 49% è posseduto da TIM S.A.. I-Systems S.A. è la società costituita da TIM S.A. per la segregazione dei propri asset di rete e la fornitura di servizi infrastrutturali;
  • Olivetti Payments Solutions S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 1° dicembre 2021; la società ha come oggetto sociale la gestione di partecipazioni societarie, attività di studio e di ricerca, attività commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari e immobiliari.

 

Risultati preconsuntivi del Gruppo TIM per l'esercizio 2022

I ricavi totali del Gruppo TIM dell'esercizio 2022 ammontano a 15.788 milioni di euro, +3,1% rispetto al 2021 (15.316 milioni di euro). Escludendo i ricavi delle attività mobili del gruppo Oi acquisite in Brasile i ricavi consolidati ammonterebbero a 15.640 milioni di euro.

L’analisi dei ricavi totali dell'esercizio 2022 ripartiti per settore operativo in confronto all'esercizio 2021 è la seguente:

 

 

(milioni di euro)

2022

2021

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica esclusi non ricorrenti

Domestic

       11.858

            75,1

       12.505

           81,6

          (647)

           (5,2)

                    5,5

Brasile

         3.963

           25,1

         2.840

           18,5

         1.123

           39,5

                  19,2

Altre attività

              —

              —

              —

              —

              —

 

 

Rettifiche ed elisioni

(33)

(0,2)

(29)

(0,1)

              (4)

 

 

Totale consolidato

       15.788

        100,0

       15.316

        100,0

            472

             3,1

                  (0,3)

La variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo è calcolata escludendo l’effetto delle variazioni dei tassi di cambio[1] (+513 milioni di euro), nonché eventuali componenti non ricorrenti (0 milioni di euro nel 2022, 5 milioni di euro nel 2021).

I ricavi del quarto trimestre 2022 ammontano a 4.259 milioni di euro (3.976 milioni di euro nel quarto trimestre 2021).

L’EBITDA del Gruppo dell'esercizio 2022 è pari a 5.347 milioni di euro (5.080 milioni di euro nell'esercizio 2021, +5,3% in termini reported, -6,7% in termini organici). Escludendo i risultati delle attività mobili del gruppo Oi acquisite in Brasile l'EBITDA consolidato ammonterebbe a 5.238 milioni di euro.

Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi ripartiti per settore operativo dell'esercizio 2022 in confronto con l'esercizio 2021 sono i seguenti:

 

[1]  I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il real brasiliano pari a 5,43993 nell'esercizio 2022 e a 6,35936 nell'esercizio 2021; per il dollaro americano sono pari a 1,05335 nell'esercizio 2022 e a 1,18285 nell'esercizio 2021. L’impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.

(milioni di euro)

2022

2021

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica esclusi non ricorrenti

Domestic

         3.519

           65,8

         3.730

           73,4

           (211)          

            (5,7)           

                 (14,3)                

% sui Ricavi

           29,7

 

           29,8 

 

 

(0,1)pp

(3,6)pp

Brasile

         1.839

           34,4

         1.362

           26,8

            477

           35,0

                  16,4

% sui Ricavi

           46,4 

 

           48,0 

 

 

(1,6)pp

(1,2)pp

Altre attività

            (12)

           (0,2)

            (12)

           (0,2)

              —

 

 

Rettifiche ed elisioni

                1

              —

              —

              —

                1

 

 

Totale consolidato

         5.347

        100,0

        5.080

        100,0

            267

             5,3

                   (6,7)

L'EBITDA dell'esercizio 2022 sconta oneri netti non ricorrenti per complessivi 682 milioni di euro (1.144 milioni di euro nell'esercizio 2021, comprensivi di 1 milione di euro di effetto cambio).

In dettaglio:

(milioni di euro)

2022

2021

Oneri/(Proventi) non ricorrenti

 

 

Ricavi

 

 

Rettifiche ricavi

                    —

                        5

Altri proventi operativi

 

 

Recupero costi operativi

                  (23)                 

                    (13)                   

Acquisti di materie e servizi e Variazione delle rimanenze

 

 

Oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti

                    56

                     50

Costi del personale

 

 

Oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale e altri

                  572

                    367

Altri costi operativi

 

 

Altri oneri ed accantonamenti

                     77

                    735

Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)

                  682

                1.144

In particolare, gli eventi non ricorrenti dell’esercizio 2022 comprendono:

  • 572 milioni di euro di costi del personale relativi principalmente a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale correlati alle uscite di personale dirigente e non dirigente, previste anche in base all’applicazione dell’art. 4 della legge 28 giugno 2012, n. 92 ed all’ex-art. 41, comma 5bis del D.Lgs. n. 148/2015, come da accordi siglati, nel corso dell'esercizio con le OO.SS. e riferiti interamente alle società italiane della Business Unit Domestic);
  • 56 milioni di euro principalmente per oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti di trasformazione e ampliamento in ambito societario non ricorrenti in Italia e Brasile;
  • 77 milioni di euro di altri costi operativi principalmente per accantonamenti per contenziosi, transazioni, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad esse correlate, sono inclusi circa 40 milioni di euro relativi ad un accantonamento per contratti onerosi riguardante un accordo pluriennale stipulato nel corso del 2021 che impegnava la Società ad acquisti minimi e per il quale nel corso del 2022 si è manifestata l’onerosità complessiva stimata per il periodo di durata residua dell’accordo;
  •  23 milioni di euro di proventi per recupero di costi operativi.

Nell'esercizio 2021 gli oneri netti non ricorrenti registrati dal Gruppo TIM comprendevano:

  • 735 milioni di euro di altri costi operativi riferibili principalmente agli accantonamenti per contenziosi, transazioni, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad esse correlate nonché oneri connessi all'emergenza COVID-19 per accantonamenti conseguenti a un peggioramento dell'Expected Credit Loss della clientela Corporate, correlato alle evoluzioni attese del quadro pandemico.

L’importo comprende, fra gli Altri costi operativi – Altri oneri ed accantonamenti, 548 milioni di euro per l’iscrizione di Fondi Rischi contrattuali per Contratti Onerosi (IAS 37) relativi ad alcuni contratti per l'offerta di contenuti multimedia connessi alle partnership in essere.

  • 367 milioni di euro di costi del personale connessi principalmente a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale in seguito all'applicazione dell'art. 4 della legge 28 giugno 2012, n. 92, come definita negli Accordi sindacali siglati tra alcune società del Gruppo, inclusa la Capogruppo TIM S.p.A. e le Organizzazioni Sindacali;
  • 50 milioni di euro per oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti nonché a costi per acquisti relativi ad approvvigionamenti resisi necessari per la gestione dell’emergenza sanitaria;
  • 8 milioni di euro di proventi netti per rettifiche di ricavi e recupero di costi operativi.

L’EBITDA organico al netto della componente non ricorrente si attesta a 6.029 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 38,2% (6.459 milioni di euro nell'esercizio 2021, con un’incidenza sui ricavi del 40,8%).

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di euro)

2022

2021

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBITDA

                 5.347

                  5.080

                267

                   5,3

Effetto conversione bilanci in valuta

 

                     235

              (235)             

 

Oneri/(Proventi) non ricorrenti

                    682

                  1.143

              (461)             

 

Effetto conversione Oneri/(Proventi) non ricorrenti in valuta

 

                         1

                   (1)                  

 

EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente

                 6.029

                  6.459

              (430)

                  (6,7)

% sui Ricavi

                   38,2

                    40,8 

(2,6)pp

 

L’effetto della variazione dei cambi è principalmente relativo alla Business Unit Brasile.

L’EBITDA organico escluso l'utilizzo del Fondo rischi contratti onerosi dell'esercizio 2022 è pari a 5.683 milioni di euro.

L’EBITDA del quarto trimestre 2022 ammonta a 1.402 milioni di euro (731 milioni di euro nel quarto trimestre 2021).

L’EBITDA organico al netto della componente non ricorrente del quarto trimestre 2022 è pari a 1.490 milioni di euro (1.451 milioni di euro nel quarto trimestre 2021).

Il personale del Gruppo TIM al 31 dicembre 2022 è pari a 50.392 unità, di cui 40.752 in Italia (51.929 unità al 31 dicembre 2021, di cui 42.347 in Italia).

 

Nell'esercizio 2022 gli investimenti industriali e per licenze di telefonia mobile/spectrum sono pari a 4.077 milioni di euro (4.630 milioni di euro nell'esercizio 2021).

Gli investimenti industriali sono così ripartiti per settore operativo:

(milioni di euro)

2022

2021

Variazione

 

 

peso %

 

peso %

 

Domestic

            3.207

78,7

             3.377

72,9

(170)

Brasile

               870

21,3

             1.253

27,1

(383)

Altre attività

                  —

                  —

Rettifiche ed elisioni

                  —

                  —

Totale consolidato

            4.077

100,0

            4.630

100,0

(553)

% sui Ricavi

25,8

 

30,2

 

(4,4)pp

In particolare:

  • la Business Unit Domestic presenta investimenti industriali per 3.207 milioni di euro, con una quota significativa volta allo sviluppo delle reti FTTC/FTTH (comprensivi di 80 milioni di euro per acquisizioni di licenze di telecomunicazioni) con un decremento di 170 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, principalmente connesso ai processi di efficientamento e prioritizzazione della spesa messa in campo dalle Business Unit 
  • la Business Unit Brasile ha registrato nell'esercizio 2022 investimenti industriali per 870 milioni di euro (1.253 milioni di euro nell'esercizio 2021). Escludendo l'impatto dovuto alla dinamica dei tassi di cambio (+211 milioni di euro), gli investimenti industriali si riducono, rispetto all'esercizio precedente, di 594 milioni di euro. In particolare, gli investimenti industriali dell'esercizio 2021 comprendevano l'acquisizione delle frequenze per i servizi 5G (564 milioni di euro). Gli investimenti tecnologici rappresentano il 91% del totale degli investimenti industriali e sono principalmente trainati dalla copertura del BroadBand mobile per arrivare al 100% delle municipalità brasiliane, dalla copertura significativa delle capitali con la nuova tecnologia 5G SA e dalla piena integrazione della infrastruttura Oi. Oltre all'espansione del core business Mobile, la Business Unit ha proseguito con lo sviluppo del business UltraBroadBand residenziale con tecnologia FTTH (UltraFibra).

Il flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow) di Gruppo del 2022 si attesta a -0,6 miliardi di euro (assorbimento di cassa) (+1,4 miliardi di euro nell'esercizio 2021). Escludendo l'impatto derivante dai pagamenti per l’acquisizione di diritti d’uso di frequenze per servizi di telecomunicazioni in Italia e in Brasile, la generazione di cassa della gestione operativa ammonta a +1,6 miliardi di euro (+1,9 miliardi di euro nell'esercizio 2021).

L'Equity Free Cash Flow di Gruppo del 2022 ammonta a +0,6 miliardi di euro (+0,6 miliardi di euro nell'esercizio 2021).

L'Equity Free Cash Flow After Lease di Gruppo del 2022, come nell'esercizio 2021, è sostanzialmente nullo.

 

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.364 milioni di euro al 31 dicembre 2022, in aumento di 3.177 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (22.187 milioni di euro). Tale aumento è ascrivibile da un lato all’effetto positivo derivante:

 

  • dal citato flusso di cassa della gestione operativa-finanziaria;
  • dalla copertura di complessivi 1.184 milioni di euro per la cessione del 41% ed il conseguente deconsolidamento della holding Daphne 3, che detiene una partecipazione del 30,2% in Infrastrutture Wireless Italiane (“INWIT”).

 

cui si sono contrapposti gli impatti relativi:

 

  • all’acquisizione in Brasile delle attività mobili del gruppo Oi, per complessivi 1.874 milioni di euro;
  • al pagamento di frequenze di telecomunicazioni e di impegni correlati in Italia e in Brasile per 2.242 milioni di euro;
  • all’impatto contabile di rinegoziazioni di contratti di lease IFRS16, 827 milioni di euro al netto dei contratti di lease IFRS16 considerati nel valore di acquisizione di Oi (557 milioni di euro);

Per una migliore comprensione dell’informativa, nella tabella che segue sono illustrate le diverse modalità di rappresentazione dell’Indebitamento Finanziario Netto:

(milioni di euro)

31.12.2022

31.12.2021

Variazione

 

(a)

(b)

(a-b)

Indebitamento Finanziario Netto contabile

                        25.370

                        22.416

2.954

Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie

                               (6)                              

                            (229)                           

223

Indebitamento Finanziario Netto rettificato

                        25.364

                        22.187

3.177

Leasing

                        (5.349)                       

                        (4.614)                       

(735)

Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease

                        20.015

                        17.573

2.442

L’Indebitamento Finanziario Netto contabile al 31 dicembre 2022 è pari a 25.370 milioni di euro, in aumento di 2.954 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (22.416 milioni di euro). Lo storno della valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie registra una variazione di 223 milioni di euro sostanzialmente a seguito del maggior impatto dell'incremento dei tassi di interesse Euro rispetto ai tassi USD, che ha l’effetto di rivalutare le coperture in cash flow hedge. Tale variazione è rettificata nell’Indebitamento Finanziario Netto contabile non avendo effetti monetari.

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease (al netto dei contratti di lease), metrica adottata dai principali peers europei, al 31 dicembre 2022 risulta pari a 20.015 milioni di euro, in aumento di 2.442 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (17.573 milioni di euro).

 

Nel quarto trimestre del 2022 l’indebitamento finanziario netto rettificato si riduce di 140 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 (25.504 milioni di euro). 

(milioni di euro)

31.12.2022

30.9.2022

Variazione

 

(a)

(b)

(a-b)

Indebitamento finanziario netto contabile

                        25.370

                        25.499

(129)

Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie

                               (6)                              

                                 5

(11)

Indebitamento finanziario netto rettificato

                        25.364

                        25.504

(140)

Così dettagliato:

 

 

 

Totale debito finanziario lordo rettificato

                        31.682

                        32.671

(989)

Totale attività finanziarie rettificate

                        (6.318)

                         (7.167)

849

Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM è pari a 9.001 milioni di euro ed è calcolato considerando:

  • la "Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti" e i "Titoli correnti diversi dalle partecipazioni" per complessivi 5.001 milioni di euro (9.153 milioni di euro al 31 dicembre 2021), comprensivi anche di 494 milioni di euro di pronti contro termine scadenti entro febbraio 2023;
  • l’ammontare della Sustainability-linked Revolving Credit Facility pari a 4.000 milioni di euro, totalmente disponibile.

Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie (correnti e non) di Gruppo in scadenza per i prossimi 18 mesi.

 

I risultati preconsuntivi delle Business Unit

Domestic

I ricavi della Business Unit Domestic ammontano a 11.858 milioni di euro, in diminuzione di 647 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (-5,2%). In termini organici si riducono di 685 milioni di euro (-5,5% rispetto all'esercizio 2021).

I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 10.799 milioni di euro (-384 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, -3,4%) e scontano gli impatti del contesto competitivo sulla customer base nonché una riduzione dei livelli di ARPU; in termini organici, si riducono di 422 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (-3,8%).

In dettaglio:

  • i ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso sono pari, in termini organici, a 8.276 milioni di euro, con una variazione negativa rispetto all' esercizio 2021 (-3,8%) dovuta prevalentemente alla diminuzione degli accessi dei livelli di ARPU ed alla presenza nell'esercizio 2021, di transazioni non ripetibili sul segmento Wholesale, parzialmente compensata dalla crescita dei ricavi da soluzioni ICT (+308 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, +22,7%);
  • i ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile sono pari a 3.060 milioni di euro (-91 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, -2,9%) principalmente per effetto della contrazione della customer base connessa a linee Human e dei livelli di ARPU.

 

I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari, in termini organici, a 1.059 milioni di euro nell'esercizio 2022, in diminuzione di 263 milioni di euro rispetto all' esercizio 2021, in maggior parte attribuibile al comparto Fisso Retail.

Si segnala che i ricavi del 2022 comprendono circa 50 milioni di euro relativi a quota parte dell’accordo commerciale siglato nel 2022 da TIM e FiberCop con Open Fiber che prevede che Open Fiber acquisti da FiberCop, nelle cosiddette aree bianche, il diritto d’uso (IRU) per infrastrutture aeree e collegamenti d’accesso alla casa del cliente.

Relativamente ai segmenti di mercato della Business Unit Domestic si segnalano le seguenti dinamiche rispetto all'esercizio 2021:

  • Consumer (il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia e internet gestiti e sviluppati per le persone e le famiglie nel Fisso e nel Mobile, dalla telefonia pubblica, dalle attività di caring e gestione amministrativa dei clienti; è inclusa la società TIM Retail, che coordina l’attività dei negozi di proprietà): in termini organici, i ricavi del segmento Consumer sono pari a 4.736 milioni di euro (-527 milioni di euro, -10,0%) e presentano un andamento, rispetto all'esercizio 2021, che sconta l’impatto dello sfidante contesto competitivo. La dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi, che sono pari a 4.231 milioni di euro, con una diminuzione di 339 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (-7,4%).

In particolare:

•      i ricavi da Servizi del Mobile ammontano, in termini organici, a 1.885 milioni di euro (-120 milioni di euro, -6,0% rispetto all'esercizio 2021). Permane l’impatto della dinamica competitiva seppur con una minore riduzione della customer base calling; in riduzione i ricavi da traffico entrante per la progressiva riduzione delle tariffe di interconnessione;

•      i ricavi da Servizi del Fisso ammontano, in termini organici, a 2.369 milioni di euro (-231 milioni di euro, -8,9% rispetto all'esercizio 2021), prevalentemente per effetto della riduzione dei livelli di ARPU e della minore customer base che nell'esercizio 2021 beneficiava dei programmi di incentivazione del Governo, quali il riconoscimento dei voucher per redditi ISEE inferiori a 20.000 euro. Si evidenzia la crescita dei clienti UltraBroadBand.

I ricavi Handset e Bundle & Handset del segmento Consumer sono pari a 505 milioni di euro, in riduzione di 188 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (-27,1%), il delta è principalmente dovuto al termine del programma voucher fase 1 con la riduzione delle vendite di PC e Tablet.

 

  • Business (il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia, dati, internet e soluzioni ICT gestiti e sviluppati per la clientela delle PMI (Piccole e medie imprese), SOHO (Small Office Home Office), Top, Public Sector, Large Account ed Enterprise nel Fisso e nel Mobile. Sono incluse le società: Olivetti, TI Trust Technologies, Telsy e il gruppo Noovle): in termini organici, i ricavi del segmento Business sono pari a 4.144 milioni di euro (+27 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, +0,6%, di cui +2,7% per la componente dei ricavi da servizi stand alone). In particolare:

•      i ricavi totali del Mobile evidenziano una performance organica in linea rispetto all'esercizio 2021 come anche i ricavi da servizi stand alone;

•      i ricavi totali del Fisso hanno evidenziato una variazione di +27 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (+0,8%); i ricavi da servizi mostrano infatti una crescita del +3,4%, principalmente trainati dall’incremento dei ricavi da servizi ICT.

  • Wholesale National Market (il perimetro di riferimento è costituito dalla gestione e sviluppo del portafoglio dei servizi wholesale, regolamentati e non, diretti agli operatori di telecomunicazioni del mercato domestico sia del Fisso che del Mobile, e degli MVNOs. Sono incluse le società: TI San Marino e Telefonia Mobile Sammarinese): il segmento Wholesale National Market presenta nell'esercizio 2022 ricavi pari a 1.948 milioni di euro, in diminuzione rispetto all'esercizio 2021 di 159 milioni di euro (-7,6%), con una performance negativa dovuta prevalentemente alla presenza, nell'esercizio 2021, di transazioni non ripetibili.
  • Wholesale International Market (in tale ambito sono ricomprese le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle che opera nel mercato dei servizi internazionali voce, dati e internet destinati agli operatori di telecomunicazioni fisse e mobili, agli ISP/ASP (mercato Wholesale) e alle aziende multinazionali attraverso reti proprietarie nei mercati Europei, nel Mediterraneo e in Sud America): i ricavi dell'esercizio 2022 del segmento Wholesale International Market sono pari a 992 milioni di euro, in riduzione rispetto all'esercizio 2021 (-16 milioni di euro, -1,6%), per effetto principalmente della riduzione delle partite one off rispetto all’esercizio 2021. Nel mix di ricavi si registra una crescita dei ricavi dati ricorrenti (ad alta marginalità) a cui si affianca una strategia di razionalizzazione dei ricavi voce.

L’EBITDA dell'esercizio 2022 della Business Unit Domestic è pari a 3.519 milioni di euro, (-211 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, -5.7%), con un'incidenza sui ricavi pari al 29,7% (-0,1 punti percentuali rispetto all'esercizio 2021).

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 4.174 milioni di euro, (-698 milioni di euro rispetto nell'esercizio 2021, -14,3%). In particolare, l’EBITDA dell'esercizio 2022 sconta partite non ricorrenti per 655 milioni di euro, mentre l'esercizio 2021 scontava un impatto complessivo di 1.137 milioni di euro di partite non ricorrenti, di cui 26 milioni di euro ricollegabili all'emergenza Covid-19 in Italia.

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di euro)

2022

2021

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBITDA

                 3.519

                  3.730

              (211)

                  (5,7)

Effetto conversione bilanci in valuta

 

                         5

                  (5)                 

 

Oneri/ (Proventi) non ricorrenti

                    655

                   1.137

              (482)             

 

EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente

                 4.174

                  4.872

              (698)

               (14,3)

L’EBITDA del quarto trimestre 2022 è pari a 878 milioni di euro (+527 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021).

L’EBITDA organico escluso l'utilizzo del Fondo rischi contratti onerosi dell'esercizio 2022 è pari a 3.828 milioni di euro.

Il personale al 31 dicembre 2022 è pari a 40.984 unità (42.591 unità al 31 dicembre 2021).

Brasile (cambio medio real/euro 5,43993)

I ricavi dell'esercizio 2022 della Business Unit Brasile (gruppo TIM Brasil) ammontano a 21.531 milioni di reais (18.058 milioni di reais nell'esercizio 2021, +19,2%). Escludendo i ricavi delle attività mobili del gruppo Oi (Cozani, acquisita il 20 aprile 2022), i ricavi dell'esercizio 2022 sono pari a 20.759 milioni di reais.

L'accelerazione è stata determinata dai ricavi da servizi (20.829 milioni di reais rispetto ai 17.497 milioni di reais nell'esercizio 2021, +19,0%) con i ricavi da servizi di telefonia mobile in crescita del 19,8% rispetto all'esercizio 2021. Questa performance è riconducibile principalmente al recupero continuo dei segmenti pre-paid e post-paid. I ricavi da servizi di telefonia fissa hanno mostrato una crescita del 7,6% rispetto al 2021, determinata soprattutto dal ritmo di espansione di TIM Live.

I ricavi da vendite di prodotti si sono attestati a 702 milioni di reais (561 milioni di reais nell'esercizio 2021).

I ricavi del quarto trimestre 2022 ammontano a 5.825 milioni di reais, in crescita del 21,4% rispetto al quarto trimestre 2021 (4.799 milioni di reais). Escludendo i ricavi di Cozani, i ricavi del quarto trimestre 2022 crescono di 1.204 milioni di reais (+ 25,1%).

L’ARPU mobile dell'esercizio 2022 è stato di 26,1 reais (26,4 reais nell'esercizio 2021). La riduzione è connessa all'acquisizione della base clienti del gruppo Oi.

Le linee mobili complessive al 31 dicembre 2022 sono pari a 62,5 milioni, +10,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (52,1 milioni) principalmente a seguito dell'acquisizione della base clienti di Cozani. L'incremento complessivo è relativo al segmento pre-paid per +6,0 milioni e al segmento post-paid per +4,4 milioni e connesso all'acquisizione della base clienti del gruppo Oi. Al 31 dicembre 2022 i clienti post-paid rappresentano il 43,6% della base clienti (43,9% a dicembre 2021).

Le attività BroadBand di TIM Live hanno registrato, al 31 dicembre 2022, una crescita netta positiva della base clienti di 31 mila unità rispetto al 31 dicembre 2021. Inoltre, la base clienti continua a concentrarsi nelle connessioni ad alta velocità, con più del 50% che supera i 100Mbps.

L'EBITDA dell'esercizio 2022 ammonta a 9.993 milioni di reais (8.661 milioni di reais nell'esercizio 2021, + 15,4%) e il margine sui ricavi è pari al 46,4% (48,0% nell'esercizio 2021).

L'EBITDA dell'esercizio 2022 sconta oneri non ricorrenti per 128 milioni di reais principalmente connessi allo sviluppo di progetti non ricorrenti e processi di riorganizzazione aziendale.

L'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente è in crescita del 16,4% ed è calcolato come segue:     

(milioni di reais)

2022

2021

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBITDA

                 9.993

8.661

1.332

15,4

Oneri/(Proventi) non ricorrenti

128

36

92

 

EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente

               10.121

8.697

1.424

16,4

La crescita dell'EBITDA è attribuibile ai maggiori ricavi oltre che al consolidamento di Cozani (579 milioni di reais).

Il relativo margine sui ricavi, in termini organici si attesta al 47,0% (48,2% nell'esercizio 2021).

L’EBITDA del quarto trimestre 2022 è pari a 2.824 milioni di reais, in crescita del 16,3% rispetto al quarto trimestre 2021 (2.429 milioni di reais).

Al netto degli oneri non ricorrenti il margine sui ricavi del quarto trimestre 2022 si attesta al 49,1% (50,9% nel quarto trimestre 2021).

Il personale al 31 dicembre 2022 è pari a 9.395 unità (9.325 unità al 31 dicembre 2021).

 

 

I risultati preconsuntivi di TIM S.p.A.

I ricavi dell'esercizio 2022 sono pari a 12.098 milioni di euro (12.397 milioni di euro nell'esercizio 2021), con un decremento di 299 milioni di euro, pari a -2,4%.

I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 10.393 milioni di euro (-264 milioni di euro rispetto all’esercizio 2021, pari a -2,5%) e risentono degli effetti del contesto competitivo sulla customer base e una riduzione dei livelli di ARPU. In particolare, sono in diminuzione sia i ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile (-68 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, -2,2%), sia i ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso (-196 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, -2,6%) da attribuire al peggioramento del segmento Retail.

 

I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 1.711 milioni di euro nell’esercizio 2022 in diminuzione di 35 milioni di euro rispetto al 2021, principalmente a seguito dei minori ricavi di vendita del mercato Mobile.

 

L’EBITDA dell'esercizio 2022 è pari a 2.086 milioni di euro (2.637 milioni di euro nell'esercizio 2021), con un’incidenza sui ricavi del 17,2%, in decremento di 4,1 punti percentuali rispetto all'esercizio 2021 (21,3%).

L’EBITDA organico - al netto della componente non ricorrente - si attesta a 2.706 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 22,4% (30,4% nel 2021) e registra una riduzione di 1.065 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021. TIM S.p.A. ha registrato nel 2022 oneri netti non ricorrenti per complessivi 620 milioni di euro.

Gli oneri non ricorrenti comprendono, fra gli altri, accantonamenti per contenziosi, transazioni e sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlati, passività con clienti e/o fornitori passività e accantonamenti per contratti onerosi, nonché oneri connessi a riorganizzazione/ristrutturazione aziendale.

Nell'esercizio 2021 TIM S.p.A. ha registrato oneri netti non ricorrenti per complessivi 1.134 milioni di euro, connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale ed accantonamenti per contenziosi, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate a passività con clienti e/o fornitori e a oneri connessi a riorganizzazione/ristrutturazione aziendale nonché alle rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.

 

Indicatori After Lease

Al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare, a seguito dell’adozione dell’IFRS 16 il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:

EBITDA AFTER LEASE GRUPPO TIM 

(milioni di euro)

4° Trimestre

2022

4° Trimestre

2021

Variazioni

2022

2021

Variazioni

 

 

 

assolute

%

 

 

assolute

%

EBITDA ORGANICO  esclusa componente non ricorrente

            1.490

             1.451

         39

        2,7

            6.029

            6.459

     (430)

(6,7)

Canoni per leasing

              (280)             

              (225)             

       (55)      

    (24,4)

           (1.034)          

              (871)             

     (163)    

(18,7)

EBITDA After Lease (EBITDA-AL)

             1.210

             1.226

       (16)

      (1,3)

            4.995

            5.588

     (593)

(10,6)

EBITDA AFTER LEASE DOMESTIC

(milioni di euro)

4° Trimestre

2022

4° Trimestre

2021

Variazioni

2022

2021

Variazioni

 

 

 

assolute

%

 

 

assolute

%

EBITDA ORGANICO  esclusa componente non ricorrente

                959

            1.001

       (42)

    (4,2)

             4.174

             4.872

     (698)

(14,3)

Canoni per leasing

              (131)             

              (128)             

         (3)        

    (2,3)   

              (512)             

              (509)             

         (3)        

(0,6)

EBITDA After Lease (EBITDA-AL)

               828

                873

       (45)

    (5,2)

             3.662

            4.363

     (701)

(16,1)

EBITDA AFTER LEASE BRASILE

(milioni di euro)

4° Trimestre

2022

4° Trimestre

2021

Variazioni

2022

2021

Variazioni

 

 

 

assolute

%

 

 

assolute

%

EBITDA ORGANICO  esclusa componente non ricorrente

                531

                455

         76

   16,9

             1.863

             1.599

       264

16,4

Canoni per leasing

              (149)             

                (97)               

       (52)      

  (53,6) 

              (522)             

              (362)             

     (160)    

(44,2)

EBITDA After Lease (EBITDA-AL)

                382

                358

         24

      7,6

             1.341

             1.237

       104

8,5

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO AFTER LEASE GRUPPO TIM

(milioni di euro)

31.12.2022

31.12.2021

Variazione

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato

                     25.364

                     22.187

                        3.177

Leasing

                     (5.349)                    

                     (4.614)                    

                         (735)                        

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato - After Lease

                     20.015

                      17.573

                       2.442

EBITDA ADJUSTED AFTER LEASE TIM S.p.A.

(milioni di euro)

2022

2021

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente

                 2.706

                   3.771

           (1.065)

               (28,2)

Canoni per leasing

                  (495)                 

                   (503)                  

                    8

(1,6)

EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL)

                 2.211

                  3.268

           (1.057)

(32,3)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO AFTER LEASE TIM S.p.A.

(milioni di euro)

31.12.2022

31.12.2021

Variazione

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato

21.709

                        20.612

                   1.097

Leasing

(3.006)

                         (3.127)                        

                      121

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato - After Lease

18.703

                        17.485

                   1.218

EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2022

TIM colloca con successo un bond da 850 milioni di euro con scadenza di 5 anni

Si veda il comunicato stampa diffuso in data 20 gennaio 2023.

TIM: ricevuta da KKR un’offerta non vincolante per l’acquisto di Netco

Si vedano i comunicati stampa diffusi in data 2 e 6 febbraio 2023.

 

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Adrian Calaza Noia, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art. 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile preconsuntiva contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

 

Roma, 14 febbraio 2023

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