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Telecom Italia: fa tappa a Bari il tour “Anche io ho qualcosa da dire” sulla tutela dei minori online

Nella città pugliese, da oggi fino al 22 novembre  incontri in scuole, auditorium e sale conferenze realizzati con il contributo di esperti, professionisti e addetti ai lavori. Il progetto ha ricevuto l’attenzione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in un messaggio nella tappa inaugurale ha sottolineato la necessità da parte dei giovani di un uso consapevole di Internet

Dopo Genova, Catanzaro e Bari il tour toccherà entro l’anno anche Trento

18/11/2013 - 17:00

Ha preso il via oggi all’Aula Magna della Corte d’Appello di Bari il terzo appuntamento del tour Anche io ho qualcosa da dire, l’iniziativa che Telecom Italia dedica alla sensibilizzazione ed educazione dei giovani all’uso delle nuove tecnologie. Dopo Genova e Catanzaro sarà la città pugliese la “capitale” della tutela dei minori online.

Da oggi fino al 22 novembre Bari ospiterà numerosi interventi e incontri mirati in particolare alle scuole, con l’obiettivo di sensibilizzare non solo gli studenti ma anche chi normalmente siede in cattedra.

Nel capoluogo barese si illustreranno inoltre i risultati della ricerca, frutto della collaborazione tra Telecom Italia e il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, che ha permesso di valutare, attraverso il racconto dei diretti interessati, il rapporto tra le nuove generazioni e la Rete: un campione di oltre 1500 studenti dell’età media di 14 anni ha consentito di radiografare l’universo dei teen-ager, rilevandone interessi e tendenze. È quindi emerso che il 52,9% dei ragazzi si è avvicinato a Internet con la guida o l’aiuto di qualcuno e solo nel 4,1% dei casi l’ausilio è arrivato dalla scuola o dagli insegnanti.

Il progetto è curato da Umberto Rapetto, Direttore Iniziative e Progetti Speciali di Telecom Italia (già Generale della Guardia di Finanza, comandante del Gruppo Anticrimine Tecnologico ed esperto di sicurezza informatica). “L’85,8% dei giovanissimi è iscritto a Facebook - ha spiegato Rapetto - ma solamente il 55,1% ne conosce regole e condizioni d’uso. La mancata consapevolezza dei comportamenti online trova radice in una ridotta informazione e la latitanza degli educatori è alla base di tanti episodi spiacevoli che purtroppo hanno Internet come sfondo. La ricerca permette di conoscere altri dati interessanti, ad esempio che il 62,1% dei ragazzi pubblica foto o video in Rete”.

La dottoressa Rosa Marotta, specialista in neuropsichiatria infantile e ricercatrice del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università Magna Grecia, ha aggiunto che “è preoccupante sapere che il 15,3% del campione esaminato ha ammesso di aver utilizzato Internet per fare dispetti o vendicarsi e il 42,9% per insultare o litigare con qualcuno”.

Dopo Bari, il tour toccherà entro l’anno anche Trento (9-13 dicembre).

Bari, 18 novembre 2013

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