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Il futuro è a forma di nuvola

Un terzo delle più importanti aziende al mondo considera gli investimenti nel cloud una priorità, e pensa di passare a a passare nei prossimi anni a un modello interamente basato sulla nuvola: vediamo perché.

19/12/2019 - 12:37

Se c’è una tecnologia che ha modificato le nostre abitudini senza quasi che ce ne rendessimo conto, questa è sicuramente il cloud. Dalla possibilità di caricare tutti i nostri documenti su piattaforme di file storage, ai software che permettono di lavorare in remoto condividendo materiale e contenuti con tutti i colleghi; fino ai servizi professionali che ospitano l’intera infrastruttura informatica delle grandi aziende: la “nuvola” ha cambiato il modo di vivere online e ha reso la nostra esperienza utente più semplice, efficiente e veloce.

Nonostante sia già oggi una delle tecnologie più diffuse, la crescita del cloud non accenna a fermarsi: secondo un recente rapporto di Gartner, il mercato globale è cresciuto nel 2019 del 17,5%, passando da 182 miliardi di dollari a 214 miliardi. Ma questo è solo l’inizio: si stima che nel 2022 il cloud raggiungerà i 331 miliardi, quasi raddoppiando il valore odierno.

Perché questa crescita vertiginosa? Prima di tutto, perché – sempre secondo lo studio di Gartner – oltre un terzo delle più importanti aziende al mondo considera gli investimenti nel cloud una priorità. Non solo: circa il 30% delle imprese è intenzionata a passare nei prossimi anni a un modello cloud-only, in cui tutta l’infrastruttura tecnologica è quindi basata sulla nuvola.

Ed è proprio per sostenere la trasformazione digitale delle imprese che TIM ha siglato una partnership con Google Cloud. Questo accordo le consentirà di diventare il principale player italiano nell’offerta di servizi Cloud ed Edge Computing, accelerando ulteriormente la digitalizzazione delle aziende italiane, dalle PMI alla grande industria. Per supportare questo sviluppo, TIM investirà nella costruzione di nuovi data center proprietari all'avanguardia (fino al livello Tier IV), e assumerà fino a 800 ingegneri specializzati in cloud.

I tre fattori del cloud

Il successo delle soluzioni in cloud si può sintetizzare attraverso tre elementi: flessibilità, scalabilità, sicurezza. Per la maggior parte delle imprese, affidare alla nuvola la propria infrastruttura di rete è la soluzione migliore, perché consente di accedere a essa attraverso internet indipendentemente dal luogo fisico in cui ci si trova. Una soluzione che offre un’impareggiabile flessibilità.

La scalabilità è un fattore ancora più evidente: oggi, un’azienda in espansione che non usa il cloud potrebbe avere la necessità di acquistare altri server o addirittura costruire nuovi data center, sostenendo ingenti costi e con il rischio, in futuro, di ritrovarsi con un eccesso di hardware inutilizzato. Con il cloud, invece, si può sostenere la crescita di dati e servizi solo modificando il proprio piano di abbonamento, conservando la possibilità di ridurre lo spazio utilizzato nel momento in cui le necessità dovessero diminuire.

Infine, la sicurezza: utilizzare i servizi in cloud significa affidarsi a realtà che si occupano della manutenzione e difesa dell’intera infrastruttura, liberando le aziende – soprattutto quelle più piccole – da un compito complesso, che richiede importanti investimenti e che troppo spesso non viene svolto internamente in modo ottimale.

Vivere nel cloud

Il cloud diventa quindi un elemento cruciale per il mondo aziendale, che offre sicurezza, risparmi ed efficienza. Ma un ulteriore salto avverrà con la crescente integrazione del cloud e del 5G. La nuova generazione di trasmissione dati mobile – che ha una velocità media per utente di almeno 1 gigabit e una latenza che passerà dai 20/40 millisecondi di oggi fino a circa 2 millisecondi – renderà il cloud la scelta base per chiunque utilizzi internet e il web, compresi i normali utenti.

Perché archiviare film, musica, video, fotografie e altri documenti pesanti sul proprio computer o addirittura sullo smartphone, quando si possono caricare sul cloud, conservandoli in sicurezza e avendoli a disposizione in qualunque momento, indipendentemente dal dispositivo che si sta utilizzando? L’assenza di memoria su smartphone potrebbe così diventare un problema del passato, perché grazie al 5G caricare e scaricare file pesanti anche svariati gigabyte sarà questione di pochi secondi. Inevitabilmente, conservare documenti all’interno dei dispositivi diventerà una scelta sempre meno conveniente e utilizzata.

C’è di più: grazie alla combinazione di cloud e 5G, il concetto di internet in mobilità assumerà un nuovo significato, liberando inedite opportunità in campo professionale e nell’industria dell’intrattenimento. I videogiochi in streaming – e quindi ospitati sul cloud – potranno essere utilizzati anche in mobilità, senza preoccuparsi che la banda e la memoria dello smartphone siano sufficienti; allo stesso tempo, sarà possibile sperimentare la realtà virtuale e aumentata senza collegarsi a una connessione wifi o scaricare tutto il software necessario sui propri dispositivi.

Anche l’esperienza dello smart working e del lavoro in mobilità si evolverà ulteriormente. Il cloud e il 5G renderanno l’ambiente di lavoro digitale ancora più simile all’esperienza fisica. La combinazione di queste due innovazioni tecnologiche permetterà infatti di scambiarsi documenti e materiali in tempi quasi istantanei e di effettuare videoconferenze in alta definizione anche da smartphone.

Gradualmente, tutto il mondo digitale – dai file più piccoli fino alle intere infrastrutture aziendali – sarà ospitato sul cloud, una tecnologia che diventerà sempre di più parte integrante della nostra esperienza quotidiana.

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