Essere Main Partner di “Matera 2019 – Capitale Europea della cultura” è qualcosa di talmente straordinario che non può non distinguersi tra i diversi annunci di progetti aziendali a sostegno del patrimonio culturale. A Matera TIM sarà infatti molto più di un semplice "abilitatore tecnologico", condividendo con la splendida città lucana l'opportunità - ma anche la sfida - di dimostrare che il rilancio del Sud possa passare anche e soprattutto dall'innovazione.
In questo 2019 cruciale per la sua storia, Matera si assume una grande responsabilità, che affronterà facendo leva da un lato sul suo immenso patrimonio storico e artistico, dall'altro sulla transizione digitale.
Digitalizzare una Capitale Europea della Cultura significa davvero avere le spalle larghe: sia sotto il profilo delle conoscenze, che devono spaziare dalle competenze tecniche a quelle umanistiche, sia dal punto di vista infrastrutturale. Inoltre, è necessario lavorare con partner che creino la rete, oltre a sviluppare servizi e applicazioni.
Dopo aver condotto insieme ad altri importanti player del settore le sperimentazioni del progetto BariMatera5G, TIM ha quindi raccolto la sfida di accompagnare Matera attraverso le centinaia di eventi culturali previsti per l'occasione costruendo servizi che dureranno anche negli anni successivi. Lo faremo portando non solo la connettività 5G con le sue applicazioni, ma innescando in prima persona il circolo virtuoso che si sviluppa digitalizzando le ricchezze del territorio e mettendole a disposizione delle persone, senza vincoli di tempo e spazio.
Il Panel di Presentazione di Matera 2019 alla Camera dei Deputati
Come è stato sottolineato in un incontro dedicato a Matera 2019 presso la Camera dei Deputati lo scorso 12 Febbraio, nella competizione globale per la leadership turistica e culturale troppo spesso il nostro Paese offre l'impressione di non sfruttare completamente il vantaggio implicito del suo straordinario patrimonio culturale, frutto della sovrapposizione e dell'incrocio delle principali civiltà nate nel bacino del Mediterraneo.
Se una volta il successo di una offerta turistica dipendeva essenzialmente dall'ospitalità, dalle strutture alberghiere, e dalla rete di trasporto fisico, che rendeva raggiungibili e fruibili i point of interest direttamente ai visitatori, oggi la gara si gioca e si vince molto prima. In particolare si vince rendendo attraente il territorio e le sue ricchezze creando quelle che ormai si chiamano propaggini digitali: tutti i dati e le esperienze digitali legate a ciascun particolare museo, monumento, tesoro artistico, culturale, archeologico e enogastronomico che possono essere fruite in rete, in qualsiasi momento e da qualsiasi punto del mondo.
Nello sviluppare questa proposta di valore Mario Di Mauro, Chief Innovation & Customer Experience di TIM, intervenendo all'incontro organizzato alla Camera ha sottolineato la necessità di un approccio orientato all'ascolto delle realtà locali: "Non dobbiamo avere la pretesa di imporre le applicazioni digitali. Piuttosto, è opportuno costruirle in un ecosistema vicino alle esigenze dei territori: ambiente, cultura, turismo, mobilità, sicurezza, e tutto ciò di cui i territori hanno bisogno."
Ancora più importante, tutti questi aspetti devono fare sistema: tra loro, ma anche tra dati generati dalle istituzioni culturali e used generated content, i contenuti creati dagli utenti con la loro interazione diretta. Per farlo, TIM ha messo a disposizione tutte le proprie tecnologie e competenze per costruire un patrimonio digitale destinato a rimanere nel tempo, ben oltre la scadenza del 2019.
“Vogliamo contribuire a valorizzare l’inestimabile patrimonio artistico e culturale di Matera attraverso la tecnologia - ha dichiarato il Presidente di TIM Fulvio Conti, in occasione della cerimonia di inaugurazione dello scorso 19 Gennaio. "Vogliamo farlo uscire dai confini territoriali e renderlo fruibile a tutti, da chiunque e in qualsiasi luogo. Un nuovo modo di fare cultura che al tempo stesso coinvolge anche emotivamente, restituendo informazione e conoscenza”.
Il progetto che più di ogni altro incarna questa visione è indubbiamente “Matera Immersiva”, che TIM sta realizzando, in stretta collaborazione con l’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici della Regione Basilicata, sfruttando anche le potenzialità del 5G. Si tratta di una delle prime applicazioni cloud native dove l'intero patrimonio culturale della città viene digitalizzato e indicizzato in rete.
Questo straordinario database è poi richiamabile da tutti i partner del territorio - in particolare imprese culturali, agenzie creative, startup tecnologiche e di ricerca - per lo sviluppo di soluzioni di Turismo Digitale & Virtual Reality.
Nella “Matera Content Pool” saranno presenti immagini in altissima risoluzione (fino a 8K), ma anche ricostruzioni tridimensionali e video 360, per la divulgazione e la promozione di Matera e dell'intera Basilicata in un formato flessibile e facilmente personalizzabile per le applicazioni più varie. L'indicizzazione dei contenuti permetterà di sviluppare percorsi costruiti intorno a diverse “chiavi” di lettura del territorio: patrimonio storico-archeologico; patrimonio geologico-ambientale; patrimonio artistico; patrimonio demo-etno-antropologico.
La partnership con la Capitale Europea della Cultura 2019 suggella un impegno di TIM che dura ormai da qualche anno in questo territorio. Oltre a potersi considerare una delle prime "città 5G" in Europa, a Matera la posa della fibra ottica di TIM ha consentito di completare il collegamento della quasi totalità del territorio comunale, con una copertura complessiva pari a circa 23.000 unità immobiliari.
In totale TIM ha già investito a Matera oltre 3 milioni di Euro in infrastrutture di rete di nuova generazione, confermando la sua attenzione all'innovazione e alla diffusione di servizi che mirano alla crescita sostenibile dell’economia locale e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.