Fra le esigenze principali, per cui abbiamo rilevato interesse del mercato in ambito manufacturing, la flessibilità nei processi produttivi è sicuramente uno dei punti cardine. In ambito automazione industriale, abbiamo registrato l’interesse di diverse aziende con sedi dislocate sul territorio nazionale, che hanno la necessità di raccogliere ed aggregare centralmente dati da un numero elevato di sensori IoT, trasmettere i flussi video di telecamere e termocamere per scopi di sicurezza, garantire la connettività voce e dati fra i dipendenti (Push-To-Talk), oltre ad abilitare use case di realtà aumentata e virtuale (AR/VR), anche per la “smart maintenance”. Oltre alla connettività fra diversi stabilimenti, nei casi di aziende manifatturiere con un singolo impianto industriale, la flessibilità della connettività wireless, unita all’affidabilità dei servizi gestiti dall’operatore mobile su frequenze licenziate, si traduce nello scenario di “cable replacement”. In questo contesto la connettività senza fili può aumentare in modo consistente l’efficienza nella riconversione degli impianti industriali, storicamente cablati, accelerando l’adattamento periodico delle linee ai rinnovati processi produttivi, riducendo i periodi di fermo macchina. Nel contesto industriale la presenza dei robot diventa fondamentale per ridurre il rischio del personale, ad esempio nelle zone soggette ad elevate temperature. In questo contesto un robot antropomorfo può essere programmato e pilotato dall’esterno della zona a rischio tramite connettività di rete mobile, che garantisce libertà di movimento e tempi di controllo ridotti, grazie al dispiegamento dell’intera rete “on-premise”. Questi sono solo alcuni esempi degli scenari più ricorrenti che registriamo in ambito manufacturing, dove le reti private giocheranno progressivamente un ruolo chiave per abilitare nuovi use case innovativi (Fig.B), proponendosi come abilitatore tecnologico, che sostituisca le altre reti di accesso già dispiegate, diventando una “rete unica” pronta per le evoluzioni future dei processi produttivi.
