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Redazione ufficio stampa

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Coronavirus

Separati dal virus, connessi dal digitale

È in momenti complicati come quello che stiamo affrontando che il digitale mostra quanto sia fondamentale: diventa il vero tessuto connettivo della nostra società. In una fase in cui gran parte della popolazione si trova in casa, le nuove tecnologie permettono di restare in contatto con i nostri affetti, scoprire nuovi modi di trascorrere il tempo in famiglia, proseguire gli studi e continuare a lavorare anche se gli uffici sono chiusi.

26/03/2020 - 16:43

Le infrastrutture a sostegno dei cittadini

Ma i cittadini devono soprattutto poter contare sui servizi essenziali, di pubblica utilità, basati su infrastrutture che permettano agli operatori di svolgere il proprio lavoro e comunicare efficacemente, anche grazie all’ausilio della rete.  È cruciale che il servizio funzioni con continuità ed efficienza.

Questo è stato il principale impegno di TIM, in questi giorni in cui il traffico sulla rete fissa è raddoppiato rispetto alle settimane precedenti alla crisi e quello sul mobile è aumentato del 30%. Per gestire questi volumi assicurando continuità e affidabilità del servizio, TIM ha aumentato la capacità della rete, attraverso le riserve disponibili, eliminando ogni possibile collo di bottiglia, con 5.000 cabinet attivati per coprire più di 1.000 comuni nelle zone del paese non ancora coperte dalla rete a banda larga. 

Sono le stesse infrastrutture necessarie per attivare i numeri verdi di emergenza per la popolazione in cerca di risposte e chiarimenti sul Coronavirus, per le sale operative a supporto della Protezione Civile, per la  messa in funzione dei nuovi ospedali da campo. Nel caso della Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia, TIM ha allestito in sole 15 ore una sala collocata presso una delle sedi di Milano, con 100 postazioni di lavoro che rispondono 24 ore su 24 alle chiamate, grazie anche al contributo di 60 volontari opportunamente formati e che hanno ricevuto solo nei primi giorni oltre 700mila chiamate.

In prima linea, però, sono soprattutto i medici e gli ospedali. E per contribuire attivamente al successo della battaglia contro il Coronavirus, Fondazione TIM ha deciso di donare un milione di euro all’Ospedale San Raffaele, al Consorzio per la Ricerca Sanitaria - CORIS, all’Ospedale Spallanzani e all’Istituto Nazionale Tumori IRCCS.

 

La scuola digitale e l’ufficio smart 

Con le scuole chiuse, l’Italia sta scoprendo rapidamente le potenzialità dell’e-learning. Uno strumento nato per essere complementare all’insegnamento tradizionale, ma che oggi permette agli studenti di non fermare la loro istruzione e di mantenersi attivi e impegnati. 

Con Google, TIM WeSchool, insieme ad altri partner, aiutano scuole, dirigenti e docenti nell'adozione di piattaforme gratuite per creare classi digitali, condividere contenuti, verificare l'apprendimento e fare video-lezioni a distanza. Con in più un servizio di helpdesk di TIM che offre assistenza su come collegare i dispositivi, creare gli account e gestire le lezioni. È in momenti come questi che emerge ancora più l’importanza di saper utilizzare gli strumenti online. Non a caso l’help desk è un’iniziativa che rientra fra le molte di Operazione Risorgimento Digitale, un grande progetto di educazione al web, con un programma di informazione e formazione per insegnare internet agli Italiani giovani e anziani, dal nord al sud.

E poi le nostre case che diventano uffici virtuali, sfruttando tutti i servizi che la rete rende possibili, a partire dalle videoconferenze e le app di messaggistica pensate per i professionisti. Lo smart working è una modalità di lavoro che la stessa TIM sperimenta da anni e che permette oggi a 32mila dipendenti di lavorare da casa.  

Una modalità che risponde alle esigenze eccezionali di questo periodo, fondamentale per combattere la propagazione dell’epidemia e da estendere al maggior numero di persone possibili. Per questo TIM ha dato accesso libero per due mesi al servizio TIM Work Smart alle grandi aziende legate alla Pubblica Amministrazione, indipendentemente dall’area geografica. 

 

Le persone dietro la tecnologia 

Chiusi nelle nostre case, il digitale ci aiuta a restare più vicini. I raduni con i parenti e gli amici sono sostituiti dalle videochiamate di gruppo, le piattaforme di messaggistica e i social network ci consentono di essere sempre in contatto con i nostri cari, di scambiarci informazioni e di farci forza l’un l’altro. Il paese, oggi più che mai, ha bisogno di rimanere connesso.

Ed è per questo che TIM sta garantendo il massimo impegno, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. È un impegno che coinvolge l’azienda e i singoli in prima persona: dai tecnici che intervengono quotidianamente a supporto di tutti i clienti, delle strutture sanitarie, della Protezione Civile e degli altri Enti che gestiscono l’emergenza; al personale dei Data Center, che mantengono l’operatività degli impianti a servizio della Pubblica Amministrazione e dei nostri principali clienti; ai dipendenti che raccolgono tutti i giorni le esigenze delle realtà esterne, dando vita a iniziative come la donazione di 1.600 telefonini e SIM agli istituti penitenziari, per consentire ai detenuti di rimanere in contatto con i loro familiari.   

 

Qualche dato

+80% traffico

sulla rete fissa

+30% traffico

sulla rete mobile

5.000 cabinet

per coprire con la banda larga 1.000 comuni

1 milione di euro

donati dalla Fondazione TIM

100 postazioni di lavoro

in 15 ore per una sala operativa della Protezione Civile

32.000 dipendenti TIM

in smart working

1.600 cellulari e SIM

donati ai detenuti