In relazione a indiscrezioni di stampa, TIM precisa di non avere mai neppure ipotizzato né discusso una partecipazione assieme ad altri soggetti ai bandi per i diritti della Serie A, essendoci peraltro un pacchetto dedicato alla banda ultralarga.
La società ha più volte ribadito nei mesi scorsi, anche direttamente all'Amministratore Delegato di Infront, che i pacchetti per il digitale, per come erano strutturati dal punto di vista dell'offerta e dei costi, non erano interessanti per TIM. I risultati dell'asta confermano la sproporzione della richiesta.
La società ricorda inoltre di avere più volte dichiarato il proprio interesse per i diritti sportivi in un'ottica di sostenibilità economica - tenuto conto che ai costi dei diritti stessi si aggiungono, fra gli altri, quelli di segnale e di produzione - e coerentemente con l'avanzamento della copertura del Paese in fibra ottica, pari oggi al 65%.
Ricostruzioni diverse da questa realtà sono quindi frutto di fantasia e TIM tutelerà i suoi interessi nelle sedi più appropriate
Roma, 11 giugno 2017