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Open Service Management

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La sfida evolutiva della rete di accesso radiomobile è garantire l’elevata flessibilità richiesta dall’evoluzione dei servizi, anche associati a prestazioni elevate in termini di velocità e latenza, in un contesto di traffico crescente e di complessità di rete dovuta sia alle differenti tecnologie dispiegate, sia alla presenza di più vendor di rete. L’evoluzione delle reti verso il 5G ha fatto emergere nuovi modelli architetturali dei sistemi di gestione che sono sempre più orientati all’automazione delle prestazioni (SON) ed alla orchestrazione automatica dei processi, proposti sia negli enti di standardizzazione (3GPP ed O-RAN), sia in vari progetti di ricerca. In tale contesto la standardizzazione e l’automazione dei processi di gestione costituiscono un elemento chiave per affrontare e vincere tale sfida. Da questo punto di vista, TIM è attiva nel contesto internazionale per promuovere lo sviluppo di un eco-sistema aperto che ha denominato Open Service Management and Orchestration Framework (Open SMO Framework), che trae spunto dalla definizione di SMO in ambito O-RAN, per l’automazione e l’orchestrazione dei processi di gestione e l’ottimizzazione della rete di accesso radiomobile. In quest’ambito, TIM ha aderito da inizio 2021 all'iniziativa Europea per lo sviluppo di un ecosistema per soluzioni Open RAN, siglando un Memorandum of Understanding (MoU) con i principali operatori europei (MoU G5 [10] con Deutsche Telekom, Orange, Telefónica e Vodafone, vedi url sotto). Si tratta di una piattaforma software aperta, modulare e nativamente cloud-ready che nasce dal connubio tra una esperienza pluri-decennale nello sviluppo di sistemi a supporto del network management1 [2, 3] e dalla profonda conoscenza delle tecnologie software abilitanti all’introduzione dell’orchestrazione automatica dei processi di gestione, degli aspetti di ottimizzazione delle prestazioni di rete tramite algoritmi (ad es. basati su AI/ML) e degli standard, in cui TIM partecipa attivamente da anni [11]. In questo contesto, TIM dispone di un patrimonio brevettuale di oltre 50 brevetti su Self Organizing Network (SON) e Radio Resource Management (RRM). La piattaforma Open SMO è sviluppata, inoltre, secondo le stringenti policies di cyber-security previste dalla normativa di riferimento e necessarie per operare nell’attuale contesto di minacce globali. Tale piattaforma ha lo scopo sia di gestire ed ottimizzare le prestazioni delle reti attualmente in campo, per le diverse tecnologie 2G, 4G e 5G2, e quelle che si aggiungeranno a breve termine (trasformazione verso Open-RAN) e a medio/lungo termine (6G). L’Open SMO Framework sfrutta paradigmi open source (quali ad es. ONAP3, https://www.onap.org) con l’utilizzo e l’integrazione di moduli e tecnologie disponibili, con una Architettura “Service Based” (SBA)4 e lo sviluppo di algoritmi innovativi, al fine di consentire la gestione end-to-end e l’orchestrazione automatizzata delle reti esistenti e future. Il tutto allo scopo di rispondere ai requisiti di flessibilità, legato alla necessità di dover gestire processi di network management molto diversi tra loro e l’integrazione di nuovi moduli funzionali di rete (ad es. di Open RAN), di robustezza, soprattutto per quanto concerne i cambiamenti lato rete, di scalabilità e automazione spinta, sia a livello di orchestrazione, sia di algoritmi di ottimizzazione. In un mercato ormai maturo come quello italiano, caratterizzato da un gran numero di competitor, oltre agli aspetti già analizzati, l’approccio consente anche un cambio di paradigma nella gestione delle reti di accesso mobile, trasformando l’approccio puramente competitivo, caratterizzato da investimenti difficilmente sostenibili per progetti di medio-lungo termine come l’estensione del 5G e l’evoluzione O-RAN e 6G, in uno basato anche sulla cooperazione (si parla di coopetition). Le strategie di coopetition sfruttano una collaborazione di intenti/obiettivi/risorse tra aziende normalmente concorrenti, al fine di ottenere vantaggi comuni (ad es. condividendo costi comuni o garantendo economie di scala), mantenendo la competizione su parti specifiche e differenzianti. Si tratta di fatto di un’estensione di collaborazioni in realtà già in essere da anni tra operatori (ad es. sullo sharing passivo dell’infrastruttura), ma che necessita di essere estesa anche sul piano innovativo e degli investimenti (come ad es. nei piani infrastrutturali del PNRR che richiedono la collaborazione tra soggetti diversi). In questo paradigma la realizzazione di “Software as a Service” (SaaS), sviluppato secondo logiche di multi-tenancy5, può mettere a disposizione dello sviluppo sostenibile dell’ecosistema nazionale processi automatizzati di gestione cooperativi e sistemi software di supporto. In particolare l’Open SMO Framework consente un accesso alla rete, controllato e supervisionato, sia all’operatore (in particolare TIM, con la sua articolazione interna che evolve verso funzioni di Rete, funzioni Enterprise e funzioni Consumer e prevede anche la presenza nel mercato brasiliano), ma anche ad enti/compagnie esterne (università, fornitori, ...), mettendo a disposizione informazioni di rete e consentendo lo sviluppo di specifiche funzionalità di gestione e/o algoritmi di ottimizzazione (ad es. basate su AI/ML) garantendo una gestione flessibile, un miglior utilizzo e riuso delle risorse computazionali, e micro-servizi condivisi tra tutte le applicazioni, favorendone una alta integrabilità. Tale approccio, basato su framework open-source e non su prodotti chiusi, può essere esteso anche alla collaborazione con altri operatori, pur nel mantenimento dei processi, delle particolarità operative e della separazione dei dati finalizzati alla competizione commerciale. L’ambizione dell’Open SMO Framework è quella di assicurare non solo tali aspetti funzionali e architetturali dei sistemi di gestione, ma anche di creare un polo di competenza aperto, che possa diventare un riferimento per il controllo, la gestione e l’orchestrazione delle reti radio, al livello nazionale ed europeo.

Architettura di gestione nel Framework Open SMO

L’Open SMO Framework è realizzato come insieme di moduli funzionali basati su tecnologia open source a partire da una piattaforma cloud di sviluppo e integrazione sviluppata internamente, detta TIMatom. Le principali funzionalità di SMO (ad es. Service Orchestrator, Analytics, Network Data Model, ecc.) e le funzionalità di ottimizzazione (ad es. basate su tecnologia AI/ML) sono sviluppate direttamente dall’operatore all’interno del Framework, oggi valorizzando gli asset “unici” esistenti in TIM relativamente alla gestione dell’accesso mobile.
TIMatom è una piattaforma cloud nel dominio e sotto il controllo dell’operatore, in grado di ospitare applicazioni a micro-servizi6, a partire dalle misure di Performance Management e dati di Configuration Management, e che garantisce un approccio unificato alla cybersecurity, un’unica gestione flessibile e snella, un miglior utilizzo e riuso delle risorse computazionali e micro-servizi disponibili a tutte le applicazioni, favorendo una alta integrabilità. L’approccio architetturale dell’Open SMO, rappresentato in Fig.1, abilita la gestione dei dispiegamenti 3GPP RAN attuali, richiedendo sempre più ai fornitori di rete la massima aderenza con le interfacce e i servizi standard, e le successive estensioni previste dall’architettura O-RAN, sia in termini di elementi di rete che di interfacce di gestione. In particolare, prevede:

  • uno strato di disaccoppiamento tra le Network Functions (NFs), che si trovano nel dominio del vendor, e le funzionalità di gestione e orchestrazione, che si trovano invece nel dominio dell’operatore. Si basa su moduli EGMF (Exposure Governance Management Function), che implementano funzionalità di autenticazione/autorizzazione, filtraggio, aggregazione e in generale mascherano la complessità e i comportamenti vendor-specific delle NF;
  • uso di interfacce di gestione basate sugli standard (3GPP-based, O1-based, R1-based e MANO/O2-based), con i relativi servizi offerti e i loro data model;
  • una serie di moduli funzionali che consentono di gestire ed orchestrare dispiegamenti di rete basati sia sulle norme 3GPP sia su quelle O-RAN, con particolare riferimento alle interfacce di gestione e alle funzionalità specifiche, come quelle di RIC, nelle sue componenti Non-RT RIC e Near-RT RIC.

Figura 1: Architettura dell’Open SMO Framework con “API exposure” verso l’esterno

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Le funzionalità di SMO si compongono di tutti i sistemi di gestione e orchestrazione attualmente disponibili per i processi di Network provisioning, Performance Analysis, Network Design and Creation. L’approccio a micro-servizi permette, in ambito SMO, di valorizzare le funzionalità a supporto dei processi di gestione sviluppate in TIM nel corso degli anni, integrandole in un framework basato su SW open source. Tra i principali moduli funzionali dell’architettura troviamo:

  • Orchestratore: è il cuore del sistema, che consente di coordinare i processi di network creation e radio design (sulla base del sistema PEV di workflow management) e quelli di configurazione e ottimizzazione (oggi realizzate attraverso il sistema TIMqual7 [2, 5]), automatizzando le sequenze di attività, regole e policy necessarie per la creazione, la modifica o la rimozione su richiesta di servizi e risorse di rete, applicativi o infrastrutturali;
  • Ottimizzatore: a supporto delle funzionalità di orchestrazione, le funzionalità automatiche di ottimizzazione, come quelle oggi disponibili a livello di algoritmi SON gestiti dal sistema TIMqual, quali CCO (vedi approfondimento ERIS), MLB, HOO, ..., sono basate sulle moderne tecniche di AI/ML e sfruttano i dati di rete e le capacità simulative maturate negli anni in ottica “digital twin”8 della rete di accesso radio. Questo è reso possibile anche mediante il modulo TIMplan [1], una piattaforma di radio design e radio planning, utilizzata per la progettazione e la pianificazione della copertura cellulare e per la valutazione delle prestazioni della rete di accesso radio mediante simulazioni in un contesto 2D e 3D. Il tutto nel rispetto delle stringenti norme sulle emissioni9;
  • Configuratore: modulo che si occupa delle funzionalità di configurazioni dei nodi di rete, sulla base dei processi definiti dall’orchestratore e implementando le opportune ottimizzazioni individuate, oggi immesse in rete tramite i moduli di ACM;
  • Inventory: sistema che rende disponibili i dati relativi alla rete (ad es. di progettazione radio, di configurazione, misurazioni delle prestazioni, ...), garantisce allineamento ed efficienza nello scambio dei dati necessari ai vari processi di gestione del ciclo di vita dei siti, a partire dalla definizione del piano lavori (comprese le fasi di network creation e radio design coordinate con PEV). Sfrutta un data model unificato definito da TIM (UTDM – Unified TIM Data Model) basato sulle specifiche 3GPP, in grado di tenere conto delle necessità operative dell’operatore e di specifici aspetti dei vendor, e può essere “federato” con i sistemi di inventory che gestiscono gli altri domini di rete;
  • Performance e Analytics: modulo per la raccolta di tutte le informazioni di prestazione e gli eventi di rete, nonché le relative funzionalità di analytics, disponibili sulla piattaforma TIMatom, per un utilizzo sia da parte di personale TIM sia da parte di personale non TIM. Questo è possibile mediante la realizzazione di una “Sandbox”10 interna a TIMatom e basata su Jupiter Lab (https://jupyter.org) tramite la quale è possibile fornire l’accesso supervisionato ai dati della rete mobile (ad es. topologici, di copertura radioelettrica, di configurazione, di performance e relativi contatori, traces MDT11, ...), sia internamente a TIM a tutte le strutture interessate (ad es. per l’integrazione di funzionalità innovative tipiche dell’Open RAN), sia verso terze parti come le università che intendono sviluppare algoritmi che necessitano delle informazioni reali sulla rete mobile (per il training ad esempio), sia verso partner industriali che collaborano nello sviluppo di funzionalità all’interno della piattaforma;
  • Bus di comunicazione e API gateway: questi moduli gestiscono la comunicazione tra i vari moduli dello SMO, in modo efficiente, per lo scambio di messaggi e dati in modalità sincrona e asincrona e sono basati su t ecnologia ONAP; Gestione delle funzionalità Radio Intelligent Controllers di O-RAN: tra le funzionalità peculiari dell’Open RAN troviamo quelle legate ai moduli RIC (Radio Intelligent Controller). In particolare, è presente la componente Non-RT RIC, basata su applicazioni note come rApps che agiscono con tempistiche comparabili a quelle degli algoritmi SON, dell’ordine dei minuti e oltre. Altra componente del RIC, ma strettamente legata alle NFs nel dominio di rete dei vendor, è quella di Near-RT RIC, basata su applicazioni note come xApps per funzionalità di tipo RRM (che hanno delle tempistiche che variano da 10 ms a 1 s). Sia le rApps che le xApps devono poter essere gestite ed orchestrate dall’operatore, in modo coordinato con le funzionalità di SMO;
  • Interazione con il dominio dell’infrastruttura Cloud: avviene mediante interfacce standard attraverso il modulo Hybrid Cloud Manager (HCM), volto alla gestione efficiente delle NFs nell’infrastruttura cloud (provisioning, scale in/ out, ...), trasversale ai differenti domini di rete (ad es. Core Network, Trasporto), con i quali interagisce attraverso un modulo gerarchico superiore di end-to-end resource orchestration.

L’utilizzo di workflow automatizzati e lo sviluppo di algoritmi basati su AI/ML rendono necessaria all’interno del Framework Open SMO una piattaforma (CI/CD) di Continuous Integration/Continuous Deployment (che prevede l’introduzione dell’automazione nelle varie fasi di distribuzione e deployment continui) con approccio MLOps12, in grado cioè di gestire i continui feedback da parte delle operations e di automatizzare la gestione di tutte le fasi del ciclo di vita di tali algoritmi quali, ad esempio: lo sviluppo, il test, il rilascio, il deployment, ... (vedi approfondimento Operations). L’automazione di tali operazioni facilita l’apertura del Framework alle collaborazioni esterne (ad es. su tematiche di ottimizzazione) mediante l’utilizzo della Sandbox, garantendo così lo sviluppo orchestrato di soluzioni innovative che potranno essere direttamente integrate nei processi di gestione. Le funzionalità dello SMO sono esposte mediante API (“API exposure”) verso sistemi esterni ed in particolare verso soluzioni di orchestrazione end-to-end che abilitano il coordinamento con i domini di Core Network e Trasporto, anche per la definizione di istanze di “Network Slicing” dedicate a specifici servizi.

Applicazioni e collaborazioni

L’utilizzo dell’Open SMO Framework garantisce il miglioramento dei processi di automazione, il disaccoppiamento dal layer di rete e la gestione dei workflow, assicurando un’elevata configurabilità e abilitando modalità di intervento semi-automatico, automatico o autonomo. Questo approccio è abilitato dall’integrazione di nuove funzionalità e algoritmi che sfruttano soluzioni AI/ ML [4]. L’applicazione di tecnologie di Quantum Computing [5] abiliteranno un incremento dell’efficienza e della velocità computazionale a supporto della realizzazione di un efficace “digital twin” della rete per il controllo e la configurazione in real-time. L’Open SMO Framework può essere utilizzato per soluzioni di efficientamento energetico e di garantire il controllo della rete per tutte le applicazioni basate su tecnologia 5G, quali smart cities, industry, health, ... Come descritto in precedenza, uno degli obiettivi dell’Open SMO Framework è quello di consentire l’accesso anche nell’ambito di collaborazioni esterne a TIM. In quest’ottica, il Framework, mostrato in Fig.2, è utilizzato:

  • nelle collaborazioni con le università su tematiche relative all’ottimizzazione delle reti di accesso mobile (realizzazione di algoritmi AI/ML per migliorare le prestazioni o per ridurre il consumo energetico), dove risulta essenziale la disponibilità dei dati di rete;
  • all’interno di progetti finanziati nazionali, ad es. RESTART (vedi url sotto) ed europei, ad es. 6Greaan (vedi url sotto) come abilitatore per la programmabilità della rete sia in ambito di rete pubblica sia per reti private;
  • come acceleratore di innovazione in ambito reti private, sempre più importanti all’interno dei mercati dei verticals abilitati dalla tecnologia 5G (NT 1-2023 - 5G Private Network: casi d’uso). In questi scenari sono tipicamente presenti differenti tipologie di coperture (macro, micro, small), sia di rete pubblica che per dispiegamenti privati e dedicati (ad es. in impianti industriali, porti, campus, …) e possono coesistere soluzioni di differenti vendor (scenario, tra l’altro, sempre più probabile in ottica O-RAN con la disaggregazione delle funzionalità radio). Open SMO abilita la gestione efficiente di tale complessità mediante soluzioni avanzate di Performance Management e Monitoring, nonché lo sviluppo e l’integrazione di algoritmi evoluti basati su AI/ML che, attraverso la conoscenza dei dati di rete e di contesto, consentono di ottimizzare il funzionamento della rete (ad es. per migliorare le prestazioni aggiornando le configurazioni dei parametri di cella, oppure per ridurre i consumi energetici mediante opportune funzionalità di accensione/spegnimento).

Figura 2: Approccio collaborativo del Framework Open SMO

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Conclusioni

TIM utilizza la piattaforma Open SMO Framework per la gestione e orchestrazione della rete di accesso mobile (RAN), una piattaforma aperta e modulare sviluppata nativamente in cloud considerando stringenti policy di cyber security, che fonda le sue radici su un’esperienza pluri-decennale nello sviluppo di sistemi software dedicati all’accesso radio, in grado di gestire sia le reti di accesso mobile attualmente dispiegate che le f uture reti Open RAN. Tale piattaforma garantisce il miglioramento dei processi di automazione, il disaccoppiamento dal layer di rete e la gestione dei workflow, assicurando un’elevata configurabilità e abilitando modalità di intervento semi-automatico, automatico o autonomo. Questo approccio integra nuove funzionalità e algoritmi che sfruttano soluzioni AI/ML e di Quantum Computing a supporto dello sviluppo di un efficace “digital twin” della rete per il controllo e la configurazione in real-time. Open SMO Framework abilita inoltre soluzioni di efficientamento energetico e garantisce il controllo della rete per tutte le applicazioni basate su tecnologia 5G, quali smart cities, industry, health, ... Infine, per le sue caratteristiche di apertura e flessibilità tale Framework, potenzialmente aperto all’ecosistema nazionale, è utilizzato come soluzione trasversale all’interno di TIM, e supporta progetti di ricerca innovativi in collaborazione con università italiane ed altri partner industriali.

Note

(1) Alcuni esempi sono: Configuration Management, Performance Management, Network Design and Network provisioning
(2) TIM nel 2022 ha completato in tutta Italia lo spegnimento della tecnologia 3G sulla rete mobile (3G witch-off, dismissione rete mobile), riducendo la complessità di rete e focalizzandosi sulle tecnologie più efficienti e performanti in termini energetici e di qualità del servizio
(3) ONAP è un framework software open source che fornisce una piattaforma completa per l’orchestrazione, la gestione e l’automazione in tempo reale basata su policy delle funzioni di rete fisiche e virtuali per una rapida automazione di nuovi servizi e una gestione completa del loro ciclo di vita
(4) Nell’ambito dei sistemi di gestione, la Service Based Archtiecture (SBA) è un paradigma basato sulla sola definizione di componenti del servizio di gestione (MnS – Management Service) per abilitare interazioni di tipo consumatore/produttore attraverso interfacce standard, superando l’architettura basate su reference point costituita da Element Manager (EM) and Network Manager (NM) monolitici
(5) Multi-tenancy è il concetto che definisce un’architettura multi-tenant, in cui una singola istanza di un’applicazione software serve più utenti o, più precisamente, viene usata da più fruitori (chiamati appunto tenant). I prodotti Software-as-a-Service (SaaS) sono un esempio di architettura multi-tenant
(6) La piattaforma TIMatom è basata su Kubernetes (https://kubernetes.io/it/), talvolta abbreviato con K8s, un sistema open-source per la gestione e l’orchestrazione di container che fornisce un’ampia gamma di funzionalità per la gestione dei container, tra cui la distribuzione, la scalabilità automatica, il bilanciamento del carico, il ripristino da guasti, la gestione delle risorse e la gestione dei volumi di storage. Kubernetes è stato originariamente sviluppato da Google, ma ora è ospitato e gestito dalla Cloud Native Computing Foundation (CNCF). Questa piattaforma si sposa perfettamente con un’architettura a micro-servizi, composta da un insieme di servizi indipendenti e autonomi che collaborano tra loro per fornire funzionalità complete all’utente finale. In questo tipo di architettura ogni servizio è progettato per svolgere una funzione specifica e limitata, ed è sviluppato, distribuito e gestito in modo indipendente dagli altri servizi del sistema
(7) TIMqual è il sistema attuale a supporto dell’orchestrazione dei processi di network creation, radio design e ottimizzazione della rete di accesso mobile di TIM. I principali servizi offerti dalla piattaforma sono il Data Management, l’Optimization e il Provisioning. TIMqual interagisce sia con i sistemi del dominio RAN Automation, sia con gli altri domini TIM al fine di garantire allineamento dei dati e automazione dei processi
(8) Il “digital twin” della rete d’accesso implementa una replica virtuale della rete stessa che permette di monitorare, simulare e governare il suo comportamento in real time, dalla fase di progettazione a quella della gestione ottimizzata (basata su AI/ML) prevedendone l’evoluzione realistica
(9) TIM è attiva nell’evoluzione delle metodologie di controllo dell’esposizione ai campi elettromagnetici e negli anni ha sviluppato opportuni strumenti per le relative valutazioni, sia interne in fase simulativa (applicativo GUARDIAN), sia per le analisi di conformità (applicativo ARPIE) utilizzate anche verso l’esterno (ad es. verso le ARPA regionali)
(10) In informatica, la “Sandbox” è un ambiente di esecuzione isolato e controllato all’interno del quale le applicazioni possono essere eseguite senza poter accedere alle risorse del sistema operativo ospite. Definisce pertanto un meccanismo di sicurezza che limita l’accesso dell’applicazione ai file, alle cartelle, alle librerie e ai database, proteggendo così il sistema operativo ospite dalle applicazioni potenzialmente dannose o non attendibili. Abilita quindi un ambiente di test in cui gli utilizzatori possono provare le caratteristiche di un software o di un’applicazione in modo veloce e sicuro
(11) La funzionalità MDT, definita a livello di standard 3GPP per le differenti tecnologie di accesso radio [8, 9], è basata sul servizio di tracing management e prevede la registrazione ed il successivo invio delle misure radio effettuate dal terminale mobile ai nodi di rete secondo una modalità a campagna con l’impostazione della durata della raccolta e dell’area geografica interessata; insieme alle misure vengano riportate anche le coordinate, se disponibili. Queste funzionalità, attualmente in campo sia per i dispiegamenti Ericsson che quelli Nokia, forniscono indicazioni sulla qualità della rete (evitando le costose misurazioni dei drive test tradizionali) e sono utilizzate per l’evoluzione delle metodologie di progettazione ed ottimizzazione (mediante applicazioni di tecniche AI/ML) della rete di accesso mobile [6, 7]
(12) MLOps è una pratica di ingegneria del ML che mira a unificare lo sviluppo e il funzionamento del sistema di ML, supportando l’automazione e il monitoraggio in tutte le fasi della creazione dei sistemi ML, inclusi l’integrazione, i test, il rilascio, il deployment e la gestione dell’infrastruttura

Bibliografia

  1. Managing complexity: augmented intelligence for 5G radio access design and optimization, Simone Bizzarri, Paolo Goria, Roberto Lanzo, Andrea Schiavoni, https://www.gruppotim.it/content/dam/gt/notiziario-tecnico/pdf/Notiziario-Tecnico-TIM-2019-n2.pdf
  2. Open Self-Organizing Network: a continuous development for Radio Access Network performance optimization, Paola Bertotto, Francesco Epifani, Michele Ludovico, Giovanna Zarba, https://www.gruppotim.it/content/dam/gt/notiziario-tecnico/pdf/Notiziario-Tecnico-TIM-2019-n3.pdf
  3. DIGIRAN: Il valore dell’automazione nell’accesso radio. Graziano Bini, Fabrizio Gatti, Paolo Goria, Michele Ludovico, https://www.gruppotim.it/content/dam/telecomitalia/it/archivio/documenti/Innovazione/MnisitoNotiziario/2018/1-2018/capitolo6/capitolo%2006.pdf
  4. LA FORZA DELL’ARTIFICIAL INTELLIGENCE, Roberto Chiappini, Marina Geymonat, Fabrizio Silvestri, https://www.gruppotim.it/content/dam/gt/notiziario-tecnico/pdf/Notiziario-Tecnico-TIM-2021-n1.pdf
  5. Quantum Computing per l’ottimizzazione delle reti mobili (4.5G e 5G). Andrea Boella, Michele Ludovico, Giuseppe Minerva, Mauro Alberto Rossotto, https://www.gruppotim.it/content/dam/gt/notiziario-tecnico/pdf/Notiziario-Tecnico-TIM-2020-n1.pdf
  6. La mobilità di breve e lungo raggio con le innovative misure radiomobili e l’Intelligenza Artificiale. Davide Micheli, Giuliano Muratore, Aldo Vannelli. Notiziario-Tecnico-TIM-2018-n3.pdf (gruppotim.it)
  7. Big Data georeferenziati MDT per servizi digitali nelle Smart Cities. Davide Micheli, Giuliano Muratore, Aldo Vannelli, https://www.gruppotim.it/content/dam/gt/notiziario-tecnico/pdf/Notiziario-Tecnico-TIM-2018-n1.pdf
  8. 3GPP TS 37.320 Radio measurement collection for Minimization of Drive Tests (MDT); Overall description; Stage 2
  9. 3GPP TS 32.422 “Trace Control and Configuration Management”
  10. Gruppo TIM | TIM aderisce all'iniziativa Europea per lo sviluppo di soluzioni Open RAN, febbraio 2021
  11.  Speciale: Dal 5G al 6G: Standard & Ricerca, Notiziario-Tecnico-TIM-2021-n3.pdf (gruppotim.it)

Acronimi

2G            2nd Generation Cellular Network

3GPP       3rd Generation Partnership Project

5G            5th Generation Cellular Network

6G            6th Generation Cellular Network

ACM        Automatic Configuration Management

AI             Artificial Intelligence

API           Application Programming Interface

ARPA       Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

ARPIE      Average Radiated Power In the Environment

CCO        Coverage and Capacity Optimization

CI/CD      Continuous Integration/Continuous Deployment

CNCF       Cloud Native Computing Foundation

CU            Central Unit

DU           Distributed Unit

ERIS         Enhanced Reinforcement learning for Innovating Self organizing networks

EGMF      Exposure Governance Management Function

EM          Element Manager

HCM       Hybrid Cloud Manager

HOO       Hand Over Optimization

HW         Hardware

IN           Industrial Network

GUARDIAN Graphical User Application for the RaDiation Intensity

K8s         Kubernetes

LTE         Long Term Evolution

MCTS     MonteCarlo Tree Search

MDT       Minimization of Drive Tests

ML          Machine Learning

MLB        Mobile Load Balancing

MLOps    Machine Learning Operations

MnS        Management Service

MoU       Memorandum of Understanding

NF           Network Functions

NM          Network Manager

PEV         Plans EVolution

RAN        Radio Access Network

RESTART RESearch and innovation on future Telecommunications systems and network, to make Italy more smart

RIC            Radio Intelligent Controller

RL             Reinforcement Learning

RRM         Radio Resource Management

RT             Real Time

RU             Remote Unit

SaaS          Software as a Service

SMO          Service Management and Orchestration

SON           Self Organizing Network

SUPER        A SUstainable Edge for Highly Demanding, HyPER-distributed Servi

SW              Software

TIMatom    TIM AuTOmation Measurement

UTDM         Unified TIM Data model