Con riferimento all’articolo pubblicato oggi dal quotidiano La Repubblica, dal titolo Telecom, l’inchiesta si allarga “Spiati Colombo e D’Ambrosio” a firma di Piero Colaprico e Giuseppe D’Avanzo, Telecom Italia decide di uscire dall’abituale ragionato riserbo, adottato per rispetto del faticoso lavoro della magistratura inquirente.
Il Gruppo, quindi, pur non avendo alcuna intenzione di rincorrere le esternazioni di chiunque abbia accesso, ospitalità o qualsivoglia spazio presso i diversi organi di informazione, ma comprendendo al contempo le necessità dei media, quotidianamente impegnati nell'esame delle ordinanze dei magistrati e delle affermazioni di alcuni inquisiti, intende precisare che non vi sono mai state somme di denaro (cosiddetti “fondi”) a disposizione diretta o indiretta del Presidente. Esiste, agli effetti della contabilità e del reporting finanziario, com’è normale, un centro di costo della Presidenza della società, i cui movimenti sono tutti regolarmente documentati.