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Redazione ufficio stampa

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Telecom Italia: esaminata e approvata dal Consiglio di Amministrazione la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2010

  • Utile netto consolidato: 1.211 milioni di euro (+26% rispetto al primo semestre 2009)
  • Cash flow netto: 370 milioni di euro (+700 milioni di euro circa rispetto al primo semestre 2009)
  • Progressivo e costante recupero dei ricavi organici da servizi in linea con il piano strategico: -3,4% nel 2q2010, -4,1% nel 1q2010, -6,2% nel 4q2009
  • Bernabè: “Un’attenta gestione operativa e un’efficace gestione finanziaria permettono al Gruppo Telecom Italia di chiudere il semestre con un utile in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il miglioramento nel mix dei ricavi, la stabilizzazione dell’EBITDA e il minor debito consentono di confermare gli obiettivi del piano”

 

05/08/2010 - 15:32

Ricavi: 13.223 milioni di euro in riduzione dello 0,7% rispetto al primo semestre 2009; la variazione in termini organici è pari a -5,1%

EBITDA: 5.733 milioni di euro (+3,4% rispetto al primo semestre 2009)

EBITDA organico: 5.749 milioni di euro stabile rispetto al primo semestre 2009

EBITDA margin organico pari al 43,5% (41,3% nel primo semestre 2009; +2,2pp)

EBIT: 2.881 milioni di euro (+7,3% rispetto al primo semestre 2009)

Indebitamento finanziario netto rettificato: 33.579 milioni di euro in diminuzione di  370 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (33.949 milioni di euro) dopo il pagamento di dividendi per oltre 1 miliardo di euro; -1.280 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2009 (34.859 milioni di euro)

Risultati secondo trimestre 2010

 

Ricavi: 6.810 milioni di euro, in miglioramento rispetto all’andamento del primo trimestre 2010; la variazione in termini organici è pari a -5,3% rispetto al secondo trimestre 2009

EBITDA: 2.907 milioni di euro (+3,5% rispetto al secondo trimestre 2009)

EBITDA organico: 2.913 milioni di euro (-0,4% rispetto al secondo trimestre 2009)

EBITDA margin organico pari al 42,8% (+2,1 pp rispetto al secondo trimestre 2009)

EBIT: 1.473 milioni di euro (+10,7% rispetto al secondo trimestre 2009)

Utile netto: 610 milioni di euro (+22,2% rispetto al secondo trimestre 2009)

Nel mese di luglio pagati 418 milioni di euro per la vicenda Sparkle già coperti da un fondo nell’esercizio precedente.

Approvato accordo con i soci argentini su Sofora

I risultati dei primi sei mesi del 2010 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà alle ore 16:00 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero: +39 06 33168.

Per coloro che non potranno collegarsi in diretta sarà possibile riascoltare la presentazione, fino a giovedì 12 agosto collegandosi al numero: +39 06 334843 (codice di accesso 300551#).


Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni indicatori alternativi di performance non previsti dai principi contabili IFRS (EBITDA; EBIT; Variazione Organica dei Ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; Indebitamento Finanziario Netto Contabile e Indebitamento Finanziario Netto Rettificato) il cui significato e contenuto sono illustrati in allegato.

La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2010 del Gruppo Telecom Italia è stata redatta nel rispetto dell’art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (“IFRS”), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs n. 38/2005.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2010 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2009, ai quali si rimanda, fatti salvi i nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2010. Tali nuovi Principi/Interpretazioni non hanno avuto impatti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2010.

Si evidenzia che i dati economici e patrimoniali del 1° semestre 2009 posti a confronto, sono stati rettificati per correggere gli errori di esercizi precedenti – così come definiti dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) – emersi a seguito della vicenda Telecom Italia Sparkle, dettagliatamente illustrata nel Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2009 (gli impatti sul 1° semestre 2009 sono descritti in allegato). A partire dal Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Telecom Italia al 30 giugno 2010, a seguito di una review dettagliata delle imposte indirette pagate dal Gruppo nelle varie giurisdizioni fiscali e anche in vista della prossima adozione da parte delle società del gruppo Tim Brasil dei principi contabili IFRS, si è proceduto a riclassificare alcune imposte pagate in Brasile dalla voce "Altri costi operativi" a riduzione delle voci "Ricavi" e "Altri proventi“. Sono stati inoltre effettuati alcuni piccoli affinamenti, sempre in termini di classificazione, con conseguente riclassifica dei periodi posti a confronto.

Si segnala che il paragrafo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2010” contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del  presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

Si precisa infine che l’attività di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2010 del Gruppo Telecom Italia non è ancora stata completata.

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza di di Genola, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2010.

 

L’Amministratore Delegato di Telecom Italia Franco Bernabè ha affermato: “I risultati positivi del primo semestre 2010, che mostrano fra l’altro un miglioramento nel mix dei ricavi, confermano i progressi nella nostra strategia di riposizionamento sui mercati core, Italia e Brasile. La focalizzazione sui ricavi a più alta marginalità unitamente alle iniziative di efficienza e di controllo della spesa ci hanno permesso di mantenere un EBITDA organico sostanzialmente stabile e di migliorare il margine percentuale al 43,5%. Questi interventi, uniti all’efficace gestione finanziaria, hanno consentito di incrementare l’Utile netto di 252 milioni di euro, +26% rispetto al primo semestre 2009, a 1,21 miliardi di euro”.

“Inoltre, abbiamo proseguito nel miglioramento della generazione di cassa in linea con la riduzione dell’indebitamento previsto nel Piano” - ha proseguito Bernabè – “questo percorso proseguirà nel terzo trimestre anche grazie al minor esborso per cash taxes della capogruppo rispetto a luglio del 2009, per circa 600 milioni di euro”.

“ Infine, l’accordo con i soci argentini su Sofora, approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione, ci consente di annullare tutti i contenziosi con i nostri soci locali e allargare lo spettro delle nostre opzioni di sviluppo in America Latina”.

Gruppo Telecom Italia

Nel primo semestre 2010 è uscita dal perimetro di consolidamento la società HanseNet Telekommunikation GmbH (operante nelle attività broadband in Germania) già classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute), a seguito della cessione della stessa avvenuta in data 16 febbraio 2010.

Al 30 giugno 2010 sono inoltre state considerate quali Attività non correnti destinate ad essere cedute (Non current assets held for sale), a seguito della decisione di procedere alla loro dismissione, il gruppo BBNed (consolidato nell’ambito delle Altre attività) e la società Elettra (consolidata nell’ambito della business unit Domestic-International Wholesale). Di conseguenza la contribuzione delle due entità alla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata è stata riclassificata nelle due apposite voci dello stesso prospetto, “Attività non correnti destinate ad essere cedute” e “Passività direttamente correlate ad Attività non correnti destinate ad essere cedute”.

Nel corso del 2009 si erano verificate le seguenti principali variazioni:

  • in data 30 dicembre 2009 Tim Participações ha acquisito il 100% dell’operatore di rete fissa brasiliano Intelig Telecomunicações Ltda, consolidato a partire dalla stessa data nel Gruppo Telecom Italia, nell’ambito della business unit Brasile;
  • dal 1° maggio 2009 è uscita dal perimetro di consolidamento la società Telecom Media News S.p.A., a seguito della cessione della quota del 60% della stessa da parte di Telecom Italia Media S.p.A..

 

I ricavi nel primo semestre 2010 ammontano a 13.223 milioni di euro, con una riduzione dello 0,7% rispetto a 13.321 milioni di euro del primo semestre 2009 (-98 milioni di euro). In termini di variazione organica la riduzione dei ricavi consolidati è stata del 5,1% (-715 milioni di euro).

In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata:

  • escludendo l’effetto della variazione del perimetro di consolidamento (+120 milioni di euro riferibili per 122 milioni di euro all’ingresso nel perimetro di consolidamento del primo semestre 2010 di Intelig Telecomunicações Ltda nell’ambito della business unit Brasile);
  • escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi (+497 milioni di euro, principalmente dovuti alla variazione positiva dei cambi della business unit Brasile, pari a +496 milioni di euro).

Il dettaglio dei ricavi ripartiti per settore operativo è il seguente:

 

1° Semestre
2010

1° Semestre
2009

Variazioni

(milioni di euro)


 

peso %


 

peso %

ass.

%

%
org.

Domestic

10.091

76,3

10.892

81,8

(801)

(7,4)

(7,4)

-Core Domestic

9.563

72,3

10.337

77,6

(774)

(7,5)

(7,5)

-Internat.
Wholesale

805

6,1

877

6,6

(72)

(8,2)

(8,3)

Brasile

2.875

21,7

2.196

16,5

679

30,9

2,1

Media,
Olivetti e
Altre
Attività

346

2,6

313

2,3

33

10,5

 

Rettifiche
ed
Elisioni

(89)

(0,6)

(80)

(0,6)

(9)

11,3

 

Totale
consolidato
 

13.223

100,0

13.321

100,0

(98)

(0,7)

(5,1)

L’EBITDA è pari a 5.733 milioni di euro e aumenta, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 186 milioni di euro (+3,4%), con un’incidenza sui ricavi che passa dal 41,6% del primo semestre 2009 al 43,4% del primo semestre 2010. In termini organici l’EBITDA è  stabile (-0,2%) a 5.749 milioni di euro, mentre l’incidenza sui ricavi si incrementa di 2,2 punti percentuali (43,5% nel primo semestre 2010 a fronte del 41,3% nel primo semestre 2009).

Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:

 

1° Semestre
2010

1° Semestre
2009

Variazioni

(milioni di euro)

 

peso
%

 

peso %

ass.

%

%
org.

Domestic

4.920

85,8

5.038

90,8

(118)

(2,3)

(2,9)

% sui Ricavi

48,8

 

46,3

 

2,5 pp

 

2,2 pp

Brasile

823

14,4

527

9,5

296

56,2

18,9

% sui Ricavi

28,6

 

24,0

 

4,6 pp

 

4,1 pp

Media,
Olivetti e
Altre Attività

(11)

(0,2)

(18)

(0,3)

7

38,9

 

Rettifiche ed
Elisioni

1

-

-

-

1

 

 

Totale
consolidato

5.733

100,0

5.547

100,0

186

 3,4

(0,2)

% sui Ricavi

43,4

 

41,6

 

1,8 pp

 

2,2 pp

L’EBIT è pari a 2.881 milioni di euro, con un incremento di 196 milioni di euro (+7,3%) rispetto al primo semestre 2009 mentre l’incidenza sui ricavi passa dal 20,2% del primo semestre 2009 al 21,8% del primo semestre 2010. La variazione organica dell’EBIT è positiva per 75 milioni di euro (+2,7%), mentre l’incidenza sui ricavi a livello organico è pari al 21,9% nel primo semestre 2010, con un miglioramento di 1,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’utile netto consolidato è pari a 1.211 milioni di euro e si incrementa di 252 milioni di euro (+26,3%) rispetto al primo semestre 2009.

Gli investimenti industriali sono pari a 2.021 milioni di euro, con un incremento di 99 milioni di euro rispetto al primo semestre 2009, e sono così ripartiti:

 

1° Semestre 2010

1° Semestre 2009

Variazioni

 

(milioni di euro)

peso %

peso %

 

Domestic

1.487

73,6

1.604

83,4

(117)

Brasile

507

25,1

288

15,0

219

Media,
Olivetti e
Altre Attività

27

1,3

30

1,6

(3)

Rettifiche
ed elisioni

-

-

-

-

-

Totale

2.021

100,0

1.922

100,0

99

% sui Ricavi

15,3

 

14,4

 

0,9 pp

Il flusso di cassa della gestione operativa è pari a 2.152 milioni di euro, con una riduzione di 92 milioni di euro rispetto al primo semestre 2009. In termini percentuali sui ricavi il flusso di cassa rappresenta il 16,3% dei ricavi contro il 16,8% del primo semestre 2009.

L’indebitamento finanziario netto rettificato (esclusi gli effetti meramente contabili e non monetari derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate attività/passività finanziarie)  è pari a 33.579 milioni di euro con una riduzione di 370 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2009 (33.949 milioni di euro) e di 1.280 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2009. Tale riduzione è principalmente dovuta agli effetti positivi della dinamica operativa e della cessione di HanseNet, che hanno ampiamente assorbito l’impatto negativo derivante dal sequestro preventivo di 282 milioni di euro di disponibilità finanziarie come disposto dall’Autorità Giudiziaria nell’ambito del procedimento nei confronti di Telecom Italia Sparkle, nonché la distribuzione di dividendi per complessivi 1.060 milioni di euro.

Nel secondo trimestre 2010 l’indebitamento finanziario netto rettificato è aumentato di 317 milioni di euro rispetto ai  33.262 milioni di euro al 31 marzo 2010: il pagamento di dividendi ha assorbito gli effetti positivi derivanti dalla dinamica gestionale.

L’indebitamento finanziario netto contabile è pari a 34.029 milioni di euro e diminuisce di 718 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (34.747 milioni di euro) e di 105 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2010 (34.134 milioni di euro).

Il personale del Gruppo è pari a 70.590 unità di cui 60.455 in Italia.

***

I risultati delle Business Unit
 

I dati del Gruppo Telecom Italia sono esposti nel presente comunicato stampa sulla base dei seguenti settori operativi:

  • business unit Domestic: comprende le attività domestiche dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), nonché le relative attività di supporto;business unit Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni in Brasile;
  • business unit Media: comprende attività e gestioni di reti televisive;
  • business unit Olivetti: comprende le attività di realizzazione di sistemi digitali per la stampa e di prodotti per ufficio e di servizi per l’Information Technology;
  • Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al “core business” del Gruppo Telecom Italia.

A seguito della cessione nel primo semestre 2010 di HanseNet, già classificata tra le discontinued operations, la business unit European BroadBand non viene più esposta. Le altre società della business unit sono confluite nell’ambito delle Altre attività.

A partire dall’1.1.2010 le società Shared Service Center e HR Services, precedentemente consolidate nelle Altre attività, sono entrate a far parte del perimetro della business unit Domestic. Per omogeneità di confronto, l’informativa per settore operativo dei periodi posti a confronto è stata coerentemente rielaborata.

I dati al 30 giugno 2010 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato il 29 luglio 2010, a valle del Consiglio di Amministrazione della Società che li ha approvati.

DOMESTIC

  • I ricavi Domestici, pari a 10.091 milioni di euro si riducono del 7,4% (10.892 milioni di euro nel primo semestre 2009) con una flessione in termini organici del 7,4%.

Nel dettaglio:

Ricavi Core Domestic

I ricavi Core Domestic sono pari a 9.563 milioni di euro e si riducono del 7,5% (10.337 milioni di euro nel primo semestre 2009) con una flessione in termini organici del 7,5%.

Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al corrispondente periodo del 2009:

  • Consumer: la flessione dei ricavi è pari a 603 milioni di euro (-10,9%), di cui 482 milioni di euro (-9,1%) relativi a ricavi da servizi e 121 milioni di euro a ricavi da vendita di prodotti. La riduzione dei ricavi da servizi è principalmente riconducibile alla diminuzione dei ricavi da servizi voce, in particolare su fonia Fisso (-212 milioni di euro) e voce uscente Mobile (-230 milioni di euro), essenzialmente generati sia dalle nuove politiche di commercializzazione  avviate nel corso del secondo semestre del  2009, con l’obiettivo di riposizionare l’offerta in termini più petitivi, sia dalla contrazione della customer base (che, grazie ai primi benefici della nuova politica merciale, presenta un trend in crescita rispetto al trimestre precedente). Su tale dinamica incide, inoltre, l’andamento dei ricavi da terminazione del Mobile (-87 milioni di euro, di cui -56 milioni di euro riconducibile all’effetto della riduzione delle tariffe). Le altre aree di business non tradizionali (VAS e Internet), nonostante la flessione dei ricavi da messaging (-40 milioni di euro) e da contenuti mobile (-13 milioni di euro), presentano invece una variazione positiva rispetto al 2009, grazie alla continua crescita dei servizi broadband sia sul Fisso (+48 milioni di euro), sia sul Mobile (+42 milioni di euro);
  • Business: Il segmento presenta una contrazione dei ricavi pari a 127 milioni di euro (-6,6%), confermando comunque nel secondo trimestre 2010 un trend di progressiva ripresa rispetto ai trimestri precedenti (secondo trimestre 2010: -5,4%; nel primo trimestre 2010: -8,0%; nel quarto trimestre 2009: -10,2%). Tale miglior andamento, registrato sia nel comparto Fisso, sia in quello Mobile, è frutto delle positive politiche di commercializzazione, avviate già nella seconda metà del 2009 e orientate a una più efficace difesa della customer base e a una maggiore qualità dei clienti acquisiti (specie nel comparto Mobile).  Nel comparto Fisso, gli Accessi Fonia presentano nel secondo trimestre 2010 una contrazione (-24.000) più contenuta rispetto al primo trimestre  (-25.000).
    Gli Accessi Broadband registrano una crescita di 16.000, inferiore rispetto alla crescita del primo trimestre 2010 (+27.000), che è risultata la più elevata dal secondo trimestre 2008.
    Nel comparto Mobile, l’incremento netto delle linee (+105.000) è il più elevato dal secondo trimestre 2008.
  • Top: il totale dei ricavi presenta una riduzione di 108 milioni di euro (-5,9%) rispetto al corrispondente periodo del 2009, con un trend in miglioramento registrato nel secondo trimestre 2010 (-4,8%) rispetto al primo trimestre (-7,2%) correlato alla crescita delle vendite e alla sostanziale tenuta dei ricavi da servizi Fisso e Mobile. Tale risultato è stato conseguito nonostante uno scenario di costante riduzione dei Ricavi Fonia e Dati del comparto Fisso (prevalentemente per le dinamiche di prezzo tipiche dei servizi maturi) a cui si contrappone la crescita dei Servizi ICT (Ricavi da Servizi +1,3%) e dei Ricavi Mobile (+10,5%), questi ultimi sostenuti dalla continua crescita della Customer Base e dei VAS (+29,5%), in particolare Interattivi (+32,2%).
  • National Wholesale: l’incremento dei ricavi (+55 milioni di euro, +5,6%) è generato dalla crescita della customer base degli OLO (Other Licensed Operators) sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream.

Ricavi International Wholesale

Nel corso del primo semestre 2010 International Wholesale (Gruppo Tele Italia Sparkle) ha realizzato ricavi pari a 805 milioni di euro, con una flessione di 72 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2009 (-8,2%), principalmente determinata dal servizio fonia (-69 milioni di euro).

Oltre alla vista sintetica per segmento di mercato sopra riportata vengono di seguito fornite le informazioni merciali articolate per tecnologia (fisso/mobile).

Ricavi Telecomunicazioni Fisse
 

Nel primo semestre 2010 i ricavi sono pari a 7.058 milioni di euro e presentano una riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di 343 milioni di euro (-4,6%). A livello organico, la variazione dei ricavi è negativa per 344 milioni di euro (-4,6%).

Al 30 giugno 2010 la consistenza degli accessi retail è di 15,7 milioni (-356.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009); aumenta il portafoglio clienti wholesale che ha raggiunto circa 6,5 milioni di accessi (+297.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009).

Il portafoglio plessivo BroadBand, al 30 giugno 2010, è pari a 9,0 milioni di accessi (+217.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009), di cui oltre 7,1 milioni retail e 1,8 milioni wholesale.

Fonia Retail

I ricavi di questa area di business, pari a 3.123 milioni di euro (-379 milioni di euro; -10,8% rispetto al primo semestre 2009),risentono, su tutti i segmenti di mercato, della fisiologica riduzione della base clienti, che tuttavia presenta un trend in costante miglioramento, e dei volumi di traffico dovuta al contesto petitivo in cui l’azienda opera. Unitamente a tali dinamiche, si segnala la riduzione delle tariffe regolamentate di terminazione fisso-mobile.

Internet

I ricavi sono pari a 888 milioni di euro, in aumento di 47 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2009 (+5,6%). Il portafoglio plessivo di accessi broadband retail sul mercato domestico ha raggiunto oltre i 7,1 milioni di accessi, con una crescita rispetto a fine 2009 di 134.000 unità; la clientela che aderisce ad offerte Flat ha raggiunto un’incidenza dell’85% (83% a fine 2009) anche grazie allo sviluppo delle nuove offerte, rivolte al mercato Consumer, “Internet senza limiti” e “Tutto senza limiti”.

Business Data

I ricavi del parto Business Data, pari a 759 milioni di euro, diminuiscono, rispetto al corrispondente periodo del 2009, di 67 milioni di euro (-8,1%), e riflettono sia l’attuale congiuntura economica negativa sia la contrazione dei prezzi sui business tradizionali delle leased lines e trasmissione dati. In particolare sul comparto ICT la riduzione dei ricavi è pari a 18 milioni di euro (-4,8%) a causa della flessione delle vendite dei prodotti (-20 milioni di euro), in coerenza con la politica di focalizzazione sui ricavi a più alta marginalità, mentre continua a crescere la  componente servizi (+2 milioni di euro; +0,8%).

Wholesale

Il portafoglio di clienti gestiti dalla divisione Wholesale nazionale di Tele Italia ha raggiunto, nel primo semestre 2010, 6,5 milioni di accessi per i servizi di fonia e 1,8 milioni di accessi per i servizi broadband. Complessivamente i ricavi da servizi wholesale nazionale presentano rispetto al corrispondente periodo del 2009 una crescita di 94 milioni di euro (+6,6%). L’evoluzione dei ricavi di questo parto è correlata allo sviluppo della base clienti degli operatori alternativi servita attraverso le diverse tipologie di accesso. I ricavi dell’intero parto Wholesale sono pari, nel primo semestre 2.093 milioni di euro.

Ricavi Telecomunicazioni Mobili

I ricavi delle teleunicazioni Mobili nel primo semestre 2010 sono pari a 3.908 milioni di euro con una flessione di 404 milioni di euro (-9,4%) rispetto al primo semestre 2009: i ricavi da servizi registrano una riduzione del 7,3% e i ricavi da prodotti del 45,8%.
Al 30 giugno 2010 il numero delle linee mobili di Tele Italia è pari a circa 30,5 milioni; registrano una crescita di 152.000 linee rispetto al primo trimestre 2010; la riduzione rispetto al 31 dicembre 2009 è attribuibile ad una maggiore selettività nella politica merciale focalizzata sui clienti a maggior valore.

Fonia uscente

I ricavi sono pari a 2.048 milioni di euro e diminuiscono, rispetto allo stesso periodo del 2009, di 292 milioni di euro (-12,5%) principalmente per le politiche merciali avviate nel quarto trimestre del 2009 e indirizzate a ricondurre l’offerta a livelli maggiormente petitivi stimolando in particolare il traffico all’interno della munity dei clienti TIM.

Fonia entrante

I ricavi, pari a 715 milioni di euro, registrano una diminuzione, rispetto al corrispondente periodo del 2009, di 61 milioni di euro (-7,9%) principalmente per effetto della riduzione dei prezzi di terminazione su rete mobile.

Servizi a valore aggiunto (VAS)

I ricavi sono pari a 1.022 milioni di euro e registrano un incremento del 5,5% rispetto al corrispondente periodo del 2009. Tale crescita è principalmente attribuibile ai VAS interattivi, che presentano una crescita del 18,6%, grazie specialmente all’apporto dei ricavi da browsing (+28,9%). L’incidenza dei ricavi VAS sui ricavi da servizi è pari al 27,0%.

Vendita terminali

I ricavi sono pari a 123 milioni di euro e diminuiscono di 104 milioni di euro (-45,8%), rispetto allo stesso periodo del 2009. Prosegue la razionalizzazione del portafoglio prodotti, più focalizzato sulla qualità (maggior incidenza di terminali evoluti e di device abilitanti al mobile internet) e sulla redditività degli stessi.

  • L’EBITDA della business unit Domestic, pari a 4.920 milioni di euro, registra una riduzione di 118 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2009 (-2,3%). L’incidenza sui ricavi è pari al 48,8%, in aumento di 2,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009.  La contrazione dei ricavi è in parte pensata dal selettivo controllo della spesa merciale e dal rigoroso contenimento dei costi fissi.

L’EBITDA in termini organici è pari a 4.936 milioni di euro. La variazione organica è negativa per 150 milioni di euro (-2,9%) con un’incidenza sui ricavi pari al 48,9%, in aumento di 2,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009.

  • L’EBIT della business unit Domestic è pari a 2.758 milioni di euro e registra un incremento di 47 milioni di euro (+1,7%) rispetto al corrispondente periodo del 2009, con un’incidenza sui ricavi pari al 27,3% (24,9% nel primo semestre 2009).  L’andamento dell’EBIT è attribuibile, oltre a quanto già evidenziato nel mento dell’EBITDA, principalmente alla riduzione degli ammortamenti per 119 milioni di euro. La variazione organica dell’EBIT è negativa per 34 milioni di euro (-1,2% rispetto al corrispondente periodo del 2009) con un‘incidenza sui ricavi pari al 27,5% (25,8% nel primo semestre 2009).
  • Gli investimenti industriali sono pari a 1.487 milioni di euro, con una riduzione di 117 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2009 principalmente dovuta a minori investimenti su Piattaforme di rete e di servizio. L’incidenza degli investimenti industriali sui ricavi è pari al 14,7% in linea con il primo semestre 2009.
  • Il personale è pari a 58.899 unità, in riduzione di 468 unità rispetto al 31 dicembre 2009.

BRASILE

(cambio medio real/euro 2,38434)

I ricavi del Gruppo Tim Brasil nel primo semestre 2010 sono pari a 6.855 milioni di reais, superiori di 436 milioni di reais (+6,8%) rispetto al primo semestre 2009. La crescita organica è del 2,1%. (rispetto ai 6.711 milioni di reais del primo semestre 2009 a parità di perimetro per l’ingresso di Intelig Telecomunicações Ltda); I ricavi da servizi del primo semestre 2010 si attestano a 6.526 milioni di reais, in crescita rispetto ai 5.874 milioni di reais dello stesso periodo nell’anno precedente (+11,1%); i ricavi da prodotti si riducono dai 545 milioni di reais per il primo semestre 2009 ai 329 milioni di reais del primo semestre 2010 (-39,6%).
L’ARPU, ricavo medio mensile per cliente, a giugno 2010 risulta pari a 24,3 reais contro i 26,8 reais di giugno 2009. Le linee complessive al 30 giugno 2010 sono pari a 44,4 milioni, in crescita del 17,4% rispetto al 30 giugno 2009, ad una market share del 24,0%.

L’EBITDA, pari a 1.961 milioni di reais, è superiore di 420 milioni di reais rispetto al primo semestre 2009 (+27,3%); l’incidenza sui ricavi è pari al 28,6%, in crescita di 4,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009. Tale risultato è stato conseguito grazie alla crescita dei ricavi, all’espansione delle direttrici di traffico “on net” che ha consentito di migliorarne il margine, ed in generale al costante recupero di efficienza nelle aree di costo non correlate direttamente allo sviluppo del business. La variazione organica dell’EBITDA rispetto al primo semestre 2009 è pari a +312 milioni di reais, con un’incidenza sui ricavi del 28,6% (24,6% nel primo semestre 2009).

L’EBIT è pari a 393 milioni di reais (+286 milioni di reais rispetto ai primi sei mesi del 2009). Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’EBITDA rispetto al primo semestre dell’anno precedente, in parte compensato dalla crescita degli ammortamenti per 134 milioni di reais (1.563 milioni di reais nel primo semestre 2010, 1.429 milioni di reais nel primo semestre 2009). La variazione organica dell’EBIT rispetto allo stesso periodo del 2009 è positiva per 240 milioni di reais, con un’incidenza sui ricavi del 5,7% (2,3% nel primo semestre 2009).

Gli investimenti industriali ammontano a 1.210 milioni di reais, con un aumento di 367 milioni di reais rispetto al primo semestre 2009 dovuto principalmente ai maggiori investimenti nella rete e nelle piattaforme IT.

Il personale è pari a 9.415 unità, in diminuzione di 368 unità rispetto al 31 dicembre 2009.

OLIVETTI

I ricavi del primo semestre 2010 ammontano a 176 milioni di euro e registrano un incremento di 23 milioni di euro rispetto al primo semestre 2009. A livello di ricavi dei Canali Commerciali l’aumento risulta ancora più significativo (+25 milioni di euro, pari ad un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), anche grazie ai primi positivi effetti del rinnovamento dell’offerta legato al riposizionamento strategico dell’azienda sul mercato dell’Information Technology. In particolare, è rilevante l’apporto delle vendite delle nuove linee di prodotti (Data Card, Net Book e Note Book) sui canali Olivetti e Telecom Italia.

L’EBITDA è negativo per 16 milioni di euro, in calo di 4 milioni di euro rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Il fenomeno è attribuibile da un lato agli investimenti necessari per sostenere la crescita della società, dall’altro al fatto che la nuova offerta in fase di start-up, pur sostenuta da volumi significativi, registra ancora una marginalità percentuale più bassa rispetto a quella dei prodotti tradizionali, i cui volumi di vendita sono risultati in diminuzione. 

L’EBIT è negativo per 18 milioni di euro, in calo di 3 milioni di euro rispetto al primo semestre dell’anno precedente.

Gli investimenti industriali ammontano a 3 milioni di euro, in aumento di 1 milione di euro rispetto allo stesso periodo del 2009.

Il personale è pari a 1.105 unità (1.014 unità in Italia e 91 unità all’estero).

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EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2010

Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Telecom Italia per l’esercizio in corso, gli obiettivi legati ai principali indicatori economici, così come definiti dal Piano Industriale 2010-2012, prevedono, per l’intero anno 2010:

  • Ricavi organici (a parità di cambi e perimetro di consolidamento 2010) in contrazione del 2% - 3% rispetto all’anno precedente;
  • EBITDA organico sostanzialmente stabile, sempre nel confronto con l’anno precedente;
  • Investimenti industriali pari a circa 4,3 miliardi di euro;
  • Debito Netto rettificato intorno a 32 miliardi di euro a fine 2010.

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EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2010

  • Piano di Azionariato Diffuso per i Dipendenti
    In data 29 luglio 2010 sono state emesse n. 27.056.139 azioni ordinarie Telecom Italia (pari al 0,20% del capitale di categoria e pari all’87% dell’ammontare massimo di 31.000.000 di azioni ordinarie, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 maggio 2010, in esecuzione della delega ricevuta dall’Assemblea del 29 aprile 2010).
    L’offerta di azioni ordinarie ai dipendenti si è svolta dal 28 giugno al 9 luglio 2010 ed ha raccolto l’adesione di oltre 9.000 dipendenti (pari a circa il 16% degli aventi diritto). Le azioni ordinarie sono state offerte in sottoscrizione ad un prezzo pari ad euro 0,84 corrispondente alla media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni ordinarie Telecom Italia rilevati dal 25 maggio 2010 al 25 giugno 2010 sul Mercato Telematico Azionario, scontata del 10%.
    A seguito di tale operazione, la quantità complessiva di azioni ordinarie Telecom Italia emesse è di 13.407.963.078, e il capitale sociale di Telecom Italia è pari a 10.688.746.056,45 euro.
  • Piano Long Term Incentive per la dirigenza
    Sempre in data 29 luglio 2010 è stato anche dato avvio al Long Term Incentive Plan 2010-2015, deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010, riservato ad una parte selezionata della dirigenza che non risulti già destinataria di altri piani di incentivazione a lungo termine.
    Il Piano LTI 2010-2015 prevede l’attribuzione ai dirigenti che ne sono destinatari di un bonus in denaro in funzione delle performance triennali (2010-2012) verificate su predeterminati parametri, con possibilità d’investimento del 50% del bonus maturato in azioni ordinarie di nuova emissione, con determinazione del prezzo di sottoscrizione sulla base del valore di mercato dell’Azione al momento dell’offerta. Il controvalore massimo dell’aumento di capitale riservato sarà pari a euro 4.377.300.
    Ai Destinatari che avranno conservato le azioni così sottoscritte per due anni, subordinatamente al mantenimento di rapporto di lavoro dipendente con Telecom Italia o altra società del Gruppo, nel 2015 saranno assegnati utili ex art. 2349 c.c. mediante emissione di azioni da fare oggetto di assegnazione a titolo gratuito nel rapporto di un’azione matching per ogni azione sottoscritta.
  • Gruppo BBNed
    Il 16 luglio 2010 il Gruppo Telecom Italia ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Tele2 per la vendita di BBNed. La decisione di procedere alla vendita è in linea con l’obiettivo del Gruppo Telecom Italia di riposizionarsi sui mercati core e non avrà sostanzialmente impatto sul conto economico consolidato di Gruppo.
    Il corrispettivo negoziato per la cessione è pari ad un Enterprise Value di circa 50 milioni di euro.
    Il completamento dell’operazione è subordinato all'approvazione da parte delle Autorità garanti della concorrenza nei Paesi Bassi.
     
  • Telecom Italia Sparkle – aggiornamento su presunta frode IVA
    In data 7 luglio 2010, l’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Lazio -, prendendo atto dei rilievi elevati dalla Guardia di Finanza, ha notificato a Telecom Italia Sparkle un avviso di accertamento con il quale ha contestato l’indetraibilità dell’IVA per un ammontare complessivo di circa 298 milioni di euro, oltre a interessi e sanzioni.
    Il 19 luglio 2010 è stato effettuato un versamento di complessivi 418 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate. Il Gruppo Telecom Italia, dopo approfondite valutazioni, anche alla luce di pareri di autorevoli professionisti, ha infatti ritenuto opportuno di procedere al pagamento delle sanzioni in misura ridotta (25% anziché al 100% dell’importo irrogato) e dell’intero ammontare dell’IVA ritenuta indetraibile e dei relativi interessi.
    Si ricorda che, in vista di una definizione precontenziosa delle previste contestazioni, nel bilancio relativo all’esercizio 2009 tale importo risultava già coperto da uno specifico fondo. In merito a tale pagamento la società sta valutando gli scenari e le iniziative a sua tutela; nel frattempo Telecom Italia Sparkle ha presentato istanza di revoca del sequestro preventivo della somma di 298 milioni (corrispondente al “credito IVA illecitamente maturato per gli anni di imposta oggetto delle illecite attività contestate”) ordinato dalla Procura di Roma nel febbraio 2010, nonché si adopererà per la restituzione della fideiussione bancaria rilasciata in favore dell’Amministrazione Finanziaria avente ad oggetto l’importo di circa 123 milioni di euro.
  • Accordo Sindacale
    L’accordo raggiunto ieri con i Sindacati determina efficienze in termini economici in linea con quanto indicato nel Piano Strategico (delta efficiency 2009 – 2012 pari a 400 milioni di euro). L’accordo, che prevede prevalentemente l’adozione di strumenti di natura strutturale - rappresentati dalla mobilità volontaria, permetterà al Gruppo TI di ottenere ed incrementare i benefici sul costo del lavoro oltre l’arco di Piano.
    Nel corso dell’anno si procederà ad un accantonamento netto stimato di circa 240 milioni di euro. Tale accantonamento non avrà impatti sulle guidance fornite al mercato.
  • Argentina
    Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre esaminato tutte le ipotesi di valorizzazione dell’asset argentino concretizzatesi nel corso degli ultimi mesi, ivi compresa quella relative alla dismissione della partecipazione. A seguito di tale analisi, il Consiglio ha individuato quale migliore possibilità un accordo con il Gruppo W de Argentina Inversiones SL, socio locale detentore del 50% di Sofora Telecomunicaciones SA, che consentirà di rafforzare la partnership già esistente e chiudere tutti i contenziosi tra i soci. L’intesa raggiunta rafforza i principi chiave della partnership e il ruolo di Telecom Italia in Argentina. L'accordo accoglie altresì alcune modifiche della governance della partnership che Telecom Italia ritiene possa rappresentare un contributo positivo alla soluzione delle problematiche già sollevate delle Autorità argentine. La rinnovata collaborazione con il Gruppo W permetterà al Gruppo Telecom Italia di valutare tutte le alternative della propria futura presenza nel Paese.

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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Andrea Mangoni dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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