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Gruppo Telecom Italia: Approvato dal Consiglio di Amministrazione il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016

 

 

13/05/2016 - 22:30

GRUPPO TELECOM ITALIA: APPROVATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2016

  • RICAVI CONSOLIDATI PER 4,4 MILIARDI DI EURO; -5,6% IN TERMINI ORGANICI RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2015
  • RICAVI CONSUMER DOMESTIC A 1,8 MILIARDI DI EURO (+2,0% RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2015) GRAZIE AL COSTANTE MIGLIORAMENTO SUL MOBILE I CUI RICAVI SEGNANO +8,9% RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2015 ATTESTANDOSI A 855 MILIONI DI EURO; NEL COMPARTO FISSO, CRESCONO I RICAVI DA SERVIZI INNOVATIVI (+5,8%)

  • EBITDA: 1,7 MILIARDI DI EURO, -11,3% IN TERMINI ORGANICI RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2015 CON UN’INCIDENZA SUI RICAVI DEL 38,6%. AL NETTO DELLE COMPONENTI NON RICORRENTI IL DATO SAREBBE PARI A CIRCA 1,8 MILIARDI DI EURO (-7,5%)
  • EBIT: 704 MILIONI DI EURO, - 25,1% IN TERMINI ORGANICI RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2015. AL NETTO DELLE COMPONENTI NON RICORRENTI LA VARIAZIONE SAREBBE PARI AL -17,3%
  • UTILE NETTO ATTRIBUIBILE AI SOCI DELLA CONTROLLANTE: 433 MILIONI DI EURO (82 MILIONI DI EURO NEL PRIMO TRIMESTRE 2015)
  • MARGINE DI LIQUIDITA’ AL 31 MARZO 2016: 10,4 MILIARDI DI EURO, PERMETTE UNA COPERTURA DELLE SCADENZE FINANZIARIE ALMENO PER I PROSSIMI 24 MESI
  • GLI INVESTIMENTI DEL TRIMESTRE SONO STATI PARI A 944 MILIONI DI EURO, DI CUI 778 MILIONI IN ITALIA (+102 MILIONI RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2015)
  • RECCHI: “DA OGGI INIZIA NUOVA FASE PER IL GRUPPO, CARATTERIZZATA DA EFFICIENZA E FOCALIZZAZIONE SU OBIETTIVI ANCORA PIÙ SFIDANTI”
  • CATTANEO: “INCREMENTO DELLE EFFICIENZE DA 0,6 A 1,6 MILIARDI AL 2018 MANTENENDO I LIVELLI DI COPERTURA E QUALITÀ”

I risultati dei primi tre mesi del 2016 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà lunedì 16 maggio alle ore 9.30 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero 0633168. Le slide della presentazione saranno disponibili a breve al link http://www.telecomitalia.com/1Q2016/ita.

Per coloro che non potranno collegarsi in diretta sarà possibile riascoltare la presentazione fino al 23 maggio 2016 collegandosi al numero 06334843 (codice di accesso 948290#).

 

A seguito del recepimento nella legislazione italiana delle modifiche alla Direttiva Transparency è stato eliminato per gli Emittenti quotati, aventi l'Italia come Stato membro d'origine, l’obbligo già previsto dall’art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) di redigere i Resoconti Intermedi di Gestione del primo e del terzo trimestre d’esercizio. Tuttavia è stata demandata alla Consob la facoltà di prescrivere la pubblicazione, tramite apposito regolamento e dopo averne verificato l’impatto, di informazioni finanziarie periodiche, aggiuntive rispetto alla relazione finanziaria annuale e a quella semestrale.

In tale contesto Telecom Italia conferma l’intenzione di assicurare, su base volontaria e nelle more dei previsti chiarimenti normativi, continuità e regolarità d’informazione al mercato, pubblicando le consuete informazioni sui risultati al 31 marzo 2016. E’ fatta esplicita riserva di valutare a tempo debito la politica di comunicazione finanziaria che la Società andrà ad adottare, una volta consolidato il quadro di riferimento.

Il Resoconto Intermedio di Gestione comprende anche il Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2016 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE e, in particolare, allo IAS 34 Bilanci intermedi. Il Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2016 non è sottoposto a revisione contabile.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2016 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2015, ai quali si rimanda, fatta eccezione per l’applicazione dei nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2016. Peraltro, come illustrato nelle note del Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2016, i nuovi Principi/Interpretazioni non hanno comportato alcun effetto sul Bilancio consolidato di Gruppo.

Nell’ambito della Business Unit Brasile il management ha individuato una errata contabilizzazione, effettuata negli esercizi precedenti, relativamente al riconoscimento dei Ricavi da servizi derivanti dalla cessione di traffico prepagato. Tale errata contabilizzazione, che non ha avuto alcun impatto né in termini di Posizione finanziaria netta né sulla Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, ha invece  comportato una anticipazione temporale nel riconoscimento dei ricavi rispetto al traffico prepagato e non ancora consumato. 

Si è pertanto provveduto alla revisione dei dati comparativi al 31 dicembre 2015 e per il 1° trimestre 2015, con impatti non significativi sui dati economici a confronto.

Il Gruppo Telecom Italia utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato. Il significato e il contenuto di tali indicatori sono illustrati in allegato.

Si segnala che il presente comunicato e in particolare l’informativa sull’ “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2016” contengono dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

 

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

Nel corso del primo trimestre 2016 si sono verificate le seguenti variazioni:
- Gruppo Sofora - Telecom Argentina: classificato come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute) è stato ceduto in data 8 marzo 2016;
- Revi Immobili S.r.l., Gestione Due S.r.l. e Gestione Immobili S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 11 gennaio 2016 INWIT S.p.A. ha acquisito il 100% delle società, che sono pertanto entrate nel perimetro di consolidamento del Gruppo.

Nel corso del 2015 si sono verificate le seguenti variazioni:
- INWIT S.p.A. (Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di gennaio 2015;
- Alfabook S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 1° luglio 2015 Telecom Italia Digital Solutions S.p.A. ha acquisito il 100% della società, che è pertanto entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
- TIM Real Estate S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di novembre 2015.


Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia si è riunito oggi sotto la presidenza di Giuseppe Recchi per approvare il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016. Il CdA ha inoltre esaminato l’aggiornamento del Piano 2016-2018, incentrato su una migliore allocazione degli investimenti e su un più incisivo recupero delle efficienze.

“Da oggi inizia una nuova fase per Telecom Italia, caratterizzata da efficienza e focalizzazione su obiettivi ancora più sfidanti, come da tempo auspicava il Consiglio di Amministrazione”, ha sottolineato il Presidente Esecutivo, Giuseppe Recchi. “Telecom si conferma il primo investitore in infrastrutture nel nostro Paese, con l’obiettivo di garantire una più tempestiva e capillare realizzazione di infrastrutture di rete in fibra ottica con tecnologia FttH/B nelle città e nelle aree più rilevanti, in risposta alla crescente domanda di banda ultralarga per la fruizione di servizi e contenuti innovativi di qualità e su misura. Confermiamo, dunque, la nostra leadership sul mercato italiano e i target di copertura al 2018 - fibra all’84% circa della popolazione (oggi al 45%) e 4G al 98% (oggi al 92%)”.

L’accelerazione della realizzazione delle infrastrutture ultra broadband sarà accompagnata “da un attento controllo dei costi - ha sottolineato il nuovo Amministratore Delegato Flavio Cattaneo – che consentirà di incrementare significativamente l’efficacia degli investimenti. L’obiettivo è arrivare a fine 2018 a 1,6 miliardi di euro di efficienze rispetto ai 600 milioni di euro precedentemente previsti. Si tratterà di azioni mirate pari a circa 800 milioni sugli Opex e circa 800 milioni sui Capex”.

Per quanto riguarda il Brasile Cattaneo ha annunciato per i prossimi mesi “un rafforzamento dei piani di efficientamento finora previsti pur mantenendo un forte sviluppo sia nel 3G che nel 4G. Dobbiamo tenere conto delle profonde modifiche di contesto macroeconomico, politico e di mercato, intervenute negli ultimi mesi nel paese. È necessario un forte segnale di cambiamento, avviato con la nomina del nuovo Chief Executive Officer”.

RECOVERY PLAN – AGGIORNAMENTO DEL PIANO 2016-2018

Le efficienze complessive pari a 1,6 miliardi di euro previste al 2018 saranno raggiunte sul fronte degli Opex, in particolare, attraverso la riduzione:

- della componente commerciale grazie all’ottimizzazione dei costi di acquisizione e advertising;

- dei costi industriali attraverso l’incremento della produttività e la semplificazione delle piattaforme di rete e IT;

- della spesa energetica, di supporto e di locazione attraverso l’ottimizzazione degli spazi e l’implementazione dell’ approccio “zero base budget”;

- del costo del lavoro.

Le efficienze sugli investimenti – a fronte del mantenimento dei livelli di copertura UBB e di qualità del servizio, saranno perseguite attraverso:

- la semplificazione delle architetture di rete al fine di ottimizzare la spesa;

- una mirata allocazione della spesa sulla base del ritorno degli investimenti.

***

 

RISULTATI DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

I ricavi del primo trimestre 2016 ammontano a 4.440 milioni di euro, in calo del 12,1% rispetto al primo trimestre 2015 (5.054 milioni di euro). In termini di variazione organica, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 5,6% (-263 milioni di euro).

Il dettaglio dei ricavi ripartiti per settore operativo è il seguente:

(milioni di euro)

1° Trim. 2016

1° Trim. 2015

 

 

Variazioni

 

 

peso %

Rivisto

peso %

assolute

%

% organica

 

 

 

 

 

 

 

 

Domestic (*)

3.548

79,9

3.631

71,9

(83)

(2,3)

(2,3)

Core Domestic (**)

3.310

74,5

3.397

67,2

(87)

(2,6)

(2,6)

International Wholesale

311

7,0

310

6,1

1

0,3

(0,3)

Brasile

897

20,2

1.412

27,9

(515)

(36,5)

(15,3)

Altre Attività

6

0,1

21

0,4

(15)

 

 

Rettifiche ed elisioni

(11)

(0,2)

(10)

(0,2)

(1)

 

 

Totale consolidato

4.440

100,0

5.054

100,0

(614)

(12,1)

(5,6)

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione i ricavi Domestic del primo trimestre 2016 sarebbero risultati pari a 3.530 milioni di euro.

(**) Dal 1° gennaio 2016 comprende anche la società Olivetti. I dati dei periodi posti a confronto sono stati coerentemente modificati.

L’EBITDA del primo trimestre 2016 è pari a 1.712 milioni di euro e diminuisce, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, di 321 milioni di euro (-15,8%), con un’incidenza sui ricavi del 38,6% (40,2% nel primo trimestre 2015). In termini organici l’EBITDA si riduce di 218 milioni di euro (-11,3%) rispetto al primo trimestre 2015 e l’incidenza sui ricavi diminuisce di 2,4 punti percentuali.

L’EBITDA del primo trimestre 2016 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 75 milioni di euro; in assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBITDA sarebbe risultata pari a -7,5%, con un’incidenza sui ricavi del 40,2% in riduzione di 0,9 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2015.

Tali oneri sono connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa, sono evidenziati in quanto di ammontare significativo e comprendono, essenzialmente, oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale.

Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:

(milioni di euro)

1° Trim. 2016

1° Trim. 2015

Variazioni

 

 

peso %

Rivisto

peso %

assolute

%

% organica

 

 

 

 

 

 

 

 

Domestic (*)

1.461

85,3

1.610

79,3

(149)

(9,3)

(9,3)

% sui Ricavi

41,2

 

44,3

 

 

(3,1) pp

(3,1) pp

Brasile

258

15,1

416

20,5

(158)

(38,0)

(17,4)

% sui Ricavi

28,7

 

29,5

 

 

(0,8) pp

(0,7) pp

Altre Attività

(6)

(0,4)

7

0,3

(13)

 

 

Rettifiche ed elisioni

(1)

(1)

-

 

 

Totale consolidato

1.712

100,0

2.033

100,0

(321)

(15,8)

(11,3)

% sui Ricavi

38,6

 

 40,2

 

 

(1,6) pp

(2,4) pp

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione l’EBITDA Domestic del primo trimestre 2016 sarebbe risultato pari a 1.451 milioni di euro.

L’EBIT del primo trimestre 2016 è pari a 704 milioni di euro (981 milioni di euro nel primo trimestre 2015) e si riduce di 277 milioni di euro (-28,2%) rispetto al primo trimestre 2015 con un’incidenza sui ricavi del 15,9% (19,4% nel primo trimestre 2015).

L’EBIT organico evidenzia una variazione negativa di 236 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi pari al 15,9% (20,0% nel primo trimestre 2015).

L’EBIT del primo trimestre 2016 sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 74 milioni di euro; in assenza di tali oneri netti non ricorrenti la variazione organica dell’EBIT sarebbe risultata pari a -17,3%, con un’incidenza sui ricavi del 17,5%, in riduzione di 2,5 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2015).

L’Utile da Attività cessate/Attività non correnti destinate a essere cedute del primo trimestre 2016 è pari a 47 milioni di euro (169 milioni di euro nel primo trimestre 2015) e si riferisce alla contribuzione positiva (59 milioni di euro) al risultato consolidato da parte del gruppo Sofora - Telecom Argentina per il periodo 1° gennaio – 8 marzo, a cui si sommano gli effetti della cessione che ha comportato un impatto negativo, comprensivo delle relative imposte sul reddito, pari a 12 milioni di euro.

L’Utile del primo trimestre 2016 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 433 milioni di euro (82 milioni di euro nel primo trimestre 2015) e sconta oneri netti non ricorrenti per 64 milioni di euro; beneficia invece di alcune partite aventi natura meramente valutativa e contabile che non generano alcuna regolazione finanziaria, connesse in particolare alla valutazione al fair value dell’opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso a fine 2013, con durata triennale. In assenza di tali impatti l’utile del primo trimestre 2016 attribuibile ai Soci della Controllante sarebbe risultato di circa 260 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l’analogo valore del primo trimestre 2015.

Gli investimenti industriali, pari a 944 milioni di euro, presentano una riduzione rispetto al primo trimestre 2015 di 20 milioni di euro e sono così ripartiti per settore operativo:

(milioni di euro)

1° Trim. 2016

1° Trim. 2015

Variazione

 

 

peso %

 

peso %

 

 

 

 

 

 

 

Domestic (*)

778

82,4

676

70,1

102

Brasile

166

17,6

287

29,8

(121)

Altre Attività

1

0,1

(1)

Rettifiche ed elisioni

Totale consolidato

944

100,0

964

100,0

(20)

% sui Ricavi

21,3

 

19,1

 

2,2 pp

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione gli investimenti di Domestic del primo trimestre 2016 sarebbero risultati pari a 777 milioni di euro.

La Business Unit Domestic presenta investimenti pari a  778 milioni di euro in aumento di 102 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015. Su tale incremento incidono in particolare l’accelerazione e la crescita degli investimenti innovativi dedicati allo sviluppo di reti e servizi di nuova generazione (+169 milioni di euro), che raggiungono il 50% degli investimenti complessivi (33% nell’analogo periodo del 2015).

La Business Unit Brasile registra una riduzione di 121 milioni di euro (comprensivi di un effetto cambio negativo pari a 72 milioni di euro) rispetto al primo trimestre 2015; tali investimenti sono stati indirizzati principalmente all’evoluzione dell’infrastruttura industriale e alle piattaforme di supporto alle vendite.

Il flusso di cassa della gestione operativa di Gruppo è positivo per 25 milioni di euro (negativo per 455 milioni di euro nel primo trimestre 2015).

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 27.139 milioni di euro al 31 marzo 2016, in riduzione di 139 milioni di euro rispetto a fine 2015 (27.278 milioni di euro). La conclusione dell’operazione di cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina con l’incasso del relativo prezzo e il conseguente deconsolidamento del relativo indebitamento finanziario hanno consentito, unitamente alla positiva dinamica della gestione operativa, la copertura dei fabbisogni derivanti dalla gestione finanziaria, dal progetto immobiliare e dalla rinegoziazione di contratti di leasing e, quindi, la riduzione del debito.

L’indebitamento finanziario netto contabile al 31 marzo 2016 è pari a 28.233 milioni di euro (28.475 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il margine di liquidità al 31 marzo 2016 è pari a 10.400 milioni di euro, equivalente alla somma della “Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti” e dei “Titoli correnti diversi dalle partecipazioni” per complessivi 3.400 milioni di euro (5.047 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e delle linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7.000 milioni di euro. Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.

Il personale del Gruppo al 31 marzo 2016 è pari a 65.107 unità, di cui 52.554 in Italia (65.867 unità al 31 dicembre 2015, di cui 52.555 in Italia).

***

I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT

DOMESTIC

I ricavi del primo trimestre 2016 sono pari a 3.548 milioni di euro e presentano una riduzione, rispetto al primo trimestre 2015, di 83 milioni di euro (-2,3%), con un trend di performance in linea con il quarto trimestre 2015 (pari a -2,3%). I ricavi da servizi presentano - rispetto allo stesso periodo del 2015 - un andamento analogo a quella dei ricavi totali (-83 milioni di euro, -2,4%), ma con un segnale di leggero rallentamento del trend di recupero, a seguito in particolare di una peggiore performance sul Fisso, mentre si conferma il solido, strutturale recupero sui ricavi Mobile grazie sia alla tenuta della market share, sia alla stabilizzazione dei livelli di ARPU.

Più in dettaglio:

  • i ricavi da servizi del mercato Fisso sono pari nel primo trimestre a 2.483 milioni di euro e risultano in contrazione di 112 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015 (-4,3%); tale flessione è interamente correlata alla riduzione dei ricavi sui servizi voce (-129 milioni di euro per effetto della perdita di circa un milione di  linee), solo in parte compensata da una continua crescita dei clienti Broadband ed Ultra-Broadband, che traina la crescita sui servizi innovativi (+32 milioni di euro, +5,8%). Sui risultati del Fisso incide anche la riduzione dei prezzi sui servizi wholesale; al netto di tale impatto (pari a 18 milioni di euro) la flessione sarebbe stata del -3,7% rispetto al primo trimestre 2015;
  • i ricavi da servizi del mercato Mobile sono pari a 1.059 milioni di euro con un incremento di 6 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente (+0,6%); tale dinamica conferma il trend di costante miglioramento già osservato nei trimestri precedenti (+0,1% nel quarto trimestre 2015, a fronte di -1,5% nel terzo trimestre 2015; -2,5% nel secondo trimestre 2015; -4,2% nel primo trimestre 2015).

I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 196 milioni di euro nel primo trimestre 2016, in linea con il primo trimestre 2015.

***

La Business Unit Domestic opera in maniera distinta su due diversi ambiti di riferimento, di seguito l’analisi dei relativi ricavi:

  • Ricavi Core Domestic

I ricavi Core Domestic sono pari a 3.310 milioni di euro e si riducono del 2,6% (3.397 milioni di euro nel primo trimestre 2015).

Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al 2015:

  • Consumer: i ricavi del primo trimestre 2016 del segmento Consumer sono pari a 1.758 milioni di euro, con un incremento di 34 milioni di euro (+2,0%) rispetto allo stesso periodo del 2015; tale dinamica conferma il trend di recupero sostenuto già nel corso del 2015, grazie in particolare allo strutturale, solido miglioramento sul Mobile, per effetto sia del recupero della market share, sia della stabilizzazione dei livelli di ARPU.

In particolare:

- i ricavi del Mobile sono pari a 855 milioni di euro e presentano una dinamica in crescita rispetto al primo trimestre 2015 (+70 milioni di euro, +8,9%), confermando il trend di miglioramento già osservato nell’esercizio precedente (quarto trimestre 2015: +2,5%; terzo trimestre: +3,3%; secondo trimestre: -1,6%; primo trimestre: -1,5%). I ricavi da servizi registrano un incremento di 35 milioni di euro (+4,9% rispetto al primo trimestre 2015), confermando il  sensibile recupero avviato nella seconda parte del 2015 (quarto trimestre 2015: +1,5%;  terzo trimestre: -0,3%; secondo trimestre: -2,1%; primo trimestre: -4,3%), attribuibile alla dinamica di raffreddamento della pressione competitiva, alla progressiva stabilizzazione della market share e alla costante crescita dell’Internet mobile e dei servizi digitali a supporto della stabilizzazione dell’ARPU;

- i ricavi del Fisso sono pari a 890 milioni di euro, con una diminuzione di 57 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015 (-6,0%), in recupero rispetto all’ultimo trimestre 2015 (-6,7%) attribuibile alla perdita di accessi solo voce e alla maggiore pressione sui livelli di ARPU, in parte compensate da una crescita sui servizi innovativi, grazie al positivo andamento della Customer Base Broadband.

  • Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 1.085 milioni di euro con una riduzione di 96 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015 (-8,1%), di cui -58 milioni di euro (-5,5%)sulla componente servizi. In dettaglio:

- i ricavi dei servizi Mobile registrano una flessione di 23 milioni di euro (-7,9% rispetto al primo trimestre 2015); in particolare, la continua contrazione dei servizi mobili tradizionali (-18% sulla componente voce e messaging rispetto al primo trimestre 2015), determinata dalla dinamica di riposizionamento dei clienti su formule bundle a minor livello complessivo di ARPU e dalla migrazione dei clienti della Pubblica Amministrazione verso la nuova offerta Consip (che ha rivisto al ribasso i prezzi unitari), è solo marginalmente recuperata grazie alla performance positiva dei nuovi servizi digitali (+2,5% rispetto al 2015);

- i ricavi da servizi del Fisso si riducono di 30 milioni di euro (-3,8% rispetto al 2015): nonostante la costante crescita dei ricavi da servizi ICT (+3,2%), in particolare sui servizi Cloud, il segmento continua a risentire negativamente della lenta ripresa del contesto congiunturale, della contrazione dei prezzi sui servizi tradizionali voce e dati e della sostituzione tecnologica verso sistemi VoIP.

  • Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo trimestre 2016 ricavi pari a 433 milioni di euro, in flessione rispetto al corrispondente periodo 2015 (-24 milioni di euro, -5,3%), per effetto principalmente della riduzione dei prezzi regolamentati; al netto di tale impatto (pari a 18 milioni di euro), la flessione sarebbe stata pari a -1,5% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

 

  • Ricavi International Wholesale – gruppo Telecom Italia Sparkle

I ricavi del 2015 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 311 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2015 (+1 milione di euro, +0,3%). Tale risultato è determinato dalla crescita dei ricavi per i servizi IP/Data (+2 milioni di euro, +2,8%) e dalla diminuzione dei ricavi per servizi Fonia (-1 milione di euro, -0,5%). Restano sostanzialmente stabili le altre linee di business.

 

***

L’EBITDA della Business Unit Domestic al 31 marzo 2016 è pari a 1.461 milioni di euro e registra una riduzione di 149 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015 (-9,3%), con un’incidenza sui ricavi pari al 41,2% (-3,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente). Il primo trimestre 2016 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 67 milioni di euro. In assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBITDA sarebbe risultata pari a -5,2%, con un’incidenza sui ricavi del 43,1%, in riduzione di 1,3 punti percentuali rispetto a marzo 2015.

L’EBIT del 2015 della Business Unit Domestic è pari a 662 milioni di euro (814 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2015), con una riduzione di 152 milioni di euro (-18,7%) e un’incidenza sui ricavi del 18,7% (22,4% nel primo trimestre 2015). L’andamento dell’EBIT riflette principalmente la contrazione dell’EBITDA precedentemente illustrata.

L’EBIT del primo trimestre 2016 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 67 milioni di euro, in assenza dei quali la variazione organica dell’EBIT sarebbe risultata pari a -10,6% con un’incidenza sui ricavi del 20,5%.

Il personale, pari a 52.713 unità, è aumentato di 69 unità rispetto al 31 dicembre 2015 anche per effetto dell’accorpamento della business unit Media, in assenza del quale l’incremento sarebbe risultato di 6 unità.

BRASILE (cambio medio real/euro 4,29753)

I ricavi del gruppo Tim Brasil del primo trimestre 2016 sono pari a 3.854 milioni di reais e risultano in calo di 697 milioni di reais (-15,3%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. I ricavi da servizi si attestano a 3.618 milioni di reais, con una riduzione di 326 milioni di reais rispetto ai 3.944 milioni di reais del primo trimestre 2015 (-8,3%).

I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 236 milioni di reais (607 milioni di reais nel primo trimestre 2015, -61,1%), riflettendo una politica commerciale meno focalizzata sulla vendita di handsets oltre che l’impatto della crisi macroeconomica brasiliana sulla propensione alla spesa delle famiglie.

L’ARPU mobile del primo trimestre 2016 è pari a 17,2 reais, a fronte dei 16,7 reais dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+3%).

Le linee complessive al 31 marzo 2016 sono pari a 67.269 migliaia, presentano un lieve incremento rispetto al 31 dicembre 2015 e corrispondono a una market share del 26,1% (25,7% al 31 dicembre 2015).

L’EBITDA è pari a 1.107 milioni di reais, inferiore di 234 milioni di reais rispetto al primo trimestre 2015 (-17,4%). La flessione dell’EBITDA è attribuibile alla contrazione dei ricavi, solo parzialmente compensata dal dispiegarsi di alcuni interventi di efficienza sulle voci di costo e dalle riduzioni dei costi per quote da riversare ad altri operatori e del costo del venduto; si incrementano invece i costi del personale anche a causa dell’adeguamento dei salari all’inflazione e della presenza di oneri non ricorrenti per esodi pari a 33 milioni di reais.

L’EBITDA margin è pari al 28,7%, inferiore di 0,8 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2015.

L’EBIT ammonta a 210 milioni di reais con un peggioramento di 321 milioni di reais rispetto al primo trimestre dell’esercizio 2015. Tale risultato, sconta, oltre alla minor contribuzione dell’EBITDA, l’effetto dei più elevati ammortamenti (+98 milioni di reais) dovuti ai maggiori investimenti.

Il personale è pari a 12.280 unità (13.042 unità al 31 dicembre 2015).

EVENTI SUCCESSIVI AL 31 MARZO 2016

In data 27 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Arnaud de Puyfontaine Vice Presidente della Società. Alla carica non corrispondono deleghe.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2016

Come previsto nel Piano Industriale nel 2016 sul perimetro Domestic si prevede un costante progressivo miglioramento nella performance operativa combinato con un percorso di progressiva riduzione dell’indebitamento, grazie anche alla conversione del Mandatory Convertible Bond (contrattualmente prevista nel novembre del 2016 per 1,3 miliardi di euro) alla cessione della quota residua di Telecom Argentina (completata l’8 marzo 2016). Alla fine del 2018 si prevede che il rapporto Debito Netto Adjusted/EBITDA reported si collocherà sotto a 3x.

TIM prosegue nel percorso di trasformazione e transizione da Telco tradizionale a Digital Telco, abilitatrice della vita digitale del Paese: un modello di business basato sullo sviluppo di infrastrutture innovative ed un servizio di elevata qualità al cliente, che punta sempre più sulla diffusione di servizi e contenuti digitali premium.

In particolare, nel segmento Mobile Domestico, in un contesto competitivo dove si stanno conseguendo un progressivo raffreddamento della leva prezzo, maggiore attenzione al livello del servizio e una forte continua crescita del consumo di dati, TIM punterà sulla sempre maggiore adozione del 4G da parte della propria clientela, incoraggiata dalla crescente penetrazione degli smartphones e di offerte bundle con contenuti digitali distintivi. Questo consentirà alla Società di aumentare l’ARPU e di rafforzarsi come leader di mercato.

Nel segmento Fisso Domestico TIM prevede di ridurre la contrazione del numero di clienti già dal 2016, grazie all'accelerazione nella diffusione della fibra, alla convergenza e al rafforzamento del posizionamento sui servizi con contenuti digitali (Video, Music, Gaming e Publishing). TIM continuerà altresì ad affiancare le imprese italiane nel loro percorso di trasformazione digitale con i propri servizi ICT e Cloud, mediante un approccio differenziato a seconda delle caratteristiche della clientela, traguardando un posizionamento distintivo sui mercati verticali ritenuti di maggior interesse.

Le suddette dinamiche di sviluppo commerciale ed industriale, accompagnate da un rafforzamento del programma di efficienza e riduzioni costi, rappresentano le basi per un ulteriore miglioramento della performance operativa, con l’obiettivo di stabilizzare l’EBITDA già nel 2016.

In Brasile il Piano tiene conto e risente delle profonde modifiche di contesto macroeconomico, politico e di mercato, intervenute negli ultimi mesi.

Le ultime stime sull’andamento dell’economia mostrano infatti un ulteriore progressivo deterioramento per tutto il 2016 dei suoi principali indicatori. In particolare si prevede una flessione del GDP di quasi il 4%, e un tasso di inflazione - anche a seguito di una serie d’interventi al rialzo sulle tariffe in settori regolamentati – ancora elevato e con grande volatilità. L'accelerazione dell'inflazione potrà avere un impatto sempre più importante sul potere di acquisto delle famiglie, con conseguente peggioramento delle condizioni economiche, in particolare per le fasce a più basso reddito. Inoltre il tasso di cambio con il dollaro ha raggiunto e superato quota 4,0 real/USD nel corso del 2015, con previsioni di crescita nel corso del Piano fino a 4,20 real/USD.

L’intero comparto delle telecomunicazioni (in particolare quello Mobile prepagato) è risultato molto esposto a tale scenario, con una contrazione del valore complessivo del mercato anche per effetto di una sua sostanziale maturità e saturazione.

Inoltre, si sta osservando in Brasile un trend di costante e forte crescita dell'utilizzo dei dati, con una intensità anche maggiore rispetto a quanto registrato negli altri maggiori Paesi. Questo fenomeno è accompagnato da una contemporanea riduzione del traffico voce e del messaging, guidato dall’obiettivo di ottimizzazione e riduzione della spesa da parte dei clienti, che stanno privilegiando l'utilizzo dei servizi offerti dagli OTT come alternativa alle modalità tradizionali di fruizione dei servizi.

In tale contesto TIM Brasil si pone l’obiettivo di difendere e incrementare la propria market share sui ricavi e di migliorare la redditività (EBITDA Margin) grazie ad un importante piano di investimenti (in particolare sul 4G dove TIM già ad oggi è leader), ad un rinnovato posizionamento commerciale e competitivo ed alla grande attenzione all’efficienza, come elemento strutturale e necessario a dare equilibrio e sostenibilità finanziaria al Piano.

DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 114, COMMA 5, DEL D.LGS. N. 58/1998

In vista dell’Assemblea dei soci convocata per il giorno 25 maggio 2016, la Consob ha richiesto alla Società la diffusione di alcune informazioni, con riguardo:

  • al bilancio consolidato al 31 dicembre 2015;
  • al documento informativo sul piano di compensi con attribuzione di strumenti finanziari, con riferimento al piano di special award per gli anni 2016-2019;
  • alla relazione sulla remunerazione per l’anno 2015.

I suddetti elementi informativi sono inseriti in apposito documento a disposizione del pubblico presso la Sede Legale della Società, presso il meccanismo di stoccaggio “1INFO” (www.1Info.it), nonché all’indirizzo internet http://www.telecomitalia.com/content/dam/telecomitalia/it/archivio/documenti/Investitori/AGM_e_assemblee/2016/Documento risposta Consob_ita.pdf

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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Piergiorgio Peluso, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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Roma, 13 maggio 2016

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