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Redazione ufficio stampa

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TIM: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2018

I ricavi dell'esercizio risultano in crescita rispetto all’anno precedente, sostenuti dalla forte prestazione in Brasile e dalla tenuta del comparto fisso Domestic, grazie all’incremento di linee UBB (+ 73% YoY), con ricavi in crescita sia in ambito Business sia Wholesale. Sul mobile Domestic, TIM è best in class in termini di tenuta verso il nuovo entrante e gli altri operatori mobili virtuali.

PRINCIPALI RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2018 – SU BASE COMPARABILE CON IL 2017 (PRE IFRS 9/15):

  • Ricavi Organici di Gruppo: 19,2 miliardi di euro (+0,5% YoY escludendo partite non ricorrenti)
  • EBITDA Organico di Gruppo: 8,1 miliardi di euro (-3,4% YoY escludendo partite non ricorrenti); escludendo tutte le partite non lineari il dato risulta in diminuzione dell’1,1% YoY. EBITDA Reported di Gruppo a 7,7 miliardi di euro     (-1% YoY)
  • Utile Netto di Gruppo: 1,4 miliardi di euro su base normalizzata, escludendo la svalutazione di 2,6 miliardi di euro attribuita a Core Domestic e International Wholesale (partita non monetaria), oneri per ristrutturazione e altri oneri non ricorrenti
  • CAPEX di Gruppo pari a 4,2 miliardi di euro (-14,9% YoY) cui vanno aggiunti 2,4 miliardi di euro investiti per l’acquisizione delle licenze 5G in Italia
  • Indebitamento Finanziario Netto di Gruppo: 25,3 miliardi di euro, stabile YoY nonostante il pagamento della prima tranche delle licenze 5G per 0,5 miliardi di euro
  • Assemblea degli azionisti convocata il 29 marzo 2019
  • Proposto dividendo su azioni risparmio pari a 2,75 eurocent

 

21/02/2019 - 20:25

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Fulvio Conti, ha approvato il Bilancio consolidato del Gruppo TIM, il progetto di Bilancio separato di TIM S.p.A. e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario/Bilancio di Sostenibilità al 31 dicembre 2018.

La crescita dei ricavi di Gruppo nel 2018 (+ 0,1%) è sostenuta dal Brasile (+ 5,0%) e dalla tenuta della Business Unit Domestic (-0,6%). Nel quarto trimestre, i ricavi sono pari a 5 miliardi di euro, -2,5% su base organica (-1,3% escludendo gli oneri non ricorrenti), con il Brasile in continua crescita (+ 5%) e la BU Domestic in tenuta nonostante il contesto normativo e competitivo particolarmente sfidanti (-2,7%).

In particolare, per la Business Unit Domestic nel comparto Fisso il forte aumento dei clienti UBB (+2,3 milioni tra retail e wholesale, + 73% YoY), dei clienti TIMVISION (+ 23% YoY) e dell’ARPU broadband (+ 15% YoY) hanno consentito a TIM di registrare un quarto trimestre positivo a 2.556 milioni di euro (+ 1,2% YoY). Nel Mobile, TIM ha reagito in modo efficace all'aumento della competitività del mercato e difeso la propria base clienti (sostanzialmente stabile YoY), ottenendo i migliori risultati in termini di "Number Portability".

Il 2018 ha evidenziato, inoltre, una buona performance nel segmento Business con ricavi da servizi in crescita dell'1,4% YoY grazie al maggiore peso dei servizi IT (Cloud, ICT, Security, ecc.), in aumento del 15% YoY. I ricavi da servizi Wholesale hanno registrato un incremento del 2,6% YoY grazie alla crescita delle linee fibra, che ha più che compensato la diminuzione di quelle in rame, e all'aumento delle attività non regolamentate. I ricavi da servizi Consumer sono in leggera flessione (-1,6%).

L'EBITDA organico di Gruppo (8,1 miliardi di euro -3,4% YoY, -1,1% YoY escludendo tutte le voci non lineari) è sostenuto dal Brasile, con un EBITDA in crescita a doppia cifra (+ 10,4% su base comparabile e al netto del tasso di cambio). L'EBITDA organico domestico è pari a 6,6 miliardi di euro (-6,0% YoY), impattato negativamente da dinamiche di mercato e voci non lineari (-3,3% al netto delle voci non lineari).

Nel quarto trimestre, l'EBITDA organico di Gruppo è pari a 2,0 miliardi di euro (-9,9% YoY, -5,3% al netto delle voci non lineari), con l’apporto positivo del Brasile (0,4 miliardi di euro, + 5,4%) e il dato Domestic a 1,5 miliardi di euro      (-13,2% , - 7,6% YoY al netto delle voci non lineari); l’EBITDA Reported di Gruppo nel quarto trimestre è pari a 1,7 miliardi di euro (+ 6,7% YoY).

Nel 2018, TIM ha investito 2,4 miliardi di euro per l’acquisizione delle licenze 5G in Italia, rafforzando ulteriormente la propria leadership sulla rete. Al netto di ciò, i CAPEX di Gruppo ammontano a 4,2 miliardi di euro (-14,9% YoY), con il dato Domestic pari a 3,2 miliardi di euro (-17,5% YoY). TIM ha già raggiunto la copertura del 99% della popolazione con 4G e l'80% con Fibra, e punta a ampliare ulteriormente la copertura, in sinergia con lo sviluppo del 5G.

L'indebitamento finanziario netto rettificato di Gruppo è stabile su base annua a 25.270 milioni di euro; nel quarto trimestre l’indebitamento netto è aumentato di 80 milioni di euro su base trimestrale in seguito al pagamento di 477 milioni di euro per le licenze 5G.

***

I risultati dell’esercizio 2018 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà il 22 febbraio 2019 alle ore 14 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi ai numeri +390633485042 +390633486868.

Le slide della presentazione saranno disponibili al link https://www.telecomitalia.com/tit/it/investors/presentations/2019/FY2018-group-results-new-plan.html.

***

 

I risultati economico–finanziari del Gruppo TIM e di TIM S.p.A. dell’esercizio 2018 nonché quelli dell’esercizio precedente posti a confronto sono stati predisposti secondo i Principi Contabili Internazionali emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”). Nell’esercizio 2018 TIM ha applicato principi contabili coerenti con quelli dell’esercizio precedente, fatta eccezione per l’adozione dei nuovi principi contabili adottati a partire dal 1° gennaio 2018 i cui effetti sono illustrati nel capitolo “Adozione dei nuovi principi IFRS 9 e IFRS 15” riportato in allegato e a cui si fa rimando per ulteriori dettagli.

Per permettere la comparabilità delle risultanze economico-patrimoniali dell’esercizio 2018 con l’esercizio precedente, nel presente comunicato sono esposti i dati economici e i saldi patrimoniali “confrontabili”, predisposti secondo i precedenti principi contabili (IAS 39, IAS 18, IAS 11 e relative Interpretazioni).

TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; EBITDA margin ed EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato. Il significato e il contenuto di tali indicatori sono illustrati in allegato.

Si precisa infine che l’attività di revisione sul Bilancio consolidato e sul Bilancio separato di TIM al 31 dicembre 2018 non è ancora stata completata.

 

 

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TIM

 

Nel corso del 2018 e del 2017 non si sono verificate variazioni significative del perimetro di consolidamento.

 

RISULTATI DEL GRUPPO TIM

I ricavi dell’esercizio 2018 ammontano a 18.940 milioni di euro.

I ricavi confrontabili dell’esercizio 2018, a parità di principi contabili, ammontano a 19.109 milioni di euro, in calo del 3,6% (-719 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2017 (19.828 milioni di euro); la riduzione è principalmente attribuibile alla Business Unit Brasile (-543 milioni di euro), per effetto della svalutazione del real brasiliano di circa il 20% rispetto all’esercizio 2017, e alla Business Unit Domestic (-169 milioni di euro). In assenza dell’effetto cambio negativo, l’andamento dei ricavi della Business Unit Brasile è positivo e pari a +189 milioni di euro (+5,0%) e la variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo registra un incremento dello 0,1% (+27 milioni di euro).

L’analisi dei ricavi dell’esercizio 2018, a parità di principi contabili, ripartiti per settore operativo in confronto all’esercizio 2017 è la seguente:

(milioni di euro)

 2018

confrontabile

 2017

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica

Domestic

15.185

79,5

15.354

77,4

(169)

(1,1)

(1,0)

Core Domestic

14.161

74,1

14.249

71,9

(88)

(0,6)

(0,6)

International Wholesale

1.272

6,7

1.349

6,8

(77)

(5,7)

(4,7)

Brasile

3.959

20,7

4.502

22,7

(543)

(12,1)

5,0

Altre Attività

 

 

Rettifiche ed elisioni

(35)

(0,2)

(28)

(0,1)

(7)

 

 

Totale consolidato

19.109*

100,0

19.828

100,0

(719)

(3,6)

0,1

(*) Include 62 milioni di euro relativi ad una rettifica non ricorrente per il riallineamento del presumibile valore di regolazione di alcune passività contrattuali – riferita ad un ampio arco temporale di esercizi precedenti - connessi alla valorizzazione della passività contrattuali di specifiche tipologie di offerta commerciale, ed in particolare di quelle così dette “prepagate”. Escludendo tale partita la crescita dei Ricavi è pari a +0,5%.

I ricavi del quarto trimestre 2018 si attestano a 4.863 milioni di euro; il dato confrontabile (4.892 milioni di euro) evidenzia una riduzione del 5,0% (-2,5% in termini organici).

L’EBITDA dell’esercizio 2018 è pari a 7.403 milioni di euro.
L’EBITDA confrontabile dell’esercizio 2018 ammonta a 7.713 milioni di euro (7.790 milioni di euro nell’esercizio 2017) e si riduce di 77 milioni di euro (-1,0%) con un’incidenza sui ricavi del 40,4% (39,3% nell’esercizio 2017; +1,1 punti percentuali).
L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 8.121 milioni di euro (8.404 milioni di euro nell’esercizio 2017).  In dettaglio l’EBITDA dell’esercizio 2018 sconta un impatto negativo complessivo di 408 milioni di euro principalmente  riferiti alla Business Unit Domestic (883 milioni di euro nel 2017), riferito ad oneri operativi netti non ricorrenti principalmente connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale e oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri per vertenze con ex personale dipendente e passività con clienti e/o fornitori, partite connesse a correzioni e riallineamenti relativi ad esercizi precedenti.

In dettaglio:

(milioni di euro)

 

Oneri (Proventi) non ricorrenti

2018

2017

Ricavi

 

 

Riallineamento ricavi esercizi precedenti

62

-

Altri proventi

 

 

Effetto recupero fiscale BU Brasile

(37)

-

Acquisti di materie e servizi e Variazione delle rimanenze

 

 

Oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti

15

10

Costo del personale

 

 

Oneri connessi a processi di ristrutturazione e razionalizzazione e altri

233

697

Altri oneri e accantonamenti

 

 

Oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri connessi a vertenze con personale ex dipendente e passività con clienti e fornitori

135

176

Impatto su EBITDA

408

883

Svalutazione Avviamento attribuito alla CGU Core Domestic e alla CGU International Wholesale

2.590

-

Svalutazioni di immobilizzazioni immateriali

-

30

Impatto su EBIT

2.998

913

Inoltre, ai soli fini comparativi e per fornire una migliore comprensione dell’andamento del business nel periodo corrente, oltre alle partite non ricorrenti, sono evidenziate anche quelle partite organiche che per loro natura si manifestano in maniera non lineare o non ripetitiva, nel periodo corrente o in quello posto a confronto (“one-off”). Tali partite attengono esclusivamente al mercato Domestico, non sono soggette a revisione contabile e sono prodotte a soli fini esplicativi.
Nell’esercizio 2017 erano iscritti “one-off” positivi per un importo complessivo di 112 milioni di euro, relativi agli impatti differenziali conseguenti alla revisione di stima del presumibile valore di regolazione di alcune passività contrattuali verso clienti e fornitori.
Il dettaglio dell’EBITDA confrontabile, a parità di principi contabili, ripartito per settore operativo dell’esercizio 2018 in confronto con l’esercizio 2017 e l’incidenza percentuale del margine sui ricavi sono i seguenti:

(milioni di euro)

 2018

confrontabile

 2017

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica

Domestic

6.221

80,6

6.171

79,2

50

0,8

0,9

% sui Ricavi

41,0

 

40,2

 

 

0,8 pp

0,8 pp

Brasile

1.511

19,6

1.635

21,0

(124)

(7,6)

10,4

% sui Ricavi

38,2

 

36,3

 

 

1,9 pp

1,9 pp

Altre Attività

(19)

(0,2)

(16)

(0,2)

(3)

 

 

Rettifiche ed elisioni

 

 

Totale consolidato

7.713

100,0

7.790

100,0

(77)

(1,0)

2,6

% sui Ricavi

40,4

 

39,3

 

 

1,1 pp

1,0 pp

L’EBITDA del quarto trimestre 2018 è pari a 1.625 milioni di euro. L’EBITDA confrontabile si attesta a 1.683 milioni di euro, in miglioramento del 6,7% rispetto al quarto trimestre 2017 (+10,9% in termini organici).

L’EBIT dell’esercizio 2018 è pari a 561 milioni di euro.

L’EBIT confrontabile dell’esercizio 2018 ammonta a 727 milioni di euro (3.291 milioni di euro nell’esercizio 2017) in riduzione di 2.564 milioni di euro (-77,9%) rispetto all’esercizio 2017 con un’incidenza sui ricavi del 3,8% (16,6% nell’esercizio 2017).
L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 3.725 milioni di euro (4.115 milioni di euro nell’esercizio 2017) con un’incidenza sui ricavi del 19,4% (21,6% nell’esercizio 2017).
L’EBIT dell’esercizio 2018 sconta 2.590 milioni di euro relativi alla svalutazione dell’avviamento attribuito a Core Domestic e a International Wholesale: in dettaglio al 30 settembre 2018 era stata rilevata una svalutazione dell’avviamento attribuito a Core Domestic per un importo di 2,0 miliardi di euro; in sede di Bilancio annuale è stato ripetuto l’esercizio di impairment test ed è stata rilevata una svalutazione addizionale di 450 milioni di euro su Core Domestic – portando la svalutazione complessiva dell’esercizio 2018 a 2.450 milioni di euro – inoltre l’esercizio di Impairment ha evidenziato una  svalutazione di 140 milioni di euro sull’avviamento attribuito ad International Wholesale. L’EBIT – oltre alle citate svalutazioni - sconta ulteriori oneri netti non ricorrenti per 408 milioni di euro con un impatto complessivo pari a 2.998 milioni di euro (gli oneri netti ammontavano a 912 milioni di euro nel 2017, a parità di tassi di cambio).

L’EBIT consolidato del quarto trimestre 2018 è pari a -56 milioni di euro; l’EBIT confrontabile ammonta a -35 milioni di euro (457 milioni di euro nel quarto trimestre 2017).

Il risultato netto consolidato dell’esercizio 2018 attribuibile ai Soci della Controllante è negativo per 1.411 milioni di euro e sconta in particolare la citata svalutazione dell’avviamento. In termini comparabili – escludendo l’impatto complessivo degli oneri netti non ricorrenti - il risultato netto consolidato risulterebbe positivo e pari a circa 1,4 miliardi di euro.
Il personale del Gruppo TIM al 31 dicembre 2018 è pari a 57.901 unità, di cui 48.005 in Italia (59.429 unità al 31 dicembre 2017, di cui 49.689 in Italia).

Gli investimenti industriali e per l’acquisizione delle licenze di telefonia mobile, pari a 6.408 milioni di euro (6.558 milioni di euro a parità di principi contabili applicati; erano pari a 5.701 milioni di euro nell’esercizio 2017).

La ripartizione per settore operativo è la seguente:

(milioni di euro)

 2018

 2018

confrontabile

 2017

Variazione

 

 

peso %

(a)

peso %

(b)

peso %

(a-b)

Domestic

5.518

86,1

5.634

85,9

4.551

79,8

1.083

Brasile

890

13,9

924

14,1

1.150

20,2

(226)

Rettifiche ed elisioni

Totale consolidato

6.408

100,0

6.558

100,0

5.701

100,0

857

% sui Ricavi

33,8

 

34,3

 

28,8

 

5,5 pp

In particolare:

  • la Business Unit Domestic presenta investimenti pari a 5.634 milioni di euro (4.551 milioni di euro nel 2017).  Escludendo l’acquisizione dei diritti d’uso per le frequenze 5G (2.399 milioni di euro) effettuata a fine 2018 e il rinnovo della licenza GSM del 2017 (630 milioni di euro), gli investimenti industriali sono in diminuzione di 686 milioni di euro, per lo più in considerazione dei livelli di coverage già raggiunti dalle reti fisse e mobili;
  • la Business Unit Brasile registra investimenti nell’esercizio 2018 pari a 924 milioni di euro, in riduzione di 226 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2017. Escludendo l’impatto dovuto alla dinamica dei tassi di cambio (-187 milioni di euro) la riduzione è di 39 milioni di euro. Gli investimenti della Business Unit sono stati indirizzati principalmente al rafforzamento dell’infrastruttura della rete Ultra BroadBand mobile e allo sviluppo del business fisso BroadBand di TIM Live.

Il flusso di cassa della gestione operativa di Gruppo è positivo per 2.077 milioni di euro (positivo per 2.496 milioni di euro nel 2017). Tale generazione di cassa operativa è stata assorbita, oltre che dalla gestione finanziaria, dal fabbisogno derivante principalmente dal pagamento di imposte sul reddito per 739 milioni di euro, dal pagamento di dividendi per complessivi 256 milioni di euro, nonché dal versamento di 477 milioni di euro relativo alla quota dell’importo di aggiudicazione dovuta per l’anno 2018 dei diritti d’uso delle frequenze 5G in Italia; le restanti tranche, come stabilito dal Governo Italiano nella legge di bilancio del 2017, saranno oggetto di pagamento sulla base di quote prestabilite fra il 2019 e il 2022.

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.270 milioni di euro al 31 dicembre 2018, in diminuzione di 38 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (25.308 milioni di euro).

L’indebitamento finanziario netto contabile al 31 dicembre 2018 è pari a 25.995 milioni di euro (26.091 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Nel quarto trimestre 2018 l’indebitamento finanziario netto rettificato è aumentato di 80 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2018 (25.190 milioni di euro): i versamenti relativi alle imposte sul reddito e il versamento di 477 milioni di euro relativo alla quota dell’importo di aggiudicazione dovuta per l’anno 2018 dei diritti d’uso delle frequenze 5G in Italia hanno sostanzialmente assorbito la positiva generazione di cassa della dinamica operativa-finanziaria.

Il margine di liquidità è pari a 8.043 milioni di euro ed è calcolato considerando:

  • la “Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti” e i “Titoli correnti diversi dalle partecipazioni” per complessivi 3.043 milioni di euro (4.568 milioni di euro al 31 dicembre 2017), comprensivi anche di 545 milioni di euro di repurchase agreements (“Repo”), scadenti a gennaio 2019 per 450 milioni di euro e a marzo 2019 per la quota restante;
  • l’ammontare della nuova Revolving Credit Facility stipulata a gennaio 2018, pari a 5.000 milioni di euro.

Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza per i prossimi 24-36 mesi.

 

I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT

 

DOMESTIC

 

I ricavi dell’esercizio 2018 sono pari a 15.031 milioni di euro. A parità di principi contabili, i ricavi confrontabili dell’esercizio 2018 ammontano a 15.185 milioni di euro, in diminuzione di 169 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente (-1,1%).

Nel quarto trimestre i ricavi registrano un decremento di 168 milioni di euro (-4,2% rispetto al quarto trimestre dell’esercizio 2017).

I ricavi da servizi ammontano a 13.834 milioni di euro (-166 milioni di euro rispetto al 2017, pari a -1,2%), e risentono degli effetti del mutato scenario regolatorio e competitivo (ripristino della tariffazione a 30 giorni, ingresso del quarto operatore mobile, riduzione dei prezzi di alcuni servizi wholesale).

In dettaglio:

  • i ricavi da servizi del mercato Fisso sono pari a 9.951 milioni di euro, stabili rispetto all’esercizio 2017 nonostante il contesto competitivo più acceso. Contribuiscono a tale stabilizzazione l’incremento dell’ARPU retail, l’andamento positivo dei ricavi da soluzioni ICT (+99 milioni di euro rispetto al 2017, +14,8%) e dei ricavi da servizi innovativi per connettività dati (+306 milioni di euro, +14,4%), determinato anche dalla crescita dei clienti Ultra BroadBand (+1,0 milioni rispetto al 2017), che raggiungono a fine 2018 i 3,2 milioni (5,4 milioni includendo le linee wholesale). La dinamica evidenziata compensa la fisiologica contrazione dei ricavi da servizi tradizionali voce (-334 milioni di euro), conseguente alla diminuzione degli accessi tradizionali e alla riduzione dei prezzi regolamentati su alcuni servizi wholesale (-65 milioni di euro);
  • i ricavi da servizi del mercato Mobile sono pari a 4.513 milioni di euro (-142 milioni di euro, pari a -3,1% rispetto al 2017) e scontano in misura maggiore l’impatto del mutato contesto regolatorio e competitivo, con una flessione dell’ARPU calling e broadband.

I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 1.351 milioni di euro nell’esercizio 2018 (-3 milioni di euro rispetto al 2017).

 

►    Ricavi Core Domestic

I ricavi Core Domestic sono pari a 14.161 milioni di euro e si riducono dello 0,6% (14.249 milioni di euro nell’esercizio 2017).

Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto all’esercizio 2017:

  • Consumer: i ricavi dell’esercizio 2018 del segmento Consumer sono pari a 7.573 milioni di euro e risultano in calo rispetto all’esercizio precedente (-164 milioni di euro, -2,1%), registrando un andamento in controtendenza rispetto alla crescita osservata nel corso del 2017, per effetto del mutato contesto competitivo e regolatorio (ingresso quarto operatore, ripristino della tariffazione a 30 giorni). La stessa dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi, che sono pari a 6.834 milioni di euro, con una diminuzione dell’1,6% rispetto all’esercizio precedente (pari a -114 milioni di euro). In particolare:

    • i ricavi del Mobile sono pari a 3.835 milioni di euro (-1,5% rispetto all’esercizio precedente); i ricavi da servizi registrano un decremento di 122 milioni di euro (-3,7% rispetto all’esercizio 2017) con un rallentamento più accentuato nel quarto trimestre rispetto a quanto osservato nell’esercizio precedente, imputabile alla mutata dinamica competitiva e regolatoria;
    • i ricavi del Fisso sono pari a 3.696 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’esercizio precedente (-3,0%), ma con ricavi da servizi in linea con il 2017; tale dinamica è caratterizzata da una diminuzione degli accessi compensata da un incremento dei livelli di ARPU.
  • Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 4.721 milioni di euro con un incremento di 65 milioni di euro rispetto all’esercizio 2017 (+1,4%) attribuibile ai ricavi da servizi (+1,4%). In particolare:
    • i ricavi del Mobile evidenziano una performance positiva rispetto all’esercizio 2017 (+1,8%), principalmente dovuta alla crescita dei ricavi da servizi (+1,2%) e, in particolare, alla crescita dei nuovi servizi digitali (+2,7% rispetto all’esercizio 2017);
    • i ricavi del Fisso crescono di 41 milioni di euro (+1,1% rispetto all’esercizio 2017), grazie alla componente dei servizi (+1,4%); la contrazione dei prezzi e dei ricavi relativi ai servizi tradizionali (derivante dalla sostituzione tecnologica verso sistemi e soluzioni VoIP) è stata più che compensata dal costante incremento dei ricavi da servizi ICT (+14,7%).
  • Wholesale: il segmento Wholesale presenta nell’esercizio 2018 ricavi pari a 1.787 milioni di euro, in crescita rispetto all’esercizio 2017 di 97 milioni di euro (+5,8%). La riduzione dei prezzi regolamentati, pari a 65 milioni di euro, è compensata prevalentemente dalla crescita degli accessi trainata dal comparto Ultra BroadBand.

►    Ricavi International Wholesale

La Cash Generating Unit International Wholesale è costituita dalle società del gruppo Telecom Italia Sparkle.

I ricavi dell’esercizio 2018 della Cash Generating Unit International Wholesale sono pari a a 1.272 milioni di euro, in riduzione di 77 milioni di euro (-5,7%) rispetto all’esercizio 2017. Tale andamento è principalmente connesso alla diminuzione dei ricavi fonia tradizionali e alla scadenza di contratti pluriennali relativi al Bacino del Mediterraneo (servizi IP/Data).

 

L’EBITDA della Business Unit Domestic nell’esercizio 2018 è pari a 5.955 milioni di euro.

L’EBITDA confrontabile dell’esercizio 2018 ammonta a 6.221 milioni di euro, in aumento di 50 milioni di euro rispetto all’esercizio 2017 (+0,8%), con un’incidenza sui ricavi pari al 41,0% (+0,8 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente).

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 6.629 milioni di euro (7.050 milioni di euro nell’esercizio 2017). In dettaglio l’EBITDA dell’esercizio 2018 sconta un impatto negativo complessivo di 408 milioni di euro (882 milioni di euro nel 2017).

Nel quarto trimestre 2018 l’EBITDA organico è pari a 1.263 milioni di euro e registra un incremento di 146 milioni di euro (+13,1%) rispetto al quarto trimestre 2017, con un’incidenza sui ricavi in crescita di 5,0 punti percentuali, passando dal 27,6% del quarto trimestre 2017 al 32,6% del 2018.

 

L’EBIT dell’esercizio 2018 della Business Unit Domestic è pari a 16 milioni di euro.

L’EBIT confrontabile dell’esercizio 2018 ammonta a 177 milioni di euro (2.772 milioni di euro nell’esercizio 2017), con una diminuzione di 2.595 milioni di euro e un’incidenza sui ricavi dell’1,2% (18,1% nell’esercizio 2017).

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 3.175 milioni di euro (3.683 milioni di euro nell’esercizio 2017) con un’incidenza sui ricavi del 20,8% (24,0% nell’esercizio 2017).

L’EBIT dell’esercizio 2018 sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per 2.998 milioni di euro (912 milioni di euro nel 2017, a parità di tassi di cambio), comprensivi della citata svalutazione dell’avviamento attribuito a Core Domestic (-2.450 milioni di euro) e a International Wholesale (-140 milioni di euro).

L’EBIT del quarto trimestre 2018 è pari a -235 milioni di euro; l’EBIT confrontabile ammonta a -216 milioni di euro (265 milioni di euro nel quarto trimestre 2017).

Il personale, pari a 48.200 unità, è diminuito di 1.651 unità rispetto al 31 dicembre 2017.

 

BRASILE (cambio medio real/euro 4,30628)

I ricavi del gruppo TIM Brasil dell’esercizio 2018 sono pari a 16.981 milioni di reais.

I ricavi confrontabili dell’esercizio 2018 ammontano a 17.050 milioni di reais e risultano in aumento di 816 milioni di reais (+5,0%) rispetto all’esercizio precedente.

 

I ricavi da servizi, a parità di principi contabili, si attestano a 16.205 milioni di reais, con un incremento di 731 milioni di reais rispetto ai 15.474 milioni di reais dell’esercizio 2017 (+4,7%).

I ricavi da vendita di prodotti, a parità di principi contabili, si attestano a 845 milioni di reais (760 milioni di reais nell’esercizio 2017, +11,2%). L’aumento riflette il cambiamento della politica commerciale, più focalizzata sul valore che sull’incremento dei volumi venduti, i cui principali obiettivi sono lo sviluppo dell’acquisto dei nuovi terminali abilitanti alla fruizione dei servizi BroadBand sulle reti 3G/4G da parte dei clienti TIM e il supporto alle nuove offerte di fidelizzazione sulla clientela post-pagato a più alto valore.

L’ARPU mobile dell’esercizio 2018, a parità di principi contabili, è pari a 22,4 reais e risulta in crescita del +11% rispetto al valore registrato nell’esercizio 2017 (20,2 reais), per effetto di un generale riposizionamento sul segmento post-paid e di nuove iniziative commerciali volte a incrementare l’utilizzo dei dati e la spesa media per cliente.

Le linee complessive al 31 dicembre 2018 sono pari a 55,9 milioni e presentano un decremento di 2,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2017 (58,6 milioni). Tale riduzione è riconducibile interamente al segmento prepagato (-5,1 milioni) ed è solo in parte compensata dalla crescita sul segmento post-pagato (+2,4 milioni), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. I clienti post-paid rappresentano il 36,2% della base clienti al 31 dicembre 2018, con un incremento di 5,8 punti percentuali rispetto a dicembre 2017 (30,4%).

I ricavi del quarto trimestre 2018 ammontano a 4.457 milioni di reais. I ricavi confrontabili sono pari a 4.479 milioni di reais in aumento del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (4.257 milioni di reais).

 

L’EBITDA dell’esercizio 2018 è pari a 6.316 milioni di reais.

L’EBITDA confrontabile dell’esercizio 2018 ammonta a 6.508 milioni di reais e risulta in crescita di 614 milioni di reais rispetto all’esercizio precedente (+10,4%). La crescita dell’EBITDA è attribuibile sia al positivo andamento dei ricavi, sia ai benefici derivanti dai progetti di efficienza sulla struttura dei costi operativi.

L’EBITDA margin, a parità di principi contabili, è pari al 38,2%, con un incremento di 1,9 punti percentuali rispetto all’esercizio 2017.

La Business Unit Brasile ha registrato nel 2018 proventi netti non ricorrenti per 2 milioni di reais; all’effetto positivo conseguente all’esito favorevole del contenzioso fiscale relativo all’incostituzionalità della norma che comportava l’inclusione dell’imposta indiretta ICMS nella base di calcolo delle imposte sui ricavi PIS e COFINS (159 milioni di reais a livello di EBITDA), si sono contrapposti gli oneri connessi alla revisione pronostica di contenziosi giuslavoristici sorti in esercizi precedenti.

 

L’EBITDA, al netto della componente non ricorrente, è pari a 6.506 milioni di reais.

                      

L’EBITDA del quarto trimestre 2018 è pari a 1.807 milioni di reais. A parità di principi contabili, si attesta a 1.856 milioni di reais, in miglioramento di 98 milioni di reais rispetto al quarto trimestre 2017. L’EBITDA margin del quarto trimestre 2018 è pari al 41,4%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente (41,3%).

 

L’EBIT dell’esercizio 2018 ammonta a 2.428 milioni di reais.

L’EBIT confrontabile dell’esercizio 2018 ammonta a 2.449 milioni di reais con un miglioramento di 518 milioni di reais (+26,8%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (1.931 milioni di reais). Tale risultato beneficia principalmente della maggiore contribuzione dell’EBITDA (+614 milioni di reais) a fronte di una lieve crescita degli ammortamenti (96 milioni di reais).

L’EBIT, al netto della componente non ricorrente inclusa nell’EBITDA, è pari a 2.447 milioni di reais.

 

L’EBIT del quarto trimestre 2018 ammonta a 807 milioni di reais. A parità di principi contabili, si attesta a 813 milioni di reais, in crescita di 84 milioni di reais rispetto al quarto trimestre 2017 (+11,5 %). L’EBIT margin del quarto trimestre 2018 è pari al 18,2%, in miglioramento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (17,1%).

 

Il personale è pari a 9.658 unità (9.508 unità al 31 dicembre 2017).

 

 

I RISULTATI DI TIM S.p.A.


I ricavi sono pari a 13.902 milioni di euro.

L’adozione dei nuovi principi contabili ha comportato la rilevazione di minori ricavi per 153 milioni di euro.

Escludendo tale effetto i ricavi dell’esercizio 2018 ammontano a 14.055 milioni di euro, in diminuzione di 44 milioni di euro (-0,3%) rispetto all’esercizio 2017.

Tale risultato risente degli effetti del mutato scenario regolatorio e competitivo (ripristino tariffazione a 30 giorni, ingresso del quarto operatore mobile), in particolar modo sul segmento Consumer.

 

L’EBITDA dell’esercizio 2018 è pari a 5.608 milioni di euro.

L’adozione dei nuovi principi contabili ha comportato un impatto negativo in termini di EBITDA per 268 milioni di euro. Escludendo tale effetto, l’EBITDA confrontabile dell’esercizio 2018 ammonta a 5.876 milioni di euro (5.801 milioni nell’esercizio 2017) e si incrementa di 75 milioni di euro (pari a +1,3%), con un’incidenza sui ricavi del 41,8% (41,1% nel 2017, con un incremento di 0,7 punti percentuali).

L’EBITDA dell’esercizio 2018, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 6.280 milioni di euro (6.677 milioni di euro nel 2017). In dettaglio l’EBITDA del 2018 sconta un impatto negativo complessivo di 404 milioni di euro (876 milioni di euro nel 2017).

 

L’EBIT è negativo per 241 milioni di euro.

L’adozione dei nuovi principi contabili ha comportato un impatto negativo in termini di EBIT per 164 milioni di euro. Escludendo tale effetto l’EBIT dell’esercizio 2018 è negativo per 77 milioni di euro (2.567 milioni di euro nel 2017) in diminuzione di 2.644 milioni di euro. L’incidenza sui ricavi passa dal 18,2% del 2017 al -0,5% del 2018.

L’EBIT dell’esercizio 2018 sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per 3.090 milioni di euro (906 milioni di euro nel 2017), comprensivi della svalutazione dell’avviamento di TIM S.p.A. per 2.686 milioni di euro.

 

Il risultato dell’esercizio è negativo per 1.854 milioni di euro (positivo per 1.087 milioni di euro nel 2017) e sconta l’effetto negativo dell’adozione dei nuovi principi IFRS 9 e 15 per 105 milioni di euro, oltre che di oneri netti non ricorrenti per 3.024 milioni di euro.

In termini comparabili, il risultato dell’esercizio sarebbe positivo per circa 1,3 miliardi di euro, in diminuzione di circa 0,4 miliardi di euro rispetto al 2017.

 

EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2018

 

TIM: EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA A 5 ANNI E 3 MESI PER 1 MILIARDO E 250 MILIONI DI EURO

Si veda il comunicato stampa di pari oggetto emesso in data 8 gennaio 2019.

 

 

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2019

 

Si veda il comunicato stampa relativo al Piano Strategico 2019-2021 emesso in data odierna.

 

 

IFRS 16 (Leasing) – APPLICABILE DAL 1. GENNAIO 2019

 

A partire dal 1°gennaio 2019 il Gruppo TIM applicherà l’IFRS 16 (Leasing). Il nuovo Principio contabile comporta una diversa modalità di rappresentazione in bilancio dei contratti di locazione passiva.

Negli allegati al presente comunicato è fornita una prima stima degli impatti attesi sui principali indicatori finanziari del Gruppo.

 

 

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO - BILANCIO DI SOSTENIBILITA’

 

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario/Bilancio di Sostenibilità 2018, documento redatto in ottemperanza degli obblighi previsti dal D.Lgs. 254/2016, riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità.

I temi per i quali il legislatore ha richiesto l’obbligo di comunicazione sono oggetto di rendicontazione da parte del Gruppo TIM sin dal 1997, anno nel quale il Gruppo ha pubblicato il primo bilancio sociale, poi ampliato ai temi ambientali.

L’attuale Bilancio di Sostenibilità segue un approccio multi-stakeholder, attraverso l’analisi congiunta delle azioni realizzate nei confronti dei principali portatori di interesse con i quali l’Azienda interagisce. Si basa sugli Standard della Global Reporting Initiative, riferimento globale per il sustainability reporting e sui principi (inclusività, materialità e rispondenza) dell’AA1000 AccountAbility Principles Standard (APS 2008), adottato dal Gruppo a partire dal Bilancio 2009.

La rendicontazione non finanziaria si affianca al posizionamento nei principali indici di sostenibilità che, nel 2018, tra l’altro, ha visto la conferma del Gruppo TIM, per il 15esimo anno consecutivo, nei Dow Jones Sustainability Indices World (DJSI World) e Europe (DJSI Europe) e nei Euronext Vigeo: World 120, Eurozona 120 e Europa 120.

 

 

TEMATICHE DI CORPORATE GOVERNANCE

INTEGRAZIONE DELL’AGENDA DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

 

Il Consiglio di Amministrazione ha integrato l’agenda dell’Assemblea degli azionisti ordinari già convocata per il giorno 29 marzo 2019 (unica convocazione) presso l’auditorium di Rozzano (Milano), viale Toscana 3, aggiungendo i seguenti due argomenti:

  • il pagamento del solo dividendo privilegiato alle azioni di risparmio (in ragione di 0,0275 euro per azione di risparmio), mediante distribuzione di riserve;
  • l’aggiornamento delle condizioni di performance del piano di incentivazione basato su strumenti finanziari approvato dall’Assemblea del 24 aprile 2018 (c.d. Piano LTI 2018)

 

Gli importi a titolo di dividendo verranno messi in pagamento a favore degli aventi diritto, sulla scorta delle evidenze dei conti di deposito titoli al termine della giornata contabile del 25 giugno 2019 (record date), a partire dal prossimo 26 giugno 2019, mentre la data di stacco cedola sarà il 24 giugno 2019.

La modifica proposta del Piano LTI 2018 (per il quale si rinvia al documento informativo consultabile sul sito aziendale www.telecomitalia.com) è l’aggiornamento del parametro di performance rappresentato dall’equity free cash flow cumulato nel periodo 2018-2020, utilizzando quale riferimento per gli esercizi 2019 e 2020, anziché gli obiettivi da piano industriale 2018-2020, i target del nuovo piano 2019-2021. A fronte dell’importante differenza tra i due documenti di programmazione, in termini di prospettive di generazione di cassa nel residuo periodo di vesting, si è ritenuto che condizione per la conservazione della capacità incentivante e di retention della misura premiale fosse l’abbandono per gli ultimi due esercizi di parametri “interni” ormai obsoleti, per collegare la maturazione del 30% delle performance shares agli attuali obiettivi strategici del Gruppo. Viceversa resta valido ed è confermato l’indicatore “esterno”, di performance relativa azionaria rispetto alla mediana delle performance di mercato del peer basket (peso: 70%): rispetto a esso l’esigenza di allineamento agli interessi dei soci degli interessi del management titolare di posizioni organizzative determinanti ai fini del business TIM, in termini di crescita di valore dell’azione nel medio-lungo termine, non può mutare.

La modifica riguarda un piano di incentivazione a cui il Consiglio di Amministrazione ha già dato esecuzione (come riportato dalla relazione sulla remunerazione), mediante assegnazione di performance shares – tra l’altro – all’Amministratore Delegato e ai restanti dirigenti con responsabilità strategiche operanti in TIM S.p.A. (a oggi Mario Di Mauro, Lorenzo Forina, Carlo Nardello, Agostino Nuzzolo, Piergiorgio Peluso, Elisabetta Romano, Luciano Sale, Stefano Siragusa, Anna Spinelli) Per quanto occorrer possa, si precisa che l’operazione si qualifica dunque come operazione con parti correlate di minore rilevanza; non è prevista pubblicazione di documento informativo ai sensi del Regolamento Consob 17221/2010 (Regolamento Operazioni con Parti Correlate), bensì – come infra – di un supplemento al documento informativo sul Piano LTI 2018, già pubblicato lo scorso anno ai sensi del Regolamento 11971/2010 (Regolamento Emittenti).L’approvazione della presentazione della modifica all’Assemblea è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione su proposta e con il parere favorevole del Comitato per le nomine e la remunerazione, competente in materia ai sensi delle applicabili procedure aziendali.

Le relazioni illustrative delle proposte deliberative sui diversi punti all’ordine del giorno (diversi da quelli di cui alla richiesta di convocazione assembleare da parte del socio Vivendi SA), nonché il supplemento al documento informativo sul Piano LTI 2018, saranno pubblicate entro i termini di legge sul sito www.telecomitalia.com oltre che presso il meccanismo di stoccaggio “1INFO” (www.1info.it).

 

VARIE

 

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il superamento dell’esclusione dal perimetro di delega dell’Amministratore Delegato, Luigi Gubitosi, dei poteri già attribuiti al Responsabile di Security, in quanto Delegato alla Sicurezza ai sensi della disciplina Golden Power. Pertanto anche lui risponderà gerarchicamente all’Amministratore Delegato, che viene a concentrare presso di sé tutti i poteri esecutivi per la gestione dell’Azienda.

A margine dell’approvazione della reportistica periodica non finanziaria (bilancio di sostenibilità, relazione sulla remunerazione, relazione sul governo societario e gli assetti proprietari), il Board ha inoltre accertato la permanenza dei requisiti d’indipendenza ai sensi di legge e del Codice di Borsa Italiana in capo ai Consiglieri Alfredo Altavilla, Paola Bonomo, Giuseppina Capaldo, Maria Elena Cappello, Massimo Ferrari, Paola Giannotti, Marella Moretti, Lucia Morselli, Dante Roscini, Rocco Sabelli, Michele Valensise, oltre che al Presidente Fulvio Conti. Nel valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo e di controllo, ha infine confermato il perimetro delle posizioni dirigenziali strategiche già a suo tempo identificato, includendovi altresì la Funzione Chief Strategic Development & Transformation Office, affidata a Carlo Nardello (cfr. curriculum vitae disponibile sul sito Internet www.telecomitalia.com). Alla data il Dottor Nardello possiede 120.000 azioni ordinarie emesse dalla Società.

È stato infine dato avvio al processo di integrazione in TIM della controllata totalitaria Noverca s.r.l., che opera con il nome commerciale KENA, second brand nel mobile del Gruppo TIM.

 

***

 

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Piergiorgio Peluso, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

 

Roma, 21 febbraio 2019

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