La sostenibilità per TIM

Bilancio di Sostenibilità 2023

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Redazione ufficio stampa

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TIM: il Consiglio di Amministrazione approva la relazione finanziaria al 31 dicembre 2021

Risultati organici:

RICAVI DI GRUPPO IN LIEVE FLESSIONE

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO IN MIGLIORAMENTO DI € 1,1 MLD

SUPERATI I 10 MILIONI DI LINEE ULTRABROADBAND FISSE

CHURN IN MIGLIORAMENTO SIA SUL FISSO SIA SUL MOBILE

PER TIM BRASIL RICAVI ED EBITDA IN CRESCITA E IN LINEA CON I TARGET

APPROVATA DALL’ANTITRUST BRASILIANO (CADE) L’ACQUISIZIONE DI PARTE DELLE ATTIVITA’ MOBILI DI OI

02/03/2022 - 21:49

       Ricavi a € 15,3 mld (-1,9% YoY organico)

■      EBITDA organico in flessione a € 6,2 mld (-9,6% YoY) per effetto della pressione competitiva, del ritardo del piano voucher e dei costi di startup delle digital companies

       Indebitamento Finanziario Netto After Lease: € 17,6 mld, in calo di € 1 mld YoY nonostante investimenti in crescita del 14,1% YoY per accelerare lo sviluppo della fibra, del cloud e del calcio in streaming

■     Risultato netto attribuibile ai soci della controllante negativo per 8,7 miliardi, dopo la svalutazione del goodwill pari a 4,1 miliardi domestico e lo stralcio delle attività per imposte anticipate pari a € 3,8 miliardi. Ambedue le partite sono Non Cash Items

■        L’Autorità Antitrust ha approvato gli impegni relativi agli accordi tra TIM, KKR e Fastweb per la costituzione di FiberCop, che nel corso del 2021 ha incrementato la copertura FTTH del 36%. Il Gruppo TIM ha così portato la banda ultralarga a circa il 94% delle linee fisse

■        Rispettati tutti gli obiettivi ESG

 

 

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha approvato il Bilancio consolidato del Gruppo TIM, il progetto di Bilancio separato di TIM S.p.A. e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario/Bilancio di Sostenibilità al 31 dicembre 2021.

Nel quarto trimestre, da una parte, è proseguita la crescita a doppia cifra del business ICT dall’altra il contesto competitivo ha portato diversi operatori del mercato a continuare ad agire sulla leva del prezzo e degli sconti, con una conseguente flessione delle performance operative.

Nel corso del trimestre l’azienda ha, inoltre, ridefinito il proprio assetto di vertice e avviato un profondo percorso di revisione organizzativa e strategica.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 si è attestato a 22,2 miliardi di euro (17,6 miliardi di euro su base after lease), con una riduzione di 1,1 miliardi di euro rispetto allo scorso esercizio (1 miliardo di euro su base after lease).

 

Sul fronte delle iniziative strategiche, queste le principali novità:

 

  • Polo Strategico Nazionale: il Governo ha pubblicato il bando di gara selezionando come riferimento il progetto presentato da TIM insieme a CDP Equity, Leonardo e Sogei per la creazione del Polo Strategico Nazionale (PSN). In caso di aggiudicazione, prevista entro il primo semestre, la nuova società fornirebbe servizi e infrastrutture Cloud alla Pubblica Amministrazione acquisendoli prevalentemente dai soci industriali.
  • Rete in fibra: prosegue l’attività di sviluppo della rete FTTH della nuova società FiberCop, che ha aumentato la copertura delle unità immobiliari FTTH del 36% nell’ultimo anno. Il Gruppo TIM ha così portato la banda larga a circa il 94% delle linee fisse. Il complesso di accordi tra TIM, KKR e Fastweb relativi alla costituzione della società FiberCop è stato definitivamente approvato dall’Autorità Antitrust con l’accoglimento degli impegni presentati dalle Parti. 
  • Noovle: ricavi in crescita del 20% YoY, in linea con gli obiettivi di piano, grazie allo sviluppo del business del cloud e dei data center in partnership con Google Cloud e i principali operatori del settore.
  • Lanciata a fine ottobre Magnifica, il portafoglio di offerte ultra-broadband più performanti nel mercato italiano con velocità fino a 10 Gbps in download grazie alla fibra di TIM.
  • In Brasile, via libera da parte delle Autorità locali (Anatel e Cade) al progetto di acquisizione delle attività mobili di Oi da parte di TIM Brasil, Claro e Vivo.
  • Sul fronte della Sostenibilità, la società ha rispettato, sia in Italia sia in Brasile, tutti i target dell’anno, aumentando del 36% YoY il peso dell’energia rinnovabile sul totale dei consumi di energia elettrica del Gruppo, migliorando di un ulteriore 25% l’eco-efficienza energetica domestica e portando l’incremento a oltre il 90% rispetto al 2019. Anche l’engagement della popolazione aziendale in Italia, con un +20% dal 2019, ha già superato l’obiettivo fissato per il 2023.

 

 

Andamento del quarto trimestre 2021

Continua il miglioramento del tasso di abbandono (‘churn’) sia nel fisso (3,5%, -0.5pp YoY), sia nel mobile (3,6%, -0.6pp YoY) stabilizzandosi al livello più basso degli ultimi 14 anni.

Nel mobile stabile l’andamento delle linee complessive (30,5 milioni) e del ricavo medio per cliente (ARPU), a fronte di un momento di parziale ritorno alla razionalità del mercato, visibile anche nel rallentamento dei flussi di clienti tra operatori (mobile number portability di mercato -21% YoY).

Nel fisso l’andamento delle linee rallenta nel trimestre (-82 mila rispetto al trimestre precedente) anche per effetto del termine della prima fase del programma voucher e per il ritardo del lancio della seconda fase; migliora comunque di 4,1 punti percentuali la soddisfazione dei clienti. In calo, a causa della crescente pressione competitiva, il ricavo medio (ARPU) dei clienti consumer.

Nell’ultrabroadband per la prima volta sono stati superati i 10 milioni di linee (retail e wholesale) con un incremento nel trimestre di 300 mila linee (rispetto al trimestre precedente).

Continua la forte crescita dei ricavi legati ai servizi innovativi, con quelli cloud che segnano un incremento di fatturato del 17% YoY nel trimestre (+20% YoY nei dodici mesi) e il totale dei ricavi ICT in crescita del 21% YoY nel trimestre (+23% YoY nell’anno).

Nel complesso la Business Unit Domestic ha registrato ricavi da servizi in calo del 4,5% YoY nel trimestre (-3,8% YoY nell’anno), in parte compensati dal buon andamento di TIM Brasil, con ricavi da servizi in crescita del 4,0% YoY nel trimestre e del 5,0% nell’anno.

I ricavi di Gruppo nel trimestre si sono attestati a 4,0 miliardi di euro in flessione del -4,4% YoY (15,3 miliardi di euro in calo dell’1,9% YoY nei dodici mesi), mentre i ricavi da servizi sono stati pari a 3,6 miliardi di euro con una riduzione pari al 2,8% YoY (13,9 miliardi di euro in calo del 2,1% YoY nei dodici mesi).

L’EBITDA organico di Gruppo nel trimestre si è attestato a 1,4 miliardi di euro in flessione del -21,9% YoY (6,2 miliardi di euro, -9,6% YoY nei dodici mesi), quello della Business Unit Domestic a 1,0 miliardi di euro in calo del -28,5% YoY (4,9 miliardi di euro, -12,8% YoY nei dodici mesi) e quello di TIM Brasil a 0,4 miliardi di euro in crescita del 3,4% YoY (1,4 miliardi di euro, +4,7% YoY nei dodici mesi). La flessione del margine domestico è per lo più legata, oltre al citato andamento dei ricavi, all’impatto del business del calcio sulle performance della società, ai maggiori costi per lo start-up dei nuovi business digitali e ad altri accantonamenti per rischi commerciali.

L’EBITDA After Lease di Gruppo si è attestato a 1,2 miliardi di euro in flessione del -25,7% YoY (5,4 miliardi di euro, -11,6% YoY nei dodici mesi), mentre a livello domestico è stato pari a 0,9 miliardi di euro con un calo del -31,5% YoY (4,4 miliardi di euro, -14,2% nei dodici mesi).

A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 1,3 miliardi di euro con una riduzione del -3,8% YoY escluse licenze (3,8 miliardi di euro in crescita del 14,1% YoY nei dodici mesi escluse le licenze).

Il risultato netto attribuibile ai Soci della Controllante è stato negativo per 8,6 miliardi di euro (-8,7 miliardi di euro nell’anno). Tale risultato sconta anche la svalutazione dell’avviamento domestico per 4,1 miliardi di euro e lo stralcio pari a 3,8 miliardi di euro, da parte della Capogruppo TIM S.p.A., delle attività per imposte anticipate.

In dettaglio la svalutazione dell’avviamento domestico è stata effettuata prendendo a riferimento i flussi del Piano Industriale 2022 – 2024 e le proiezioni sino al 2026 per il mercato domestico nelle sue condizioni correnti ed utilizzando un tasso di attualizzazione aggiornato alle condizioni dei mercati finanziari al 31 dicembre 2021. Il nuovo Piano industriale prende le mosse dalle risultanze del consuntivo 2021, riflette le aspettative realistiche sulle evoluzioni future e delinea le azioni per creare valore per gli azionisti. Lo stralcio delle attività per imposte anticipate, è connesso all’allungamento a 50 anni del periodo di assorbimento del tax asset introdotto dall’art. 160 della Legge di Bilancio per il 2022 (L. 234/2021) e alla mutata valutazione circa la distribuzione temporale della recuperabilità delle attività per imposte anticipate di TIM S.p.A.

 

Il Consiglio di Amministrazione propone pertanto all’assemblea di non distribuire dividendi.

Highlights finanziari

(milioni di euro)

4° Trimestre

2021

4° Trimestre

2020

Variazioni %

2021

2020

Variazioni %

 

(a)

(b)

(a-b)

(a)

(b)

(a-b)

 

 

 

 

 

 

 

Ricavi

3.976

4.148

(4,1)

15.316

15.805

(3,1)

EBITDA

731

1.621

(54,9)

5.080

6.739

(24,6)

EBITDA Margin

18,4%

39,1%

(20,7)pp

33,2%

42,6%

(9,4)pp

EBIT

(4.469)

477

(3.529)

2.104

EBIT Margin

11,5%

      (23,0)%

13,3%

(36,3)%

Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante

(8.642)

6.046

(8.652)

7.224

Investimenti industriali e spettro

1.910

1.403

36,1

4.630

3.409

35,8

 

 

 

 

31.12.2021

31.12.2020

Variazione assoluta

 

 

 

(a)

(b)

(a-b)

Indebitamento finanziario netto rettificato

 

 

 

22.187

23.326

(1.139)

Risultati organici (1)

(milioni di euro)

4° Trimestre 2021

4° Trimestre 2020

Variazioni %

2021

2020

Variazioni %

 

 

comparabile

 

 

comparabile

 

 

(a)

(b)

 

(a)

(b)

 

RICAVI TOTALI

3.981

4.166

(4,4)

15.321

15.615

(1,9)

Domestic

3.229

3.435

(6,0)

12.510

12.933

(3,3)

Brasile

761

741

2,6

2.840

2.715

4,6

Altre attività, rettifiche e elisioni

(9)

(10)

(29)

(33)

RICAVI DA SERVIZI

3.581

3.686

(2,8)

13.911

14.214

(2,1)

Domestic

2.857

2.993

(4,5)

11.188

11.627

(3,8)

o/w Wireline

2.189

2.275

(3,7)

8.574

8.777

(2,3)

o/w Mobile

791

851

(7,1)

3.152

3.394

(7,1)

Brasile

733

703

4,0

2.752

2.620

5,0

Altre attività, rettifiche e elisioni

(9)

(10)

(29)

(33)

EBITDA

1.382

1.770

(21,9)

6.223

6.882

(9,6)

Domestic

999

1.397

(28,5)

4.867

5.583

(12,8)

Brasile

388

374

3,4

1.368

1.306

4,7

Altre attività, rettifiche e elisioni

(5)

(1)

(12)

(7)

EBITDA After Lease

1.171

1.575

(25,7)

5.404

6.110

(11,6)

Domestic

871

1.271

(31,5)

4.358

5.080

(14,2)

Brasile

305

305

1.058

1.037

2,0

Altre attività, rettifiche e elisioni

(5)

(1)

(12)

(7)

CAPEX (al netto delle licenze TLC)

1.346

1.399

(3,8)

3.826

3.354

14,1

Domestic

1.147

1.168

(1,8)

3.137

2.742

14,4

Brasile

199

231

(14,3)

689

612

12,6

(1)        I risultati organici escludono le partite non ricorrenti e la base comparabile è calcolata al netto dell’effetto di conversione dei bilanci in valuta e della variazione del perimetro di consolidamento.

(milioni di euro)

4° Trimestre 2021

4° Trimestre 2020

Variazioni %

2021

2020

Variazioni %

 

(a)

(b)

 

(a)

(b)

 

Equity Free Cash Flow

172

748

(77,0)

632

2.414

(73,8)

Equity Free Cash Flow After Lease

34

622

62

1.615

(96,2)

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato (2)

 

 

 

22.187

23.326

(4,9)

Indebitamento Finanziario Netto After Lease(2)

 

 

 

17.573

18.594

(5,5)

(2)        Indebitamento finanziario netto rettificato. La variazione del fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie è rettificata dall'Indebitamento Finanziario Netto contabile non avendo effetti monetari.

Il contributo di TIM alla trasformazione digitale e sostenibile per le persone, le imprese e le organizzazioni

Infrastrutture

Al 31 dicembre 2021 il 94% delle linee fisse attestate sulla rete TIM è raggiunto dall’ultrabroadband[1]. Nel 2021 è proseguita la crescita delle attivazioni FTTH che ha raggiunto circa il 24% delle unità immobiliari[2]. Inoltre, la copertura ultrabroadband di TIM raggiunge circa il 75% delle aree bianche[3] dove risultano attivate, al 31 dicembre 2021, circa 1 milione di linee ultrabroadband.

La rete 4G di TIM copre oltre il 99% della popolazione nazionale. Nel 2021 il volume di dati gestito sulla rete ultrabroadband mobile di TIM è cresciuto del 35% rispetto all’anno precedente. La rete 5G di TIM è stata riconosciuta come la più veloce d’Europa in download da Opensignal, e ha raggiunto 48 Comuni, con una copertura di oltre il 90% a Milano. TIM, inoltre, è entrata nella top 30 mondiale per aver consentito un miglioramento nel passaggio dalla rete 4G a quella 5G in termini di velocità di download e upload, nella diffusione di video e nella gaming experience.

Sparkle, operatore globale del Gruppo TIM, grazie alla sua rete in fibra connette Europa, Africa, le Americhe e Asia offrendo capacità trasmissive fino a 100 Gbit/s per la banda gestita e 400 Gbit/s per il trasporto IP.

Data Center

Noovle, cloud company del Gruppo TIM e Società Benefit, dispone di 17 Data Center realizzati secondo i massimi livelli di sicurezza, protezione, operatività ed efficienza energetica che nel 2021 hanno gestito un volume di dati pari a 72,8 Pbyte. Sparkle gestisce nel bacino del Mediterraneo una rete di Data Center nel segno dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.

Sustainability Bond

L’11 gennaio 2021 TIM ha collocato un Sustainability Bond da un miliardo di euro destinato a incrementare l’efficienza energetica del Gruppo e a finanziare progetti Green e Social tra cui quelli per la trasformazione della rete da rame in fibra.

Servizi digitali per il sistema produttivo

Il Gruppo TIM offre smart services per le aziende e la Pubblica Amministrazione che contribuiscono al benessere della società e alla tutela dell’ambiente.

■         Cloud: massima efficienza e sicurezza nella gestione dei dati; risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2.

■         Smart Working: organizzazione lavorativa più efficiente; riduzione del traffico; meno CO2 e gas inquinanti nell’atmosfera.

■         Cybersecurity: protezione dei sistemi informatici aziendali; resilienza per l’economia digitale.

■         Smart Industry: maggiore produttività per le fabbriche; minore impatto sull’ambiente.

■         Smart Agriculture: raccolti più abbondanti e meno costosi; tutela delle risorse naturali.

■         Smart City: Pubblica Amministrazione più efficiente; vita più semplice per i cittadini.

■         Sanità Digitale: efficienza per il Sistema Sanitario; vicinanza a chi ha bisogno di cure.

Venture capital

Nel 2021, TIM - tramite TIM Ventures, il suo veicolo di corporate venture capital – ha investito oltre 22 milioni di euro in Satispay, WeSchool e Webidoo. Nel 2021 TIM Ventures ha sottoscritto, attraverso il fondo UV T-Growth, un commitment di complessivi 60 milioni di euro in un arco di dieci anni; di questi, durante il 2021, circa 12 milioni sono stati investiti in realtà emergenti ad alto contenuto tecnologico.

Open innovation

Nel corso del 2021 è stata lanciata la TIM Challenge for Circular Economy per ricercare soluzioni innovative di economia circolare sviluppate da startup, PMI e scaleup, la Olivetti IoT Challenge per individuare le migliori realtà imprenditoriali dell’Internet of Things, ed è stata avviata la collaborazione con la startup AWorld per una iniziativa di sensibilizzazione e ingaggio dei dipendenti TIM sui temi del vivere sostenibile.

 

[1] Grazie alle tecnologie FTTC, FTTH.

[2]  La copertura FTTH si riferisce alle cosiddette Unità immobiliari Tecniche (UIT) che rappresentano 24,3 milioni di unità immobiliari del territorio nazionale per le quali, nel tempo, è stata attivata da TIM una linea, retail o wholesale, telefonica, a banda larga o ultralarga.

[3]  Le aree bianche sono aree prive di reti ultra broadband, dove gli investitori privati non intendono investire nei prossimi tre anni.

 

 

Sviluppo delle competenze digitali degli italiani

TIM è membro attivo dell’iniziativa “Repubblica Digitale” promossa dal Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale, la cui strategia si fonda su quattro assi tematici a cui contribuisce:

■         Istruzione e Formazione Superiore

■         Forza lavoro attiva

■         Competenze specialistiche ICT

■         Cittadini

Brasile

Connettività: TIM Brasil ha l'impegno pubblico di estendere la connettività 4G a tutti i comuni del Brasile entro il 2023 e, nel 4° trimestre 2021, è stato tra i principali vincitori dell'asta 5G.

Agroalimentare: TIM Brasil lavora al miglioramento della copertura mobile 4G nelle zone rurali e fornisce altri servizi digitali quali una piattaforma intelligente per le aziende agricole per migliorare la propria efficienza produttiva e soluzioni di monitoraggio e automazione.

Digital Services: TIM Brasil ha creato il primo IoT Marketplace in Brasile, presentando soluzioni per smart city, smart industry e smart farm. Inoltre, nel 2021 TIM Brasil ha firmato una partnership con C6 Digital Bank e ha un accordo in fase di sviluppo per esplorare le opportunità di telemedicina ed e-health.

Digital Skills: TIM Brasil si impegna a formare più di 5.000 dipendenti sulle competenze digitali fino al 2023. La partnership con il Gruppo Cogna offre vantaggi esclusivi per i clienti, come "bonus conoscenza", sconti sulla laurea a distanza e accesso gratuito a più di 400 corsi e TIM Tec, piattaforma aperta sviluppata dall'Instituto TIM che offre più di 30 corsi su tecnologia, informazione, innovazione e comunicazione, gratuiti per tutti.

 

PERFORMANCE NON FINANZIARIA

I nuovi stili di vita, di lavoro, di apprendimento imposti dalla pandemia hanno aumentato la consapevolezza che il sentiero per uno sviluppo sostenibile passa anche attraverso l’impiego di prodotti e servizi ICT, fattori abilitanti per uno sviluppo inclusivo. Le infrastrutture digitali, sempre più necessarie a livello capillare sull’intero territorio, per garantire a tutti i vantaggi e le opportunità che esse offrono, devono affiancarsi alla formazione digitale, necessaria sia in ambito pubblico (scuole e Pubblica Amministrazione) che privato (famiglie e imprese) per favorire un reale sviluppo inclusivo. Su tutti questi fronti TIM è fortemente impegnata con un ruolo da protagonista.

A inizio 2021 il Gruppo ha allineato le proprie fonti di finanziamento al Piano Strategico che pone gli obiettivi ESG al centro della propria strategia di sviluppo, collocando il primo Sustainability Bond di TIM per un miliardo di euro. Nel corso dell’anno TIM si è spinta oltre gli obiettivi del precedente Piano di Sostenibilità, con un target di azzeramento al 2025 delle emissioni Scope 2 a fronte del precedente -70%. L'anno ha visto inoltre TIM raccogliere le indicazioni della Science Based Target Initiative: a luglio il Gruppo ha inviato la lettera di commitment in cui si manifesta l'ambizione di contribuire, attraverso target di breve termine -near-term targets- e relative azioni, al contenimento della temperatura globale entro 1,5 °C; a novembre sono stati inviati i target relativi alle emissioni Scope 1 e 2 e Scope 3 dei quali si attende la validazione da SBTi nella prima metà del 2022.

Resta fermo l'obiettivo di Carbon Neutrality entro il 2030 per l'ottenimento del quale TIM sta dispiegando le azioni più idonee al raggiungimento di questo traguardo forte di una analisi cross funzionale che prende forma nella matrice di transizione energetica. L’impegno verso la carbon neutrality non riguarda solo i processi interni ma anche gli strumenti che TIM mette a disposizione dei propri clienti grazie all’offerta di soluzioni di monitoraggio e controllo energetico e all’offerta cloud che consente di ottimizzare l’uso dei server.

Nel 2021 TIM non solo ha confermato la propria presenza nei principali indici e rating di sostenibilità, tra cui il deciso miglioramento nel Bloomberg Gender-Equality Index, ma ne ha incrementato il numero con l’ingresso nel nuovo indice MIB ESG di Borsa Italiana, che comprende le 40 blue chip quotate in Italia che adottano le migliori pratiche in ambito sociale, ambientale e di governance. Una conferma per TIM, che fa già parte del Nasdaq Sustainable Bond Network, la piattaforma sulla finanza sostenibile gestita da Nasdaq, che riunisce investitori, emittenti, banche di investimento e organizzazioni specialistiche.

Gli obiettivi di Piano, dove possibile una loro declinazione puntuale al 2021, sono stati tutti raggiunti, con l’ottima performance del cluster "Engagement" domestico che è migliorato di 20 punti rispetto al 2019, superando l’obiettivo di crescita atteso. Il Piano di Sostenibilità mette grande attenzione ai cittadini di TIM con un programma di assunzioni e di formazione per meglio rispondere alle sfide del settore dell’Information and Communications Technology, oltre ad un piano di incentivazione con obiettivi ESG.

Infine, la governance della sostenibilità si è ulteriormente rafforzata con l’istituzione di un Comitato Endoconsiliare di Sostenibilità presieduto dal Presidente del Gruppo che ha il compito, tra l’altro, di accelerare l’implementazione degli impegni in ambito sociale, ambientale e di governance (ESG), inclusi nel Piano Strategico.

Il Bilancio di Sostenibilità consente di approfondire il raggiungimento dei target annuali e l’avanzamento di quelli pluriennali in cui il Piano di Sostenibilità si declina, evidenziando il contributo agli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

I risultati dell’esercizio 2021 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante il webcast e audio conferenza il 3 marzo 2022. L'evento avrà inizio alle 14:00 (ora italiana). Alla presentazione seguirà una sessione di Q&A. I giornalisti potranno seguire telefonicamente e via web lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero +39 06 33444 seguendo le indicazioni per conferenze assistite oppure collegandosi al seguente link . Le slide della presentazione saranno disponibili al link .

 

 

I risultati economico-finanziari del Gruppo TIM e di TIM S.p.A. dell’esercizio 2021 e dell’esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti in conformità ai principi contabili IFRS emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”).

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato del Gruppo TIM e di Bilancio separato di TIM S.p.A. al 31 dicembre 2020, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili emesse dallo IASB ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2021.

Al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica e impatto delle partite non ricorrenti sui ricavi, sull’EBITDA e sull’EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato; Equity Free Cash Flow. A seguito dell’adozione dell’IFRS 16, inoltre, il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:

■      EBITDA adjusted After Lease (“EBITDA-AL”), calcolato rettificando l’EBITDA Organico al netto delle partite non ricorrenti, degli importi connessi al trattamento contabile dei contratti di leasing secondo l’IFRS 16;

■      Indebitamento finanziario netto rettificato After Lease, calcolato escludendo dall’Indebitamento finanziario netto rettificato le passività nette connesse al trattamento contabile dei contratti di leasing secondo l’IFRS 16;

■      Equity Free Cash Flow After Lease, calcolato escludendo dall’Equity Free Cash Flow i fabbisogni relativi ai canoni di leasing.

In linea con gli orientamenti dell’ESMA sugli indicatori alternativi di performance (Orientamenti ESMA/2015/1415), il significato ed il contenuto degli stessi sono illustrati in allegato ed è anche fornito il dettaglio analitico degli importi delle riclassifiche apportate e delle modalità di determinazione degli indicatori.

Si precisa infine che l’attività di revisione sul Bilancio consolidato e sul Bilancio separato di TIM al 31 dicembre 2021 non è ancora stata completata.

 

Principali variazioni del perimetro di consolidamento del Gruppo TIM

Le principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2021 sono state le seguenti:

■      Noovle S.p.A. (Business Unit Domestic): dal 1° gennaio 2021 è efficace il conferimento a Noovle S.p.A. del ramo di azienda di TIM S.p.A. costituito dalle attività e passività e dal personale dipendente riconducibili all’erogazione di servizi relativi al Cloud e Edge Computing e all’affitto degli spazi, anche virtuali, offerto anche attraverso una rete dedicata di Data Center;

■      FiberCop S.p.A.; Flash Fiber S.r.l. (Business Unit Domestic): dal 31 marzo 2021 è efficace il conferimento a FiberCop S.p.A. del ramo di azienda di TIM S.p.A. costituito dall’insieme di beni, attività e passività e rapporti giuridici organizzati funzionalmente per la fornitura di servizi di accesso passivi in rame o fibra, ad uso di TIM e a servizio di other authorized operators (OAO), mediante la rete secondaria (c.d. "ultimo miglio"). Al tempo stesso si è concluso l’acquisto da parte di Teemo Bidco, società indirettamente controllata da KKR Global Infrastructure Investors III L.P., del 37,5% di FiberCop da TIM e Fastweb ha sottoscritto azioni FiberCop corrispondenti al 4,5% del capitale della società, mediante conferimento della quota detenuta in Flash Fiber, che è stata contestualmente incorporata in FiberCop;

■      TIM Tank S.r.l. (Altre attività): in data 1° aprile 2021 è stata fusa in Telecom Italia Ventures S.r.l. con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2021;

■      Telecom Italia Trust Technologies S.r.l. (Business Unit Domestic): con decorrenza 1° aprile 2021 la partecipazione nella società è stata conferita da TIM S.p.A. a Olivetti S.p.A.;

■      TIM S.p.A. (Business Unit Domestic): in data 30 giugno 2021 è stata perfezionata l’operazione di acquisizione delle Business Unit di BT Italia che offrono servizi ai clienti della Pubblica Amministrazione e ai clienti Small & Medium Business (SMB) ovvero alle piccole e medie imprese. L'operazione di acquisizione include anche le attività di supporto ai clienti della Business Unit SMB fornite da Atlanet, il Contact Center BT di Palermo;

■      TIM Servizi Digitali S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 30 luglio 2021; la società ha come oggetto sociale le attività di realizzazione e manutenzione di impianti per la fornitura di servizi di telecomunicazioni; a tale proposito si segnala che nel mese di settembre 2021 la società ha stipulato con Sittel S.p.A. un contratto per l’affitto di un ramo d’azienda consistente nelle attività di “construction”, “delivery” e “assurance” di reti e impianti di telecomunicazione;

■      Panama Digital Gateway S.A. (Business Unit Domestic): società costituita a luglio 2021 per la costruzione di un hub digitale che si propone come snodo di riferimento per tutto il Centro America, la regione andina e i Caraibi;

■      Staer Sistemi S.r.l. (Business Unit Domestic): società acquisita da Olivetti S.p.A. in data 30 settembre 2021. La società ha come oggetto sociale lo svolgimento di attività connesse all'iter di produzione e commercializzazione di programmi e sistemi elettronici ed attività connesse ad impianti di efficientamento energetico;

■      I-Systems S.A. - ex FiberCo Soluções de Infraestrutura S.A. (Business Unit Brasile): da novembre 2021, a seguito del perfezionamento dell'accordo tra TIM S.A. e IHS Fiber Brasil - Cessão de Infraestruturas Ltda. ("IHS Brasil"), IHS Brasil detiene il 51% del capitale sociale di FiberCo mentre il restante 49% è posseduto da TIM S.A.. FiberCo è la società costituita da TIM S.A. per la segregazione dei propri asset di rete e la fornitura di servizi infrastrutturali. A decorrere dall'operazione, FiberCo è stata ridenominata I-Systems ed è valutata dal Gruppo TIM con il metodo del patrimonio netto;

■      Olivetti Payments Solutions S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 1° dicembre 2021; la società ha come oggetto sociale la gestione di partecipazioni societarie, attività di studio e di ricerca, attività commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari e immobiliari.

 

Si segnala inoltre:

■      TIMFin S.p.A.: il 14 gennaio 2021 è stata iscritta all’Albo degli Intermediari Finanziari ex art. 106 TUB.

Nell'esercizio 2020 le principali variazioni del perimetro di consolidamento erano state le seguenti:

■      Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT) (Business Unit Domestic): il 31 marzo 2020 si è perfezionata la fusione mediante incorporazione di Vodafone Towers S.r.l. in INWIT S.p.A.. Tale operazione, che ha consentito la nascita del primo Tower Operator italiano, ha comportato la diluizione, da parte del Gruppo TIM, della partecipazione nel capitale di INWIT dal 60% al 37,5%; pertanto, dal 31 marzo 2020 la partecipazione in INWIT S.p.A. è valutata con il metodo del patrimonio netto. A decorrere dal Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 e sino al perfezionamento della fusione sopracitata INWIT S.p.A. è stata presentata come “Asset posseduto per la vendita (Asset held for sale)”; pertanto i dati economici e i flussi finanziari consolidati dell'esercizio 2020 del Gruppo TIM includono i dati del primo trimestre 2020 di INWIT S.p.A. al netto degli ammortamenti del periodo, come richiesto dall’IFRS 5. Si segnala inoltre che nel corso dell'esercizio 2020 sono stati ceduti ulteriori pacchetti azionari pari al 7,3% del capitale sociale di INWIT. Al 31 dicembre 2021 la partecipazione del Gruppo TIM in INWIT è pari al 30,2%;

■      Noovle S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 21 maggio 2020 TIM S.p.A. ha perfezionato l’acquisizione del 100% delle quote di Noovle S.r.l., società italiana di consulenza ICT e system integration specializzata nella fornitura di progetti e soluzioni cloud e tra i principali partner di Google Cloud nel mercato italiano;

■      Daphne 3 S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 24 luglio 2020; la società ha come oggetto sociale l’assunzione, la detenzione, la gestione e la disposizione di partecipazioni in INWIT – Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A.;

■      TIM My Broker S.r.l. (Business Unit Domestic): società costituita in data 4 agosto 2020; la società ha come oggetto sociale lo svolgimento in via prevalente dell’attività di intermediazione assicurativa di cui all’art. 106 del D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209 e successive modifiche e/o integrazioni.

■      Noovle S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 9 ottobre 2020; la società ha come oggetto sociale principalmente la pianificazione, progettazione, realizzazione, messa in esercizio e gestione di servizi di implementazione di infrastrutture di Data Center e di servizi di "colocation";

■      FiberCop S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 2 novembre 2020; la società ha come oggetto sociale la progettazione, la costruzione, l’acquisizione, la gestione, la manutenzione e la vendita di infrastrutture, reti, servizi passivi di accesso cablato ai locali dei clienti finali, da offrire agli operatori del settore delle telecomunicazioni su tutto il territorio italiano;

■      Fiberco Soluções de Infraestrutura Ltda (Business Unit Brasile): società per servizi di telecomunicazioni costituita in data 21 dicembre 2020.

Si segnala inoltre:

■      TIM Participações S.A. (Business Unit Brasile): nel mese di settembre 2020 è divenuta efficace la fusione per incorporazione in TIM S.A.;

■      TN Fiber S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata fusa in TIM S.p.A. in data 30 settembre 2020 con effetti fiscali retroattivi al 1° gennaio 2020;

■      TIM Vision S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata fusa in TIM S.p.A. in data 1° ottobre 2020 con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2020;

■      H.R. Services S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata fusa in TIM S.p.A. in data 31 dicembre 2020 con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2020;

■      TIMFin S.p.A.: il 3 novembre 2020 Banca d’Italia ha autorizzato TIMFin all’esercizio dell’attività di concessione dei finanziamenti nei confronti del pubblico ai sensi degli articoli 106 e seguenti del TUB. L’iscrizione all’Albo degli Intermediari finanziari è stata subordinata all'adempimento di alcuni vincoli operativi.

 

RISULTATI DEL GRUPPO TIM PER L'ESERCIZIO 2021

I ricavi totali del Gruppo TIM dell’esercizio 2021 ammontano a 15.316 milioni di euro, -3,1% rispetto all'esercizio 2020 (15.805 milioni di euro); in termini organici -1,9%.

L’analisi dei ricavi totali dell’esercizio 2021 ripartiti per settore operativo in confronto all'esercizio 2020 è la seguente:

 

 

(milioni di euro)

 2021

 2020

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica esclusi non ricorrenti

Domestic

       12.505

           81,6

       12.905

           81,7

          (400)

            (3,1)

                   (3,3)

Brasile

         2.840 

           18,5

         2.933

           18,6

             (93)

            (3,2)

                    4,6

Altre attività

              —

              —

              —

              —

              —

 

 

Rettifiche ed elisioni

(29)

(0,1)

(33)

(0,3)

                4

 

 

Totale consolidato

       15.316

        100,0 

       15.805 

        100,0 

          (489)

            (3,1)

                   (1,9)

La variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo è calcolata escludendo l’effetto negativo delle variazioni dei tassi di cambio[1] (-226 milioni di euro), le variazioni del perimetro di consolidamento (INWIT) (-3 milioni di euro) nonché le componenti non ricorrenti. In particolare, l'esercizio 2021 sconta rettifiche di ricavi non ricorrenti per -5 milioni di euro. Nell'esercizio 2020 le rettifiche di ricavi non ricorrenti ammontavano a -39 milioni di euro per effetto delle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza Covid-19.

I ricavi del quarto trimestre 2021 ammontano a 3.976 milioni di euro (4.148 milioni di euro nel quarto trimestre 2020).

L’EBITDA del Gruppo TIM dell’esercizio 2021 è pari a 5.080 milioni di euro (6.739 milioni di euro nell'esercizio 2020, -9,6% in termini organici).

Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi ripartiti per settore operativo dell’esercizio 2021 in confronto con l'esercizio 2020 sono i seguenti:

(milioni di euro)

 2021

 2020

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica esclusi non ricorrenti

Domestic

         3.730

           73,4

         5.339

           79,2

        (1.609)

          (30,1)

                 (12,8)

% sui Ricavi

           29,8

 

           41,4

 

 

(11,6)pp

(4,3)pp

Brasile

         1.362

           26,8 

         1.407

           20,9 

             (45)

            (3,2)

                    4,7

% sui Ricavi

           48,0 

 

           48,0 

 

 

0,0pp

0,1pp

Altre attività

             (12)

            (0,2)

               (9)

            (0,1)

               (3)

 

 

Rettifiche ed elisioni

              —

              —

                2

              —

               (2)

 

 

Totale consolidato

        5.080 

        100,0 

         6.739

        100,0 

        (1.659)

         (24,6)

                   (9,6)

[1] I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il real brasiliano pari a 6,35936 nell'esercizio 2021 e a 5,88806 nell'esercizio 2020; per il dollaro americano sono pari a 1,18285 nell'esercizio 2021 e a 1,14179 nell'esercizio 2020. L’impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.

 

L’EBITDA organico al netto della componente non ricorrente si attesta a 6.223 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 40,6% (6.882 milioni di euro nell'esercizio 2020, con un’incidenza sui ricavi del 44,1%).

L’EBITDA dell’esercizio 2021, che include il miglioramento dei costi contrattuali differiti legati alla riduzione del churn, sconta oneri netti non ricorrenti per complessivi 1.143 milioni di euro di cui 25 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia.

Nell'esercizio 2020 il Gruppo TIM aveva registrato oneri netti non ricorrenti per complessivi 318 milioni di euro (già al netto della variazione di perimetro e dell'effetto cambio per complessivi 6 milioni di euro) di cui 108 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia.

In dettaglio:

(milioni di euro)

2021

2020

Oneri/(Proventi) non ricorrenti

 

 

Ricavi

 

 

Rettifiche ricavi

                      5

                     39 

Altri proventi operativi

 

 

Assorbimento altri fondi operativi

                    —

                      (1)                     

Recupero costi operativi

                   (13)

                      —

Acquisti di materie e servizi e Variazione delle rimanenze

 

 

Oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti

                    49 

                     58 

Costi del personale

 

 

Oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale e altri

                  367

                      74

Altri costi operativi

 

 

Altri oneri ed accantonamenti

                  735

                   148 

Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)

               1.143 

                   318 

Svalutazione Avviamento CGU Domestic

               4.120 

                   —   

Impatto su Risultato operativo (EBIT)

               5.263 

                   318 

In particolare, gli Altri costi operativi – Altri oneri ed accantonamenti - comprendono 548 milioni di euro per l’iscrizione di Fondi Rischi contrattuali per Contratti Onerosi (IAS 37) relativi ai rapporti in essere con alcune controparti per l'offerta di contenuti multimedia.

È incluso in tale importo l’accantonamento del Net Present Value (valore attuale netto) del margine negativo connesso ad alcune partnership fra cui quella in essere fra TIM e DAZN, per l’offerta in Italia sulla piattaforma TIMVISION dei contenuti di DAZN, comprensivi di tutte le partite del campionato di calcio di Serie A per le stagioni 2021-22, 2022-23 e 2023-24.

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di euro)

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBITDA

                5.080 

                  6.739 

            (1.659)

                (24,6)

Effetto conversione bilanci in valuta

 

                    (106)

                106 

 

Effetto variazione perimetro di consolidamento

 

                      (69)

                  69 

 

Oneri/(Proventi) non ricorrenti

                 1.143

                     319

                824 

 

Effetto conversione Oneri/(Proventi) non ricorrenti in valuta

 

(1)

1

 

EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente

                 6.223

                  6.882 

               (659)

                  (9,6)

% sui Ricavi

                   40,6 

                    44,1

 

(3,5)pp

L’effetto della variazione dei cambi è sostanzialmente relativo alla Business Unit Brasile.

L’EBITDA del quarto trimestre 2021 ammonta a 731 milioni di euro (1.621 milioni di euro nel quarto trimestre 2020).

L’EBITDA organico al netto della componente non ricorrente del quarto trimestre 2021 è pari a 1.382 milioni di euro (1.770 milioni di euro nel quarto trimestre 2020).

L’EBIT del Gruppo TIM dell’esercizio 2021 è pari a -3.529 milioni di euro (+2.104 milioni di euro nell'esercizio 2020).

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 1.734 milioni di euro (2.313 milioni di euro nell'esercizio 2020) con un’incidenza sui ricavi del 11,3% (14,8% nell'esercizio 2020).

L'EBIT dell'esercizio 2021 sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti, comprensivi della svalutazione dell'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit Domestic (4.120 milioni di euro), per 5.263 milioni di euro.

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:

(milioni di euro)

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBIT

                (3.529)

                  2.104 

            (5.633)

                —

Effetto conversione bilanci in valuta

 

                      (36)

                  36 

 

Effetto variazione perimetro di consolidamento

 

(73)7.3

 

Oneri/(Proventi) non ricorrenti

 5.263

319

     4.944 

 

Effetto conversione Oneri/(Proventi) non ricorrenti in valuta

 

(1)

1

 

EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente

                 1.734

                  2.313

               (579)

                (25,0)

L’EBIT del quarto trimestre 2021 ammonta a -4.469 milioni di euro (+477 milioni di euro nel quarto trimestre 2020).

L’EBIT organico al netto della componente non ricorrente del quarto trimestre 2021 è pari a 302 milioni di euro (617 milioni di euro nel quarto trimestre 2020).

L’Avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore (impairment test) con cadenza almeno annuale, in occasione della redazione del bilancio consolidato della società. Con riferimento alla Cash Generating Unit (CGU) Domestic, l’impairment test, condotto in sede di predisposizione della Relazione finanziaria annuale 2021, è stato effettuato prendendo a riferimento i flussi del nuovo Piano industriale 2022 che, prendendo le mosse dalle risultanze del consuntivo 2021, riflette le aspettative  realistiche sulle evoluzioni future e delinea le azioni per creare valore per gli azionisti sulla base delle proiezioni sino al 2026, ipotizzando l'utilizzo degli asset del mercato domestico in continuità rispetto alle condizioni correnti al 31.12.2021 ed utilizzando un tasso di attualizzazione aggiornato alle condizioni dei mercati finanziari al 31 dicembre 2021. La configurazione di valore recuperabile è il Fair Value stimato sulla base dell’Income approach ed ha evidenziato una riduzione di valore di 4.120 milioni di euro dell’avviamento attribuito alla Cash Generating Unit Domestic. Con riferimento alla Cash Generating Unit Brasile, l’esercizio di impairment test non ha evidenziato riduzioni di valore dell’avviamento allocato su tale CGU. La valutazione è stata effettuata sulla base della Market Cap di TIM Brasil al 31 dicembre 2021 ed ha evidenziato l'esistenza di una differenza positiva fra valore di carico della CGU e il Fair Value.

Il Risultato netto dell’esercizio 2021 attribuibile ai Soci della Controllante registra una perdita di -8.652 milioni di euro (nell’esercizio 2020 era stato positivo e pari a +7.224 milioni di euro); escludendo l'impatto delle partite non ricorrenti l'utile netto dell’esercizio 2021 è positivo e pari a 40 milioni di euro (+1.173 milioni di euro nell'esercizio 2020).

Il risultato del 2021 sconta anche l'impatto del parziale stralcio delle attività per imposte anticipate riconosciute nel 2020 a fronte del riconoscimento fiscale di maggiori valori iscritti in bilancio ai sensi del DL 104/2020 art. 110, co. 8 e 8 bis; tale stralcio è dovuto all’allungamento a 50 anni del periodo di assorbimento del tax asset introdotto dall’art 160 della Legge di Bilancio per il 2022 (L 234/2021) e alla mutata valutazione circa la distribuzione temporale della recuperabilità delle attività per imposte anticipate di TIM S.p.A..

Il personale del Gruppo TIM al 31 dicembre 2021 è pari a 51.929 unità, di cui 42.347 in Italia (52.347 unità al 31 dicembre 2020, di cui 42.680 in Italia) con un decremento di 418 unità rispetto al 31 dicembre 2020 (in Italia -333 unità).

Nell'esercizio 2021 gli investimenti industriali e per licenze di telefonia mobile sono pari a 4.630 milioni di euro (3.409 milioni di euro nell'esercizio 2020).

Gli investimenti industriali sono così ripartiti per settore operativo:

(milioni di euro)

 2021

 2020

Variazione

 

 

peso %

 

peso %

 

Domestic

             3.377

72,9

            2.748

80,6

629

Brasile

             1.253

27,1

               661

19,4

592

Altre attività

                  —

                  —

Rettifiche ed elisioni

                  —

                  —

Totale consolidato

            4.630 

100,0

            3.409 

100,0

1.221

% sui Ricavi

30,2

 

21,6

 

8,6pp

In particolare:

■        la Business Unit Domestic presenta investimenti industriali per 3.377 milioni di euro, con un incremento di +629 milioni di euro, rispetto all'esercizio 2020, principalmente connesso allo sviluppo delle reti FTTC/FTTH e, per 240 milioni di euro, alle licenze pagate al Ministero della Sviluppo economico (MISE) per la proroga dei diritti d’uso relativi alle frequenze (2100 MHz);

■      la Business Unit Brasile ha registrato nell'esercizio 2021 investimenti industriali per 1.253 milioni di euro (661 milioni di euro nell'esercizio 2020). Escludendo l’impatto dovuto alla dinamica dei tassi di cambio (-49 milioni di euro), gli investimenti industriali sono aumentati di 641 milioni di euro e sono principalmente finalizzati al rafforzamento dell’infrastruttura della rete UltraBroadBand mobile ed allo sviluppo del business fisso BroadBand di TIM Live. In particolare, l'asta per le frequenze 5G in Brasile conclusa nel novembre 2021, ha visto la Business Unit Brasile impegnata con un investimento complessivo di 564 milioni per le frequenze e i connessi impegni commerciali verso le entità costituite per lo sviluppo di progetti infrastruttrali.

 

Il flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow) di Gruppo dell'esercizio 2021 è positivo per 1.444 milioni di euro (3.304 milioni di euro nell'esercizio 2020), ovvero 1.879 milioni di euro (3.414 milioni di euro nell'esercizio 2020) al netto di 435 milioni di euro (110 milioni di euro nell'esercizio 2020) connessi all'acquisizione dei diritti d'uso di frequenze per servizi di telecomunicazioni.

 

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 22.187 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in diminuzione di 1.139 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (23.326 milioni di euro). La riduzione dell’indebitamento, indotta dalla generazione di cassa operativa, dalla conclusione dell’acquisto da parte di KKR Infrastructure del 37,5% di FiberCop da TIM per un controvalore di 1.759 milioni di euro e dalla cessione per 172 milioni di euro in Brasile del 51% della società I-Systems S.A. (ex FiberCo) proprietaria della rete secondaria in fibra, è stata parzialmente contenuta dai pagamenti dei dividendi (368 milioni di euro), della sanzione (116 milioni di euro) connessa al procedimento Antitrust A514 (presunto abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi di accesso wholesale e dei servizi retail della rete fissa BL e BUL), dell’imposta sostitutiva del valore allineato dell’attivo (231 milioni di euro) e per la proroga dei diritti d’uso delle frequenze in banda 2100 Mhz (240 milioni di euro), della rata afferente alla licenza 5G (55 milioni di euro) e dall’acquisizione in asta delle frequenze per l’implementazione del 5G in Brasile (140 milioni di euro).

Per una migliore comprensione dell’informativa, nella tabella che segue sono illustrate le diverse modalità di rappresentazione dell’Indebitamento Finanziario Netto:

(milioni di euro)

31.12.2021

31.12.2020

Variazione

 

(a)

(b)

(a-b)

Indebitamento Finanziario Netto contabile

                        22.416

                        23.714

(1.298)

Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie

(229)  

(388)

159

Indebitamento Finanziario Netto rettificato

                        22.187

                        23.326

(1.139)

Leasing

(4.614)

 (4.732)                 

118

Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease

                        17.573

                        18.594 

(1.021)

L’Indebitamento Finanziario Netto contabile al 31 dicembre 2021 è pari a 22.416 milioni di euro, in diminuzione di 1.298 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (23.714 milioni di euro). Lo storno della valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie registra una variazione annua di 159 milioni di euro sostanzialmente a seguito dell’incremento dei tassi di interesse Euro che, unitamente alla consuntivazione dei flussi di interesse, ha l’effetto di rivalutare le coperture in cash flow hedge. Tale variazione è rettificata nell’Indebitamento Finanziario Netto contabile non avendo effetti monetari.

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease (al netto dell’impatto di tutti i lease), metrica adottata dai principali peer europei, al 31 dicembre 2021 risulta pari a 17.573 milioni di euro, in diminuzione di 1.021 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (18.594 milioni di euro).

Nel quarto trimestre del 2021 l’indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 22.187 milioni di euro in aumento di 23 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021 (22.164 milioni di euro): la stabilità del livello del debito deriva dall’attenuazione degli effetti positivi derivanti dalla gestione operativa e finanziaria a seguito dell’assessment sulle durate contrattuali delle passività finanziarie per contratti di locazione passiva. Inoltre, si evidenziano le operazioni effettuate in Brasile quali la cessione del 51% della società I-Systems S.A. (ex FiberCo) e l’acquisizione in asta delle frequenze per l’implementazione del 5G.

(milioni di euro)

31.12.2021

30.9.2021

Variazione

 

(a)

(b)

(a-b)

Indebitamento finanziario netto contabile

                        22.416

                        22.492

(76)

Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie

                            (229)                           

                            (328)                           

99

Indebitamento finanziario netto rettificato

                        22.187

                        22.164

23

Così dettagliato:

 

 

 

Totale debito finanziario lordo rettificato

                        32.564 

                        29.107

3.457

Totale attività finanziarie rettificate

                       (10.377)

                        (6.943)

(3.434)

Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM è pari a 13.153 milioni di euro ed è calcolato considerando:

■      la "Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti" e i "Titoli correnti diversi dalle partecipazioni" per complessivi 9.153 milioni di euro (5.921 milioni di euro al 31 dicembre 2020), comprensivi anche di 838 milioni di euro di pronti contro termine scadenti entro aprile 2022;

■      l’ammontare della Sustainability-linked Revolving Credit Facility pari a 4.000 milioni di euro, totalmente disponibile.

Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie (correnti e non) di Gruppo in scadenza per i prossimi 36 mesi.

 

I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT

Domestic

I ricavi della Business Unit Domestic ammontano a 12.505 milioni di euro, con una variazione di -400 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 (-3,1%). In termini organici si riducono di 423 milioni di euro (-3,3% rispetto all'esercizio 2020); in particolare, i ricavi dell'esercizio del 2021 scontano rettifiche non ricorrenti per 5 milioni di euro, mentre i ricavi dell'esercizio del 2020 scontavano partite non ricorrenti per 39 milioni di euro, principalmente riferiti a rettifiche di ricavi connesse a iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza Covid-19.

I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 11.183 milioni di euro (-422 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, -3,6%) e scontano gli impatti del contesto competitivo sulla customer base ed una riduzione dei livelli di ARPU; in termini organici, al netto della sopra citata componente non ricorrente, essi si riducono di 439 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 (-3,8%).

In dettaglio:

■      i ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso sono pari, in termini organici, a 8.574 milioni di euro, con una variazione rispetto all'esercizio 2020 di -2,3% dovuta prevalentemente alla diminuzione dei livelli di ARPU nel segmento Consumer, che si riflette anche nell’andamento dei ricavi da servizi broadband (-93 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, -4,0%), compensata dalla crescita dei ricavi da soluzioni ICT (+242 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, +22,9%);

■      i ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile sono pari, in termini organici, a 3.152 milioni di euro (-242 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, -7,1%) principalmente per effetto dei livelli di ARPU e della contrazione della customer base connessa a linee Human.

 

I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari, in termini organici, a 1.322 milioni di euro nell'esercizio 2021, con un incremento di 16 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, totalmente attribuibile al comparto Fisso.

Relativamente ai segmenti di mercato della Business Unit Domestic si segnalano le seguenti dinamiche rispetto all'esercizio 2020:

■      Consumer: il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia e internet gestiti e sviluppati per le persone e le famiglie nel Fisso e nel Mobile e dalla telefonia pubblica; attività di caring, supporto al credito operativo, loyalty e retention, attività di vendita di competenza e gestione amministrativa dei clienti; è inclusa la società TIM Retail, che coordina l’attività dei negozi Flagship. In termini organici, al netto della citata componente non ricorrente, i ricavi del segmento Consumer sono pari a 5.419 milioni di euro (-488 milioni di euro, -8,3%) e presentano un andamento, rispetto all'esercizio 2020, che sconta l’impatto dello sfidante contesto competitivo e una maggiore disciplina dei processi commerciali. La dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi stand alone, che sono pari a 4.726 milioni di euro, con una variazione di -454 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 (-8,8%).  In particolare:

■     i ricavi da Servizi stand alone del Mobile sono pari, in termini organici, a 2.161 milioni di euro (-182 milioni di euro, -7,8% rispetto all'esercizio 2020). Permane l’impatto della dinamica competitiva seppur con una minore riduzione della customer base calling; in riduzione i ricavi da roaming e quelli da traffico entrante per la progressiva riduzione delle tariffe di interconnessione;

•      i ricavi da Servizi stand alone del Fisso sono pari, in termini organici, a 2.600 milioni di euro (-270 milioni di euro, –9,4% rispetto all'esercizio 2020), prevalentemente per effetto della riduzione dei livelli di ARPU e della minore Customer Base, che nel corso del 2021 ha avuto un calo in progressiva attenuazione. Si evidenzia la crescita dei clienti BroadBand, in particolare gli Ultra BroadBand.

I ricavi Handset e Bundle & Handset del segmento Consumer sono pari a 693 milioni di euro, con -34 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 (-4,6%). Il decremento è dovuto, principalmente, a minori volumi di vendita dei modem sul fisso.

■      Business: il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia, dati, internet e soluzioni ICT gestiti e sviluppati per la clientela delle PMI (Piccole e medie imprese), SOHO (Small Office Home Office), Top, Public Sector, Large Account ed Enterprise nel Fisso e nel Mobile. Sono incluse le società: Olivetti, TI Trust Technologies, Telsy e il gruppo Noovle. In termini organici, al netto della citata componente non ricorrente, i ricavi del segmento Business sono pari 4.117 milioni di euro (in linea rispetto all'esercizio 2020, di cui -0,7% per la componente dei ricavi da servizi stand alone). In particolare:

               •      i ricavi totali del Mobile evidenziano una performance organica negativa rispetto all'esercizio 2020 (-0,5%), legata alla componente dei ricavi da servizi stand alone (-4,4%) e al trend ell’ARPU;

               •      i ricavi totali del Fisso in termini organici hanno evidenziato un lieve miglioramento di +6 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 (+0,2%) dovuto ai ricavi da servizi (+0,4%) grazie all’incremento dei ricavi da servizi ICT.

■      Wholesale National Market: il perimetro di riferimento è costituito dalla gestione e sviluppo del portafoglio dei servizi wholesale, regolamentati e non, diretti agli operatori di telecomunicazioni del mercato domestico sia del Fisso che del Mobile. Sono incluse le società: TI San Marino e Telefonia Mobile Sammarinese. Il segmento Wholesale National Market presenta nell'esercizio 2021 ricavi pari a 1.946 milioni di euro, in aumento rispetto all'esercizio 2020 di +40 milioni di euro (+2,1%), con una performance positiva guidata prevalentemente dalla crescita degli accessi trainata dal comparto Ultra BroadBand.

■      Wholesale International Market: in tale ambito sono ricomprese le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle che opera nel mercato dei servizi internazionali voce, dati e internet destinati agli operatori di telecomunicazioni fisse e mobili, agli ISP/ASP (mercato Wholesale) e alle aziende multinazionali attraverso reti proprietarie nei mercati Europei, nel Mediterraneo e in Sud America. I ricavi dell'esercizio 2021 del segmento Wholesale International Market sono pari a 1.008 milioni di euro, con un incremento di 42 milioni di euro (+4,3%) rispetto all'esercizio 2020.

L’EBITDA dell'esercizio 2021 della Business Unit Domestic è pari a 3.730 milioni di euro, (-1.609 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, -30,1%).

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 4.867 milioni di euro, (-716 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 -12,8%) con un'incidenza sui ricavi pari al 38,9% (-4,3 punti percentuali rispetto all'esercizio 2020). In particolare, l’EBITDA dell'esercizio 2021 sconta un impatto complessivo di 1.137 milioni di euro di partite non ricorrenti, di cui 26 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia. Inoltre, gli oneri non ricorrenti includono oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, accantonamenti per contenziosi, transazioni, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate, accantonamenti per contratti onerosi, nonché oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti.

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di euro)

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBITDA

                 3.730

                  5.339 

           (1.609)

                (30,1)

Effetto conversione bilanci in valuta

                      —

                        (1)                       

                    1

 

Effetto variazione perimetro di consolidamento

                      —

                      (69)

                  69 

 

Oneri/ (Proventi) non ricorrenti

                  1.137

                     314

                823 

 

EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente

                 4.867 

                  5.583 

               (716)

                (12,8)

L’EBITDA del quarto trimestre 2021 è pari a 351 milioni di euro (-907 milioni di euro rispetto al 2020, -72,1%).

L’EBIT dell'esercizio 2021 della Business Unit Domestic è negativo per 3.990 milioni di euro, (-5.625 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020), con un’incidenza sui ricavi pari al -31,9% (-44,6 punti percentuali rispetto all'esercizio 2020).

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 1.267 milioni di euro (-609 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, -32,5%) con un’incidenza sui ricavi del 10,1% (14,5% nell'esercizio 2020).

L'EBIT dell'esercizio 2021 sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 5.257 milioni di euro (314 milioni di euro nell'esercizio 2020), comprensivi della svalutazione di 4.120 milioni di euro dell'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit Domestic.

 

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:

(milioni di euro)

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBIT

               (3.990)

                  1.635 

            (5.625)

               

Effetto variazione perimetro di consolidamento

                      —

                      (73)                     

                  73

 

Oneri/ (Proventi) non ricorrenti

                  5.257

                     314

      4.943

 

EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente

                 1.267

                  1.876 

              (609)

                (32,5)

L’EBIT del quarto trimestre 2021 è negativo per 4.621 milioni di euro (-4.944 milioni di euro rispetto al 2020).

Il personale è pari a 42.591 unità (42.925 unità al 31 dicembre 2020).

 

Brasile (cambio medio real/euro 6,35936)

I ricavi dell’esercizio 2021 della Business Unit Brasile (gruppo TIM Brasil) ammontano a 18.058 milioni di reais (17.268 milioni di reais nell'esercizio 2020, +4,6%) in accelerazione rispetto ai livelli registrati a partire dal terzo trimestre 2020.

L'accelerazione è stata spinta dai ricavi da servizi (17.497 milioni di reais rispetto a 16.665 milioni di reais nell'esercizio 2020, +5,0%) con i ricavi da servizi di telefonia mobile in crescita del +4,7% rispetto all'esercizio 2020. Questa performance è riconducibile principalmente al recupero continuo dei segmenti pre-paid e post-paid. I ricavi da servizi di telefonia fissa hanno mostrato una crescita del 8,8% rispetto all'esercizio precedente, determinata soprattutto dal ritmo di espansione di TIM Live.

I ricavi da vendite di prodotti si sono attestati a 561 milioni di reais (603 milioni di reais nell'esercizio 2020).

I ricavi del quarto trimestre 2021 ammontano a 4.799 milioni di reais, in crescita del 2,6% rispetto al quarto trimestre 2020 (4.678 milioni di reais).

 

L’ARPU mobile del 2021 è stato di 26,4 reais, in crescita rispetto al dato registrato nell'esercizio 2020 (24,9 reais) grazie al generale riposizionamento verso il segmento post-paid e a nuove iniziative commerciali volte a promuovere l'utilizzo dei dati e la spesa media per cliente.

Le linee mobili complessive al 31 dicembre 2021 sono pari a 52,1 milioni, +0,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 (51,4 milioni). Questa variazione è principalmente riconducibile al segmento post-paid (+1,0 milioni), parzialmente compensata dall’andamento nel segmento pre-paid (-0,3 milioni), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. Al 31 dicembre 2021 i clienti post-paid rappresentano il 43,9% della base clienti, con un incremento di 1,5 punti percentuali rispetto a dicembre 2020 (42,4%).

Le attività BroadBand di TIM Live hanno registrato, nell'esercizio 2021, una crescita netta positiva della base clienti di 40 mila unità, +6,1% rispetto al 31 dicembre 2020. Inoltre, la base clienti continua a concentrarsi nelle connessioni ad alta velocità, con più del 50% che supera i 100Mbps.

L'EBITDA dell’esercizio 2021 ammonta a 8.661 milioni di reais (8.282 milioni di reais nell'esercizio 2020, + 4,6%) e il margine sui ricavi è stabile al 48,0%.

L'EBITDA dell’esercizio 2021 sconta oneri non ricorrenti per 36 milioni di reais (27 milioni di euro nell'esercizio 2020) principalmente connessi allo sviluppo di progetti non ricorrenti.

 

 

 

L'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente è in crescita del 4,7% ed è calcolato come segue:

(milioni di reais)

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBITDA

   8.661 

8.282

379

4,6

Oneri/(Proventi) non ricorrenti

36

27

9

 

EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente

                 8.697 

8.309

388

4,7

La crescita dell'EBITDA è attribuibile alla crescita dei ricavi e all'efficienza del controllo dei costi.

Il relativo margine sui ricavi, in termini organici si attesta al 48,2% (48,1% nell'esercizio 2020).

L’EBITDA del quarto trimestre 2021 è pari a 2.429 milioni di reais, in crescita del 4,0% rispetto al quarto trimestre 2020 (2.336 milioni di reais).

Al netto degli oneri non ricorrenti il margine sui ricavi del quarto trimestre 2021 si attesta al 50,9% (50,5% nel quarto trimestre 2020).

L'EBIT dell’esercizio 2021 è pari a 3.010 milioni di reais (2.801 milioni di reais nell'esercizio 2020, +7,5%).

L'EBIT organico al netto della componente non ricorrente si attesta nell'esercizio 2021 a 3.046 milioni di reais (2.828 milioni di reais nell'esercizio 2020) con un margine sui ricavi del 16,9% (16,4% nell'esercizio 2020).

L'EBIT organico al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di reais)

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

EBIT

                 3.010 

2.801

209

7,5

Oneri/(Proventi) non ricorrenti

36

27

9

 

EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente

                3.046 

2.828

218

7,7

L’EBIT del quarto trimestre 2021 è pari a 999 milioni di reais (974 milioni di reais nel quarto trimestre 2020).

Al netto degli oneri non ricorrenti il margine sui ricavi del quarto trimestre 2021 è pari al 21,1%, (21,4% nel quarto trimestre 2020).

Nel corso del 2021 il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è passato da 6,37680 al 31 dicembre 2020 a 6,32047 al 31 dicembre 2021.

Il personale è pari a 9.325 unità, in riduzione di 84 unità rispetto al 31 dicembre 2020 (9.409 unità).

 

I RISULTATI DI TIM S.p.A.

I ricavi dell'esercizio 2021 sono pari a 12.397 milioni di euro (12.030 milioni di euro nell'esercizio 2020), con un incremento di 367 milioni di euro, pari a +3,1%. I ricavi del 2021 includono rettifiche di ricavi non ricorrenti per 5 milioni di euro, mentre i ricavi del 2020 includevano 39 milioni di euro relativi a componenti non ricorrenti, di cui 38 milioni di euro connessi alle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza Covid-19.

I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 10.651 milioni di euro (-108 milioni di euro rispetto all’esercizio 2020, pari a – 1,0%) e risentono degli effetti del contesto competitivo sulla customer base, e una riduzione dei livelli di ARPU. In particolare sono in diminuzione i ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile (-202 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, -6,0%), mentre migliorano i ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso (+80 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, +1,0%), grazie all’incremento dei ricavi da servizi di manutenzione rete verso FiberCop S.p.A., nonostante il peggioramento del segmento Retail.

 

I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 1.746 milioni di euro nell’esercizio 2021 in incremento di 475 milioni di euro rispetto al 2020, principalmente a seguito dei ricavi di vendita di infrastrutture di rete verso FiberCop S.p.A..

 

L’EBITDA dell'esercizio 2021 è pari a 2.637 milioni di euro (5.180 milioni di euro nell'esercizio 2020), con un’incidenza sui ricavi del 21,3%, in decremento di 21,8 punti percentuali rispetto all'esercizio precedente (43,1%).

L’EBITDA organico - al netto della componente non ricorrente - si attesta a 3.771 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 30,4% (45,5% nell'esercizio 2020) e registra una riduzione di 1.720 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020. TIM S.p.A. ha registrato nell'esercizio 2021 oneri netti non ricorrenti per complessivi 1.134 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia. Gli oneri non ricorrenti comprendono, fra gli altri, accantonamenti per contenziosi, transazioni e sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlati, passività con clienti e/o fornitori passività e accantonamenti per contratti onerosi, nonché oneri connessi a riorganizzazione/ristrutturazione aziendale.

Nell'esercizio 2020 TIM S.p.A. ha registrato oneri netti non ricorrenti per complessivi 311 milioni di euro di cui 106 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia. Scontava altresì oneri non ricorrenti connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale ed accantonamenti per contenziosi, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate a passività con clienti e/o fornitori e a oneri connessi a riorganizzazione/ristrutturazione aziendale nonché alle rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.

L’EBIT dell'esercizio 2021 è negativo per 4.522 milioni di euro (1.576 milioni di euro nel 2020), con un’incidenza sui ricavi del -36,5% (13,1% nell' esercizio 2020). L’EBIT dell’esercizio 2021 sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti, comprensivi della svalutazione dell’avviamento delle attività domestiche (pari a 4.120 milioni di euro), per 5.254 milioni di euro (311 milioni di euro nel 2020).

 

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 732 milioni di euro (1.887 milioni di euro nel 2020) con un’incidenza sui ricavi del 5,9% (15,6% nel 2020) e sconta - oltre all'effetto delle dinamiche rilevate per l'EBITDA - la rilevazione di minusvalenze da realizzo di attività non correnti per complessivi 43 milioni di euro, pur beneficiando della riduzione degli ammortamenti per complessivi 586 milioni di euro. TIM S.p.A. ha registrato nell'esercizio 2021 oneri netti non ricorrenti per complessivi 5.254 milioni di euro; l’EBIT dell'esercizio 2020 scontava l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per 311 milioni di euro.

Nell'esercizio 2021 si sono registrati oneri per imposte per 3.718 milioni di euro (proventi per 5.995 milioni di euro nel 2020); gli oneri per imposte sono principalmente relativi al parziale stralcio delle attività per imposte anticipate riconosciute nel 2020 a fronte del riconoscimento fiscale di maggiori valori iscritti in bilancio ai sensi del DL 104/2020 art. 110, co. 8 e 8 bis; tale stralcio è dovuto all’allungamento a 50 anni del periodo di riassorbimento del tax asset introdotto dall’art 160 della Legge di Bilancio per il 2022 (L 234/2021) e alla mutata valutazione circa la distribuzione temporale della recuperabilità delle attività per imposte anticipate di TIM S.p.A..

Il risultato dell'esercizio 2021 è negativo per 8.314 milioni di euro (positivo per 7.161 milioni di euro nel 2020) e sconta l’effetto negativo di oneri netti non ricorrenti per 8.761 milioni di euro.

In termini comparabili, il risultato dell'esercizio 2021 sarebbe positivo per circa 450 milioni di euro, in diminuzione di circa 0,9 miliardi di euro rispetto all'esercizio 2020.

 

INDICATORI AFTER LEASE

Al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare a seguito dell’adozione dell’IFRS 16 il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:

 

EBITDA ADJUSTED AFTER LEASE GRUPPO TIM

(milioni di euro)

4° Trimestre

2021

4° Trimestre

2020

Variazioni

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

 

 

assolute

%

EBITDA ORGANICO  esclusa componente non ricorrente

             1.382

             1.770

     (388)

     (21,9)

             6.223

            6.882 

     (659)

(9,6)

Canoni per leasing

               (211)              

               (195)

        (16)       

       (8,2)

              (819)

               (772)              

        (47)       

(6,1)

EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL)

             1.171

             1.575

     (404)

     (25,7)

            5.404 

             6.110

      (706)

(11,6)

EBITDA ADJUSTED AFTER LEASE DOMESTIC

(milioni di euro)

4° Trimestre

2021

4° Trimestre

2020

Variazioni

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

 

 

assolute

%

EBITDA ORGANICO  esclusa componente non ricorrente

               999 

             1.397

     (398)

     (28,5)

            4.867 

             5.583

      (716)

(12,8)

Canoni per leasing

               (128)

               (126)

          (2)

       (1,6)      

              (509)

              (503)

          (6)

(1,2)

EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL)

                871

             1.271

     (400)

     (31,5)

            4.358 

            5.080 

      (722)

(14,2)

EBITDA ADJUSTED AFTER LEASE BRASILE

(milioni di euro)

4° Trimestre

2021

4° Trimestre

2020

Variazioni

2021

2020

Variazioni

 

 

 

assolute

%

 

 

assolute

%

EBITDA ORGANICO  esclusa componente non ricorrente

               388 

                374

         14

     3,4 

            1.368 

            1.306 

         62

4,7

Canoni per leasing

                (83)

                (69)

        (14)

  (20,3)

              (310)

              (269)

        (41)

(15,2)

EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL)

               305 

               305 

         —

       —

            1.058 

            1.037

          21

2,0

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO AFTER LEASE GRUPPO TIM

(milioni di euro)

31.12.2021

31.12.2020

Variazione

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato

                        22.187

                        23.326

                (1.139)

Leasing

                         (4.614)

                         (4.732)

                     118

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato - After Lease

                        17.573

                        18.594 

                (1.021)

EQUITY FREE CASH FLOW AFTER LEASE GRUPPO TIM

(milioni di euro)

4° Trimestre

 2021

4° Trimestre

 2020

Variazione

2021

2020

Variazione

Equity Free Cash Flow

                172

                748

            (576)

                632

            2.414 

         (1.782)

Leasing

              (138)

               (126)

              (12)             

               (570)

               (799)

             229 

Equity Free Cash Flow After Lease

                  34

                622

           (588)

                  62

             1.615

         (1.553)

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2022

Si veda il comunicato stampa relativo al Piano Industriale 2022-2024 emesso il 2 marzo 2022.

 

EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2021

Via libera del CADE a TIM Brasil per l'acquisizione delle attività mobili di Oi

Si veda il comunicato stampa diffuso in data 10 febbraio 2022.

 

TIM: Solidarietà per Ucraina, Giga illimitati e minuti inclusi per i clienti di nazionalità ucraina

Si veda il comunicato stampa diffuso in data 27 febbraio 2022.

 

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giovanni Ronca, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili

 

Roma, 2 marzo 2022

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