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TIM: l’Assemblea degli Azionisti approva il bilancio 2024 e le delibere in materia di remunerazione

24/06/2025 - 13:41

L’Assemblea in sede ordinaria e straordinaria degli Azionisti di TIM si è svolta oggi, nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto Legge n. 18/2020 e successive modificazioni - ovvero senza la presenza fisica dei soci - con la partecipazione di circa il 54,70% del capitale ordinario della Società.

 

In sede ordinaria l’Assemblea:

  • ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2024 di TIM S.p.A., che si è chiuso con una perdita netta pari a 1.242.499.280 euro, coperta mediante l’utilizzo della riserva legale (con il 99,9% di voti favorevoli);
  • ha approvato la relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, per entrambe le sezioni (per la prima con il 93,99% dei voti favorevoli, il 6,01% di voti contrari, e lo 0% di astenuti; per la seconda con l’87,33% dei voti favorevoli, l’11,58% di voti contrari, e l’1,09% di astenuti);
  • ha approvato il piano di incentivazione azionaria di lungo termine denominato “Piano LTI di Performance Share 2025-2027” finalizzato a rafforzare l’allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti, con il 98,83% dei voti favorevoli, l’1,17% di voti contrari, e lo 0% di astenuti; le modifiche al Piano di Stock Option 2022-2024, adottato dall’Assemblea del 7 aprile 2022, con il 66,30% dei voti favorevoli, il 33,70% di voti contrari, e lo 0% di astenuti; e un nuovo piano di incentivazione di lungo termine denominato “Piano di Phantom Shares 2025-2027”, con il 99,45% dei voti favorevoli, lo 0,55% di contrari, e 0% di astenuti.

 

In sede straordinaria l’Assemblea:

             

  • ha approvato la proposta di modifica dell’oggetto sociale di TIM contenuta nell’articolo 3 dello Statuto sociale, con conseguente riconoscimento del diritto di recesso agli azionisti che non hanno concorso all’approvazione (con il 97,22% dei voti favorevoli, contrari 2,78% e astenuti 0%);
  • non ha approvato (con il 65,96% dei voti favorevoli, contrari 34,01% e astenuti 0,02%) la modifica dell’articolo 9 dello Statuto sociale in relazione principalmente a:

I. la riduzione del numero massimo dei componenti del Consiglio di Amministrazione;

II.la modifica della percentuale di possesso azionario per la legittimazione alla presentazione delle liste;

III. la modifica delle modalità e dei criteri di riparto tra le liste degli amministratori da eleggere;       

  • ha approvato (con il 99,88% dei voti favorevoli, contrari 0,12% e astenuti 0%) la modifica dell’articolo 13 dello Statuto sociale vigente relativamente alla possibilità di nominare un dirigente - diverso dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari - per l’attestazione di cui all’art. 154-bis, comma 5-ter del d. lgs. 58/98 (“TUF”) in materia di rendicontazione di sostenibilità;
  • non ha approvato (con il 65,92% dei voti favorevoli, contrari 33,74% e astenuti 0,33%) la modifica dell’articolo 17 dello Statuto sociale in relazione principalmente a:

I. la riduzione del numero dei sindaci effettivi e dei sindaci supplenti;

II. la modifica della percentuale di possesso azionario per la legittimazione alla presentazione delle liste;

III. la modifica delle modalità e dei criteri di riparto tra le liste dei sindaci da eleggere (con conseguente adeguamento della disciplina riguardante la sostituzione dei sindaci in caso di cessazione dall’incarico nonché la nomina del Presidente del Collegio Sindacale e la sua sostituzione temporanea in caso di impedimento);

  • non ha approvato (con il 60,17% dei voti favorevoli, contrari 39,83% e astenuti 0%) la modifica dell’articolo 19 dello Statuto sociale relativo alla disciplina del diritto di intervento e dell’esercizio del diritto di voto in Assemblea;
  • ha approvato l’esclusione dell’obbligo di reintegro del vincolo di sospensione d’imposta in relazione agli utilizzi della riserva legale per la copertura delle perdite registrate nei bilanci 2023 e 2024 (con il 98,48% dei voti favorevoli, contrari 1,21% e astenuti 0,31%).

 

Come illustrato nei precedenti comunicati a cui si rinvia, gli azionisti ordinari che non hanno concorso all’adozione della delibera di modifica della clausola sull’oggetto sociale e gli azionisti di risparmio sono legittimati ad esercitare il diritto di recesso entro e non oltre quindici giorni dall’iscrizione della delibera assembleare presso il Registro delle Imprese. Si ricorda che il valore di liquidazione unitario dovuto agli azionisti ordinari e di risparmio che esercitino validamente il diritto di recesso è pari a euro 0,2884 per le azioni ordinarie ed euro 0,3295 per le azioni di risparmio.

 

L’efficacia dell’esercizio del diritto di recesso sarà subordinata al fatto che l’ammontare da pagarsi agli azionisti che abbiano esercitato il suddetto diritto non ecceda complessivamente l’importo di euro 100 milioni.

La Società comunicherà al mercato l’avveramento o l’eventuale rinuncia della suddetta condizione, in conformità alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili. Inoltre, le formalità per l’esercizio del diritto di recesso saranno rese disponibili sul sito internet della Società e su quotidiano.

Come precedentemente comunicato, l’ulteriore condizione relativa alla normativa Golden Power, cui l’efficacia del recesso è stata inizialmente subordinata, si è verificata con un provvedimento dell’Autorità che ha deliberato di non esercitare i poteri speciali, pur rientrando la proposta di modifica dell’oggetto sociale nell’ambito di applicazione della normativa Golden Power, precisando che sono manifestamente insussistenti i presupposti per l’esercizio di tali poteri.

 

 

Roma, 24/6/2025

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