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Annunciati i vincitori della Open Call di Fondazione Telecom Italia sui “Disagi della Comunicazione”

Scelti 3 progetti relativi ad autismo, sordità e disturbi del linguaggio, per un contributo complessivo di circa 400.000 euro, sulle 205 proposte di iniziative ricevute nel 2013 in ambito Sociale tramite la piattaforma online della Fondazione Telecom Italia

05/12/2013 - 11:30

Fondazione Telecom Italia ha annunciato oggi sul proprio sito http://www.fondazionetelecomitalia.it/ i soggetti vincitori nell’ambito della Open Call sui “Disagi della Comunicazione”, iniziativa lanciata dalla Fondazione nel periodo 14 febbraio  -  21 maggio 2013 volta a selezionare e premiare progetti nel campo Sociale sulle seguenti tematiche: disagi dell’intenzione comunicativa (es. autismo) e della strumentalità comunicativa (es. ictus, afasia, balbuzie, paresi cerebrale infantile, SLA, distrofia); disturbi evolutivi specifici dell'eloquio e del linguaggio (cause multifattoriali), dell'articolazione (es. dislasia), dell'espressione e della comprensione.

In particolare, sono stati ricevuti 205 progetti da Enti no profit tramite la piattaforma online del sito di Fondazione Telecom Italia e, dopo un accurato lavoro di selezione da parte del Comitato Scientifico della Fondazione stessa, sono stati scelti 3 progetti per un contributo complessivo di circa 400.000 euro relativi agli ambiti di intervento autismo, sordità e disturbi del linguaggio. I soggetti aggiudicatari della Open Call sono:

·         Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione - CNR di Pisa (Progetto SI DO RE MI. Sistema Domiciliare per la Riabilitazione Espressiva del Movimento e dell'Interazione)

·         Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR di Roma (Progetto Vo-LIS. Piattaforma online per la somministrazione di prove di comprensione della lingua dei segni italiana ai bambini)

·         Azienda USL di Piacenza – Unità Operativa Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (Progetto CINQUE PETALI)

In ognuno dei progetti viene proposta la sperimentazione di un percorso innovativo di supporto che sfrutti l’utilizzo di piattaforme tecnologiche evolute. I principali criteri per la scelta dei progetti sono stati l'attinenza ai temi della Open Call, la replicabilità degli stessi con risultati che dovranno essere sempre condivisibili da altri soggetti, l'utilizzo per la sperimentazione di tecnologie innovative, il contributo al finanziamento da parte degli Enti proponenti e la misurabilità dei risultati.

Continua quindi l’impegno di Fondazione Telecom Italia a sostegno della ricerca di soluzioni innovative che, grazie anche all’utilizzo delle nuove tecnologie, permettano un miglioramento della qualità della vita delle persone e contribuiscano ad abbattere le barriere della comunicazione. 

 

Sintesi dei tre progetti vincitori:

Progetto SI DO RE MI. Sistema Domiciliare per la Riabilitazione Espressiva del Movimento e dell'Interazione – Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione CNR di Pisa.

Il progetto ha l'obiettivo di realizzare un sistema informatico basato su un'architettura client-server orientato al controllo gestuale di suoni da parte di bambini affetti da autismo, per stimolarne l'interazione con il mondo circostante, contribuendo a guidare il soggetto alla percezione del sé e degli altri. L’Autismo è un disturbo che interessa la funzione cerebrale, la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell’integrazione sociale e della comunicazione. Data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente e unitaria, è recentemente invalso l’uso di parlare di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders). Negli Stati Uniti, il Centers for Disease Control and Prevention ha riportato una forte crescita dei casi negli ultimi 10 anni, stimando circa 11 casi su 1000. In Italia, studi recenti stimano che circa 4 bambini su 1000 presentano disturbi dello spettro autistico. La vera causa di questa crescita esponenziale non è nota ma ha portato ad un aumento delle attività volte a una identificazione precoce del disturbo, quindi, una più invasiva capacità di rilevazione dei casi che prima rimanevano “nascosti” per motivi di “disagio sociale” da parte delle famiglie.

All’interno delle abitazioni dei bambini affetti dal disturbo autistico verranno installati dei dispositivi (sensori) in grado di rilevare i movimenti del corpo. Uno di questi dispositivi avrà una precisione tale da rilevare angoli e posizioni dei singoli arti e sarà collegato direttamente ad un calcolatore munito di altoparlanti. Il bambino, sotto la guida di un familiare opportunamente istruito, si muoverà liberamente davanti a questo dispositivo producendo e controllando suoni in tempo reale. L’insieme dei dati proveniente da tutti questi sensori, utilizzando la tecnologia cloud, permetterà di raccogliere ed elaborare gli stessi dati a fini diagnostici e di fornire consulenza audiovisiva a distanza ai genitori dei soggetti. Inoltre, il protocollo realizzato sarà reso disponibile in modalità Application Program Interface (API).

 

Progetto Vo-LIS. Piattaforma online per la somministrazione di prove di comprensione della lingua dei segni italiana ai bambini – Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR di Roma

In Italia molti operatori utilizzano la lingua dei segni italiana (LIS) con bambini con difficoltà nella comunicazione parlata (sordi o udenti con disabilità intellettive o con disturbi dello spettro autistico) per la costruzione e il mantenimento delle relazioni sociali, per la comunicazione e per gli apprendimenti scolastici. Si stima che 1-2 bambini ogni 1.000 nati in Italia siano sordi e che ci sia un totale di circa 70.000 persone sorde. Ad oggi non si dispone di strumenti attendibili per valutare la loro effettiva comprensione di questa lingua ed eventuali problemi nell’acquisizione della lingua dei segni potranno ripercuotersi su tutti questi aspetti. In questa prospettiva diventa cruciale poter valutare in maniera attendibile quanto il bambino comprende degli scambi comunicativi e delle proposte didattiche, veicolati attraverso la lingua dei segni.

L’obiettivo del progetto è di sviluppare delle prove di valutazione della comprensione della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua parlata con l’aiuto della lettura labiale, utilizzabili con bambini sordi o bambini udenti con difficoltà comunicative e linguistiche, riconducibili a disturbi dello sviluppo quali, ad esempio, disabilità intellettive e disturbo dello spettro autistico. Tali prove verranno implementate su una piattaforma online che verrà resa accessibile previa registrazione ed autenticazione a tutti i professionisti interessati (assistenti alla comunicazione, educatori, insegnanti, logopedisti, psicologi, neuropsichiatri infantili). La piattaforma su cloud registrerà le risposte del bambino a cui il test viene somministrato, elaborando come output un punteggio che sarà messo in relazione con le informazioni anamnestiche rilevanti al fine di elaborare un livello di comprensione della lingua dei segni da parte del bambino ed eventuali suggerimenti clinici. Anche questo protocollo realizzato sarà reso disponibile in modalità Application Program  Interface (API).

 

Progetto CINQUE PETALI – Azienda USL di Piacenza – Unità Operativa di neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Il progetto si propone di sperimentare un nuovo percorso che l'UONPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza) intende attivare.

La disabilità compromette la comunicazione in tutte le sue forme (motoria, gestuale, iconografica, scritta, vocale e verbale) e nelle sue funzioni (fare richieste, attirare l’attenzione, rifiutare/opporsi, fare osservazioni, dare informazioni, chiedere informazioni, esprimere emozioni, routines sociali).

I disturbi evolutivi rappresentano patologie complesse la cui evoluzione dipende anche in maniera rilevante dal tipo di interventi abilitativi attivati nell’infanzia e dalla messa in atto di specifiche metodologie.

Il Sistema Sanitario Nazionale fornisce gli ausili multimediali ai minori affetti da patologie specifiche come ad esempio  il  disturbo specifico  del linguaggio/DSA limitatamente al contesto scolastico per il sostegno delle attività di studio. La sperimentazione prevede, invece, di fornire un tablet a un campione di 100 bambini e ragazzi in età 0-17 anni con disturbi della comunicazione all’interno dei disturbi evolutivi dotato dei principali programmi informatici compensativi per l'intero arco del percorso evolutivo di trattamento e nei diversi contesti in cui i bambini e i ragazzi si vengono a trovare: scuola, famiglia e tempo libero

In questo modo, sarà possibile misurare l'efficacia di tale sperimentazione in termini di ricaduta positiva nel contesto familiare, scolastico e nel gruppo dei pari, intesa come miglioramento della qualità dell'intervento terapeutico riabilitativo e della qualità della vita.

I principali obiettivi del progetto sono integrare e potenziare l’offerta del SSN, in termini di dotazione di ausili tecnologici ai minori con disturbi della comunicazione all’interno dei disturbi evoluti dello sviluppo (attualmente limitata al solo contesto scolastico), attraverso un supporto tecnologico globale e a lungo termine: un ausilio multimediale (Tablet sia con iOs che con sistema Android) che accompagna il minore in carico ai servizi nei diversi contesti (scuola, famiglia e tempo libero) e per l’intero arco del percorso evolutivo di trattamento e non limitatamente al percorso scolastico; sperimentare l’utilizzo delle tecnologie nel trattamento dei minori con disturbi dello sviluppo e compromissione dell’area della comunicazione non solo in ambito scolastico, ma in tutti gli ambienti di vita con finalità comunicativo/relazionale, didattica, socializzazione e integrazione; promuovere l’introduzione, da parte del SSN, delle tecnologie in modo ragionato e specialistico, sviluppando un servizio altamente terapeutico, fondamentale e altamente sociale; utilizzare le potenzialità del mobile per veicolare soluzioni nuove per la comunicazione,  l’apprendimento e per l’interazione reciproca, creando così opportunità di connessione tra genitori e figli, insegnanti e alunni, terapeuti e pazienti, da cui tutti possono trarre supporto in base alle diverse necessità.

 

Roma, 5 dicembre 2013

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