Le differenze fra il Nord e il Sud del paese
La copertura nazionale con la rete fissa in banda ultralarga ha raggiunto l’85,2% delle case, che corrisponde al 91% delle famiglie che utilizzano una linea fissa: TIM ha quindi realizzato quanto dichiarato negli ultimi mesi del 2020 circa i suoi programmi di cablaggio del nostro paese, concentrando i propri sforzi prevalentemente nelle zone rurali o a bassa densità abitativa del Paese. In particolare, sono oltre 5.000 i comuni che a dicembre 2020 sono stati raggiunti dalla banda ultralarga, ed oltre 18.000 armadi (di cui 10.000 nelle aree “bianche”) sono stati realizzati per offrire agli utenti una connessione maggiore di 30 Mbps, con l’obiettivo di abilitare alla vita digitale la maggior parte delle famiglie residenti in quelle aree che non possedevano ancora una connessione adeguata.
Il dato nelle regioni meridionali è più alto della media nazionale: infatti ben tre regioni del sud (Puglia, Sicilia e Calabria) sono presenti fra le cinque regioni con la maggiore copertura NGAN. È il risultato degli interventi che abbiamo realizzato nel corso degli anni a partire dai bandi Eurosud, insieme a quelli messi in atto nel 2020 durante l’emergenza sanitaria per contrastare gli effetti del lockdown.
In particolare la Puglia è la prima regione italiana a chiudere il digital divide. TIM ha completato in questi giorni il piano di copertura in banda ultralarga attraverso la rete FTTx (ovvero con tecnologie FTTC fino a 200 Mbps e FTTH fino a 1 Gigabit/s), che raggiunge il 99,4% delle famiglie che utilizzano la rete fissa, con il restante 0,6% che viene coperto anche attraverso connessioni ultrabroadband FWA o satellitari. In questo modo, i cittadini e le imprese pugliesi possono accedere alle tecnologie di ultima generazione e ai servizi digitali più evoluti.
Grazie alla cresciuta disponibilità di rete il valore del traffico dati medio per linea nel nostro paese è cresciuto in maniera importante, evidenziando due picchi in concomitanza con il primo lockdown (circa 180 Gbyte/mese scaricati in media da ogni linea fissa attiva nel periodo marzo-aprile 2020) e con le ulteriori misure restrittive di fine anno, che hanno portato il valore dei Gbyte mensili scaricati a oltre 190 Gbyte. A livello nazionale il traffico medio per linea attiva è cresciuto di oltre il 50% rispetto all’anno precedente, e anche nel 2020 nelle Top Ten delle province a maggior traffico dati medio per linea attiva su rete fissa, il Sud si conferma in testa, con 8 province fra le prime 10.
La classifica resta invariata pre e post Covid, nonostante l'aumento esponenziale del traffico e il suo spostamento dagli uffici alle abitazioni, per effetto del lavoro da casa e della scuola digitale. Questo significa che siamo di fronte a un dato strutturale, legato a abitudini di consumo e comportamenti di utilizzo digitale diversi fra province, e anche a altri fattori.
Per esempio la dimensione del nucleo familiare: più grande è la famiglia, più sono le persone che si connettono alla rete, quindi le famiglie numerose, più comuni al Sud, effettuano maggiore traffico.
In più al Sud la percentuale delle linee ultrabroaband sul totale delle linee broadband è più alta: circa 6-8 linee a banda ultralarga ogni 10 linee a banda larga, rispetto a 3-6 linee ogni 10 altrove. Maggiore è questo rapporto più elevato è il consumo di traffico, perchè la banda ultralarga migliora la qualità dei servizi e ne abilita nuovi, stimolandone l'uso. Anche allargando il raggio di osservazione oltre la rete TIM, si giunge alla stessa conclusione: nel Sud la tendenza a passare dall'Adsl alla fibra è più comune rispetto al resto d’Italia.
Però, se è vero che la disponibilità, cioè la copertura nel Sud della banda ultralarga è in proporzione più alta che altrove, la platea di chi partecipa al mondo digitale resta ancora esigua. Per aiutare a superare le distanze culturali e a diffondere le competenze digitali fra tutti gli Italiani in TIM è nata Operazione Risorgimento Digitale, una grande scuola di internet, online e gratuita.