STAKEHOLDER ENGAGEMENT
Abbiamo raggruppato le persone e le organizzazioni che sono coinvolte nelle nostre attività (i nostri "stakeholder") in 7 macro-categorie principali:
- clienti
- fornitori
- istituzioni ed enti regolatori
- business community di settore
- società civile
- persone
- comunità finanziaria
Con ognuno dei nostri stakeholder abbiamo un modo differente di dialogare, in relazione allo scopo del coinvolgimento.
La consultazione riguarda iniziative come i sondaggi o gli osservatori con cui chiediamo ai nostri stakeholder l’opinione e/o il gradimento su determinate iniziative.
Il dialogo invece è rappresentato da quelle iniziative di collaborazione e dialogo continuativo e stabile, ad esempio tavoli di lavoro su un tema di comune interesse, tra la nostra azienda e gli stakeholder.
Per "informazione" si intende le comunicazioni unidirezionali da TIM agli stakeholder, comprese le iniziative di formazione.
In "partnership" sono inclusi i progetti specifici che gestiamo insieme ai nostri stakeholder.
Secondo lo standard che abbiamo adottato, l’AA1000SES, per uno stakeholder engagement efficace è importante gestire il coinvolgimento come un processo circolare, in un’ottica di miglioramento continuo.
Quindi partiamo definendo gli obietti del coinvolgimento in coerenza con il piano strategico per arrivare ad agire secondo quanto emerge dal confronto con gli stakeholder e dandone conto. Per fare questo, abbiamo adottato un modello che fa affidamento su due fattori abilitanti: il potenziale digitale e il ruolo cruciale dei referenti aziendali che in TIM presidiano e curano le attività di stakeholder engagement, a vari livelli, internazionale, nazionale e locale.
Attraverso la piattaforma collaborativa[i], ai referenti aziendali chiediamo di mappare e monitorare gli stakeholder rilevanti per la propria attività.
In particolare:
1. Indicare quali sono le principali categorie di stakeholder con cui si interfacciano nello svolgimento delle proprie attività;
2. valutare - attraverso un punteggio che va da 0 a 5 - le suddette categorie di stakeholder, ordinandole secondo i criteri dello standard internazionale AA 1000ES; per l’analisi di materialità: “dipendenza”, “influenza” e “urgenza”. Il risultato di questo processo sono delle vere e proprie mappe con cui visualizzare il posizionamento di ogni categoria di stakeholder di TIM a disposizione di ciascuna funzione (pagina 3 della presentazione “Il monitoraggio degli stakeholder locali 2020”);
3. inserire i dati degli stakeholder più importanti - intesi come organizzazioni, enti, aziende ecc, a livello centrale e locale - e le informazioni sui relativi referenti;
4. registrare eventi e iniziative di stakeholder engagement, specificando elementi di interesse comune con gli stakeholder, quali ad esempio l’emersione di tematiche rilevanti su cui collaborare (a pagina 5 della presentazione “Il monitoraggio degli stakeholder locali 2020” si riporta il caso della Regione Marche).
[i] Piattaforma collaborativa dedicata allo stakeholder engagement, realizzata da RE2N: www.re2n.com