Il Metaverso: opportunità e sfide per un mondo digitale immersivo
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Il Metaverso: opportunità
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Da quando Mark Zuckerberg ha annunciato il nuovo nome dell’azienda (oggi, Meta) e il suo impegno a costruire il Metaverso, temi da sempre considerati di nicchia sono diventati oggetto di un intenso confronto pubblico e discussione politica. Sebbene il Metaverso possa sembrare una tecnologia fantascientifica o lontana dalla vita quotidiana, numerose aziende - tecnologiche e non - stanno investendo nello sviluppo di tecnologie e di soluzioni innovative immersive. Al contempo, l’interesse sociale verso questa nuova dimensione digitale sta crescendo e sta emergendo come protagonista indiscusso dei dibattiti sull’innovazione.
La nuova visione prefigurata da Zuckerberg e da altri fautori del Metaverso ha acceso l’entusiasmo di molti, ma è stata accolta con scetticismo da altri. L’avvento di tecnologie convintamente rivolte verso il futuro, in un momento in cui ancora si cercano risposte ai grandi interrogativi posti da Internet, può comprensibilmente sollevare alcune perplessità. Per familiarizzare con la rivoluzione che stiamo vivendo, da un lato è importante capire cosa sia il Metaverso, come il processo che porterà alla sua realizzazione differirà da – o si conformerà con – quello dello sviluppo di Internet, oltre che analizzarne gli use cases più probabili. Dall’altro, è fondamentale interrogarsi sulle sfide che il Metaverso può porre e aprire un confronto che coinvolge regolatori, legislatori, rappresentanti del mondo accademico e tutti gli attori interessati già oggi, così da poterne affrontare le sfide e apprezzarne le opportunità in modo concertato e condiviso.
Se dovessimo darne una definizione generale, potremmo dire che il Metaverso è un insieme di spazi digitali interconnessi e accessibile attraverso una molteplicità di dispositivi e tecnologie diverse: occhiali per la realtà aumentata, visori per la realtà virtuale, personal computer, smart display e cellulari. Il Metaverso ha la potenzialità di rendere le nostre esperienze online più realistiche, consentendoci così di andare oltre le due dimensioni dell’Internet odierno.
La realtà aumentata permette di combinare realtà e mondo virtuale, visualizzando immagini virtuali sovrapposte alla visuale dell’ambiente circostante. Attraverso la realtà virtuale, invece, saremo in grado di immergerci in un ambiente tridimensionale totalmente digitale. A differenza della realtà aumentata, per accedere alla quale indosseremo degli occhiali dotati di lenti trasparenti, le esperienze nella realtà virtuale saranno possibili grazie all’utilizzo di appositi visori che limitano la percezione del mondo circostante. Il Metaverso è ormai al centro del dibattito sull’innovazione, sia perchè l’industria si sta dedicando allo sviluppo di prodotti ed esperienze per la realtà virtuale e aumentata (da colossi come Microsoft, Google e la stessa Meta, a realtà più piccole come Niantic ed Emblematic), sia perché è innegabile che le persone stanno approcciando con sempre maggiore curiosità il mondo delle tecnologie immersive e dei suoi diversi utilizzi. Secondo chi scrive, l’evoluzione verso il Metaverso rappresenta il naturale sviluppo tecnologico che già nel passato ha permesso la trasformazione del web in ciò che conosciamo ora.
Se pensiamo ad Internet e ai social media già solo quando è stata creata Facebook nel 2004, la navigazione online era limitata per lo più alla fruizione e redazione di testi scritti. Con l’arrivo degli smartphone, dotati di fotocamere sempre più sofisticate, le foto hanno assunto un ruolo centrale nelle interazioni digitali, la comunicazione è diventata visiva e Internet ha fatto sempre più affidamento sulle immagini. Ed ancora, man mano che le connessioni sono diventate più veloci, i video si sono affermati come mezzo privilegiato per condividere e comunicare la propria quotidianità. Il Metaverso, quindi, non è che il prossimo naturale passo del percorso tecnologico fatto fino a oggi: un’esperienza che non sarà più bidimensionale, ma immersiva e, di conseguenza, molto più coinvolgente e realistica. La sensazione di presenza fisica, l’effimerità e l’immersività caratterizzano questa dimensione digitale grazie ad avatar che saranno capaci di riflettere accuratamente i movimenti del nostro corpo. Inoltre, come nel mondo fisico, quasi tutte le conversazioni che abbiamo sono “effimere”, orali e dirette. E se niente finora ha raggiunto un livello di percezione audiovisiva tale da ricreare la sensazione di condivisione degli spazi, come accade durante una conversazione con gli amici o una riunione con i colleghi in ufficio, l’immersività ci permetterà di comunicare con le altre persone come se ci trovassimo effettivamente insieme a loro. L’obiettivo, tuttavia, non sarà quello di sostituire lo stare insieme di persona. Al contrario, il Metaverso potrà affermarsi come uno spazio complementare, che renderà possibile creare comunità e vivere le relazioni interpersonali anche quando limitazioni di qualsiasi genere impediscono di farlo di persona.
Come per tutte le tecnologie più innovative, la riflessione relativa alle sue principali applicazioni permea il processo di sviluppo del Metaverso. Probabilmente, per questo varrà quanto accaduto per lo sviluppo di Internet. Cerchiamo oggi di immaginare quali settori economici ne saranno interessati, ma è plausibile non essere in grado di prevedere già gli use cases più comuni che ne caratterizzeranno le applicazioni. Un’area in cui sicuramente le tecnologie di realtà immersiva avranno maggiore rilievo è la sanità. Le possibilità per la formazione degli operatori sanitari sono infinite: dalle simulazioni di interventi chirurgici per fare pratica, alla formazione degli operatori di primo soccorso in situazioni non pericolose. Per quanto riguarda il settore dell’istruzione, il Metaverso ha la potenzialità di liberare l’apprendimento dalle limitazioni geografiche, rendendolo più inclusivo, accessibile, attivo e coinvolgente: ad esempio, uno studente di Nuova Delhi potrà partecipare a un seminario presentato da un professore a Francoforte; una classe delle scuole medie nel Wyoming sarà in grado di fare una gita virtuale a Stonehenge, alle Piramidi di Giza o alla Reggia di Venaria.
Un ragionamento analogo può essere sviluppato anche relativamente ai potenziali benefici economici collegati alla creazione di nuove attività economiche e professionalità. Si pensi, ad esempio, ai creator. Attività neanche lontanamente immaginabile prima di Internet, che il Metaverso farà evolvere in una nuova generazione di professionisti, che si occuperanno di realizzare oggetti digitali, creare servizi ed esperienze e addirittura costruire interi mondi virtuali. Anche le aziende avranno un ruolo in questo ecosistema, costruendo e vendendo spazi, prodotti ed esperienze, ma anche realizzando pubblicità attraverso cui raggiungere i clienti interessati alle loro creazioni. Prevedere la rilevanza economica di una tecnologia ancora in fase di sviluppo è un processo sicuramente complesso. Tra molte, una ricerca commissionata da Meta ad Analysis Group1 nota come l’economia legata al Metaverso potrebbe valere più di 3.000 miliardi di dollari a livello globale già nel 2031. E la metodologia di analisi, basata su un toolbox consolidato e dati derivanti da settori simili e simili comportamenti del consumatore, evidenzia un punto che ispira la nostra visione del Metaverso come già espressa in queste pagine: cioè, un potenziale parallelismo tra lo sviluppo di Internet e dell’ecosistema mobile con quello del Metaverso stesso.
(1) “The Potential Global Economic Impact of the Metaverse”, L. Christensen, A. Robinson. 2022, https://www.analysisgroup.com/globalassets/insights/publishing/2022-the-potential-global-economic-impact-of-the-metaverse.pdf
Il concetto di ecosistema è particolarmente rilevante nel dibattito sul Metaverso. È bene fare chiarezza sul fatto che il Metaverso non si sostanzia in un singolo prodotto o applicazione, né in un sistema operativo come Windows o un hardware come l’iPhone. Sarà invece più simile ad Internet e, come Internet, sarà costituito da una galassia di tecnologie, prodotti e piattaforme.
Per questo motivo, è fondamentale che i diversi spazi ed esperienze che lo comporranno siano compatibili e interconnessi tra loro. Solo così sarà possibile utilizzare lo stesso avatar per vivere esperienze diverse, o scattare una fotografia in un determinato luogo virtuale e portarla con sè negli altri spazi che compongono il Metaverso. Un elemento cardine su cui poggerà il Metaverso sarà quindi l’interoperabilità, ovvero l’interconnessione di standard, sistemi e applicazioni che consentiranno agli utenti di spostarsi facilmente tra realtà2 e servizi diversi. Se così non fosse, il Metaverso risulterebbe frammentato e composto da compartimenti stagni non in grado di comunicare tra loro. Come successo con Internet, gli standard e i protocolli di interoperabilità saranno sviluppati da persone e aziende diverse nel corso del tempo e saranno il frutto del lavoro congiunto e del confronto tra istituzioni e organizzazioni internazionali, come l’Internet Engineering Task Force o il World Wide Web Consortium.
Un esempio è il Metaverse Standards Forum, che fornisce ad aziende leader del settore uno spazio per discutere e cooperare sugli standard per l’interoperabilità necessari alla costruzione del Metaverso. Epic Games, Huawei, Khronos, Meta, Microsoft, NVIDIA, Qualcomm Technologies, Sony Interactive Entertainment, Unity e il World Wide Web Consortium sono solo alcune delle aziende che hanno già scelto di part eciparvi. L’interoperabilità è quindi una condizione necessaria per valorizzare questa tecnologia e realizzarne il pieno potenziale. La collaborazione è la strada per raggiungerla.
(2) “Leading Standards Organizations and Companies Unite to Drive Open Metaverse Interoperability”, comunicato stampa, giugno 2022. https://metaverse-standards.org/news/press-releases/leading-standardsorganizations-and-companies-unite-to-drive-open-metaverse-interoperability/
La collaborazione per lo sviluppo del Metaverso è quindi un tema ricorrente e lo è anche nel contesto della discussione sulla disciplina ad esso applicabile. Benché iniziale, oggi attraversiamo un passaggio critico dello sviluppo del Metaverso, che ne determina il futuro in quanto ci consente di riflettere attentamente sui principi fondamentali, sui potenziali benefici, nonché sulle opportunità e criticità derivanti dall’uso di queste tecnologie. Questa riflessione non può prescindere dal contributo di tutti gli attori coinvolti, quali il mondo accademico, quello dell’industria, le persone che ne beneficeranno direttamente e i regolatori, al fine di massimizzare il potenziale positivo del Metaverso. Non c’è nulla di deterministico nel modo in cui una tecnologia influisce sulla società. La tecnologia, di per sè, non è né buona né cattiva. Pertanto, il suo impatto dipende dall’utilizzo che ne viene fatto ed è per questo necessario che si discuta insieme di come garantire uno sviluppo adeguato dell’ecosistema. Negli ultimi trent’anni, la tecnologia si è evoluta in maniera così rapida che spesso la discussione sulla regolazione non ha accompagnato, ma ha rincorso il progresso e l’innovazione. Oggi invece abbiamo la possibilità di confrontarci apertamente sulle opportunità e sulle sfide che ci pone la rivoluzione digitale del Web 3.0 praticamente in tempo reale, di pari passo alla sua costruzione.
Nel definire un possibile nuovo quadro regolatorio, si dovrà far tesoro di quanto imparato dallo sviluppo di quello esistente che riguarda Internet e i social media. Tuttavia, le regole non potranno essere identiche, in quanto per molti aspetti le esperienze all’interno del Metaverso saranno più simili a quelle della realtà fisica che non ad Internet come lo conosciamo oggi. Inoltre, le regole dovranno essere flessibili e in grado di potersi adattare a una tecnologia che è ancora in evoluzione. Ciò riguarda sia le esperienze all’interno del Metaverso, sia ai fondamenti tecnologici che permetteranno al Metaverso e all’ecosistema costruito intorno a esso di svilupparsi. Ecco perché, tra le altre cose, sarà fondamentale avere connettività veloci e affidabili, che permettano alle aziende di sviluppare esperienze immersive all’avanguardia e innovare la produzione dei dispositivi, oltre che ai consumatori di beneficiarne in maniera piena. Per quanto riguarda l’utilizzo dei dati e il loro potenziale, è chiaro che un ecosistema dei dati aperto e costruito su un flusso transfrontaliero disciplinato da un quadro regolatorio certo ed affidabile sia necessario per il funzionamento sia dell’Internet di oggi che di quello del futuro. Al fine di massimizzare le opportunità e minimizzare i rischi connessi allo sviluppo del nuovo ecosistema digitale, le aziende, i legislatori, la società civile, il mondo accademico e gli utenti stessi hanno il dovere di parteciparvi, ciascuno con le sue competenze e secondo le proprie responsabilità.
Ecosistema, collaborazione, immersività, sono temi spesso ripetuti nella nostra visione sul Metaverso e ne permeeranno lo sviluppo. In questo modo, crediamo che il Metaverso possa dispiegare il suo enorme potenziale e supportare l’accelerazione del progresso sociale ed economico. Di certo, esso porterà con sè sfide, molte delle quali potranno essere discusse ed affrontate per tempo; traendo insegnamento da quanto imparato finora, in particolare nel corso dello sviluppo di Internet, ma avendo l’opportunità di poter riflettere sugli standard e sulle norme che governeranno il Metaverso, di pari passo con le tecnologie a cui guardano.